DA JUVE O NON DA JUVE: Fabio Cannavaro

cannavaroCANNAVARO? CERTO CHE SI'!
Clau71
I rigurgiti di rancore manifestati in questi giorni dai gruppi ultrà contro Cannavaro, definito "abusivo", "mercenario", "Cannavaro numero 71" (richiamando il significato di quel numero nella smorfia napoletana), ecc. ecc. mi fanno pensare a quei mariti che per fare un dispetto alla moglie, si tagliano il pisello con una cesoia.
Si vabbè; l'onore e il rispetto della maglia contro la bugia ("con la Juve anche in C") e la fuga.
A prescindere dal fatto che non riesco ad odiare e nemmeno a portare rancore verso chi tre anni fa scelse di non "collaborare" al ridimensionamento e alla distruzione della Juventus, siamo così sicuri che chi è rimasto lo abbia fatto per scelta volontaria e affettiva?
Assolutamente no, alcuni dei cosiddetti "samurai" avevano motivazioni che col "baciare la maglia" c'entravano zero, altri sono stati trattenuti solo perchè la stalla era appena stata chiusa e gli ultimi buoi scontenti non erano in prima fila al momento dell'apertura del portone.
Cannavaro non ha mai rinnegato quegli anni, tutt'altro; a differenza di chi gira spot pubblicitari da dove si evince che abbia vinto 5 scudetti e non 7.
Opportunista Cannavaro? Certo.
Se Florentino Perez fra le sue spese milionarie avesse elargito qualche spicciolo anche a lui, probabilmente Fabio sarebbe rimasto a Madrid; oppure, se De Laurentiis gli avesse detto "sì", sarebbe probabilmente rientrato a Napoli.
La Juve era la terza scelta.
Ma oggi la Juve è la terza scelta (se va bene) per tutti, se ancora non ce ne fossimo accorti.
Il calciomercato di questi anni e l'ultima sceneggiata relativa alla scelta dell'allenatore (e del direttore sportivo) sono lì a dimostrarlo: tanti rifiuti incassati con tanta goffaggine.
Quindi, badando al concreto, bisogna capire cosa si voglia fare; se vivacchiare gonfiando il petto tronfio d'orgoglio (e allora schieri la Primavera perché, nel frattempo, tra i "samurai" rimasti, uno ha salutato e due sono in procinto di farlo), o provare a migliorare la squadra e rompere il posteriore ai rivali di sempre.
Preferirei, almeno in campo, evitare di continuare a battere record negativi (non vorrei perdere per la prima volta nella storia in serie A in casa col Bari, per esempio) e provare a realizzare la seconda ipotesi.


UN NO SCIENTIFICO

Inunmondoche
C'è un'equazione che mi frulla per la testa: il calcolo del rapporto ideale tra gli stipendi dei giocatori. Considerato il loro rendimento, le loro capacità, la loro professionalità. Mettiamoci anche l'età.
C'è una misura che indica tutto ciò. Individuare quale sia il giusto rapporto non è forse una tecnica, ma un'arte.
Quanto deve prendere Zidane in rapporto a Pessotto? Quanto Del Piero in rapporto a Trezeguet?
Chi lo sa, vince. Costruisce il gruppo senza fraintendimenti, gelosie, incomprensioni. Ti ricordi?
Certo, poi ci sono da tenere a bada i procuratori.
Detto questo, Cannavaro è un giocatore dall'alto rendimento, dalla grande professionalità, dalle ottime capacità tecniche. Magari un po' anziano, ecco, ma ci si può passar sopra.
Due milioni di euro all'anno e un'opzione per un secondo, considerando che il giocatore è stato rifiutato da Real Madrid e Napoli, potrebbero però già sembrare eccessivi. Considerato il misero milioncino offerto a gettone al povero Pavel Nedved, ancor di più.
Cannavaro, ne son convinto, ritornerà ad essere uno "juventino" e non perchè "son 29": non è questione di pensiero, ma di azione. E' professionale, forte, continuo.
Il problema è che potrebbe essere l'unico juventino.
Il suo ingaggio indispettirà infatti quelli che hanno fatto la B, come ha indispettito Pavel Nedved. Indispettirà tutti i compagni, inoltre, l'aver saputo che la trattativa per il suo ritorno è stata cominciata da Ciro Ferrara, l'attuale allenatore.
Ma ciò che indispettisce davvero è che gli sia stato promesso un posto da dirigente. Un posto che ha tutt'altro significato rispetto a quello di giocatore. Un posto che non si merita, per non essere rimasto in B. Un posto per cui non ha qualità.
Un posto che andrà ad occupare, insieme ai redivivi Ferrara, Rampulla e Peruzzi. Tutti favoriti di Lippi, è bene spiegarlo. La proprietà della Juventus non si è sentita in dovere di smentire.
Luciano Moggi, si sa, è molto arrabbiato con Marcello Lippi. Si sente pugnalato alle spalle dal suo atteggiamento ambiguo.
E, francamente, è difficile capire perchè il mister debba rientrare dalla finestra, quando per 4 anni la porta è rimasta aperta.
Il dubbio, insomma, è che Cannavaro abbia preso il treno giusto, guidato da una buona compagnia che si appresta a spartirsi i posti buoni, quei posti che nel 2006, con la Juve in B, erano visti come compromettenti o semplicemente scomodi.
E, nonostante le doti sopra rimarcate, è davvero difficile perdonargli un'altra volta di aver fatto il furbo.

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