Processo Gea: oltre la reticenza dei media

BaldiniEditoriale: Il misero crollo della prima cupola.

5-01-2009 - In attesa del verdetto di primo grado, atteso a breve, dopo l'udienza dell'8 gennaio in cui parlerà Giulia Bongiorno per la difesa di Alessandro Moggi (insieme all'avvocato Franco Coppi), a meno di repliche della procura e di controrepliche della difesa che potrebbero fare slittare tutto alla settimana prossima, ieri sera al tg3, per la prima volta da due anni, abbiamo assistito al primo squarcio nell'omertà che avvolge il mondo dell'informazione su questo processo, a cui è seguito un secondo nella serata di oggi niente meno che sulla Stampa.
Il primo è di Oliviero Beha, che durante l'estate 2006 non aveva lesinato commenti iper-colpevolisti contro gli accusati di Calciopoli, e che pone dei grossi dubbi, prima ancora che sul processo, sul sistema dell'informazione tutto, accusandolo di aver omesso di seguire le udienze, nonché le conseguenti smentite del teorema accusatorio che ne sono scaturite. Il suo è un punto di vista tutto tranne che filo-moggiano o filo-juventino, è la prospettiva di chi capisce che c'è qualcosa che non funziona e non si esime dal farlo notare. Quando parla di "testimonianze contro Moggi ritrattate" è fin troppo buono con l'accusa, dato che i testimoni che sono stati accusati di reticenza in realtà fin dall'inizio avevano negato la sussistenza dei fatti a carico di Moggi e della GEA. A partire da Blasi e Chiellini, per citare due casi eclatanti.
Ecco l'intervento di Beha:

 

Il secondo outing è di Roberto Beccantini, Juventino doc ma, allo stesso tempo, grande accusatore di Lucianone Moggi nell'estate del grande linciaggio. E' proprio di poco fa un articolo in cui, pur senza ancora arrivare a proporre una rivalutazione della figura del nostro ex dg a livello "sportivo" (ma ci arriverà... tempo al tempo...), ha finalmente il coraggio di manifestare, in maniera argomentata (impeccabile l'esempio di Benitez), forti dubbi sulla consistenza delle accuse penali.

Intanto, rinfreschiamoci la memoria con l'impressionante elenco delle deposizioni più significative registrate al processo, divise per tipologia e corredate dalla data dell'udienza.