La continuità rosa nel 2006-2010

gazzettaIl 19 maggio 2006 la gazzetta pubblica a firma di G. Bovolenta e L. Garlando un articolo dal titolo: I pm: "continuità" nel 2005/06 -"Mi risulta che Mattei frequenti la Juve". In un'intercettazione la frase di Lanese sul futuro designatore arbitrale.
Gli autori nell'articolo mettono in rilievo qual è la teoria dei PM di Napoli: la designazione di Mattei è una continuità rispetto al periodo precedente.
Leggiamo:
"A un certo punto, nella chilometrica relazione che riassume l’inchiesta "Off-side" ("Fuorigioco"), frutto di otto mesi di intercettazioni, si legge la parola continuità scritta in corsivo. Come a volerne sottolineare l’importanza, a staccarla dalle altre parole, per non permetterle di scivolare via. Accade dopo che i relatori hanno annotato le generalità e il curriculum professionale di Maurizio Mattei, designatore unico degli arbitri di A e B. In coda al percorso dell’ex fischietto di Macerata, gli inquirenti chiosano: "Il nuovo commissario, come si evince dal percorso di provenienza all'interno dell'AIA, non rappresenta affatto una novità dell'ambiente, anzi la nuova CAN rileva proprio la continuità della nomenclatura dell'apparato federale".
E già si intuisce dove si vuole andare a parare, ma continuamo a leggere poche righe dopo:
Le intercettazioni dei carabinieri coprono i mesi che vanno dal novembre 2004 al giugno 2005. Non rientra quindi il campionato appena concluso. Lo ha detto chiaro mercoledì il procuratore aggiunto di Napoli, Franco Roberti: "Dalle indagini non emergono elementi per poter investigare sul campionato 2005-06". A Mattei non si muovono appunti specifici, nessuno allude a responsabilità dirette, ma chi scrive la relazione ci tiene a mettere, nero su bianco, quella parola scritta in corsivo (continuità) che nasconde una domanda: è credibile che il "sistema Moggi" si sia arrestato di colpo all’inizio della stagione in corso per il solo fatto che il designatore unico ha sostituito la coppia Bergamo-Pairetto? Perché certi arbitri, quegli stessi arbitri, avrebbero dovuto interrompere le loro abitudini e loro sudditanze prima che un'intercettazione li trasformasse in indagati? Il Dondarini che nel 2005-06 ha benedetto un gol di Del Piero in solare fuorigioco e che ha ignorato un rigore altrettanto solare di Camoranesi su Vidigal è lo stesso arbitro finito nelle intercettazioni 2004-05. Continuità?
Palese no? Mattei è impossibile che non fosse colluso con il sistema Moggi: i PM lo dicono e la gazzetta lo certifica!
Ed a supporto di questa teoria citano anche quella che è, a dire dei PM e della gazzetta, la pistola fumante:
"C’è anche un’intercettazione che suggerisce agli inquirenti di affinare l’olfatto. È una telefonata intercettata il 6 aprile 2005, tra Tullio Lanese, presidente dell’Aia, e un giornalista. "Una conversazione da cui emergerebbero delle manovre all'epoca già in atto da parte del gruppo moggiano per intervenire sul rinnovamento delle regole e dunque delle persone, che riguardano proprio Maurizio Mattei, il quale poi sarà il nuovo designatore unico". La cupola si starebbe muovendo per garantirsi un futuro con i nuovi vertici. A Lanese risulta che "Mattei frequenta casa Juve per fare il designatore" e chiede al giornalista di informarsi."
Ed a questo punto, fermiamoci facciamo un profondo respiro, rilassiamoci e mettiamo sotto la lente la frase "tra Tullio Lanese, presidente dell’Aia, e un giornalista". Chi mai sarà il giornalista? Chi lo sa? Mistero?
Mica tanto lo sanno, e lo sapevano, tutti chi fosse quel giornalista: Antonello Capone, della gazzetta, presidente dell'USSI.
Ed allora perché non lo scrivono? Tutela della privacy? Forse, ma a senso unico, visto che non hanno avuto scrupoli a pubblicare cose ben più personali e non pertinenti con le indagini. Ma sorvoliamo, la cosa più grave è che chi scrive l'articolo non può non sapere quanto poi riferito da Capone all'ordine dei giornalisti: ovvero che la gazzetta, dopo quella telefonata (del 6 aprile 2005), indagò su Mattei e scoprì che non frequentava affatto la Juve ma, a causa di problemi personali, in certi periodi risultava irraggiungibile!
Ed allora come la mettiamo? Perché la gazzetta avalla in pieno la teoria dei PM pur sapendo che su Mattei si sbagliano?
Decida il lettore a che titolo sia responsabile la "rosea". Noi ci permettiamo solo di rilevare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, un anomalo appiattimento della gazzetta sulla linea dei PM. Abbiamo segnalato il caso di Galdi amico e confidente di Di Laroni ed Auricchio, e gli articoli di un Capone preveggente su Calciopoli, adesso si aggiungono Bovolenta e Garlando: qualcuno ha ancora dubbi sul fatto che fosse una linea editoriale ben definita quella della gazzetta su Calciopoli? Qualcuno ha ancora dubbi che per la gazzetta Moggi fosse il diavolo da annientare ad ogni costo? Il giornalismo, ci permettiamo di segnalare, noi che giornalisti non siamo, è altro.
Non ci resta che dar ragione a Mourinho quando parla di prostituzione intelletuale riferendosi ai giornalisti sportivi italiani, e quando afferma che uno dei motivi che lo hanno spinto a lasciare l'Italia è volersene andare lontano da un simile sistema d'informazione.