Tacconi: L'Inter ha preso lo scudetto maledetto, il 2006, uno dei nostri 29.

News, 23 settembre 2011.

Tacconi:  L'Inter ha preso uno scudetto che non le appartiene, è uno scudetto maledetto. Marotta: Conte, oltre a parlare di calcio giocato, di tecnica e di tattica, è anche il gestore di un gruppo che deve essere motivato. Le 'seconde linee' a Vinovo ne fanno quattordici. Problema muscolare per Bonucci? Claudio Ranieri sarà l'allenatore dell'Inter per due anni: era scritto nel suo destino. La 'guerra' tra il Sion e l'Uefa non accenna a spegnersi: il Pm svizzero convoca Platini. Diritti tv: satellitari a Sky, digitale a Mediaset; Beretta soddisfatto. La prima giornata di campionato verrà recuperata il 21 dicembre.

Tacconi: lo scudetto maledetto - Stefano Tacconi, l'ex portiere bianconero che i tifosi amavano non solo per le sue parate, ma anche per il suo carattere guascone, scanzonato e senza peli sulla lingua. E peli sulla lingua non ne ha davvero quando, su 'Radio Sportiva', parla dell'Inter cartonata: "Spero che l´Inter vada sempre peggio perché non ci ha ridato lo scudetto indietro. Ha preso uno scudetto che non le appartiene, è uno scudetto maledetto. Noi juventini abbiamo 29 scudetti, ce li sentiamo dentro non importa quanti ce ne danno ufficialmente". Sulla Juve di Conte è moderatamente ottimista: "La Juve non può vincere ogni domenica, abbiamo avuto stagioni difficili adesso i progressi si vedono. Conoscendo Conte lui ha perfettamente il polso della situazione, si impone con i giocatori e questo si nota; sono tutti a disposizione dell'allenatore, sanno cosa lui vuole da ogni giocatore; la Juve non ha la Coppa, ha tempo per lavorare in settimana e sviluppare il gioco che vuole Conte ". Grande il suo apprezzamento per Andrea Pirlo: "Pirlo è un giocatore forte e furbo, sapeva benissimo che alla Juve c´era bisogno di lui. E´ un professionista serio che mette a disposizione la sua grande esperienza". Infine una considerazione dopo la gara col Bologna: "La Juve ha avuto difficoltà in dieci ma l´importante è aver visto una reazione importante che negli anni scorsi forse non ci sarebbe stata".

Marotta: Il miglior acquisto è stato Conte - In una lunga intervista a Juventus Channel Beppe Marotta ha ripercorso la sua avventura in bianconero: sono stati "15 mesi molto faticosi, duri". perché c'erano "obiettivi da raggiungere, c'era da riacquistare credibilità". La trattativa più difficile? Vucinic, e poi Vidal. E l'allenatore? "La scelta di Conte è nata come deve nascere, cioè in un confronto che è stato fatto all'interno della società, nelle varie componenti: mi riferisco al presidente, al sottoscritto, ai collaboratori; quindi le scelte nascono così, si valuta una rosa ristretta, si valutano gli aspetti positivi che ogni candidato può rappresentare, il profilo che ogni candidato può esprimere, alla luce anche del momento storico della Juventus. La scelta è caduta su Antonio Conte, perché in lui abbiamo rivisto tanti criteri positivi che la Juventus cercava. Mi aspetto un campionato migliore rispetto a quello dell'anno scorso sicuramente. Ma sono anche realista da una parte e ottimista dall'altra, perchè devo dire che l'impatto che ha avuto Conte da questo punto di vista è stato un impatto estremamente positivo e forse addirittura inaspettato per quello che ha dimostrato. Il vantaggio di Conte era quello di conoscere l'ambiente, di conoscere che cosa significa indossare questa maglia, conoscere che cosa vuol dire appartenere alla Juventus. Ecco, questi sono parte degli elementi che hanno caratterizzato il suo arrivo e che ne hanno fatto direi un condottiero da questo punto di vista, nel senso che lui, oltre ad essere un allenatore, e quindi parlare di calcio giocato, di tattica e di tecnica, è anche il gestore di un gruppo, un gruppo di giocatori che deve essere motivato domenicalmente". L'altro valore aggiunto di quest'anno è senz'altro il nuovo stadio: "Avere uno stadio di proprietà porta diversi vantaggi. Il primo è che da un punto di vista patrimoniale è un arricchimento; il secondo è che si gioca in casa, e veramente in casa, quindi hai la possibilità di predisporre un clima di emozione forte e di sostegno da parte dei tuoi sostenitori veramente molto intenso. Poi, non da ultimo, è un contenitore, una risorsa che se valorizzata porta sicuramente un incremento di ricavi. Quindi queste sono praticamente le caratteristiche principali di uno stadio nuovo. Noi siamo orgogliosi di essere stati i primi; devo dire, io ho ereditato una situazione che ha trovato invece gli sforzi di tutti gli altri che mi hanno preceduto, quindi noi sfruttiamo praticamente il lavoro degli altri. Diciamo però che la Juventus, in senso lato, oggi ha qualcosa... il fiore all'occhiello che mancava, che manca anche a livello di calcio nazionale".

