Il compendio del Dottor Lox per Cobolli

cobolli

Gent.le Presidente Cobolli Gigli,
Le invio questo breve compendio su cosa significhi “Juventus”, poiché immagino che non abbia avuto la possibilità di ricevere un’adeguata formazione in merito al momento del suo incarico. Immagino anche che non sia stato possibile, al vecchio nucleo dirigente, farLe i consueti passaggi di consegne.
Nella speranza che queste mie indicazioni Le possano essere d’aiuto nel suo lavoro quotidiano, Le consiglio, altresì, di stamparle e appenderle all’ingresso del suo ufficio, di modo che possano supportarla nella sua quotidiana attività lavorativa.

In fede

Dott. Lox
loxmetender.splinder.com

La Juventus non esonera gli allenatori.
La Juventus non esonera gli allenatori a due giornate dalla fine.
La Juventus non cambia 4 allenatori in 3 anni (o 5 in 4 anni… lo vedremo).
La Juventus non usa i traghettatori.
Una squadra che per vincere due partite contro il Siena balneare e la Lazio versione Primavera deve cambiare allenatore, non potrà vincere né oggi né MAI nulla (almeno sul campo). E quindi non è la Juventus.
La Juventus non conferma allenatori per licenziarli il minuto dopo sotto spinta dello spogliatoio.
Alla Juventus (come in tutte le altre squadre) le scazzottate negli spogliatoi ci sono sempre state, solo che se ne viene a conoscenza, e per sentito dire, anni dopo. Non dai mezzi d’informazione il giorno stesso.
Alla Juventus, tra il primo e secondo tempo, i giocatori stanno nello spogliatoio, non vanno in campo a fare scene isteriche.
Alla Juventus i giocatori che dicono “resto se si fa una squadra da Juve” vengono venduti.
Alla Juventus i giocatori non parlano direttamente con la proprietà per ricevere garanzie, scavalcando dirigenza e allenatore. Quello lo fanno all’Inter.
Alla Juventus i giocatori prima si mettono sotto contratto poi, si annunciano. Non viceversa.
Alla Juventus chi va via sbattendo la porta non torna.
Alla Juventus l’addetto stampa fa l’addetto stampa, non il direttore sportivo
Alla Juventus il responsabile del settore giovanile, fa il responsabile del settore giovanile, e non il responsabile del settore giovanile, il vice allenatore della nazionale, l’allenatore della prima squadra e il mangiatore di budini per la Danone.
Alla Juventus l’amministratore delegato fa l’amministratore delegato, non l’amministratore delegato e il direttore generale.
Alla Juventus ognuno fa il suo mestiere e chi non lo fa come si deve va altrove.
La Juventus è una società di calcio: non di pallavolo.
Alla Juventus non può lavorare Mauro Sandreani.
La Juventus non scrive lettere aperte agli arbitri.
La Juventus non va mai in serie B.
Alla Juventus arrivare secondi significa arrivare primi tra gli ultimi.
Alla Juventus una stagione si dice “straordinaria” se si è vinto qualcosa di importante. Se è lo scudetto, è solo una stagione normale.
Alla Juventus non si parla: si fanno i fatti.
La Juventus non perde: vince.
La Juventus non è l’Inter.


PS: Un'ultima cosa, mi consenta, presidente, il 5 maggio è il giorno in cui la Juventus ha vinto uno degli scudetti più incredibili della sua storia, soffiandolo alla seconda squadra di Milano, della quale ora francamente mi sfugge il nome.
Se lo ricordi, perché, facendo il presidente di una squadra di calcio, potrebbe essere che qualcuno glielo chieda. La poesia di Manzoni, a cui Lei faceva riferimento, potrebbe esserLe utile se tornasse a lavorare in Mondadori, o in Rizzoli, o chissà dove. Ma se farà tesoro dei miei insegnamenti, non ce ne sarà bisogno.