Inter e Telecom spiarono Vieri: condannate a risarcire.

News, 4 settembre 2012.

 

Inter e Telecom sono state riconosciute colpevoli di spionaggio nei confronti di Bobo Vieri: dovranno versargli un risarcimento di un milione di euro. la Juventus ha diramato la lista per la prima fase della Champions League. Martinez in prestito al Cluj. Abete: Situazioni che vengono da lontano, da Calciopoli, portano ad una difficoltà di rapporto con la Juve. La Lega di serie A ha pubblicato l'elenco degli anticipi e dei posticipi. Berbatov: 'Non ho mai detto sì né ad Juve né a Fiorentina'; e intanto dà l'addio anche alla Nazionale.


Dossier illegali: Inter e Telecom condannate a risarcire Bobo Vieri - L'Inter e Telecom Italia sono state condannate dal giudice della decima sezione civile del tribunale di Milano Damiano Spera a risarcire in solido a Bobo Vieri un milione di euro più interessi più due terzi delle spese processuali (38.195 euro) per lo spionaggio subito dall'ex attaccante ai tempi della sua militanza nerazzurra: Vieri aveva chiesto 12 milioni a Telecom Italia e 9,250 milioni all'Inter, come risarcimento dei danni morali, biologici, esistenziali, d'immagine e patrimoniali patiti a causa dello spionaggio ordito ai suoi danni dall'Inter. La storia di Bobo Vieri si inquadra nella vicenda dei dossier illegali effettuati dalla security Telecom, in particolare sotto la guida di Giuliano Tavaroli (che nell'inchiesta penale ha patteggiato una pena di 4 anni e 2 mesi): il calciatore, assistito dall'avvocato Danilo Buongiorno, ha sostenuto di essere stato spiato per mesi (nel 2000-2001 e nel 2004), 24 ore su 24, tramite pedinamenti e illecita acquisizione di tabulati telefonici, il che gli avrebbe causato insonnia e crisi depressive con riflessi negativi sulla sua attività lavorativa. La sentenza, di cui non sono ancora disponibili le motivazioni, è 'provvisoriamente esecutiva': è in ogni caso probabile che, dopo le motivazioni Inter e Telecom impugnino il provvedimento davanti alla Corte d'Appello.
Ma non fu solo Vieri ad essere spiato: lo furono ad esempio anche Moggi, Giraudo, la Juve, la Gea e l'arbitro Massimo De Santis che, assistito dagli avvocati Gallinelli e Lucarelli, ha chiesto analogo maxirisarcimento; in questo caso se ne riparlerà il 19 settembre, quando sarà in aula Emanuele Cipriani, l'investigatore privato incaricato da Tavaroli di operazioni di dossieraggio.
Da ricordare che la giustizia sportiva, nel 2007, aveva preferito chiudere occhi e orecchi sulla storiaccia: infatti la Procura Federale, dopo qualche rapida indagine in seguito alla stimolazione giuntale da articoli di stampa, aveva archiviato, "non essendo emerse fattispecie di rilievo disciplinare procedibili (improcedibilità legata alla morte di Facchetti, ndr) ovvero non prescritte".
La sentenza a favore di Vieri potrebbe a questo punto fare da apripista: perché, a prescindere dall'entità del risarcimento, è importante che ci siano stati il riconoscimento del fatto illecito e la conseguente condanna. E proprio queste considerazioni ha espresso anche (a 'Repubblica') il legale di Vieri, avv. Danilo Buongiorno:
"Siamo soddisfatti per il risultato perché comunque si tratta di una condanna, il fatto illecito è stato riconosciuto, così come è stato riconosciuto un danno in capo a Vieri. Sul quantum, considerato che ci sono anche gli interessi, mi riservo di leggere le motivazioni della sentenza per capire come si è addivenuti a questo quantum. In Italia, anche se adesso ancora non conosco le motivazioni della sentenza, potrebbe creare anche un precedente nell'ambito dei pedinamenti. Sono soddisfatto perché in Italia un fatto illecito non è mai facile da provare perché bisogna provare: 1) l'esistenza del fatto illecito che è addebitabile a quei soggetti che sono stati citati 2) che da quel fatto illecito è derivato un danno, cioè che attraverso un pedinamento o una raccolta di tabulati telefonici si addiviene ad un danno di natura psicopatologica. Vieri è contento della vittoria, perché lui ha subito un danno reale ed ora giustizia è fatta".

La lista Champions della Juventus - E' stata diramata sul sito ufficiale la lista della Juve per la prima fase della Champions League: nessuna sorpresa, fuori solo Ziegler e Iaquinta.
Questi dunque i 25: Buffon, Lucio, Chiellini, Caceres, Pogba, Pepe, Marchisio, Vucinic, De Ceglie, Giovinco, Barzagli, Bendtner, Bonucci, Padoin, Pirlo, Asamoah, Vidal, Giaccherini, Lichtsteiner, Quagliarella, Storari, Matri, Isla, Rubinho, Marrone.

Martinez al Cluj - Jorge Martinez giocherà, per la stagione 2012-2013, in Romania. La Juventus ha infatti raggiunto l'accordo con il Cluj per il trasferimento in prestito dell'attaccante uruguaiano.