A Vinovo brillano Quagliarella, Toni ed Elia - Ieri a Vinovo seduta defaticante per i giocatori che hanno disputato la gara col Bologna; i rimanenti hanno invece disputato un'amichevole contro il Lascaris, formazione di Pianezza (Torino) che milita in serie D. Hanno giocato: Storari; Motta, Sorensen, Bonucci, Grosso; Vidal (nella ripresa Marrone), Pazienza; Estigarribia, Elia; Toni, Quagliarella. E' finita 14-1 con 6 reti di Quagliarella, 4 di Toni, 2 di Elia e una a testa per Grosso e Motta.

Problema muscolare per Bonucci? - Nel corso dell'amichevole di ieri pomeriggio contro il Lascaris, Leonardo Bonucci è stato costretto, a quanto riferisce Sky Sport, ad abbandonare anzitempo il terreno di gioco per un fastidio muscolare al bicipite femorale della coscia destra. Nella giornata di oggi le sue condizioni verranno valutate dallo staff sanitario, ma la sua partenza per Catania ora è in dubbio.

Claudio Ranieri all'Inter per due anni - Era già certo, ma è arrivata anche l'ufficialità: Claudio Ranieri ha firmato con l'Inter un contratto fino al 30 giugno 2013, portando con sé il suo fedelissimo staff (il braccio destro Benetti, lo stratega Damiano, l'allenatore dei portieri Pellizzaro e il preparatore atletico Capanna). A lui il compito di far dimenticare ai tifosi nerazzurri José Mourinho, ancora da loro invocato. Ce la farà quel Ranieri di cui proprio un irridente Mou disse: "Ha la mentalità di uno che non ha bisogno di vincere e a quasi settanta anni ha vinto una Supercoppa e un'altra piccola Coppa. È troppo vecchio per cambiare mentalità”?
Per intanto il tecnico testaccino ha già un fatto un bel bagno in acque nerazzurre, all'insegna del motto 'Inter sin da bambino': ha infatti dichiarato a 'Radio Appiano Gentile': "Da bambino conoscevo a memoria tutta la formazione della Grande Inter e oggi ancora la ricordo: è sicuramente un segno. Ho conosciuto Moratti quando ancora non era presidente dell’Inter e rivederlo oggi mi ha fatto piacere. Non credo in un sistema di gioco vincente, credo nei giocatori vincenti, e se giocheremo con grinta sicuramente riusciremo a creare qualcosa di positivo". Giusto, giocatori vincenti: per quello portò alla Juve Thiago, Poulsen e Almiron.

Caso Sion-Uefa: il Pm svizzero convoca Platini e Infantino - Facciamo un passo indietro: il conflitto che oppone il Sion all'Uefa inizia nel 2008 con il trasferimento in Vallese del portiere Essam el Hadary, che militava nell'Al-Alhy. Ritenendo illegale l'operazione, la Fifa sospende il giocatore per quattro mesi e condanna il Sion a due periodi di fermo sul mercato dei trasferimenti. Il Sion ricorre ma il tribunale arbitrale dello sport e il Tribunale federale confermano la decisione. Il Sion rimane inattivo nel gennaio 2011, ma in estate ingaggia sei giocatori, sostenendo di aver scontato un numero sufficiente di giorni di sospensione. Non la pensano così Uefa e Fifa che premono perché la Lega svizzera di calcio sospenda i sei giocatori: il tribunale civile di Martigny promulga una decisione provvisoria a favore dei sei e del Sion, ma Uefa e Fifa minacciano sanzioni nei confronti dei club svizzeri e persino della Nazionale rossocrociata. Il 26 agosto il Sion eliminando il Celtic Glasgow si qualifica per la fase a gironi della Champions League, ma il club scozzese fa ricorso e allora, il 3 settembre, l'Uefa esclude il Sion dalla massima competizione continentale; sei giorni più tardi, il 9 settembre, la giustizia civile del Canton Vallese (di cui Sion è il capoluogo) respinge un provvedimento provvisorio chiesto dal Sion contro l'esclusione; ma il 13 settembre il tribunale civile del canton Vaud, di cui fa parte Nyon, sede dell'Uefa, dà ragione al Sion, chiedendo all'Uefa di reintegrare la squadra nel torneo; ma l'Uefa ignora di fatto la sentenza del tribunale civile vodese e respinge il ricorso in merito del Sion; il 16 settembre un giudice del tribunale vodese intima all'Uefa di invalidare i risultati e la classifica del gruppo I dell'Europa League, quello del Celtic (e dell'Udinese, per inciso). Martedì 20 settembre Christian Constantin, il tenace presidente del Sion, ha segnato un altro punto a suo favore, perché il tribunale del canton Vaud ha respinto la richiesta dell'Uefa di revocare le misure concernenti la reintegrazione del Sion in Europa League: la Corte ha ritenuto che l'Uefa non avesse "aggiunto nulla che giustifichi la revoca di queste misure". Ma le 53 Federazioni che compongono l'Uefa mercoledì hanno creato isolamento attorno al Sion, sostenendo il presidente Michel Platini nella querelle tra il club vallesano e l'Uefa: "L'indipendenza della giustizia sportiva è il modo migliore per garantire uguaglianza ed equità a coloro i quali praticano gli sport. Qualsiasi membro della famiglia del calcio si rifiuti di accettare le regole della competizione, non ha diritto di parteciparvi". Questo dicono nella nota, in cui invitano altresì Fifa e Swiss Football a prendere provvedimenti nei confronti del Sion. Ieri l'ennesima puntata, che promette di non essere l'ultima: Il pm elvetico "ha dato seguito alle denunce penali depositate questa settimana dall'Fc Sion, convocando Michel Platini e Gianni Infantino. Il presidente dell'Uefa ed il suo segretario generale dovranno dare delle spiegazioni durante questa audizione - scrive in una nota il club elvetico - Il procuratore generale si riserva il diritto di sentirli in qualità di accusati, in funzione di come evolverà l'udienza. Nella sua convocazione, il pm sottolinea l'obbligo a presentarsi personalmente", La saga continua...

