La FIGC è a fine corsa?

Stampa2 agosto, da calciomercato.com, Xavier Jacobelli:
Conte, scandalosa ingiustizia sportiva: questo sistema è da buttare
"(...) A carico di Conte non c'è un riscontro, non c'è un'intercettazione, non c'è un passaggio di denaro sospetto. Non c'è niente di niente. C'è un pentito, Carobbio, che nella fattispecie, per le sue rivelazioni si becca solo 4 mesi e c'è la sua parola contro quella di Conte. C'è di più, anzi di meno. Carobbio viene interrogato il 19 gennaio dai magistrati ordinari e quel giorno non cita mai una volta Conte, nemmeno per sbaglio. Poi arriva il 29 febbraio e davanti alla Procura federale, accusa Conte che è costretto ad attendere sino al 13 luglio per raccontare la sua verità. E' normale questo? No, non è normale. Carobbio è considerato credibile dalla Procura Federale, ma Carobbio viene smentito da 23 tesserati, eppure, per omessa denuncia, ad essere deferito è Conte. E gli altri? Se fossero stati conoscenza della presunta combine, sarebberon dovuti essere rinviati a giudizio anche loro. O no? (...) Questa giustizia sportiva è figlia di un sistema da buttare. Ma non deve essere solo la Juve a ribellarsi perchè, anche se non c'entra niente con il calcioscommesse, il club degli Agnelli si ritrova comunque in prima linea. Questo sistema potrà essere ricostruito dalle fondamenta quando verranno mandati a casa quelli che lo difendono incollandosi alle loro poltrone, facendo finta che tutto cambi perché tutto rimanga come prima. Di questo sistema, Conte non può essere la vittima sacrificale".

2 agosto, a Radio24, in "A tempo di sport", Alessandro Vocalelli:
"La mia idea è che sia un grande papocchio. Conosco abbastanza Conte ed escludo che possa aver detto quello che, secondo Carobbio, avrebbe detto in una riunione tecnica alla presenza di altri 15-20 giocatori. Se anche così fosse, non si spiega perché non siano stati deferiti per omessa denuncia gli altri giocatori: tutti i presenti hanno ascoltato, e non si capisce perché gli altri siano stati tenuti fuori. Da una parte abbiamo un allenatore, ex grande giocatore, con un passato straordinario e sempre con comportamento esemplare, e dall'altra qualcuno che ha ruggini, problemi, frizioni con lui. Il deferimento di Conte è una questione in ambito politico: non c'è dubbio che su questo aleggi il problema del post-calciopoli tra Juve e Figc. Dalla richiesta di danni della Juventus, ai "30 sul campo", alle risposte che non sono mai arrivate sulla questione dell'Inter, con la Figc che continua a decidere di non decidere. (...) La giustizia sportiva si basa su principi ormai non più tollerabili. Uno dei suoi limiti: la fretta (dettata dalla necessità di far partire i campionati) nel celebrare i processi, che così diventano spesso dei processi sommari. Non capisco perché nella giustizia sportiva debba valere di fatto il principio secondo cui uno deve dimostrare la propria innocenza, e non sia chi accusa a doverne dimostrare la colpevolezza."

2 agosto, a Sportitalia, in "Aspettando il calciomercato", Michele Criscitiello:
"(...) Non dico che siamo davanti ad un'ingiustizia, ma ci dimostrassero che Antonio Conte è colpevole, che ha commesso un reato: ma noi stiamo ancora aspettando queste famose prove. (...) Se chiedi 15 mesi per Antonio Conte, ovviamente per la sua squadra di appartenenza, il Siena, devi chiedere minimo una retrocessione con penalizzazione, perché qualcuno questo illecito sportivo lo ha fatto. E di sicuro non è l'allenatore, al quale chiedi 15 mesi per omessa denuncia. Doveva essere il processo che puliva tutto il calcio dal marcio, invece siamo arrivati al processo ad Antonio Conte. Secondo me qui bisognava trovare un capro espiatorio e lo hanno trovato in Conte perché è quello che fa più notizia. Hanno trovato il pesce grosso, ma in realtà è il più piccolo".

3 agosto, a RDS, nei "100 secondi", Enrico Mentana:
"Non sono certo juventino, lo sapete, ma sono andato a leggermi le carte. Non esiste accusa che stia in piedi per Conte. Per il bene del sistema calcio, la Disciplinare dovrebbe assolvere Antonio Conte e Alessio. Non sarebbe un'ammissione di colpa da parte di Palazzi, ma un riconoscere i veri colpevoli andando a colpire loro. Ridiano alla Juventus campione d'Italia il suo allenatore e si ridiano serenità e credibilità al gioco calcio".

Cosa hanno in comune Xavier Jacobelli, Alessandro Vocalelli, Michele Criscitiello ed Enrico Mentana? Sono quattro giornalisti, quattro giornalisti stimati ed autorevoli... e, soprattutto, non juventini. Anzi, qualcuno di loro (non tutti) ha rilasciato in passato anche dichiarazioni marcatamente antijuventine. Nell'occasione sembrano invece concordare con le nostre valutazioni, quelle che abbiamo espresso e ribadito con forza, sullo scandalo delle scommesse, fin dall'inizio di questa assurda vicenda.
Posizioni simili alle nostre: cosa sta succedendo? Stanno diventando tutti juventiniveri? O, più semplicemente, le posizioni assunte dalla FIGC e dalla Procura federale stavolta sono davvero talmente anacronistiche da risultare indifendibili? Forse è ora di riformare questo sistema dalle fondamenta.
Abbiamo la certezza che un giornalista vero non possa non rendersene conto. E i pareri sopra riportati sembrano andare nella direzione indicata. Che è opposta a quella voluta dal sentimento popolare. O è forse il sentimento popolare che pian piano sta mutando direzione?
Peccato per gli altri. Peccato per quei giornalisti che continueranno a fare da cassa di risonanza per le istituzioni del calcio italiano, istituzioni la cui credibilità sembra ormai essere arrivata a fine corsa.
Ci penseranno i lettori, juventini e non, a giudicarne l'operato, nel modo più democratico che hanno a disposizione.