Cellino attacca la Juve: Noi mai coinvolti in scandali. Conte vuole lo scudetto.

News, 21 dicembre 2012.


Incredibile attacco frontale di Massimo Cellino alla Juve: Noi non siamo mai stati coinvolti, con giocatori o allenatore, in nessuno scandalo. I controlli ecografici hanno confermato la lesione al polpaccio per Chiellini: l'assenza si conferma lunga. I convocati sono 21: c'è anche Vucinic. Conte in conferenza stampa: Il titolo di campione d'inverno non conta, conta solo la vittoria finale. Nedved, dopo il sorteggio Champions: Poteva andare molto peggio, ma dovremo dimostrare maturità. Conte. Affronteremo il Celtic con il massimo rispetto per i nostri avversari e con la volontà di fare sempre meglio. Fumata nera per l'elezione del Presidente della Lega di serie A: se ne riparlerà l'11 gennaio. Cagliari-Juventus sarà diretta da Damato.

Cellino attacca la Juve - La decisione della Lega di serie A di far disputare la partita di stasera tra Cagliari e Juventus al Tardini di Parma, a causa dell'assenza, sino a quel momento, dell'indispensabile nulla osta da parte del Comune di Quartu Sant'Elena, ha fatto infuriare il presidente cagliaritano Massimo Cellino, che non ha saputo trovar di meglio che attaccare pesantemente la Juventus, 'rea' di non aver accolto l'invito rivoltole in extremis dallo stesso Cellino di cambiare nuovamente programmi e organizzazione per andare a giocare a Is Arenas, che nel frattempo aveva ricevuto le prescritte autorizzazioni.
A questo punto la responsabilità di tutto questo megapasticcio, che va avanti dal campionato scorso, passerebbe da chi si è iscritto ad un campionato (e da chi ne ha consentito l'iscrizione, nonostante la Società non disponesse di un impianto idoneo) senza poter garantire sino all'ultimo dove si giocherà (e anche 'se' si giocherà, come accaduto alla Roma) ai malcapitati club, con seguito di tifosi compreso, che si trovano via via a dover affrontare i sardi, club che sono destinati a rimanere appesi ad un dubbio amletico sino alla fine; con la complicazione non da poco che la Sardegna è un'isola, con le inevitabili difficoltà organizzative che ciò inevitabilmente comporta. Eppure....
"Perché non giochiamo a Cagliari? Chiedetelo alla Juventus - ha detto Cellino a Sky Sport 24 - io provo un profondo senso di vergogna e di imbarazzo pur avendo fatto l'impossibile per dare unao stadio alla nostra squadra e alla nostra terra. So semplicemente dire che c'è stata un'agibilità data in ritardo e la Lega aveva dato già le carte ufficiali dove stabiliva Parma; per cambiare quella destinazione ci voleva a quel punto la disponibilità dell'altra squadra, che è la Juventus, non l'ha data, era suo diritto non darla, nulla da eccepire, ha esercitato un suo diritto, dimostrando che le faceva più piacere giocare a Parma che a Cagliari, non so che vantaggio abbia.." E poi ha rincarato la dose: "Gli auguriamo la giustizia del dio del calcio e dello sport, se esiste, perché noi pensavo che fosse un vantaggio e un privilegio non essere coinvolti con allenatore, giocatori in nessuno scandalo, con i bilanci a posto, con tutto in regola, magari non abbiamo tutti gli scudetti e le stelle sulla maglietta, che noi ce la sentiamo dentro questa stella nel cuore. Il nostro difetto di sardi è quello di rispettare tutti, di accettare e osservare le leggi e non di farle a nostro piacimento e non di approfittarne. Io sono da 21 anni presidente del Cagliari, insistere con la Lega e andare al braccio di ferro con la Juventus affinché dovesse venire a Cagliari quando noi l'anno scorso con 20 ore di preavviso abbiamo spostato la partita a Trieste con la Juventus dalle 3 di pomeriggio alle 9 di sera rimborsando 6.000 biglietti e causando danni incredibili ai nostri tifosi annullando voli charter... l'abbiamo fatto; siamo andati a giocare a Brescia contro il Genoa con 24 ore di preavviso e l'abbiamo fatto senza batter ciglio. In questo caso pur essendo stata colpa delle nostre istituzioni e non del Cagliari la Juventus non è voluta venire, è un suo diritto, ne prendiamo atto. Io ho sempre cercato di dare il buon esempio in Lega, tenendomi la coscienza a posto e la fedina penale sportiva pulita". Queste le sgradevoli parole, farcite di pesanti e insultanti allusioni, di Massimo Cellino verso il club bianconero. Ci augureremmo anche noi la giustizia del dio del calcio, che di pulizia da fare ne avrebbe tanta e di torti da raddrizzare pure. Purtroppo sinora abbiamo solo avuto a che fare solo con una 'presunta giustizia' sportiva e tante incompetenze.