La Serie A assegna i diritti Tv, per il triennio 2012-15, a Sky e Rti (Mediaset) - "La Lega Nazionale Professionisti Serie A comunica di aver assegnato:
- a SKY Italia per le stagioni sportive 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015 il Pacchetto 1 avente ad oggetto i diritti audiovisivi da esercitarsi in forma esclusiva sulla piattaforma televisiva satellite a pagamento in ambito nazionale; Sky ha garantito il minimo richiesto dal bando e cioè 558 milioni di euro per il 2012/13, 561 milioni per il 2013/14 e 564 milioni per il 2014/15:
- a RTI Reti Televisive Italiane (gruppo Mediaset, ndr) per le stagioni sportive 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015 il Pacchetto 3 avente ad oggetto i diritti audiovisivi da esercitarsi in forma esclusiva sulla piattaforma televisiva digitale terrestre a pagamento in ambito nazionale. Rti si è quindi impegnata a corrispondere il prezzo minimo di 259 milioni, 268 milioni e di 277 milioni di euro rispettivamente per le tre stagioni".
Questo il comunicato stampa con cui la Lega di A ha annunciato quanto deciso per l'assegnazione dei diritti tv; in pratica in tre anni ai venti club di A andranno 2,487 miliardi di euro. Molto soddisfatto il presidente di Lega, Maurizio Beretta: "È un risultato molto significativo - ha detto - Per valore totale dei diritti rende la serie A seconda solo alla Premier League inglese, che è più forte sui mercati internazionali. In una fase difficile per l'economia il calcio italiano riesce ad incrementare i propri ricavi e questa è una conferma della qualità che viene riconosciuta al prodotto che siamo in grado di offrire". Ha poi precisato: "La media annua di questi due pacchetti per le prossime tre stagioni è di 829 milioni di euro. La serie A avrà così un aumento di circa 37 milioni di euro di introiti all'anno. Questa volta non sono compresi nel pacchetto i diritti di archivio che prima facevano parte della vendita collettiva. Ora le società potranno venderli singolarmente, per un valore del 4-5% del complessivo. Nel primo dei tre anni in questione ci sarà un aumento degli introiti attorno al 5% rispetto all'ultima stagione. C'è un notevole spazio di crescita a livello internazionale: contiamo di avvicinarci all'ordine del miliardo di euro a stagione quando anche tutti i pacchetti esteri saranno venduti". Ha concluso annunciando che i criteri per la ripartizione delle risorse ''sia per la stagione passata per la quale siamo vicini ad un accordo, sia per quelle future, saranno oggetto di un'Assemblea totalmente dedicata a queste tematiche''.

La prima giornata verrà recuperata il 21 dicembre - La protesta dei calciatori per l'allora mancato accordo in merito al contratto collettivo dei calciatori aveva fatto saltare la prima giornata di campionato, lasciando in eredità il problema di quando recuperarla, facendo lo slalom tra i vari impegni in calendario (Champions League, Europa League, Nazionale). Nell'assemblea di Lega di ieri i venti club di serie A hanno raggiunto l'accordo per scendere in campo il prossimo 21 dicembre, in un turno infrasettimanale che leverà qualche giorno alle ferie natalizie dei calciatori, ma che rimetterà a posto il calendario. La Juve sarà impegnata ad Udine.


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