La Cobolliade (tomo secondo)

cobolliIL MOTO PERPETUO COBOLLIANO: THE MAGIC TOUCH!

Se pensavate di aver letto grossomodo già quasi tutto il meglio, allora devo annunciarvi che avete le idee molto confuse.
Finora ci siamo solo scaldati, ma ora è arrivato il momento di fare sul serio.

- 15 luglio 2006
"La sentenza della Caf non è giustificabile. Le motivazioni puntano molto di più sull'articolo 1 che non sull'articolo 6, perciò la serie B con trenta punti di penalizzazione è eccessiva. Legalmente è una sentenza contestabile. Mi aspetto di rimanere in serie A, ma sarebbe sufficiente la B senza penalizzazione".

- 24 agosto 2006
"Questa mattina abbiamo inviato il ricorso alle procure e entro domani verrà depositato al TAR che lo esaminerà e dovrà comunicarci una data. Data che potrebbe essere anticipata rispetto al 6 settembre, per il bene nostro e di tutti".
"E' un diritto, ma soprattutto un dovere verso i tifosi juventini, che sono il 25% di tutti quelli italiani".
"Siamo consapevoli di vivere una situazione di relativa tensione, ma non siamo spaventati. Ottenere la A sarebbe una soddisfazione per la società, i tifosi e gli azionisti: è un campionato che ci spetta".

- 31 agosto 2006
Appena comunicato al mondo intero il ritiro del ricorso al TAR, davanti alla sede del club, Corso Galileo Ferraris 32, Torino, alcuni tifosi che avevano aspettato tutto il pomeriggio la decisione del cda, (tra i quei tifosi c’ero anche io), cominciarono a gridare per la rabbia e la delusione.
Ai microfoni della giornalista Giancarla Tenivella, la quale faceva notare che all’esterno della sede c’era parecchio malumore, Cobolli disse:
“Quelli non sono i 12 milioni di tifosi della Juventus”.
(Una delle dichiarazioni più vergognose rese durante la sua permanenza sulla poltrona di presidente del club.)

- 31 agosto 2006
"Il ritiro del ricorso al TAR è una decisione meditata, presa all’unanimità, dopo aver valutato gli elementi. Siamo convinti che rinunciare faccia il bene della Juve e non solo. Ora ci concentreremo sul progetto sportivo che è più importante".

- 11 ottobre 2006
”Ci aspettiamo una sostanziosa riduzione della pena. Invece l'azzeramento dei 17 punti di penalizzazione è solo una speranza”.

- 14 novembre 2006
"L'anno prossimo vinceremo lo scudetto".

- 4 dicembre 2006
"L'anno prossimo punteremo ad entrare in zona coppe".

- 12 gennaio 2007
Da un’intervista di Panorama:
"Sono uno scaramantico consultatore di oroscopi. Li leggo su tutti i giornali, e poiché faccio levatacce per lavoro, non mi costa seguire Branko la mattina in tv. Seguo pure lo zodiaco di “Io Donna” che purtroppo è al femminile".

- 20 febbraio 2007
"Inter, lo scudetto è nostro".
Da Tuttosport:
"...il prezzo pagato dalla Juventus è stato molto alto. E la storia dell'ultimo scudetto non l'abbiamo capito. E' stato un titolo vinto sul campo e io, da tifoso (non era ancora dirigente, ndr), non mi sono mai accorto di errori macroscopici alla Juventus. I comportamenti della vecchia società non sono stati eccezionali, ma credo che la pena non sia stata commisurata ai fatti".
''Tutto può succedere nella vita, ma sbaglieremmo se dicessimo che vogliamo vincere lo scudetto l'anno prossimo''.
''Abbiamo 100 giorni per costruire la squadra. Arriviamo alla fine di questo periodo e poi ci giudicherete''.
''Non abbiamo l'angoscia di arrivare ai risultati, sarà importante dare spazio ai giovani che sono la struttura della Juve del futuro. Abbiamo costruito un piano a medio termine, per tornare competitivi anche a livello economico. Ci sarà una fase di crescita, ma sarebbe sbagliato dire che vogliamo vincere lo scudetto l'anno prossimo. Il tricolore un imperativo categorico? Una mia frase, pronunciata a dicembre, è stata equivocata. Mi sono espresso male, evidentemente''.

- 10 giugno 2007
RAI 3: "Sono tifoso Juventino da quando avevo tre o quattro anni, la più bella epoca che mi ricordo è quella della Triade....ehmmm intendo quella della Triade Charles, Boniperti e Sivori.......".

- luglio 2007
Intervistato da Sky, si sbilancia:
“Credo che faremo un ottimo campionato. Noi cominciamo a puntare subito sulla Champions”.
Non manca un accenno all'Inter:
“Sarà la nostra prima avversaria sul campo, rivalità solo sportiva, ma tra i club ci sono rapporti normali, dunque ottimi come con le altre società.
Noi vogliamo soltanto batterli sul campo, e riprenderci gli scudetti che spettano alla Juve”.

