Allegri provoca la Juve: Se l'arbitro annullava il goal di Chiellini... E' stile Milan!

News, 20 febbraio 2012.


 

Allegri: Mi sarei molto divertito se quando Chiellini ha segnato il goal schiacciando il suo avversario l'arbitro lo avesse annullato. Gli incredibili numeri di Pirlo in Juve-Catania. Donadoni bacchetta di nuovo Conte: Fatti, non parole. Viareggio Cup: sarà Bergonzi a dirigere la finale tra Juve e Roma. Nicchi: Gli arbitri italiani sono bravi, liberi, 'terzi' e corretti, ma serve più fair-play. Lo striscione di Filippo: le risposte rossonere e bianconere. Tre giornate di squalifica, con prova televisiva, a Castaignos per lo sputo a Raggi.

Allegri: Mi sarei molto divertito se l'arbitro avesse annullato il goal di Chiellini - Le manifestazioni dello stile Milan continuano: l'ennesima l'ha fornita ieri Massimiliano Allegri nel dopopartita di Cesena. Ed in realtà, oltre che una gravissima caduta di stile, è anche un pericoloso cerino buttato sulle polemiche arbitrali in vista dell'ormai vicinissimo scontro al vertice tra Milan e Juve, un cerino proprio buttato dal club che forse più di tutti quest'anno si è avvantaggiato di decisioni arbitrali errate (adesso le chiamano episodi) a suo favore. "Mi sarei molto divertito se quando Chiellini ha segnato il goal schiacciando il suo avversario, l'arbitro avesse annullato il goal: invece, per fortuna, lo ha convalidato..." E perché, per fortuna? E Allegri ha chiarito: "Fortunatamente è andata così - ha detto in conferenza stampa - altrimenti saremmo andati avanti tutta la settimana con la messa, gli arbitri, le robe... Ma l'arbitro ieri non è che è stato impeccabile perché non ha fischiato fallo. Bisogna pensare solo alla partita e smetterla, visto che noi non abbiamo mai parlato degli arbitri", (non si fatica a crederlo...) perché gli arbitri "stanno facendo molto bene" e non bisogna caricar loro "addosso altre responsabilità". Capiamo benissimo che al Milan siano entusiasti degli arbitri, però utilizzare questa loro soddisfazione per provocare i bianconeri e creare una polemica gratuita e insensata in un momento di per sé delicato, per tanti versi, è indice di scarso senso di responsabilità. Oltre che di scarsa eleganza: ma è stile Milan. Predicare bene e razzolare male: visto che viene da quell'ambiente che aveva criticato proprio Chiellini per aver riferito, in sala stampa, su domanda, del colpo proibito di Chiellini a Storari. Allegri non ha avuto bisogno di spinte per lanciare provocazioni vergognose.
Tanto più vergognose perché comunque, tanto per precisare: quello di Chiellini non era fallo, visto che Bergessio pensava solo ad abbracciarsi ed aggrapparsi a Chiellini, disinteressandosi completamente del pallone: se Chiellini non avesse avuto la meglio nel duello 'fisico' e la trattenuta gli avesse impedito di segnare, sarebbe stato rigore: ma naturalmente non è assolutamente certo che sarebbe stato fischiato; come non è stata fischiata la spinta di Gomes su Padoin.
Comunque i tifosi bianconeri un sospetto sulla formazione anti-Juve, Ibra o non Ibra, ce l'hanno. Potrebbe essere questa.

I numeri di Pirlo - Numeri come cifre, perché per gli altri è sufficiente guardare le partite, gioia per gli occhi. Questi i suoi numeri di sabato: 147 i palloni toccati, sei tiri, un goal. Ma non basta: anche sei assist, ben 13 lanci, due passaggi filtranti, tre sponde e quattro cross. E ha trovato il tempo anche per fare un po' di lavoro di interdizione, recuperando 12 palloni e, dei 147 toccati, ne ha persi solo 26, meno del 20%. Tutto questo in novanta minuti, contro un avversario che non è stato a guardare. I suoi numeri poi si sono rispecchiati in quelli della squadra, che tenuto un possesso palla per il 64% del tempo; notevolissima la percentuale dei passaggi utili: l'87%.
Altri numeri bianconeri: il giocatore più tartassato da falli è stato Quagliarella (ne ha subìti 4), quello che ha commessi di più Borriello a quota 4.