Abete: Tutta colpa di Calciopoli - Abete ha incontrato Andrea Agnelli a Montecarlo, in occasione dei sorteggi Champions, ma ha assicurato, nel suo intervento a 'La politica nel pallone' su Gr Parlamento, che in quel frangente non si è affatto parlato del casus belli che contrappone in questi mesi Juve e Figc, e cioè l'atteggiamento della 'giustizia sportiva' nei confronti di Antonio Conte: "Non c'è necessità di un chiarimento e non si è parlato di problematiche legate alle decisioni della giustizia sportiva. Abbiamo parlato di altri argomenti, della programmazione per la Champions League e dello stress da competizione legato al campionato italiano. Sono tematiche importanti per la Juventus e per la Federazione. Bisogna distinguere i ruoli: c'è quello della Federazione e quello di un presidente che tutela il suo club. Tutto è criticabile, ma è un errore creare un collegamento tra la decisione della giustizia sportiva e la posizione politica della Federazione".
D'altronde, sostiene l'ineffabile Abete, "Non c'è nessuna logica per un rapporto negativo con un grande club come la Juventus. Ci sono situazioni che vengono da lontano, da Calciopoli, che portano ad una difficoltà di rapporto. Ma per la Federazione non c'è nessuna volontà di assumere posizioni contrarie nei confronti di qualcuno".
E ancora: "La Juve è la squadra che da sempre dà più giocatori alla Nazionale e ha contribuito al secondo posto agli Europei. Ci sono aree in cui potrebbero esserci valutazioni differenti ma quando ci sono decisioni della giustizia sportiva possono essere criticabili, senza però creare un collegamento con le posizioni politiche della federazione. Che rispetterà anche le decisioni del Tnas".

Definiti anticipi e posticipi sino a dicembre - La Lega di serie A ha varato il calendario degli anticipi e posticipi dal 3° al 18° turno (fino a Natale); per quanto riguarda la Juventus:
- 4ª giornata: Juventus-Chievo sarà l'anticipo di sabato 22 settembre ore 20.45,
- 5ª giornata: Fiorentina-Juventus (turno infrasettimanale) sarà l'anticipo di martedì 25 settembre ore 20.45;
- 6ª giornata: Juventus-Roma sarà, per l'impegno della Juve in Champions, l'anticipo di sabato 29 settembre, ore 20.45;
- 8ª giornata: Juventus-Napoli sarà, per l'impegno della Juve in Champions, l'anticipo di sabato 20 ottobre, ore 20.45;
- 9ª giornata: Catania-Juventus sarà il match delle 12.30 di domenica 28 ottobre;
- 11ª giornata: Juventus-Inter sarà, per l'impegno della Juve in Champions, l'anticipo di sabato 3 novembre, ore 20.45;
- 12ª giornata: Pescara-Juventus sarà l'anticipo di sabato 10 novembre, ore 20.45;
- 13ª giornata: Juventus-Lazio, sarà, per l'impegno della Juve in Champions, l'anticipo di sabato 17 novembre, ore 20.45;
- 14ª giornata: Milan-Juventus sarà il posticipo serale di domenica 25 novembre, ore 20.45;
- 15ª giornata: Juventus-Torino sarà, per l'impegno della Juve in Champions, l'anticipo di sabato 1° dicembre, ore 20.45;
- 18ª giornata: Cagliari-Juventus sarà l'anticipo di venerdì 21 dicembre, ore 20.45.

Berbatov dice un altro no - Dimitar Berbatov, dopo Fiorentina e Juve, rifiuta anche la sua Nazionale. L'attaccante infatti ha fatto sapere di non aver intenzione di rispondere alla convocazione del ct Penev, in vista delle gare di qualificazione contro l'Italia (7 settembre) e l'Armenia (11 settembre).
Inoltre Berbatov, nella conferenza stampa di presentazione al suo nuovo club, il Fulham, ha dato la sua versione dell'intrigo di mercato creatosi qualche giorno fa intorno al suo nome, negando di aver mai agito in modo scorretto verso la Fiorentina e/o la Juventus: "Io non ho mai detto loro personalmente; ' Sì, giocherò per voi'. Non è un problema mio se qualcuno è rimasto deluso. E' stressante. Chiama una società, poi un'altra, e una terza, e un'altra ancora. C'è da impazzire".
E ancora: "C'erano alcuni club che mi volevano ma non ho mai preso alcun impegno con nessuno. Ho detto sì al Fulham ma non ho mai detto alle altre due società, che hanno pianto come se fossero state tradite, che avrei giocato per loro".
Parole velenose anche per i Red Devils e Alex Ferguson: "Non penso di aver meritato quel trattamento, di non giocare con continuità nella passata stagione. Sono andato più di dieci volte, probabilmente quindici, a chiedere all'allenatore se avevano ancora bisogno di me. E ogni volta mi rispondeva che ero un giocatore importante, che non dovevo andare via, però poi mi lasciava fuori squadra. Forse sarei dovuto già andare via quando mi lasciò fuori dalla finale di Champions League del 2011. So che lui è il boss, ma ha perso il mio rispetto per come mi ha trattato".


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