Chiellini: confermata la lesione al polpaccio - I controlli ecografici cui Giorgio Chiellini è stato sottoposto ieri mattina presso l'Istituto di Medicina dello Sport hanno confermato la lesione al polpaccio destro. Rimane dunque confermata anche la prospettiva di una lunga assenza dai campi di gioco, dai due ai tre mesi.
Lo stesso Chiellini ha scritto su Twitter: "Purtroppo la lesione al polpaccio è confermata, dovrò stare fuori per un po'... ma farò di tutto per rientrare il prima possibile e più forte di prima! Vi ringrazio dei tanti messaggi di pronta guarigione che ho ricevuto in queste ore! Un abbraccio a tutti voi!".

I convocati: Vucinic c'è - C'era qualche dubbio sulla convocazione di Vucinic, che aveva un problemino a un tendine, ma alla fine è rientrato nei convocati e Conte deciderà poi dopo la rifinitura se schierarlo o tenerselo in panchina partendo, nell'undici iniziale, con Quagliarella.
Questo l'elenco dei 21 convocati: Buffon, Caceres, Pogba, Marchisio, Vucinic, De Ceglie, Giovinco, Barzagli, Bonucci, Padoin, Pirlo, Asamoah, Vidal, Giaccherini, Lichtsteiner, Quagliarella, Storari, Matri, Isla, Rubinho, Marrone.

Conte in conferenza stampa: Voglio vincere a maggio - La conquista del titolo d'inverno, con tutti gli elogi del caso, e il fatto che si tratti dell'ultima partita prima di Natale rappresentano un'insidia per questa Juve, Conte ne è consapevole e per lui, lascia intendere, diventa un po' una cartina di tornasole della maturità della squadra, come ha ammesso apertamente in conferenza stampa, in risposta alla domanda di un giornalista: "Una domanda molto pertinente per il periodo, visto che subito dopo ci sono le vacanze, quindi magari ci sono delle valigie pronte; e questa è una domanda giusta anche per via del fatto che è una settimana in cui ci sono stati elogi sperticati, sotto tutti i punti di vista, a tutti. Io sicuramente farò il mio, ma mi aspetto una risposta importante da parte della squadra, perché effettivamente ci sono questi pericoli, inutile nasconderli. Il pericolo dell'appagamento, il pericolo dell'essere elogiati, quindi di essere carichi di prosopopea, di presunzione. C'è il pericolo. Così come c'è il pericolo di essere già con la testa sull'aereo, direzione vacanze. C'è il pericolo. Però in questi momenti che io mi chiedo.... non è che mi chiedo... voglio delle risposte importanti, perché la crescita passa anche da questi momenti, dal saper gestire questi momenti. Sono convinto che la squadra sia una squadra che... mi ha sempre sorpreso in positivo. Sono convinto che lo farà anche domani, sapendo benissimo che ci sono questi grandi pericoli che io ho appena detto".
Perché il titolo di Campione d'inverno non conta nulla, la sola vittoria che conta quella finale: "Se poi alla fine non arrivi ad alzare qualcosa, ci sarà il titolo di campione d'inverno che onestamente non so che farmene, se alla fine non dovesse arrivare la vittoria finale".
Gli è stato chiesto anche dell'infortunio di Chiellini e della possibilità che ciò induca la Juve a tornare sul mercato alla ricerca di un difensore, vista anche la partenza di Lucio, e al riguardo Conte è stato molto esplicito: "L'infortunio di Chiellini dispiace, perché sicuramente Giorgio è un calciatore che tutti vorrebbero avere, per quello che dà in campo e fuori dal campo. E' uno dei leader, quindi sicuramente dispiace molto il suo infortunio. Però sono altrettanto convinto e sicuro che tornerà più forte di prima, cercando di guarire il più in fretta possibile, con l'apporto dello staff medico. Per quanto riguarda il mercato, non cambia assolutamente nessuna strategia questo infortunio, perché alla fine non sappiamo ancora quanto ci vorrà, però quello che avevamo in mente era già pre-infortunio di Chiellini, cercare di sopperire anche alla partenza di Lucio, guardando con un occhio al fatto che Asamoah vada a giocarsi la Coppa D'Africa per tutto il mese di gennaio. Quindi le idee sono ben chiare. Certo che dispiace perché Giorgio è un perno importante, ma sono anche convinto che la squadra riuscirà a rispondere nel migliore dei modi a questa assenza, che è pesante".
E per l'ennesima volta ha ribadito la sua stima per giocatori o società: "Il mio Oscar per questo anno e mezzo va sicuramente ai miei calciatori e alla mia società, perché come ho detto prima sono stati speciali e so di avere una società e dei calciatori speciali. Quindi il mio Oscar va alla società e ai miei calciatori perché hanno fatto qualcosa di bellissimo e di straordinariamente bello. Ed essere io il loro allenatore è un grande onore per me".
Vi proponiamo la conferenza stampa di Antonio Conte nei video di Superfly (TifosiBianconeri.com):
Conferenza Stampa di Conte - Prima Parte
Conferenza Stampa di Conte - Seconda Parte

