Il tempo passa quando ci si diverte

spioneOgni tanto mi capita di discutere con qualche interista.
Chissà quante volte è capitato a voi, cari lettori.
L’altro giorno ne ho incontrato uno che piagnucolava parecchio.
Si trattava di un uomo di mezza età, simpatico, cordiale e molto molto educato.
Non lo so il motivo per cui piagnucolasse parecchio, forse perché la Juve in questa stagione ha qualche prospettiva in più rispetto agli altri anni cobolliani.
Forse.
Oppure perché l’istinto è sempre lo stesso: onestà dilagante piagnucolante.
Ora vi spiego su quali argomentazioni ci siamo confrontati.
Secondo lui, il mini-onesto, nella scorsa stagione sono stati dati più rigori a favore del Milan e della Juventus che all’Inter.
L’Inter era la squadra più forte, e dunque ha vinto lo scudetto lo stesso, nonostante le ingiustizie ricevute.
Era molto serio e convinto di ciò che diceva, e io lo guardavo, mentre parlava, con grande attenzione e grande rispetto.
La discussione si è accesa un po’, (sempre amichevolmente però), quando gli ho chiesto di quale scudetto stava parlando.
E lui ha subito fatto riferimento alla stagione scorsa, perché effettivamente avrà pensato che, in tutto il filotto di trofei siliconati vinti dai nerazzurri dopo il 2006, forse io potessi avere le idee confuse su quale fosse il campionato di cui stavamo discutendo.
Ovviamente io, in risposta, ho subito fatto notare che non ricordo scudetti nerazzurri da almeno 20 anni.
L’ho fatto un po’ alla mia maniera, facendo una faccia convinta e per niente ironica, inoltre ho fatto in modo che la mia espressione potesse sembrare anche un po’ interrogativa e sorpresa…
Un po’ come se per ben 4 anni fossi stato segregato in una baracca in Siberia, senza nessun contatto con l'esterno e senza aver appreso nessuna delle notizie provenienti dal Bananeto della bassa Europa (Italy).
Il suo sguardo (dolcissimo, devo ammetterlo), è diventato quasi paterno, oltre che sorpreso.
Forse forse forse, ma non vorrei esagerare, era uno sguardo preoccupato…
Come a dire:
“Questo povero ragazzo dove è stato in questi 3 anni? Cosa gli è successo?
Avrà mica perso la memoria? Mica qualcuno gli avrà fatto del male?
Speriamo che non gli sia successo niente di grave…
Mondo ladro! Poverino.
Meno male che ci sono io qui, ora gli spiegherò per bene come stanno le cose”.

