Silenzi, sussurri e grida sull'intervista di Agnelli

stampa Come spieghiamo sul sito, l'intervista a tuttocampo di Andrea Agnelli a Sky è molto importante per quanti, come noi di Ju29ro.com e i nostri lettori, considerano Calciopoli una partita ancora aperta e l'assegnazione all'Inter dello scudetto 2005-06 una bestemmia. Tanto importante che può essere significativa una breve rassegna stampa sull'argomento, tanto per vedere l'impatto delle parole di Agnelli nelle redazioni sportive.
Su 'Repubblica' dell'intervista non scrive nessuno. Non ci scrive Maurizio Crosetti, che ha scelto di fare un pistolotto di una pagina sul centravanti del Torino che ha deciso di lasciare il calcio; non ci scrive neppure Marco Mensurati, che dopo lo scoop sulle centinaia di telefonate segrete di Moggi agli arbitri è stato mandato dal giornale a seguire il Circus della Formula Uno e sabato torna a scrivere di calcio, ma solo per un altro scoop, quello sui futuri acquirenti della Roma. Silenzio assoluto su Andrea Agnelli, un silenzio tutto da decifrare anche alla luce dell'intervento di Fulvio Bianchi nell'edizione on-line.
Anche il 'Corriere della Sera' buca la notizia di Andrea Agnelli che parla di scudetto dell'Inter da revocare e di scudetti, a determinate condizioni, da restituire alla Juventus, ma qui il silenzio è di facile lettura. L'ultima volta che il giornale s'è interessato di Calciopoli è nato un incidente diplomatico con John Elkann (cioè uno dei proprietari): è allora presumibile che la redazione sia in difficoltà a trattare l'argomento; e in più Fabio Monti, esperto in materia, venerdì era a Monaco eccitato per il possibile pokerissimo dell'amata Inter (amata da Monti e anche dal Corsera).
Al contrario di 'Repubblica' e 'Corsera' l'intervista di Agnelli viene ripresa dalla 'Stampa', ma la notizia, com'è quasi sempre nello stile del giornale, viene come sussurrata: poche righe sotto il titolo " La revoca degli scudetti? Aspettiamo fiduciosi una risposta". Poche righe e anche un po' di confusione tra l'esposto già fatto dalla Juve sulla revoca dello scudetto 2005-06 e altre possibili richieste di revocazione che dovranno necessariamente dipendere da quanto succederà nel processo in corso a Napoli.
Silenzi da decifrare, silenzi che parlano da soli, sussurri un po' confusi: sembra proprio che l'arrivo di Andrea Agnelli alla presidenza della Juve e i suoi proponimenti sulla vita societaria abbiano preso in contropiede tante redazioni sportive come mostra, in particolare, il caso della 'Gazzetta'.
Anche il piccolo giornale sportivo di Milano, come 'La Stampa', dedica ad Agnelli un breve articolo (ripreso nella foto) ma qui di confusione non ce n'è: il titolo è "Agnelli: voglio rivedere una mentalità vincente. Delneri è l'uomo giusto per noi."; 36 righe in tutto sul mercato, su Marotta e sul bilancio, ma di Calciopoli non c'è traccia. Non c'è confusione perché si vede che il redattore ha scelto accuratamente, tra le tante cose dette da Agnelli, cosa ripetere per i lettori del Bar Sport e cosa, invece, nascondere.
L'imbarazzo della Gazzetta sulle vicende di Calciopoli è comprensibile perché il suo vicedirettore, Palombo, è dall'estate 2006 che scrive che Calciopoli è un capitolo chiuso (come se l'articolo 39 del Codice di Giustizia Sportiva sulla revisione e revocazione delle sentenze passate in giudicato non esistesse), lo stesso Palombo che ha dovuto ammettere, dopo la scoperta delle intercettazioni che "non c'erano", che lo scudetto dell'Inter va revocato; in più la RCS è diventata partner commerciale dell'Inter per la valorizzazione del marchio, e adesso è arrivato pure Andrea Agnelli a dire, di comune accordo con John Elkann, che la storia di Calciopoli potrebbe anche essere riaperta.
Situazione non solo imbarazzante ma, si direbbe, inestricabile per le contraddizioni e i conflitti che il giornale si porta dietro; Calciopoli per la Gazzetta è ormai come una trappola, un labirinto capace di far bollire la testa non solo al vicedirettore Palombo ma anche ai piani più alti dell'Amministrazione della società editrice, piani dove, a breve, è previsto tra l'altro l'arrivo di John Elkann.
L'articolo più "urlato" è quello di 'Tuttosport', con annuncio e commento in prima pagina e tutta la seconda a riportare per intero l'intervista. Il titolo è "Agnelli sfida Calciopoli. Rivogliamo gli scudetti"; forse è un richiamo per i tantissimi tifosi juventini, ma finisce quasi per essere come una sfida alle redazioni sportive di tutti gli altri giornali. Fa sorridere pensare che al processo di Napoli il colonnello Auricchio ha dichiarato che per le indagini su Calciopoli leggeva la 'Gazzetta' di Verdelli-Palombo (e Maurizio Galdi), ma non Tuttosport, perché di parte; fa sorridere perché adesso tanti indizi portano a dire che per capire che aria tira a Torino riguardo Calciopoli forse è il caso di leggere e decifrare proprio 'Tuttosport', visto che la 'Gazzetta' ha poco o niente da dire.
Lasciando comunque i Palombi e i Crosetti a riflettere su cosa può significare l'arrivo di Andrea Agnelli alla presidenza della Juventus e in attesa di capire meglio l'effetto che può aver fatto sulle redazioni l'intervista a Sky, da parte nostra ci limitiamo a ribadire l'estrema importanza delle parole del Presidente riguardo Calciopoli. Ai tanti lettori che ci chiedono giornalmente quando se ne verrà a capo rispondiamo che, intanto, ci sentiamo in piena sintonia con le intenzioni della Società e che fino a ieri non era così.