Lo striscione della vergogna a Bologna! Conte: Espulso perché? I rigori? A noi no!

News, 8 marzo 2012.

 

Il vergognoso striscione su Pessotto esposto in curva a Bologna: arriverà un provvedimento proporzionato all'estrema gravità dell'"infame"episodio? Conte sorpreso per la sua espulsione, non per il mancato rigore: "A noi non li danno!".  Conte in conferenza stampa: "Mi spiace che la vittoria non sia arrivata, ma andiamo avanti, tosti e incazzati"; e a Genova lui spera di esserci. Caceres: Dobbiamo essere più cattivi; adesso sotto col Genoa! Fonti inglesi danno il diciottenne Paul Pogba (in scadenza di contratto con lo United) vicinissimo alla Juve. Cobolli Gigli tentò di cedere Gigi Buffon al Milan, ma l'impresa non gli riuscì. Champions League: la straordinaria manita di Messi e l'altrettanto straordinario approdo ai quarti di finale dell'Apoel Nicosia.



Vergognatevi! -
Ci sono cose che nemmeno appartengono al calcio, che vanno al di là di tutto e che però vanno a sporcare tutto quello che toccano: sono sintomo di un'inciviltà profonda, cose che toccano abissi di oscenità che solo l'essere 'umano' può toccare: se questo è un uomo.
Si tratta di uno striscione apparso nella curva del Bologna e che prendeva di mira Gianluca Pessotto. "Pessotto simulatore. Si è buttato o era rigore", questo l'ignobile testo. Il riferimento era, ovviamente, al tentativo di suicidio che Pesso (attualmente responsabile organizzativo del settore giovanile bianconero) mise in atto il 27 giugno 2006, quando si gettò dal tetto della sede della Juventus: restò diversi giorni in coma, poi fortunatamente si riprese.
Conte è così disgustato dall'episodio che nemmeno vuole commentarlo: "Non c'è niente da commentare - ha detto - A volte nel calcio succedono cose incommentabili. Lasciamo stare". Occorre "restare sempre nei limiti della civiltà e rispettare le persone".
Non è la prima volta che Gianluca Pessotto viene preso di mira, ricordiamo l'odioso coro udito a San Siro ("Perché ti sei buttato sotto, Pessotto, Pessotto, ormai sei tutto rotto. La macchina di Bettega, Pessotto sul cruscotto, saliva al terzo piano, con il rosario in mano"), a Roma ("Buttate, buttate de sotto, oh Pessotto, buttate de sotto") e altri cori vomitevoli in tanti altri stadi. Sempre nell'indifferenza generale. Stessa storia per i 39 angeli dell'Heysel e per Ale e Ricky.
Se Conte ha preferito non commentare, la Società lo ha fatto. Nella cronaca della partita pubblicata sull'Home Page del sito la conclusione suona così: "Quelli che hanno perso di sicuro, sono coloro che hanno appeso un vergognoso striscione sugli spalti indirizzato a Pessotto: «Un'infamia che spero sia stata rilevata dalle autorità preposte», ha commentato l'amministratore delegato Giuseppe Marotta".
Staremo a vedere se la tolleranza zero promessa da Nicchi (ma a quanto s'è visto stasera applicata random, almeno così si dirà nel nuovo calcio pulito) si tradurrà in realtà, in un segnale forte, chiusura della curva, o dello stadio: anche perché tra dieci giorni ci attende la trasferta di Firenze, dove gli spalti hanno sempre riservato ai bianconeri un trattamento speciale. Ma probabilmente non si troverà nessuno di competente in materia.

