Su Calciopoli Agnelli non molla: la Juve impugnerà il lodo del Tnas.

News, 20 gennaio 2012.


La Juve ha chiesto al Tnas copie del lodo contro Inter e Figc, a fini impugnatori. Cobolli Gigli si scansa: Amauri? Lo volle Ranieri. I bianconeri si sono allenati in una gelida Vinovo sotto lo sguardo di Andrea Agnelli. Sarà Celi l'arbitro di Atalanta-Juventus. Calciomercato Juve: più Caceres che Guarìn? Lichtsteiner: "Magari vincessimo lo scudetto!" Buffon: Vogliamo stupirvi e prenderci una rivincita.


Su Calciopoli la Juve non dorme - "TNAS: Juventus chiede copie del lodo contro FIGC e Inter a fini impugnatori - In riferimento alla controversia Juventus F.C. SpA / Federazione Italiana Giuoco Calcio e F.C. Internazionale Milano SpA, la Segreteria del Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport ha ricevuto richiesta, dalla società istante, di n. 5 copie autentiche, a fini impugnatori, del lodo depositato dal Collegio arbitrale (Dott. Angelo Grieco, Presidente; Avv. Dario Buzzelli e Avv. Enrico De Giovanni) il 15 novembre 2011". Questo il comunicato apparso sul sito ufficiale del Coni, che testimonia come Andrea Agnelli sia davvero impegnato a 360°, in difesa del passato (Calciopoli), del presente (il campo) e del futuro della Juve (la solidità economico-finanziaria ottenuta con il doloroso aumento di capitale, oltre che con lo stadio di proprietà). Sul fronte Calciopoli dunque è avanti tutta, anche se mediaticamente la faccenda in questo momento viaggia sottotraccia e per di più coperta da Scommessopoli, calciomercato e calcio giocato. Andrea Agnelli prosegue così sulla strada annunciata in quel caldo 10 agosto e passata attraverso il fallimento del cosiddetto Tavolo della Pace. Il lodo del Tnas di cui la Juve ha chiesto copia è quello in cui il 15 novembre il Collegio arbitrale del Tnas si era dichiarato incompetente a decidere sul ricorso della Juve contro l'atto del Consiglio Federale del 18 luglio che si dichiarava a sua volta incompetente (di fatto respingendo l'istanza) a decidere sull'assegnazione dello scudetto 2006, che la mano amica di Guido Rossi aveva regalato all'Inter. Adesso, con buona pace del doping legale che sembra popolare gli incubi di Petrucci, questa richiesta segna il passo d'inizio di nuove iniziative giudiziarie, che a questo punto saranno nell'alveo della giustizia ordinaria; anche nel 2012 si giocherà dunque su due campi: i calciatori sul prato verde e gli avvocati nei tribunali. Perché il messaggio è chiarissimo: Andrea Agnelli e la Juventus non hanno la minima intenzione di fermarsi e percorreranno tutte le possibili strade pur di ottenere giustizia. Calciopoli è ben lungi dall'essere morta e sepolta: la sete di giustizia non muore mai.