Donadoni attacca ancora Conte - E' vero, si tratterà pure di attacchi da persone affette da anti-juventinite cronica, come ha detto Marotta, però il troppo stroppia. Eppure Donadoni, dopo aver tacciato Antonio Conte di mancanza di eleganza, solo perché aveva 'denunciato' che la sua squadra era stata derubata di (altri) due punti, non ha desistito e non desiste dal fomentare le polemiche. Dopo aver ripreso l'argomento nella conferenza stampa pre-Roma dicendo di sentirsi "nauseato da queste che considero solo schermaglie dialettiche e da una coreografia che trovo abbastanza squallida". Non pago, è tornato all'attacco, peraltro senza motivo, ieri sera, dopo la sconfitta subita a Roma contro i giallorossi: "Ripeto che a me non piace parlare degli arbitri. Mi ricordo che prima della partita (in realtà lo disse nella conferenza pre-gara di Bologna, poi rinviata, ndr) disse che noi tecnici dobbiamo essere degli esempi visto che per i tifosi siamo un punto di riferimento. E' un pensiero che condivido. L'ideale è che fosse poi anche seguito dai fatti". Il primo esempio, di lealtà, avrebbe dovuto darlo proprio il Parma, invece di arroccarsi nella difesa di un arbitraggio indifendibile. Per il resto la risposta migliore l'ha data Marotta, nelle interviste pre-Catania: "Noi abbiamo il diritto di confrontarci ed esprimere quello che vogliamo. Se questo avviene nei limiti del consentito, parliamo sinceramente di qualcosa di propositivo e di costruttivo. Noi rispondiamo a 14 milioni di tifosi, che impegnano risorse economiche, sacrifici, tempo ed è giusto che questi tifosi vengano tutelati, come devono essere tutelati i calciatori e gli investimenti che la stessa Juventus fa". E l'ultima persona che possa essere accusata, oltre che di scarsa eleganza, di incoerenza, è mister Conte. La sua vita professionale parla per lui. E chiude il discorso.

Viareggio Cup: Bergonzi arbitrerà la finalissima Juve-Roma - Sarà Mauro Bergonzi ad arbitrare la finale della Viareggio Cup tra le formazioni Primavera della Juve di Marco Baroni e della Roma di Alberto De Rossi (assistenti: Niccolai e Bianchi). Speriamo che i giovani bianconeri abbiano più fortuna (diciamo così, oppure meno 'episodi') rispetto alla Prima Squadra, cui Bergonzi ha riservato più di qualche 'scherzetto'. A sostenere ed incoraggiare i ragazzi di Baroni, oggi alle 15, ci saranno Fabio Paratici, Gianluca Pessotto e, probabilmente, Beppe Marotta.

Nicchi: Sono soddisfatto degli arbitri, ma manca la collaborazione - Marcello Nicchi, presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, è intervenuto ieri sera a "5' di recupero' su Rai Uno in difesa della casta arbitrale: "Non c'è bufera sulla classe arbitrale italiana. Ci sono solo alcune polemiche, ma ci siamo abituati. Gli arbitri, comunque, ci tengo a precisarlo, sono sempre persone libere, 'terze' e corrette"- ha esordito per poi precisare: "Quando, da parte di chiunque, ci è stato chiesto un incontro e un chiarimento, ci siamo sempre mostrati disponibili. Semmai gradiremmo che agli incontri organizzati, con presidenti, dirigenti e capitani, partecipassero tutti gli invitati". E ha continuato assicurando che "ci sarà sicuramente un arbitro bravo e competente, come lo sono tutti i fischietti italiani. È ovvio, però, che a volte gli arbitri, come i calciatori e gli allenatori, possono sbagliare. Gli arbitri italiani sono bravi e sono riconosciuti come tali in tutto il mondo. Purtroppo, non abbiamo grande collaborazione, dai giocatori e dai media. Serve sicuramente, infatti, più fair-play, da parte di tutti. Gli arbitri hanno un ottimo rapporto con tutti: dagli allenatori ai giocatori. Si deve però comunicare di più, soprattutto con i capitani". I suoi complimenti vanno alla Rai per aver messo al bando la moviola: "L'abolizione della moviola, decisa e portata avanti dalla Rai, è stata una scelta molto saggia e positiva, che ha prodotto meno 'discutibili interpretazioni' e soprattutto meno polemiche. Adesso ha continuato Nicchi servono più commentatori che conoscano bene il regolamento. Io sono soddisfatto di come stanno andando gli arbitri quest'anno".