Nedved: Poteva andare peggio, ma il Celtic è un avversario di tutto rispetto - A Nyon, a rappresentare la Juventus in occasione dei sorteggi della Champions League c'era Pavel Nedved, che ha avuto inizialmente un tuffo al cuore: "Quando ho visto che il sorteggio lo svolgeva Steven McManaman, che subì quel mio famoso fallo nella semifinale contro il Real Madrid, mi sono un po' spaventato". Fu il fallo (un ingenuità a metà campo già sul 3-0 sul Real e qualificazione in tasca) che impedì a Pavel di prender parte alla finale di Manchester contro il Milan, quella persa ai rigori: non sapremo mai come sarebbe andata con Pavel in campo.
Allora McManaman fece piangere Pavel, oggi gli ha regalato un mezzo sorriso perché l'urna alla Juve ha regalato il Celtic, certo una buona squadra (in casa nel girone eliminatorio si è concessa il lusso di battere il Barça), ma non certo la più temibile. Nedved tuttavia predica prudenza: "A dir la verità poteva andare molto peggio, quello sarebbe più facile da dire, ma devo dire che il Celtic è un avversario che merita tutto il rispetto perché come hai ricordato tu sono stati gli unici a battere il Barcellona e tutte le squadre che hanno passato i gironi lo hanno fatto con grande merito. Io conoscendo l'ambiente lassù, avendolo vissuto sulla mia pelle, devo dire che troveremo un ambiente molto molto pericoloso e se non saremo in giornata passeremo dei momenti molto molto difficili. La nostra squadra deve sicuramente ancora maturare dal punto di vista dell'esperienza. Noi abbiamo preso una via, un percorso di maturazione, ma sono in tanti a non aver mai affrontato un'annata in Champions League, perciò sarà tutto nuovo per loro. Sicuramente nei play off ci vorrà molta esperienza e speriamo che i nostri giocatori siano all'altezza. Io credo che noi abbiamo delle buone possibilità di passare il turno. Se giocheremo da Juve e affronteremo il Celtic con la massima concentrazione, soprattutto fuori casa, abbiamo delle buone possibilità di passare. Noi ci dobbiamo mettere alla pari con loro per quanto riguarda l'intensità della partita. Poi i nostri giocatori tecnicamente hanno qualcosina in più di loro. Troveremo un ambiente difficile. Io sono convinto che se riusciremo a fare un buon risultato poi, ovviamente, nella partita di ritorno, giocando in casa, davanti al nostro pubblico, abbiamo un piccolo vantaggio".

Conte: Il Celtic? Buona squadra, ci metteremo tutto il nostro entusiasmo - Una volta appreso l'esito del sorteggio di Champions, Conte ha così commentato: "Dobbiamo considerare l’esperienza in Champions League come un percorso di crescita, indipendentemente dall’avversario. Il Celtic è una buona squadra, ha battuto il Barcellona e si è qualificato in un gruppo che comprendeva squadre forti come Benfica e Spartak Mosca. Può contare su ottimi giocatori come Samaras, o Commons, il capitano. Arriveremo a questo appuntamento con grande entusiasmo, con il massimo rispetto per gli scozzesi e con la volontà di fare del nostro meglio nel cammino di Champions".