Cobolli Gigli: Fu Ranieri a volere Amauri - Amauri, uno dei più deleteri lasciti della Juventus di Cobolli Gigli, è sul punto di lasciare finalmente la Juventus: poteva essere già ieri, ma l'ufficialità, con tanto di visite mediche e presentazione, è slittata a causa dell'imminente parto della moglie dell'attaccante; tutto rimandato all'inizio della prossima settimana. Il calciatore era stato acquistato dal Palermo il 30 maggio 2008 per 22,8 milioni di euro. Buttati alle ortiche. Ma chi l'ha voluto? A rinnegare l'affare s'è fatto avanti ieri proprio Cobolli Gigli che, intervistato da tuttomercatoweb, ha scaricato la colpa su Ranieri, che dal canto suo ha già smentito in almeno un paio di occasioni di aver scelto Poulsen, perché quando le cose vanno male lo scaricabarile diventa lo sport più popolare. "Ricordo che Amauri fu una richiesta precisa di Claudio Ranieri. E poi il ragazzo riuscì a vendere molto bene se stesso facendoci due gol quando andammo a giocare a Palermo. Eravamo convinti di aver preso un giocatore che avrebbe dato un grosso contributo e fin quando sono stato io in bianconero, Amauri ha fatto bene, quindi per lui posso solo spendere parole di elogio. E poi ricordo dei processi scellerati affinché ottenesse la cittadinanza italiana, perché lo aspettava anche Marcello Lippi". In realtà il periodo buono di Amauri alla Juve durò solo sei mesi all'incirca (sino a gennaio-febbraio 2009). Ma Cobolli Gigli resta convinto di aver fatto un affare: "Amauri è un ottimo giocatore. Poi hanno influito anche gli infortuni e tanti altri fattori. Io avevo fiducia in lui. Dopo il mio addio non saprei... Sono convinto che sia un buon giocatore. Quando è andato al Parma veniva da un momento di offuscamento e poi ha fatto benissimo, quindi credo che Corvino abbia fatto una buona scelta. Alla Fiorentina serve qualcuno lì davanti e se Rossi, che è un ottimo allenatore, riuscirà a sfruttare le caratteristiche di Amauri, penso che la squadra viola risalirà in classifica, così da rilanciare le proprie ambizioni".

A Vinovo c'è Andrea Agnelli - Faceva freddo ieri a Vinovo, ma a riscaldare l'ambiente c'era il Presidente; infatti Andrea Agnelli, tra un aumento di capitale e un po' del cosiddetto doping legale, trova sempre il tempo per essere vicino a Conte e ai suoi ragazzi, che si sono ritrovati a Vinovo in tarda mattinata (ore 11.30), per sfruttare le ore più tiepide di queste gelide giornate: prima parte in palestra, poi la discesa in campo dove, dopo la fase di riscaldamento, il gruppo ha svolto lavoro atletico; poi, dopo il torello, è iniziata la parte tattica. Ha lavorato in piccola parte (riscaldamenti e torello) col gruppo anche Fabio Quagliarella, con una vistosa maschera a proteggere il volto, a protezione dello zigomo operato dieci giorni fa per ridurne la frattura: mentre i compagni erano impegnati nella fase atletica ha provato il dribbling con le sagome e un po' di tiri in porta; la sua razione di lavoro atletico l'ha avuta mentre i compagni erano a lezione di tattica (Quagliarella sabato non sarà in campo, si ipotizza di farlo rientrare la settimana successiva contro l'Udinese). A parte hanno lavorato Giaccherini, che ha svolto un lavoro di recupero finalizzato al superamento del dolore alla schiena, e Eljero Elia, cui la seduta del giorno precedente ha lasciato in eredità una leggera distorsione alla caviglia destra.

Atalanta-Juventus: arbitra Celi - Sarà Domenico Celi a dirigere Juventus, valida per la 19sima giornata di andata, in programma allo stadio Atleti Azzurri d'Italia a Bergamo sabato 21 gennaio alle ore 20.45; Celi sarà coadiuvato dagli assistenti Grilli e Rosi e dal quarto uomo Rocchi. Queste le designazioni per le altre gare, in calendario per domenica 22 gennaio alle ore 15, salvo diversa indicazione in parentesi: Roma-Cesena (anticipo di domani, sabato 21 gennaio, alle ore 18): Giannoccaro (Niccolai-De Pinto; Massa); Bologna-Parma (domenica alle ore 12.30): Bergonzi (Carrer-Longo; Di Bello); Cagliari-Fiorentina: Gervasoni (Giachero-Galloni; Baratta); Lecce-Chievo: Mazzoleni (Passeri-Barbirati; Cervellera); Novara-Milan: De Marco (Iannello-Bianchi; Doveri); Palermo-Genoa: Romeo (Vuoto-La Rocca; Tozzi); Siena:-Napoli: Damato (Maggiani-Dobosz; Valeri); Udinese-Catania: Ostinelli (Viazzi-Altomare; Orsato); Inter-Lazio (domenica, ore 20.45): Rizzoli (Manganelli-Marzaloni; Brighi).