Ahimè, ci è cascato in pieno.
Cosicché l’atmosfera si è raffreddata di colpo e siamo passati alla breve fase del racconto calciopolistico in versione rosea, e alle varie ruberie moggiane.
Così ho dovuto chiarire che conoscevo benissimo tutta la vicenda.
Lui ha continuato per qualche minuto, e poi alla fine del pistolotto mi ha guardato con sguardo tra l'interrogativo e l'affermativo.
Per la serie:
“Capito come stanno le cose?”.
E poi nuovamente il riferimento ai fantomatici rigori a favore nella stagione scorsa (2008/09), che secondo lui avrebbero avvantaggiato Milan e Juventus: Milan 12, Juventus 6, Inter 4.
Così ho preso gentilmente la parola e con l’educazione necessaria, aggiunta a tutta la dolcezza che sono riuscito a trovare dentro di me (perché l’uomo la meritava), gli ho accennato brevemente dello scandalo dello spionaggio Telecom, della mancanza di illeciti sportivi da parte di quella Juventus, del passato grigio dei nerazzurri, e della assurdità delle accuse che al processo di Napoli i PM sostengono contro Moggi e Giraudo.
Ho fatto anche piccoli riferimenti alle verità giornalistiche costruite ad hoc, e alle diverse connivenze tra alcuni gruppi di potere, nonché alle proprietà delle diverse testate giornalistiche.
Insomma, le solite cose che ben sappiamo.
Sono stato molto breve ma efficace.
Il buon uomo, perché di questo si tratta, ha subito il colpo.
Evidentemente è un discreto conoscitore della politica e dell’economia perché, mentre parlavo, nel suo sguardo mi sembrava di vedere passare dei ragionamenti su ciò che io dicevo, dei passaggi logici, dei collegamenti mentali tra varie vicende e tra vari mondi che in qualche modo si toccano.
La sua espressione è cambiata in tempi abbastanza brevi, mentre con attenzione mi ascoltava si è aperta una crepa nelle sue sicurezze e si è fatto avanti un senso di disagio.
Me ne sono accorto subito, e non mi ha fatto molto piacere, perché sapevo benissimo di avere davanti a me una persona per bene e in perfetta buonafede.
Mi sembrava quasi di ferirlo…
Lo so, forse la soluzione migliore sarebbe stata quella di lasciarlo a mollo nelle sue finte e morbide certezze, così avrebbe continuato a vivere sereno.
L'ho anche pensato per un attimo, ma poi ho preferito spiegarmi, perché credo che la disinformazione crei danni e disastri in giro per il mondo e vada sempre combattuta.
Infatti, l’ultimo passaggio del mio breve pistolotto di replica deve averlo ferito parecchio.
Ecco, potrei approfittare della situazione per fare la stessa sparata anche a voi, cari lettori.
Allora.
Quando qualcuno utilizza dei dati statistici per porre le proprie ragioni, sappiate che le statistiche hanno valore sempre e solo fino ad un certo punto.
Possono fare comodo, certo, ma possono anche non voler dire niente.
Per esempio, è vero che nella scorsa stagione il Milan e la Juve hanno avuto più rigori a favore di quanti ne abbia avuti l’Inter, ma è anche vero che bisognerebbe contare anche quelli contro.
O sbaglio?
Facciamolo.
Ricordate lo scorso campionato?
Bene.
Ricordate quanti rigori contro ha avuto l’Inter?
Non cominciamo con la pigrizia per piacere!
Un piccolo sforzo… provate a contarli.
Fatto?
Bene.
Risultato?
Nessuno?
Bravi, avete azzeccato, vi vedo preparati.
Quindi in 38 partite niente rigori.
Poi ci sono le due giornate di questa stagione e quelle della stagione precedente a quella passata.
Giusto?
Cioè, se si volesse contare da quante partite la seconda squadra di Milano non riceve rigori contro, bisognerebbe contare anche quelle.
Allora vi do io un dato interessante: l’ultimo rigore contro l’Inter è stato dato il 2 Marzo 2008 durante Napoli–Inter.
Vi voglio dire la verità fino in fondo.
La cosa mi preoccupa.
In totale sono già 52 le giornate senza rigori contro l’Inter.
Si tratta della seconda serie di tutti i tempi.
Il record, come ben sappiamo, appartiene all'Inter di Moratti Angelo (padre): 100 gare consecutive (99 di campionato + lo spareggio del campionato 1964/65) senza che le venisse fischiato un penalty contro.
Per la precisione: dal 29 marzo 1964 (Bologna-Inter 1-2, rigore fallito dal bolognese Haller), al 19 marzo 1967 (Roma-Inter 0-0 rigore fallito dal romanista Schultz).
Che dire… il tempo passa quando ci si diverte.
E nel 2009 non è molto diverso.
Ora, va bene che anche quella odierna è l'Inter dei record, ma non si starà esagerando?
La mia preoccupazione infatti, si ciba del fatto che episodi che avrebbero dovuto portare alla concessione di calci di rigore contro l'Inter ve ne sono stati parecchi.
Negli ultimi tre anni poi, anche senza contare gli episodi strettamente legati ai rigori, sui campi di serie A si è visto di tutto e di più, i peggiori arbitraggi di sempre, errori grossolani e spesso sempre e solo da una parte.
Calci volanti, fuorigiochi di gruppo, gol di mano nel derby e designatore che favoleggia sulla presunta regolarità del gesto, ecc
Se qualcuno avesse voglia di riguardarsi tutti i dati delle partite degli ultimi tre anni, e avesse voglia e tempo di fare il giochino stupido che gli accusatori hanno fatto con Moggi, ossia quello delle ammonizioni mirate, avrebbe delle grosse e succose sorprese.
Dette queste cose, sicuramente l’Inter è stata in questi tre anni la squadra più forte, e bisognerà ringraziare Cobolli Gigli prima o poi, perché ha fatto molto bene il suo lavoro insieme al resto della truppa dirigenziale bianconera.
Ed è questo grossomodo il discorso che ho fatto al buon uomo, tifoso nerazzurro.
Ovviamente da buon interista non è che si sia convinto integralmente, ma sicuramente ha preso coscienza di una serie di cose.
L’ultima parte del nostro cordialissimo dialogo la riporto integralmente, perché la ricordo ancora bene.

J: “Diciamo anche che gli scudetti dell’Inter, come molti sanno, regolamento alla mano, non hanno nessun valore…
E se vogliamo, diciamo anche che, ahimè, quel rigore per il Napoli del 2 marzo 2008 fu battuto da Zalayeta, il quale lo sbagliò”.

I: “Insomma, se ho capito bene, secondo lei pure il destino ci si mette di mezzo, e decisamente da molto, troppo tempo, piove sul bagnato”.

J: “Guardi... Non proprio.
Io, da tre anni a questa parte, quando guardo nel week-end le partite e i risultati di A…
non penso alla pioggia che cade sul bagnato: penso al diluvio universale”.



Ecco fatto.
Ho finito.
Colgo l'occasione per porgere 52 salutoni a tutti.