Stampelle

rizzoliUno dei vanti della città di Bologna è l'Istituto Ortopedico Rizzoli, uno dei centri all'avanguardia nella fornitura di esoprotesi.
Un altro vanto della città di Bologna è sicuramente Giuseppe Gazzoni Frascara, già inventore dell'Idrolitina e presidente del Bologna FC, un uomo grazie al quale milioni di persone hanno potuto pasteggiare ruttando come leonesse in calore per anni prima che cominciasse a farlo lui con teoremi deliranti secondo i quali Moggi e Giraudo, quando il calcio era sporco, tramavano nell'ombra per farlo retrocedere in serie B.
Ma la sintesi perfetta tra il Rizzoli ospedale e il Gazzoni da ricoverare è lui: Nicola Rizzoli, arbitro della sezione A.I.A. bolognese (quale sennò?), in campo ieri sera a San Siro per il match Inter-Roma, terminato 3-3 dopo la solita prova onanistica dei beniamini di Riccardo Luna e il solito avvio al fulmicotone degli Specialoni.
Perché loro, gli Specialoni, mica lo ascoltano quel tipo strano che di cognome fa Ranieri quando dice che il campionato intanto è chiuso. Loro lo sanno che ci sono ancora abbastanza partite da giocare e uno scontro diretto che potrebbero nascondere più insidie di una cena a lume di candela con la sorella di Moratti. Insomma loro, sotto sotto, sono sempre loro. E quando il gioco si fa duro, o anche no, se la fanno sotto.
E allora ecco la protesi di (e non "del") Rizzoli. Balotelli si fionda in area in mezzo a tre avversari, il difensore della Roma tira indietro la gamba, lui la tira avanti, e Nicola, con tutte quelle gambe, non ci capisce più una mazza e fischia: rigore. Ennesima puntata dello sceneggiato Come fornire una stampella a una povera squadra zoppa.
Oddio, in verità ce ne sarebbe un altro che forniva le stampelle agli Onesti, ma quello non era di Bologna, e pare l'abbiano cacciato già da un pezzo.

Loro, gli Onesti, non volevano avere nulla a che fare con i pregiudicati.
 

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