Juve 2011-12: Ziegler e Lichtsteiner i nuovi terzini

liechtsteinerIn queste prime settimane di mercato, la Juventus ha pensato bene di intervenire immediatamente in un reparto, quello dei terzini, che più di tutti necessitava di nuovi innesti. Nell’ultima stagione sul versante destro si sono alternati, senza grande fortuna, Motta, Grygera e Sorensen. Tanto meglio non è andata nemmeno sull’out opposto, dove abbiamo assistito alle prestazioni non certo esaltanti di De Ceglie, Grosso e Traoré. Giocatori che non hanno saputo garantire un apporto al limite del soddisfacente né in fase offensiva (si contano sulle dita di una mano i gol arrivati dalle sovrapposizioni degli esterni bassi) né in fase difensiva (ammirare una diagonale era un evento raro, altissima invece la frequenza delle situazioni in cui il cattivo posizionamento ha mandato in tilt anche i centrali di difesa). Perciò Marotta e Paratici hanno deciso di portare sotto la Mole Reto Ziegler, per il ruolo di terzino sinistro, e Stephan Lichtsteiner, nel ruolo di terzino destro, entrambi svizzeri. Curioso notare come fino al 2006 la Juventus fosse in grado di fornire uno dei due terzini titolari della Nazionale italiana (Zambrotta), senza contare che nel 1982 la squadra bianconera “prestò” alla compagine di Bearzot, campione del mondo, entrambi i titolari nel ruolo (Gentile e Cabrini ), mentre oggi si affida ai due titolari della Nazionale elvetica. Ennesimo segnale del cambiamento del calcio mondiale e del ridimensionamento tecnico del movimento italiano, che si vede costretto a cercare in altri Paesi degli interpreti in un ruolo in cui, fino a pochi anni fa, poteva vantare gente del calibro del sopraccitato Zambrotta e di Paolo Maldini.
Tornando alle questioni interne alla Juventus, cerchiamo di ripercorrere velocemente la carriera dei due difensori e di fornire una breve descrizione delle caratteristiche tecniche.

Reto Ziegler, nato a Ginevra il 19 gennaio 1986, esordì nella massima serie svizzera con la maglia del Grassopphers, con la quale disputò 41 partite tra il 2002 e il 2004, prima di approdare nel Tottenham, appena diciottenne. La sua prima stagione in Premier League (2004-2005), nel ruolo di centrocampista di sinistra, fu molto positiva, tanto che riuscì a collezionarvi 23 presenze. Nella seconda parte del 2005, però, incontrò le prime difficoltà della sua carriera e fu ceduto in prestito all'Amburgo, senza però trovare grande fortuna. Richiamato in Inghilterra nel mese di gennaio, passò, nuovamente in prestito, al Wigan: ma non trovò molto spazio, racimolando in tutto 10 presenze. Nella stagione 2006-2007 Ziegler fece ritorno al Tottenham, disputando, nella prima parte dell'annata, solo quattro partite, prima di approdare alla Sampdoria in prestito con diritto di riscatto, nel gennaio del 2007, proprio ad opera di Marotta e Paratici. Nella sua prima stagione in Italia, trovò il suo esordio in Serie A e in maglia blucerchiata il 18 febbraio 2007 in occasione di un Parma-Sampdoria (0-1), arrivando poi a segnare la prima rete il 21 aprile 2007 in Sampdoria-Messina (3-1). Riscattato per una cifra vicina ai 2 milioni di euro, ha vissuto due stagioni non proprio da protagonista sotto la gestione Mazzari: per lui la vera svolta è arrivata nella stagione 2009-2010 quando, sotto la guida tecnica di Lugi Del Neri, Ziegler è stato impiegato come terzino sinistro, trovando più spazio e chiudendo la stagione con 37 presenze e due gol all’attivo. L’ultima stagione non è stata molto positiva né per lui, né per la Sampdoria (retrocessa in serie B), ma il 25nne rappresenta comunque una discreta soluzione in un ruolo in cui, sia in ambito italiano che in quello internazionale, non sembrano esservi giocatori di altissimo livello, se si escludono Clichy, Evra e pochissimi altri, a prezzi sicuramente maggiori degli zero euro spesi per il terzino ex-Samp. Nato come esterno offensivo, in blucerchiato è stato reimpostato come esterno difensivo, fatto che gli ha consentito di compiere un salto di qualità e di mettersi in luce per le doti di spinta, ma anche per il suo apporto in fase difensiva. Specialista nei calci piazzati, ha un piede mancino potente e preciso, che in più di un'occasione gli ha permesso di andare in rete. Con la Juventus ha firmato un contratto che lo lega alla società di Corso Galileo Ferraris fino al 30 giugno 2015.

