Inter prima nelle intercettazioni sfuggite: 41 di Facchetti

News, 15 aprile 2010.

Inter e Facchetti mattatori nella classifica delle intercettazioni "sfuggite". Rivera: anche Nerone non può più difendersi. Facchetti Jr: restituire quello scudetto.

Inter in testa nelle intercettazioni sfuggite. L'Inter è nettamente in testa nella classifica delle 74 intercettazioni che la difesa di Moggi ha chiesto vengano acquisite nel processo di Napoli. La classifica è: Inter 43 intercettazioni, Milan e Palermo 9, Reggina 4, Cagliari 3, Bologna 2, Roma 2, Udinese 1, De Santis 1.
Facchetti, all'epoca presidente dell'Inter, è il mattatore incontrastato, con 41 telefonate, più della metà delle 74: 17 con Bergamo, 10 con Pairetto, 5 con Antonio Ghirelli (segretario della FIGC), 4 con Gennaro Mazzei (designatore degli assistenti), 3 con Massimo De Santis (arbitro!), 1 con Mazzini, 1 con Lanese (presidente degli arbitri).
Al secondo posto troviamo Rino Foschi, allora ds del Palermo di Zamparini, con 9 telefonate, tutte con Pairetto
Terzo posto per Galliani, con 8 telefonate: 3 con Bergamo, 3 con Pairetto, 2 con Mazzini. La nona telefonata rossonera è tra Leonardo Meani e l'arbitro De Santis.
Gli altri. Massimo Cellino: 2 con Bergamo e 1 con Pairetto. Renato Cipollini (all'epoca presidente del Bologna): 2 con Bergamo. Bergamo: 1 con Pairetto. Pradè, direttore sportivo della Roma: 1 con Mazzini. Spalletti (allenatore dell'Udinese): 1 con Bergamo.

Rivera: Anche Nerone non può più difendersi. Gianni Rivera, alla presentazione di un libro, presso la FIGC, ha dichiarato: "Se ci sono queste nuove intercettazioni non capisco perchè non siano uscite prima. Non capisco perchè Luciano Moggi non le abbia mostrate prima per difendersi. È una cosa strana, ma l'Italia è un paese strano...". L'ex campione ha, evidentemente, risposto senza aver seguito i fatti, senza sapere il lavoro che c'è dietro il "ritrovamento", le difficoltà ed i tempi tecnici necessari per farlo. Rivera ha risposto così sulla questione "scudetto di cartone": "Revocare lo scudetto 2006 assegnato all'Inter? Starà alla Federcalcio decidere se revocare, o meno, il titolo, dopo aver acquisito gli atti della procura di Napoli. Non so se sarebbe stato meglio non assegnarlo. All'epoca dei fatti c'era un Commissario che aveva i poteri per assegnarlo e decise così". Sul coinvolgimento di Giacinto Facchetti nelle nuove intercettazioni, l'ex Golden-Boy ha dichiarato: "Non so in che modo sia tirato in ballo. Non può più difendersi? Anche su Nerone si dicono cose per le quali non può più difendersi".

Riunione con Zac. Ieri mattina, a Vinovo, Zaccheroni ha tenuto una riunione tecnica con la squadra al gran completo. Il tecnico romagnolo ha tenuto a rapporto i suoi per circa mezz'ora, chiedendo massima concentrazione per centrare l'obiettivo minimo rimasto a disposizione. Sembra che Zac abbia chiesto anche di non lasciarsi distrarre dalle vicende legate a Calciopoli.
Zaccheroni per la partita con l'Inter ha recuperato Del Piero e Diego, ma non ha ancora scelto il modulo da adottare: Diego giocherebbe se la scelta cadesse sul modulo con un trequartista dietro le punte, mentre si accomoderebbe in panca con il 4-4-2.

Gianfelice Facchetti restituirebbe lo scudetto di cartone. Per Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto, restituire lo scudetto di cartone sarebbe una mossa vicente, un gesto "molto eclatante ma che avrebbe il potere di far acquisire ancora più punti alla nostra storia". Sembra che Gianfelice abbia fatto questa dichiarazione un po' scherzando e un po' sul serio, con uno sguardo tra il dolce e il severo. Fantastico.

Restituire lo scudetto di cartone? No. L'Inter non raccoglie l'input del figlio del Cipe, e da voci fatte filtrare, non ha intenzione di restituire quello scudetto 2005-06 assegnato a tavolino dal suo ex CDA Guido Rossi, dopo le sentenze di Farsopoli. Dalla sede nerazzurra nessun commento alle dichiarazioni di Gianfelice Facchetti, ma i media interpretano i pensieri della dirigenza nerazzurra, scrivendo che non restituire quello scudetto è il pensiero diffuso fra la dirigenza interista per "una scelta di coerenza, affinchè non passi, ora e in futuro, il pensiero che l'Inter adottava gli stessi comportamenti dei personaggi puniti dalla giustizia sportiva e imputati nel processo penale a Napoli". Scrivono che, dalla sede nerazzurra, si farebbe notare che "Non sarebbe affatto un bel gesto, ma un brutto gesto nei confronti dei tifosi interisti".

Aigner ribadisce: "Non l'abbiamo dato noi lo scudetto all'Inter". Nel corso della trasmissione 'Qui studio a Voi stadio', su Telelombardia, Gerhard Aigner, uno dei tre saggi di Guido Rossi, spesso usati come "paravento" per giustificare l'assegnazione di quello scudetto di cartone, ha ribadito: "Noi non abbiamo deciso di dare il titolo all'Inter, noi tecnicamente abbiamo detto che era possibile farlo. Il nome dell'Inter non ci era stato proposto. Dovevamo per forza fare una classifica di quel campionato per via delle Coppe europee, ma non era necessario dare il titolo a qualche squadra. Per me sembrava normale non assegnare il titolo in quelle circostanze perchè c'erano dubbi sulla regolarità del campionato. C'era un malessere generale in quel campionato, c'erano molte componenti implicate. Non sono sorpreso da ciò che è uscito in questi giorni. Allora la situazione in Lega Calcio era molto grave, ma tutti erano responsabili. Gli arbitri erano troppo esposti alla situazione della Lega Calcio e sono stati anche vittime. Tutti hanno contribuito a crearla e trovare chi è stato il più o meno colpevole è difficile".

Sudafrica, tende speciali per i giocatori inglesi. Fabio Capello è un noto perfezionista e non lascia nulla al caso. Il ct dell'Inghilterra, preoccupato per gli effetti dell'altitudine del Sudafrica, avrebbe sottoposto i giocatori della nazionale a test approfonditi nel corso di questa stagione. Secondo quanto riporta il quotidiano britannico Daily Mail, alcuni atleti, risultati particolarmente sensibili agli effetti dell'aria rarefatta, verrebbero sottoposti ad un particolare "allenamento" notturno in modo da farli abituare alle condizioni che troveranno in Sudafrica. Questi giocatori, infatti, dovranno dormire, nelle loro abitazioni, in tende speciali d'alta quota.


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