- 6 settembre 2007
"Io non sono un padrone. Cellino è un padrone e può perdere un milione di euro di tasca sua.
Io devo rispondere ai 40mila piccoli azionisti".

- La sensazione che lei dà è di preferire la sponda con il governo all’accordo con le altre società.

”Ma quando noi parliamo con la Melandri e gli altri, il meccanismo della gradualità ce l’hanno ben chiaro e che la quota per tutti può aumentare quando entreranno più soldi.
Credo che il ministro abbia più buon senso dei signori in Lega”.

- 17 settembre 2007
Commenta la sconfitta contro l'Udinese:
Presidente Giovanni Cobolli Gigli, come sta?
"Sono costipato, abbiamo appena perso, per il resto bene".
"Il rammarico è di aver perso Camoranesi per molte settimane. Dopo la sua uscita non abbiamo più brillato. Dico sempre a Blanc che Mauro è il
migliore dei nostri acquisti".

- 26 ottobre 2007
"Noi siamo un cacciatorpediniere. Il nostro sogno è vincere contro la portaerei Inter. Ma anche nel caso di una vittoria, il nostro obiettivo rimarrebbe la qualificazione in Champions".

- ottobre 2007
"La nuova Juventus non telefona a nessuno, non abbiamo nemmeno più i numeri".

- ottobre 2007
Assemblea degli azionisti.
“Non sono qui per criticare il passato”.
”Ho la certezza dell’accanimento sulla Juve.
Sì, quei due scudetti li sento miei, li ho nel cuore”.
”L’Inter? Non la nomino...”.
”Sono qui per riportare tricolori e Champions League, ma non ho detto subito. I nostri stipendi? La metà rispetto a chi ci ha preceduto. I processi? Per noi il discorso è chiuso”.
Sulla vendita della società:
“Non ne so nulla. La mia sola certezza è che il CdA lavora per bene con decisioni oculate su una società indipendente e quotata in Borsa, con un azionista di riferimento con il quale abbiamo rapporti stretti”.
Qualcuno gli fa notare la totale incompetenza del CdA:
“Ma chi sono gli esperti? Possiamo migliorare, ovvio, e dopo 16 mesi è già successo”.
Sui tifosi:
”A costo della privacy, mi sono reso conto che mi riconoscono. È il test della strada. E il campione spontaneo, formato soprattutto da giovani, dà responsi positivi sul nostro operato”.
“Ci sono due inchieste ancora in corso. Resta il nostro esposto alla procura di Torino contro ignoti, una denuncia allargata, per eventuali danni che non so se eventualmente emergeranno. Non giudico, sarebbe sbagliato. Attendiamo. Ma con Tar e giustizia sportiva riteniamo di aver chiuso, anzi il discorso è chiuso. Capisco gli azionisti che si stanno muovendo in ogni direzione spinti dal cuore e non dal portafoglio, che sentono come ingiusto l’esproprio degli scudetti. Però, la nostra strada è finita sulle rive della giustizia”.
Sugli obiettivi:
”Non ho detto che voglio conquistare subito il tricolore, quest’anno va bene il quarto posto che apre le porte dell’Europa”.
Diritti tv:
”Nel 2010 si cambia, ma già ora il sistema di mutualità potrebbe subire delle variazioni. La Juve, in particolare con gli uomini di Blanc, tipo Marco Fassone, stava collaborando fattivamente con la Lega Calcio. Ma non mi hanno voluto nel Consiglio, o non hanno voluto proprio la Juve. Si arrangeranno da soli. Io ho fiducia nella Lega, nel ministro Melandri”.
“Siamo padroni del marchio Juve, non lo abbiamo venduto come fatto da altri (Moratti, ndr). Il brand è nostro e accresce il valore del club. In caso di cessione, non sarebbe ad una società del Gruppo ma a terzi...”.

- novembre 2007
Su Tiago:
“Diventerà importante per noi”.
Dato che il centrocampista portoghese aveva detto di voler restare a Torino per convincere tutti delle sue potenzialità, Cobolli:
"Sono contento di ciò che ha affermato Tiago. Ha avuto una partenza difficile, ma io ho piena fiducia in lui. Credo che lui diventerà il nostro punto di riferimento per il centrocampo del futuro. Almiron? Non è che se rimane Tiago parte lui”.
Poi Cobolli rientra dalla polemica in cui si lamentava dei troppi errori arbitrali subiti dalla Juve in quel periodo:
“Ci sono due partite in cui abbiamo subito dei torti. Intendo le gare con il Napoli e con il Parma. C’è però da dire che questo succede a tutti. Quello che dobbiamo cercare di fare è che questi errori capitino meno in generale”.

- Fine dicembre 2007:
"Sissoko? Sissochi? A gennaio non arriveranno nuovi giocatori”.
(Pochi giorni dopo Sissoko è arrivato alla Juve - 13 gennaio 2008.)


(continua...)

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