Calciomercato: fase interlocutoria - Fase interlocutoria di mercato: ieri Marotta ha incontrato l'agente di Fredy Guarìn; che ha incontrato anche l'Inter, il che ha un po' infastidito la Juve, che vede i nerazzurri infilarsi in tutte le sue trattative di mercato (e non solo nelle sue, in verità, vedi caso Tevez); comunque c'è da dire che la distanza tra quel che chiederebbe il Porto (15 milioni) e quel che offre Marotta (11 milioni) è ancora ampia, eccessiva, forse, a dieci giorni dalla chiusura del mercato; quindi la Juventus sarebbe decisa a virare con decisione su Caceres (sappiamo che uno dei due extracomunitari, colombiano Guarìn, uruguagio Caceres, esclude l'altro), che Conte sembra ritenere il più utile, data anche la sua duttilità; e che non ha praticamente alternative all'altezza, se non il 27nne croato Ćorluka (Tottenham), che tuttavia non risolverebbe il problema dell'unico posto da extracomunitario a disposizione della Juve. Più d'una le opportunità invece a centrocampo: i preferiti di Conte sono Nainggolan e Behrami, anche se per Marotta potrebbero sempre esserci le opportunità last minute Palombo e Pizarro, che tuttavia non risponderebbero all'identikit chiesto da Conte. Lunedì comunque Fonseca (agente di Caceres) e Bozzo (che ha fatto da intermediario dell'operazione) saranno a Siviglia per cercare di convincere, forti della volontà del giocatore, il club per una cifra complessiva sui 10 milioni, tra prestito e obbligo di riscatto.

Lichtsteiner: Magari vincessimo lo scudetto - "Magari vincessimo lo scudetto" queste le parole d'esordio dell'intervista di Stephan Lichtsteiner a Sky Sport. Anche se comprende e condivide la delusione dei tifosi per le prestazioni un po' opache di gennaio, smentisce che ci sia un calo fisico o mentale: "Io non penso sia così. Sicuramente nelle ultime due partite non abbiamo fatto la partita come abbiamo fatto in precedenza. Ma contro il Cagliari la partita stava andando abbastanza bene. Poi se non vinci in casa contro il Cagliari siamo delusi noi, sono delusi i tifosi, tutti. Però a livello fisico e mentale non c'è niente. Io vedo tutti i giocatori in gran forma, fisicamente e pure mentalmente, sul livello fisico e mentale non ne vedo uno stanco". E anche a Bergamo vuole vincere: "Il nostro obiettivo è vincere. Dobbiamo fare la partita, dobbiamo fare la partita che facciamo sempre, uniti, con aggressività, dobbiamo fare gioco in fase offensiva e fare attenzione in fase difensiva. Poi sicuramente l'Atalanta è una buona squadra e soprattutto in casa fa delle ottime prestazioni, allora dobbiamo fare attenzione".

Buffon: Vogliamo stupirvi - La Juve sembra aver ritrovato il Buffon dei tempi migliori, sicuro e concentrato, autore di pregevoli interventi, ma Il portiere bianconero ammette che è il gioco di tutta la squadra a facilitare il compito a lui e ai difensori: "La difesa viaggia bene, è vero, ma questo è grazie al lavoro di tutta la squadra che con il pressing e il filtro fa sì che dalle mie parti arrivino palloni 'sporchi' e facilmente controllabili". E comunque trovarsi lassù, con una difesa che non assomiglia più ad un colabrodo, per Gigi non è una novità, è un piacevole dejà vu: "Ora è una novità, ma fino a qualche anno fa eravamo abituati a situazioni del genere e fa piacere ritrovarle. Ci stiamo riuscendo grazie alla voglia di stupire, di sudare e di prenderci una rivincita". Non si illude, anche contro l'Atalanta per la Juve sarà dura vincere per svoltare come regina d'inverno: "Sarà una partita delicata e dai contenuti agonistici elevati. E’ sempre così contro l’Atalanta e a maggior ragione sarà così ora, con loro che vivono un momento particolare, mentre noi vorremo mantenere questa posizione di classifica".




Foto Gallery