Processo Calciopoli: si può chiudere l'8 novembre. Conte: la Juve non ha amici.

News, 26 ottobre 2011.

Il processo di Napoli: sentenza prevista per l'8 novembre. Prosegue il silenzio dell'Alta Corte. Caso Sion: Il Tas ascolterà le parti il prossimo 24 novembre. Marotta sull'esclusione di Krasic: E' in tribuna per scelta dell'allenatore, non è un dramma. Conte: Dopo il primo tempo ero arrabbiato ma ora dico 'Bravi!' ai miei ragazzi. Conte: Abbiamo ricevuto critiche ingiuste: la Juve non ha amici, solo il suo pubblico che deve sostenerla anche quando è in difficoltà. Un solo italiano tra i 50 del Pallone d'Oro: Di Natale. La Task Force della Fifa intende far proibire la 'tecnologia in panchina'.

Il giudice Casoria vuole chiudere l'8 - Quasi ci siamo: ormai dovrebbe mancare davvero poco. Ieri, dopo l'avvocato Silvia Morescanti, ha parlato il secondo legale di Moggi, l'avvocato Paolo Trofino che, per radere al suolo sin dalle fondamenta il teorema della cupola, si è avvalso, come previsto, del tema delle intercettazioni (con riferimento agli ultimi ritrovamenti che evidenziano come i presunti cupolanti pro-Juve in realtà si auguravano che i bianconeri perdessero) e di quello delle sim svizzere, motivandone l'acquisto (fatto tra l'altro alla luce del sole) con la necessità di proteggere le mosse di mercato. Ma l'avvocato Trofino non ha terminato; dopo tre ore di arringa ha chiesto che gli sia concesso di chiuderla la prossima volta, ne avrà ancora per una mezz'ora, nell'udienza dell'8 novembre, che la presidente Casoria si augura sia l'ultima; a Trofino seguirà la replica chiesta dal pm Capuano, poi, ha detto il giudice, "mi affido al buon cuore degli avvocati: se non parlano troppo, si va in camera di consiglio. Se no il 15 per la sentenza".

L'Alta Corte tace ancora - Continua il silenzio dell'Alta Corte di Giustizia del Coni che deve pronunciarsi sulle radiazioni di Moggi, Giraudo e Mazzini. Evidentemente la dialettica interna è molto vivace e per i quattro membri arrivare ad una pronuncia condivisa (e credibile) non è semplice. Oggi potrebbe essere la giornata buona.

Caso Sion: Il Tas ha fissato la data dell'udienza - Il Tribunale Arbitrale dello Sport ha informato lunedì sera le parti interessate che è stata fissata per giovedì 24 novembre la data dell'udienza per il contenzioso che oppone il club vallesano all'Uefa. Come osserva l'Uefa nel suo comunicato, "se le date proposte dal TAS dovessero essere rispettate da tutte le parti in causa, e se il TAS dovesse decidere a favore del Sion il 24 novembre, le possibilità esaminate dalla UEFA per riammettere il Sion in UEFA Europa League sarebbero realistiche", sia come tempistica sia a livello di regolamento.

Marotta: Krasic non è in forma, tutto qui - Milos Krasic, dopo le ripetute porve negative offerte, ieri sera era in tribuna. E su Krasic si è soffermato Marotta rispondendo a qualche domanda su Sky Sport prima della gara: "Intanto una nota positiva rispetto alla passata stagione è che quest'anno, per adesso, la rosa è tutta disponibile, quindi quando la rosa è tutta disponibile si possono fare delle scelte più oculate, tenendo conto anche dello stato di forma dei singoli giocatori. Milos Krasic, in questo momento, non sta attraversando un periodo di forma ottimale, per cui è giusto che Conte, dall'alto del suo ruolo, abbia deciso di escluderlo. Un'esclusione temporanea, un'esclusione che si concilia con quelle che sono le logiche del calcio. Non bisogna certamente farne un dramma. Questo intendevo sottolinearlo".

Conte: Quante occasioni mancate! - Ai microfoni di Sky nel dopogara si presenta un Conte soddisfatto, anche se rammaricato per il rischio scorso dopo aver dominato il primo tempo, e ciò per non aver saputo concretizzare il dominio evidenziato sul piano del gioco: "Dopo il primo tempo ero molto arrabbiato. Ho cercato di tenere alta la tensione. Dopo un primo tempo così non si poteva essere ancora sull'1-0 con la partita aperta, tanto che loro alla prima occasione hanno pareggiato. Per fortuna abbiamo ripreso il filo del gioco e reagito fino alla vittoria e per questo faccio i complimenti ai ragazzi. L'unico rammarico è per le troppe occasioni sprecate nella prima frazione. Dobbiamo crescere molto, ma per fortuna questo gruppo ha le qualità per farlo, visto che ancora c'è tanta strada davanti a noi". Poi analizza la gara, ma non solo, questa prima parte di campionato: "Penso che la Juve abbia fatto sempre la gara comandando il gioco, nelle prime otto giornate è sempre stata così con la mentalità di aggredire, fare tanto possesso palla e attaccare con tanti uomini, a volte lo facciamo meglio, a volte peggio. Oggi dopo il pari abbiamo reagito e faccio un plauso ai ragazzi per la determinazione, la vittoria non deve cambiarci e continueremo a lavorare come al solito, tutti ci definivano scarsi dopo due pari ora l'importante è non perdere la concentrazione. La gara di oggi era un esame importante contro un avversario duro, mi complimento con tutti tranne per le tante occasioni sbagliate. Ma i ragazzi meritano ogni soddisfazione, l'importante è non dimenticarsi degli ultimi due anni ecco perché continuo a parlare di percorso di crescita".