Una storia di striscioni - Aveva dato l'avvio alla strip, venerdì sera, il giovanissimo tifoso interista Filippo, nove anni, quarta elementare, attaccante in erba, che però aveva un problema: ai tempi dell'Inter del triplete prendeva in giro i compagni di scuola tifosi di altre squadre, che adesso invece, viste le recenti, ripetute sconfitte dei nerazzurri, lo hanno fatto bersaglio dei loro sfottò. E allora si è recato allo stadio per assistere ad Inter-Bologna: ha dovuto subire la delusione di dover assistere un'altra debacle dei suoi beniamini ma ha avuto l'occasione di far pervenire loro il suo messaggio, scritto su uno striscione: "Potete vincere? Altrimenti a scuola mi prendono in giro! Grazie Filippo".
Ha avuto l'onore di essere invitato alla Pinetina a conoscere i giocatori nerazzurri, ma sono prontamente arrivate le risposte dei tifosi rossoneri e bianconeri.
I rossoneri hanno risposto da Cesena; lo striscione dei bimbi milanisti recitava: "Milan continua a vincere, così prendo in giro Filippo a scuola. Samuele Alice".
Ma la scena a tutti l'hanno rubata i tifosi bianconeri, che ne hanno tratto spunto per ribadire la loro battaglia volta a riottenere i due scudetti ingiustamente tolti. Per farlo hanno taroccato la foto dello striscione di Filippo, facendogli chiedere: "Potete restituire lo scudetto alla Juve? Se no a scuola mi chiamano ladro! Grazie Filippo".

Castaignos squalificato per prova televisiva - "Il Giudice Sportivo, ricevuta dal Procuratore federale rituale segnalazione ex art. 35, 1.3, CGS (pervenuta a mezzo email alle ore 12.08 del 18 febbraio 2012) circa la condotta tenuta al 40° del secondo tempo dal calciatore Luc Castaignos (Soc. Internazionale) nei confronti del calciatore Andrea Raggi (Soc. Bologna); acquisite ed esaminate le relative immagini televisive (Sky), di piena garanzia tecnica e documentale; osserva: le immagini televisive documentano che, nelle circostanze segnalate, il calciatore Castaignos, nella zona centrale del campo, a giuoco fermo per una rimessa laterale del pallone, indirizzava, con un repentino movimento del capo, da una distanza di due-tre metri, uno sputo verso il calciatore Raggi, chinatosi in avanti per sistemarsi i calzettoni. Il Direttore di gara non adottava alcun provvedimento disciplinare in quanto, come precisato su richiesta di questo Ufficio (a mezzo e-mail pervenuta alle ore 16.19 del 18 febbraio 2012), 'non aveva visto' l’episodio in esame. Ritiene questo Giudice che non possa sussistere alcun dubbio circa l’intenzionalità del riprovevole gesto, compiuto dal calciatore nero-azzurro a distanza 'utile' per raggiungere il 'bersaglio' . Per converso, le immagini televisive disponibili non consentono di accertare se, ovvero in quale misura, lo sputo abbia effettivamente colpito il calciatore rosso-blu, ma tale circostanza deve ritenersi ininfluente ai fini sanzionatori. Infatti, in conformità ad un consolidato orientamento interpretativo della Regola 12 del Giuoco del Calcio, per la sanzionabilità ex art. 19 n. 4 lettera b) CGS della 'condotta violenta' e di ogni altro comportamento ad essa assimilabile secondo le linee-guida dell’IFAB, è sufficiente l’intenzionalità e l’idoneità dell’atto compiuto, indipendentemente dal conseguimento dell’intento perseguito. P.Q.M. delibera, in relazione alla segnalazione del Procuratore federale, di sanzionare il calciatore Luc Castaignos (Soc. Internazionale) con la squalifica per tre giornate effettive di gara". Questo il comunicato con cui il Giudice Sportivo Gianpaolo Tosel rende noto di aver squalificato, con l'utilizzo della prova televisiva, l'attaccante dell'Inter Castaignos, reso di aver sputato al rossoblu Raggi.
Ma nel prossimo turno, se l'Inter dovrà rinunciare a Castaignos, in Napoli-Inter sarà più pesante l'assenza in casa partenopea dove è stato squalificato Marek Hamsik perché, già diffidato, è stato nuovamente ammonito per comportamento scorretto nei confronti di un avversario.


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