Conte: Sorpreso dall'espulsione, non del mancato rigore, a noi non li danno - Conte non sa spiegarsi il motivo della sua espulsione: "C'è stata una protesta generale della panchina e niente- dice a Sky - anch'io sono rimasto sorpreso da questa decisione. Sono cose che capitano nel calcio e niente ne prendo atto andiamo avanti...".
E' dispiaciuto della mancata vittoria, ma non ha visto una squadra in calo: "L'abbiamo tenuta a lungo in mano la gara e c'è rammarico per non aver vinto, il gol subito nel primo tempo ci ha un po' scombussolato i piani visto che a quel punto il Bologna si è messo tutto dietro a giocare di ripartenze. Dispiace perchè puntavamo alla vittoria, son contento per Vucinic che ha segnato così qualcuno sta più tranquillo... Spesso ci facciamo influenzare dai risultati. Vedendo la gara di oggi non mi pare giusto parlare di Juve in calo, abbiamo grandi uomini e ottimi calciatori che stanno crescendo. Ripeto la strada per la vittoria non avviene dall'oggi al domani, se avverrà benissimo e saremo felicissimi di cogliere l'occasione". Ribadisce quanto detto prima della gara, ai suoi ragazzi non può rimproverare nulla: "Io ho già detto ieri che a questi ragazzi non posso rimproverare nulla, con il Chievo abbiamo dato il massimo e anche oggi contro una squadra in gran forma che ci ha freddato nell'unica azione pericolosa offensiva con Di Vaio abbiamo fatto bene". L'espulsione di Bonucci, che gli costerà la squalifica, mette ulteriormente nei guai una difesa già priva di Barzagli e Chiellini; a Conte rimane un solo centrale, Caceres, e l'unica soluzione di ripiego sembra quella di arretrare Vidal, che nel Cile quel ruolo lo ha già ricoperto. Che ne dice Conte? "Va enfatizzata la prova di oggi vista la nostra emergenza arretrata, questa difficoltà va presa come occasione di crescita e chi ha giocato ha fatto bene. Detto questo Vidal è una soluzione ma non fasciamoci la testa, andremo a Genova per vincere".
Del vero motivo che ha scatenato la protesta, cioè la prolungata trattenuta di Pulzetti su De Ceglie non si vuol soffermare: "Non commento più, quel che avevo da dire l'ho già detto. Oggi va benissimo tutto...". Proprio cosi benissimo non va, però, evidentemente, se ai microfoni Mediaset chiosa: "A noi comunque i rigori non ce li danno ma almeno una ‘punizioncina’ dal limite, come quella per il fallo su Borriello, non sarebbe stata male. La butto sul ridere: i rigori non ce li danno a prescindere, ma almeno una punizione, alla fine qualche tiratore buono lo abbiamo". E lo sanno, mister, è per quello che non ci danno nemmeno quelle...


Conte in conferenza stampa: Meritavamo di vincere - Il primo tempo della Juve non è stato granché, fanno notare a Conte in conferenza stampa. Ma lui difende la prova della squadra, che gli è piaciuta per unità e compattezza e che avrebbe pure meritato di vincere: "Il fatto che ci mancassero Barzagli e Chiellini, non è all'ordine del giorno. La difesa, tutta la squadra, ha dato grande dimostrazione di unità e compattezza. Nel secondo tempo abbiamo continuato a fare la partita, siamo stati più incisivi, più cattivi. Abbiamo raggiunto il pareggio e meritavamo la vittoria, non penso di dire delle fesserie. Questa però non è venuta, prendiamo l'aspetto positivo che siamo a due punti dalla prima in classifica, siamo a quattro punti dalla terza, mancano dodici partite, questo è un gruppo che non molla mai, questo è un gruppo che sta prendendo convinzione nei propri mezzi, sta crescendo caratterialmente, non ha voglia di mollare niente ed è forse per questo motivo che siamo arrivati alla ventiseiesima partita di campionato e nessuno contro di noi a gioito. E' inevitabile che più avanti si va, e più dura diventa, perchè tutti vogliono batterci. E questo ci deve dare orgoglio e soddisfazione, ci deve far diventare ancora più tosti, ancora più belli, più incazzati".
Si ritorna sulla sua espulsione: "C'era una situazione, non mi ricordo su chi, forse su De Ceglie, e tutta la panchina ha protestato. Poi dopo c'è stato un fallo a centrocampo, io ero in assoluto silenzio, va bene, comunque... sono situazioni di campo, sono situazioni che.... ne prendiamo atto, punto e basta... sapendo che non ho fatto niente, questo ve lo dico sinceramente. Quest'anno avevo tenuto duro, l'anno scorso due volte. L'anno scorso due volte, ma non sono stato squalificato, perché o esci fuori dalla linea, o per.... Dispiace perché penso che possa dare il mio apporto quando sono in campo. Però mi aspetto anche a 'sto giro di andare in panchina, perché ribadisco di non aver detto niente". Non si allarghi troppo, mister, mica si chiama Mazzarri, Lei...