Nulla di fatto per la presidenza di Lega: se ne riparla l'11 gennaio - In via Rosellini a Milano, sede della Lega di serie A, era in programma ieri l'Assemblea che avrebbe dovuto eleggere il Presidente di Lega (nonché il Vice Presidente, i nove Consiglieri di Lega e i due Consiglieri Federali in rappresentanza della Lega). Nulla di fatto. Dopo tre votazioni non è stato raggiunto il quorum e tutto è stato rinviato all'11 gennaio.
I due candidati principali erano Andrea Abodi (proveniente dalla presidenza della lega di B) e Ezio Maria Simonelli, revisore dei conti della Lega di A, sostenuto da Galliani.
Nella prima votazione, dove il quorum era di 15, su un totale di 19 presenti (assente Cellino), Abodi ha ricevuto 11 voti e Simonelli 6. Nella seconda, con il quorum sempre a 15, ci sono stati 10 voti per Abodi e 6 per Simonelli. Nella terza, col quorum sceso a 14, Abodi ha ottenuto 14 voti e Simonelli 6.
Nell'impossibilità di uscire dall'impasse, l'Assemblea è stata aggiornata all'11 gennaio.
Entrambi i due candidati mantengono intatte candidature e speranze. Così Abodi: "Undici voti rappresentano un risultato estremamente positivo. Ho grande rispetto per chi mi ha votato ed anche per chi non lo ha fatto. La Lega ha bisogno di unità di intenti, credo ci sia spazio per aggregare consensi, sulla base dei progetti, non delle promesse. La mia candidatura ha aggregato società molto diverse tra loro per posizione di classifica, storia e prospettive e questa caratteristica è la più qualificante della mia proposta". E così Simonelli: "Io mi son candidato per fare qualcosa, quindi ci ho messo la faccia, ho presentato ai club quelle che sono le mie idee di sviluppo per il futuro della Lega, quindi sviluppo dei ricavi e anche come migliorare i servizi che la Lega dà ai club e quindi mi muoverò in questo senso, se dovessi mai essere eletto. Io parto da 6 voti contro 11 di Abodi, quindi in questo momento sono in netto ritardo, spero di recuperare avendo un po' più di tempo perché in realtà mi son preparato in quest'ultima settimana da quando ho deciso di scendere in campo".

Cagliari-Juventus affidata a Damato - E' Antonio Damato l'arbitro designato per dirigere Cagliari-Juventus, match in programma stasera, venerdì 21 dicembre alle ore 20.45 allo stadio Tardini di Parma e valido per la diciottesima giornata di andata; sarà coadiuvato dagli assistenti Bianchi e Paganessi e dal quarto uomo Tonolini; Orsato e Tommasi i due arbitri addizionali. Queste le designazioni per le altre gare, in calendario per domani, sabato 22 dicembre, alle ore 15, saldo diversa indicazione in parentesi: Pescara-Catania (venerdì 21 ore 18): Romeo (Rubino-De Pinto; La Rocca; Peruzzo-Cervellera); Inter-Genoa (sabato, ore 12.30): Gervasoni (Barbirati-Dobosz; Giordano; Doveri-Ciampi); Atalanta-Udinese: Guida (Rosi-Crispo; Meli; Giacomelli-Di Paolo); Bologna-Parma: Russo (Maggiani-Petrella; Altomare; Calvarese-Manganiello); Palermo-Fiorentina: Celi (Passeri-Giachero; Preti; Valeri-Nasca); Sampdoria-Lazio: Rizzoli (Grilli-Padovan; Di Fiore; Tagliavento-Di Bello); Siena-Napoli: De Marco (Galloni-Iannello; Costanzo; Bergonzi-Palazzino); Torino-Chievo: Banti (Musolino-Stefani; Manganelli; Ostinelli-Mariani); Roma-Milan (posticipo delle ore 20.45): Rocchi (Di Liberatore-Cariolato; Vuoto; Mazzoleni-Giannoccaro).


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