Conte verso il patteggiamento. L'ira dei tifosi bianconeri.

News, 30 luglio 2012.

Per Conte (e non solo) si va verso il patteggiamento: scelta assai dolorosa ma meno invasiva e soprattutto meno pericolosa, viste le condizioni in cui giace la giustizia sportiva italiana. Per la panchina vacante due nomi: Baroni e Carrera. I tifosi bianconeri non ci stanno: chiedono giustizia (e non sconti su patteggiamento) per Conte, Bonucci e gli altri coinvolti. De Laurentiis costretto a cedere: Supercoppa a Pechino. Settimana di ansia e di lavoro quella della Juve: poi si vola a Pechino.

Verso il patteggiamento - Ormai le fonti di stampa sono concordi: si va verso il patteggiamento per Antonio Conte, gli spifferi più diffusi parlano di tre mesi di stop più una forte multa. In questo modo Antonio Conte non siederà più sulla panchina della Juventus sino a novembre, saltando ben 14 gare, tra Supercoppa italiana, campionato (dieci partite) e Champions League (tre gare). Una soluzione digerita a fatica dal tecnico (per non parlare dei tifosi...) che, da innocente, avrebbe preferito difendersi sino all'ultimo; ma alla fine si sarebbe indotto ad accettare la linea proposta dai legali del club, una linea che salvaguarda innanzitutto gli interessi della Juve, che di Conte in panchina ha bisogno al più presto: e il patteggiamento, per amaro che possa essere, è lo strumento più efficace, dato il modo di procedere di una giustizia sportiva che di giusto ha ben poco, visto il limitatissimo spazio di manovra concesso a chi deve difendersi; una giustizia in cui spesso la presunzione di colpevolezza ha la meglio sulla presunzione di innocenza. Nell'udienza del 1° agosto i difensori di Conte ei il procuratore Palazzi dovrebbero presentarsi davanti alla Disciplinare con l'accordo già raggiunto.
Analoga strada dovrebbe essere percorsa per Angelo Alessio, vice di Conte.
Più complicata la situazione di Bonucci, che rischia 3 anni di stop: carriera praticamente stroncata di netto. Anche qui sembra farsi strada l'ipotesi di un patteggiamento, ma strappare la squalifica di un solo anno, in un caso di illecito, e senza una collaborazione fattiva, cioè, detto in soldoni, senza fare altri nomi di nuovi coinvolti (impresa al limite dell'impossibile per un innocente, come si è sempre proclamato Bonucci), sembra impresa assai ardua.
Per Pepe, omessa denuncia, paiono. patteggiabili un paio di mesi.
Ancora da valutare la strategia per Stellini, il caso più grave a livello di posizione, ma forse il meno invasivo all'atto pratico.

Una panchina per chi?
- Con l'ormai imminente squalifica sia di Antonio Conte che di Angelo Alessio si apre l'interrogativo su chi siederà sulla panchina della Juve da qui al 1° novembre; i nomi che si fanno sono due: Marco Baroni, l'attuale tecnico della Primavera, e Massimo Carrera, assistente di campo della prima squadra.

L'ira dei tifosi bianconeri - Impossibile ormai non notarlo: l'esasperazione e l'ira dei tifosi bianconeri crescono di ora in ora: in molti, facendo prevalere l'orgoglio sulla ragion di stato, si scagliano contro l'ipotesi, sempre più vicina, del patteggiamento. In realtà ripugna al comune sentire delle persone oneste pensare che un innocente debba patteggiare comunque una pena per evitare che una giustizia strampalata che più non si può gli stronchi la carriera e mandi in fumo un'intera stagione del club campione d'Italia, oltreché società quotata in Borsa, il che rende ancora più assurdo che possa venir danneggiata da una giustizia strampalata. Ripugna anche che la parola di un Carobbio, combinatore confesso di partite ma intrepido cavaliere della verità per la Procura federale, sporchi e rovini una persona come Conte, su cui, nei fatti, non grava alcuna ombra (e lo stesso dicasi per Masiello e Bonucci).
Il web bianconero ribolle di indignazione e rabbia: in realtà Scommessopoli, quello che era il grande male di tutto il calcio italiano, alla fin fine si ritorce solo contro la Juve (di per sé estranea) tramite i suoi tesserati, spediti subito sotto la ghigliottina (per il Napoli e le altre ci sarà tempo...). Nella serata di ieri, riportata da un blog, si è anche diffusa la voce di una contestazione di tifosi bianconeri a Stefano Palazzi, in vacanza a Maiori (Salerno): non è dato sapere quale consistenza abbia tale voce e quali siano i reali contorni dell'episodio, ma il solo fatto che sia volata veloce per il web è il sintomo di un sentimento di indignazione verso un sistema dove chiunque (meglio se bianconero) può essere messo in mezzo dal primo che passa, soprattutto se questo primo che passa ha sentimenti di rivalsa nei suoi confronti e a tirarlo in ballo ci guadagna pure la medaglia dell'eroe.
I tifosi della Juve di oggi non sono più quelli del 2006; sono gli stessi sì, ma sono cambiati dentro: il dolore per quello che hanno visto accadere ai loro colori e la rabbia di vedere che altri, con macchie ben più evidenti, sono passati indenni attraverso le maglie di una prescrizione ad orologeria, ha infuso in loro un animus pugnandi nuovo. E si schierano a fianco di Conte, uomo leale, nella battaglia per una giustizia giusta.

De Laurentiis deve arrendersi: Pechino sia - Ha tentato, e ritentato, sino all'ultimo di spostare da Pechino la finale di Supercoppa, che lui stesso aveva voluto a Pechino quando Agnelli proponeva l'Italia, ma ha dovuto arrendersi di fronte alla ferma volontà della Juve e della Lega di rispettare e piani e gli accordi presi con i cinesi. Qualora il Napoli avesse, unilateralmente, deciso di non andare a Pechino: partita persa a tavolino i danni multimilionari da pagare.
A questo punto De Laurentiis ha innestato la retromarcia, come apparso sul profilo twitter del Napoli: "Il Presidente De Laurentiis, dopo le rassicurazioni ricevute dalle autorità cinesi, conferma che il Napoli parteciperà alla Supercoppa a Pechino".
Il presidente di Lega Beretta ne ha preso atto con soddisfazione: "Sono lieto che anche il Napoli abbia confermato la volontà e la decisione di giocare a Pechino come da programma l'11 agosto. La decisione va nella direzione di promuovere il calcio italiano a livello internazionale in un Paese dove l'attenzione per il nostro campionato è da qualche anno molto alta".

Oggi i bianconeri riprendono la preparazione - Inizia oggi una settimana impegnativa per i bianconeri: alle ansie e ai turbamenti per le decisioni da prendere in relazione ai deferimenti per il calcioscommesse, si sovrappongono gli impegni del campo; ci sono due amichevoli da preparare: quella di mercoledì 1° agosto contro i portoghesi del Benfica, in programma a Ginevra, e quella di sabato 4 agosto contro gli spagnoli del Malaga, all'Arechi di Salerno. Il 5 partenza per la Cina, dove l'11 agosto, piaccia o non piaccia a De Laurentiis, si disputerà la finale di Supercoppa italiana.
Nel frattempo Marotta dovrebbe darsi da fare e trovare il top player in attacco; e, vista la situazione di Bonucci e qualche infortunio di inizio stagione, pensare anche a qualche ritocco in difesa: da valutare, e semmai poi da concordare con la Pro Vercelli, la conferma del giovane Masi.


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