Nella giornata di lunedì invece, Stephan Lichtsteiner, a Torino, ha effettuato le visite mediche presso Clinica Fornaca di Sessant, il centro Isokinetic e l’Istituto di Medicina dello Sport. Se ne parlava già da qualche settimana, ma l’ormai ex terzino laziale (anche se manca ancora la firma sul contratto) può essere considerato il primo acquisto oneroso della Juventus 2011-2012, dopo gli arrivi a parametro zero di Pirlo, di Pazienza e di Ziegler. Lichtsteiner, nato a Adligenswil, nel canton Lucerna, il 16 gennaio 1984 esordì nel campionato svizzero nel Grassopphers, militandovi dal 2001 al 2005, collezionandovi 74 presenze e vincendo anche uno scudetto (2002-2003), prima di trasferirsi al Lilla. Rimase in Francia fino al 2008 quando la Lazio di Walter Sabatini lo acquistò per una cifra poco inferiore al milione di euro, grazie all’articolo 17. In Serie A esordì il 31 agosto 2008 in Cagliari-Lazio, terminata a favore dei biancocelesti per 4-1: il suo primo goal risale al derby capitolino dell’11 aprile 2009. La sua prima stagione in Italia si rivelò molto positiva: venne subito notato dagli addetti ai lavori per le sue caratteristiche: fisico, corsa, determinazione e costanza le sue migliori doti, unite alla capacità di risultare puntuale in fase difensiva e nel recupero di palloni. Non fa del cross la sua arma migliore, ma le sue sovrapposizioni potrebbero risultare importanti anche per “portare via” l’avversario e liberare spazio per Krasic. Nella seconda stagione alla Lazio, con l'arrivo sulla panchina dell'allenatore Davide Ballardini, giocò poco, finendo spesso relegato in panchina o in tribuna. Con l'arrivo di Edoardo Reja, Lichtsteiner è stato impiegato con maggior frequenza, riuscendo ad andare anche due volte in goal; la maggior sicurezza ha favorito un costante miglioramento delle sue prestazioni. Nella sua terza e ultima stagione con la Lazio, Lichtsteiner si è confermato sui livelli della stagione 2008/2009, risultando quasi sempre uno dei migliori in campo e dando un contributo importante nella lotta con l'Udinese per il quarto posto (mancato solo per differenza reti). Dopo una lunga trattativa la Juventus dovrebbe essersi assicurata il difensore elvetico per una cifra intorno ai 10 milioni di euro.
Non stiamo certamente parlando di top-players, termine tanto caro a Marotta, ma i due elvetici rappresentano, a nostro giudizio, oro colato rispetto ai sopraccitati Motta, De Ceglie, Grygera, Grosso, Traoré, Sorensen, senza dimenticare Molinaro e Zebina che ci hanno accompagnato in queste stagioni post-Calciopoli. Qualcuno potrebbe storcere il naso perché i due svizzeri si fanno preferire in fase offensiva piuttosto che in quella difensiva, e questa caratteristica potrebbe non essere congeniale per gli schemi di Conte, il quale sia a Bari che a Siena ha optato per due terzini “bloccati”, in grado di garantire equilibrio all’intera fase difensiva; ma non è detto che il tecnico bianconero non adotti qualche variazione al suo tema tattico: è necessario aspettare qualche settimana di lavoro per capire veramente come il tecnico bianconero intenda mettere in campo la sua Juventus. Entrambi inoltre sono in Italia da diversi anni e conoscono alla perfezione il nostro calcio: è dunque lecito sperare che si adattino in fretta ad un ambiente carico di pressioni e aspettative come quello bianconero. Per il momento non ci resta che accoglierli con un sincero Benvenuti!