Presidente, mio Presidente!

Cobolli GigliDa qualche giorno, o forse da qualche mese, o forse da qualche anno, girano voci incontrollate presso alcuni organi di stampa, secondo le quali la presidenza di Cobolli Gigli alla guida della Juventus è arrivata quasi al capolinea.
Certo, potremmo anche annettere a questo articolo alcuni petardi in omaggio, tanto per festeggiare degnamente questa ipotesi.
No.
Meglio restare seri senza sparare nessun colpo.
Eventualmente, se vi va, potete pregare l’Onnipotente, almeno fino a quando arriverà la notizia ufficiale.
Candele non candelotti, please.
Al massimo, proprio per non sembrare scortesi e rancorosi a tutti i costi, possiamo concederci il lusso, un po' perverso, di lanciare via web dei timidissimi auguri di compleanno, visto che il presidente è nato il 4 gennaio del 1945...
Ma vi prego, non esageriamo con gli auguri, perché se comincia a sentirsi troppo importante e amato dai tifosi, (quelli della Juve, perché quelli degli altri club già lo adorano perdutamente dal 2006), c'è il rischio che non va più via.
Candele per le preghiere, non candele per le torte, please.
Ma sarà vera l'ipotesi della fuoriuscita del presidente?
Difficile dire se queste ipotesi giornalistiche, costruite a tavolino, ossia senza nessun tipo di conferma ufficiale, siano vere.
Di certo c’è che il contratto del signor Cobolli, prima o poi, dovrà essere rinnovato...
Di certo c’è che il signor Gigli, prima o poi, riceverà una buona offerta da quelli del Bagaglino.
Io ci credo e, scusate se mi permetto, ci spero.
Io a questa ipotesi ho creduto fin dalla volta in cui il presidente si fece scappare, in diretta tv, che avrebbe lasciato la presidenza a fine stagione 2007...
Poi, forse, è successo qualcosa ai piani alti...
O forse era un’altra delle sue memorabili barzellette.
Ma Dio esiste, non vi preoccupate, non disperate, non vi suicidate.
Dio c'è.
“Dio è ingegnoso, ma non disonesto” (Albert Einstein)
“Dio non viene mai quando noi lo vogliamo, ma è sempre in orario” (Tennessee Williams)