Conte: La Juve la si ama o la si odia - In conferenza stampa Conte si è sfogato. Destinatari del suo sfogo quei media che nell'ultima settimana hanno criticato la Juve per i troppi pareggi: "Anche oggi siamo contenti perché comunque i ragazzi stanno dimostrando di avere un equilibrio, molto maggiore rispetto a tanti altri, che ci esaltano e ci distruggono nel giro di pochissimo tempo. Questo è molto importante per me, perchè i ragazzi stanno maturando, stanno ritrovando l'equilibrio. Dopo due pareggi ho letto riferimenti al passato: cioè, penso sia esagerato il tutto, sia in termini positivi che in termini negativi. Oggi siamo di nuovo in testa, anche se forse solo per una notte, però siamo di nuovo in testa. Prima della partita sembrava che la squadra fosse in crisi. In crisi di cosa? Fatemi capire. Crisi di cosa? E' una squadra che viene da due settimi posti, è partita bene, non ha mai perso ed è una squadra in crisi, perché fa due pareggi. E rivede i fantasmi del passato. Ditemi voi se è giusto fare queste considerazioni. Io penso che non sia giusto, anche perché comunque minano il lavoro che facciamo. Per fortuna abbiamo trovato gente matura, giocatori equilibrati, giocatori maturi. Questo, anzi, ci deve rendere ancora più forti, perchè sappiamo comunque che amici non ne abbiamo". Ammonisce quindi i media perché si astengano da giudizi troppo affrettati: "Sono giudizi troppo affrettati. Noi ci siamo e li ascoltiamo, però sono giudizi che non ci possiamo permettere. Non ci possiamo permettere di trovare due settimane di esaltazione perchè abbiamo vinto col Milan e dopo due pareggi, due buoni pareggi, perché a me la squadra contro Chievo e Genoa è piaciuta, come atteggiamento, come voglia di far la partita, ci ritroviamo 'squadra in crisi', 'squadra che rivede gli spettri del passato'. La stagione della Juventus è 2011/12, lasciate perdere il passato. Se qualcuno vuole far tornare spettri, fantasmi, vuole minare la psiche di qualcuno, la psicologia di qualche giocatore, lasciate stare. Ecco perché dico 'amici non ne abbiamo'. E la Juve non ne ha amici, perché la si ama o la si odia, questo è fuori dubbio". L'amico che Conte cerca di più è il pubblico, che per lui dovrebbe essere davvero il dodicesimo uomo in campo: "Mi piacerebbe che la nostra gente, soprattutto nei momenti di difficoltà, si facesse sentire ancora di più, perché ci sono stati dieci minuti in cui siamo tornati a teatro, tranne le curve. Siamo tornati a teatro e noi non ce lo possiamo permettere. Non ce lo possiamo permettere perché per noi il pubblico deve essere il dodicesimo uomo in campo. E quando si fa sentire, il pubblico è pesante sotto tutti i punti di vista. Era successo col Genoa, è successo oggi... lo dico sempre per il troppo affetto che ho nei confronti di questi colori e nei confronti dei tifosi. Noi abbiamo bisogno dei tifosi e soprattutto nei momenti di difficoltà, perchè incoraggiare quando si vince è sin troppo facile".

Di Natale l'unico italiano nella lista del Pallone d'Oro - C'è un solo italiano, il 33enne Antonio Di Natale, nella lista dei 50 candidati (che il primo novembre diventeranno già solo 23) in lizza per il Pallone d'Oro 2011, il cui vincitore verrà proclamato a Zurigo il 9 gennaio 2012 (i tre finalisti si sapranno il 5 dicembre). Ben 10 tra i 50 papabili gioca nel Barça: Messi, Iniesta, Fabregas, Xavi, Piqué, Puyol, Villa, Dani Alves, Abidal, Sanchez. Quanto alla nazionalità guida sempre la Spagna con 9 elementi, seguita dalla Germania con 7.

La Fifa proibirà l'IPad in panchina? - La Task Force 2014 della Fifa (composta da grandi del calcio mondiale come Pelè, Beckenbauer, Bobby Charlton, Cafu, Karembeu, Savicevic, Hierro, l'ex arbitro Busacca, l'italiano Albertini, ecc) ha dichiarato guerra alla 'tecnologia in panchina', ossia all'uso da parte degli allenatori di IPad e IPhone che sarebbero forieri di un aumento delle proteste da parte degli allenatori verso arbitro e quarto uomo. Così hanno deciso di inserire nelle loro proposte a Sepp Blatter (come pubblicato sul sito della Fifa): "Law 4, sistemi di comunicazione: la task force ha discusso l'uso di mezzi tecnologici in panchina ed è d'accordo con le decisioni dell'Ifab di vietare l'uso di apparati di comunicazione in tutto il campo di gioco". Per la Task Force Fifa sarebbe quasi come avere una moviola in campo, perché l'allenatore potrebbe rivedere tutte le immagini della gara anche al rallentatore.


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