Caceres: Dobbiamo essere più cattivi - S'è trovato alla sua prima da titolare in campionato a formare un'inedita coppia con Bonucci e ha fatto una buona prova, affrontando la gara con l'entusiasmo che è nel suo carattere e sbagliando poco o nulla, anche se, rispetto a quando gioca da esterno, ha dovuto limitare le sortite offensive: "Dobbiamo essere più cattivi - ha detto Martin a fine gara -. Nel secondo tempo abbiamo dimostrato di avere carattere e forse meritavamo i tre punti. Siamo dispiaciuti ma al tempo stesso già concentrati sulla sfida contro il Genoa. Vogliamo la vittoria!".

Pogba vicinissimo alla Juve? - Una notizia diffusa dalla stampa inglese, e segnatamente dal Daily Mail, e ripresa a Sky Sport dall'esperto di mercato Gianluca Di Marzio, farebbe ritenere che Paul Pogba, il diciottenne centrocampista francese (di famiglia guineana) in scadenza di contratto col Manchester United, sia vicinissimo a firmare un contratto con la Juve (si parla di un quadriennale a 20.000 sterline alla settimana). Deus ex machina dell'"affare" il 'solito' Mino Raiola, che dal canto suo intascherebbe una commissione di 1,7 milioni di sterline. Allo United andrà solo un indennizzo di formazione: anche se la Juve una quindicina di giorni fa aveva avvisato via mail il club inglese che avrebbe preso contatto col giocatore, la cosa pare non sia stata affatto gradita dal club di Manchester, che lamenta il mancato rispetto di un gentleman agreement, in forza del quale i bianconeri non avrebbero dovuto intromettersi sinché le trattative tra United e giocatore non fossero definitivamente rotte.


Cobolli Gigli: Ci provai, ma non riuscii a dare Buffon al Milan - Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente, mai rimpianto, della Juventus, continua d essere molto loquace ogni qualvolta gli fanno intravedere un microfono; stavolta gliel'ha offerto SkySport 24 e allora ci ha regalato qualcuna delle sue inestimabili perle. Abbiamo appreso, ad esempio, sbalorditi e sgomenti, che per un pelo abbiamo scampato il pericolo di perdere Gigi Buffon: "Galliani forse non lo ricorda - ha dichiarato - ma anni fa Buffon era quasi del Milan. Avevamo messo su uno scambio Abbiati-Buffon ma poi per vari motivi non se ne fece più niente". Poi passa alle raccomandazioni: il raccomandato è Alex Del Piero, il destinatario Antonio Conte. "Del Piero è indiscutibile -afferma - suggerirei da tifoso non pochi secondi alla fine di ogni partita ma magari qualche spezzone più consistente. Alex è un campione. Quando io ero presidente lui fu il capocannoniere della serie B e l'anno successivo della serie A, ricordo con piacere il suoi due gol a Madrid, mi dispiace che lui a fine stagione debba andar via". Per finire distribuisce trofei: "Seguo il calcio spesso, ieri ho avuto dei sussulti quando ho visto il Milan perdere tre a zero, Per il bene comune assegno la Champions al Milan e lo scudetto alla Juventus, cosi siamo tutti contenti".
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In Champions League le imprese di Messi e dell'Apoel - La serata di Champions League ci ha regalato due fatti straordinari: la prestazione di Messi, e di conseguenza del Barça, e il successo dell'Apoel Nicosia. Lionel Messi nella gara vinta dai blaugrana al Camp Nou contro il Bayern Leverkusen per 7-1, ha messo a segno ben cinque reti, impresa che non era mai riuscita prima ad alcuno, portandosi così già a 12 in questa edizione della Champions (49 in stagione, 228 con la maglia del Barça): se Ibra vuole sfidarlo per il Pallone d'Oro, come sognano Galliani e Allegri, dovrà darsi da fare, e parecchio. Le altre due reti le ha messe a segno Tello, un ventenne, prodotto della feconda cantera blaugrana. Per l'Apoel Nicosia invece si è materializzato un sogno: quello di raggiungere i quarti di finale, un'impresa storica se si pensa che il club cipriota ha un budget di 10 milioni di euro. L'Apoel ha affrontato nel ritorno degli ottavi il Lione, che all'andata si era imposto per 1-0. Stesso risultato, ma a parti invertite, ieri sera, dopo i tempi regolamentari e quelli supplementari. Si va ai rigori e quelli dell'Apoel sono micidiali, mentre è Bastos a commettere il peccato mortale sbagliando il rigore decisivo. E pensare che l'Apoel attualmente si trova al terzo posto in campionato, dietro alla capolista Limassol (a + 4) e all'Omonia Nicosia (a +1).


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