Pazienza, pazienza, e prima o poi…
Per carità, mi mancherà il signor Cobolli Gigli, o comunque mi mancheranno alcune sue illuminazioni calcistiche, come quando disse che avrebbe voluto vedere in campo il quadridente.
Il talento è talento, inchinatevi sempre di fronte alla grandezza.
Insomma, e intanto il tempo se ne va, cantava qualcuno, e noi dobbiamo cominciare a pensare al futuro quasi prossimo che ci attende.
C’è ancora qualche mese di attesa, dice la stampa; il passaggio di consegne ci sarà a fine stagione.
Però devo avvertirvi.
Io e Dio siamo amici, nel senso che io sono suo amico, lui non so se contraccambia l’amicizia...
Del resto, di me che sono nullità in questa immensità (Don Backy docet), può anche avere, legittimamente, un’idea vaga...
“Ah si... quello lì... si si mi sembra che... Quello, si si, ora mi sembra che... si mi ricordo... Se se”
Ma io lo conosco, lo so come ragiona...
Dio è un gran simpaticone.
Ha un grande senso dello humour... come quando ha chiuso in bagno l’attuale presidente...
Qualcuno ricorderà l’esipodio (diceva Totò).
Ed è proprio questo il problema.
Dio è un grande, però gli piacciono gli scherzi...
È uno che ha delle idee geniali...
Dio è colui che ha "il disegno", quello vero, quello completo, quello dove ci sono tutti i piccoli dettagli...
E noi non possiamo vederlo il disegno per capire ciò che succederà, sennò che gusto avrebbe la vita?
Lui ha la mappa lì di fronte al suo naso.
In mano gomme matite e pennarelli...
Qualche volta, forse, gli va di cambiare qualcosa... e forse ogni tanto lo fa.
Però è uno che sa cos’è il colpo di genio in senso assoluto.
Quello è spesso il momento in cui noi, nel vederlo all’opera, pur non sapendo di vederlo all’opera, lo vediamo all’opera...
Oppps! È difficile da spiegare, me ne rendo conto.
Ma quando si osservano alcuni fatti umani e alcune vicende, si riconosce a volte il suo tocco.
Non è una questione di miracoli, è una questione di sequenza di piccole cose, controllabili e non, che portano ad un risultato che nessuna mente umana mai potrebbe concepire proprio nello stesso identico modo...
E quel risultato di solito è come un disegno con la firma.
La firma spesso è quasi illeggibile perché Dio è enigmatico, ma non manca mai l’occhiolino disegnato subito dopo la lettera “O”.
A quel punto, subito dopo l'intuizione di noi spettatori, le nostre sopracciglia dovrebbero incresparsi per un attimo, e dal centro della bocca di ognuno di noi, dovrebbe nascere un sorrisetto malizioso...
Ma allora, direte voi, dove sta il mio avvertimento?
Va bene, ve lo dico. Vuoto il sacco.
Ecco, non vorrei che dopo aver avuto un presidente della Juventus che tifa palesemente Inter, la cosa possa ripetersi.
Perché sarebbe il colmo.
Sarebbe un colpo di genio di Dio, non tanto il fatto di prevederlo, perché su quello credo che la scelta sia degli uomini, ma il fatto di permetterlo.
Permetterlo sarebbe di un’ironia straordinaria...
Quando meno te lo aspetti...
Proprio ora che ci si risolleva dalla crisi del 2006...
Esce finalmente l’incubo Cobolli Gigli dalla Juventus e...
Zacchète.
Un altro presidente che di calcio conosce solo l'elemento chimico di numero atomico 20.
Uno che se gli parli di fuorigioco pensa che la palla è uscita dal campo o che un giocatore dopo un calcione è tornato negli spogliatoi dolorante...
Io non sono un esperto di pallone, sia ben chiaro.
Però il signor Cobolli sta messo davvero male a livello di conoscenze di base, anche di livello minimo minimo minimo, del gioco del calcio...
Un altro uomo così, spero non arrivi mai più a sedersi su quella poltrona.
Ma se poi, oltre alle non competenze, (su cui si può discutere, visto che esistono degli staff tecnici dentro una società che dovrebbero capirlo il calcio...), piazzassero alla presidenza un altro Interista?
Ecco.
Il punto è questo.
La speranza è di vedere su quella poltrona Bettega o qualche personaggio di questo peso.
Immaginate invece l’ipotesi in cui mettessero su quella poltrona John Elkann, tanto per fare un esempio molto molto molto a caso.
Non vi spaventate, per piacere, è solo un esempio.
Come la prendereste?
Io ho già deciso.
Le mie preferenze vanno in altra direzione: Massimo Moratti.
Huey! La Juve è la Juve, se proprio devono mettere un Interista alla presidenza, almeno che sia il più importante di tutti e col telefono schermato!
E magari Johnnino nostro potrebbe andare un pochino all’Inter...
A farsi le ossa… Cosa vuole di più il rampollissimo Elkann?
L’Inter ha lo squadrone, Ibra, Mourinho, scudetto cartonato, scudetti irregolari, sono primi in classifica...
Dico, è una bella presidenza!
Mica tocca a tutti la fortuna di avere la presidenza della squadra del cuore!
Oppure, pensiamo all’ipotesi presidenza Lapo, per esempio.
No. Non si possono ammazzare i tifosi con le risate.
Meglio non prospettare questa ipotesi.
Anche se le stesse voci a cui facevo riferimento, (quelle incontrollate presso alcuni organi di stampa), sussurrano di un possibile ingresso di Lapo Elkann nel Cda del club.
Una soluzione di questo tipo sarebbe già di pesante digestione da sola, ma sempre meglio della presidenza...
Insomma...
La morale di questo articolo è che spero, in questo 2009, di non assistere ad altri numeri da circo equestre.
Io l’ammetto, sono ottimista. Il bicchiere lo vedo mezzo pieno.
Di merda.
Lo so che è brutta detta così.
E’ volgare. Va bene. Chiedo venia.
Anche se sono molto pessimista, provo a tracciare qualche mia speranza per il nuovo anno.
Piccole speranze pagane.
Spero che non ci siano due Dio, ognuno dei quali è convinto che a prendersi cura della Juve sia l'altro... e spero che prima o poi finisca questo incubo in cui è finita la fidanzata d’Italia da due anni a questa parte.
Non è una questione di scudetti, è una questione di giustizia, di amore per il club e la sua storia, di sport pulito, (non come quello attuale con fuorigiochi a frotte non fischiati), e di onore di ogni singolo sportivo e tifoso.
Serve alla presidenza qualcuno che conosca questi principi.
Dato che fino ad ora abbiamo visto realizzarsi il colmo di un Signor John Elkann che ha corso verso lo scettro come uno scacchista, e durante la corsa ha investito tutti i pedoni (noi), mi auguro che venga preventivamente disinnescata questa malaugurata prospettiva in casa Exor (Ifil... chiamatela come vi pare).
Io prima di oppormi, comunque sia, a questa ipotesi, vorrei almeno dare qualche consiglio da amico a John Elkann:

“John, io credo che chiedere scusa può essere la vergogna di un minuto, ma non chiedere scusa può essere il rimpianto di una vita.
Ti consiglio vivamente di ricordare questo consiglio.
Sarebbe bene mettersi con la coscienza a posto il prima possibile. Pensaci.
Il futuro è da scrivere, ma il passato si può cancellare, per esempio si possono cancellare i tre scudetti illeciti consecutivi di Moratti...
Così... giusto per darti qualche idea.
E ricordati che la differenza tra un uomo ed un bambino sta nel prezzo dei loro giocattoli.
La Juve è una cosa seria, ma finora l’avete utilizzata come un giocattolo.
Ultima annotazione caro John.
A volte basta un attimo per scordare una vita, ma a volte non basta una vita per scordare un attimo.
E noi, quell’attimo, quel brutto attimo, l’attimo in cui è stato venduto il nostro onore, non lo dimenticheremo mai.
Tutto chiaro?”


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