Cari tifosi, non temete, la Juventus sarà tutelata e difesa in ogni sede. Parola di Andrea.

News, 2 ottobre 2010.

"Cari tifosi, tuteleremo i colori bianconeri in ogni sede competente", firmato: Andrea. Cobolli Gigli: "L'avrei fatto anch'io, se..." Anche Rinaudo KO. Bianconeri subito al lavoro. Del Neri a ruota libera. Amauri: Un pensierino per giocare domenica ce lo faccio. E' il momento di Grygera. Martinez: A centrocampo si corre molto. Cordoba: La Juve è stata in B, è un handicap. Ridotta da tre a due giornate la squalifica di Mexès. Perdita record per il City.

La lettera di Andrea Agnelli - Dal sito ufficiale www.juventus.com, Andrea Agnelli, nell'imminenza della gara ha voluto parlare ai tifosi bianconeri, ma evidentemente non solo a loro. Questo il testo della lettera: "Cari tifosi, questa prima parte di stagione agonistica è stata spesso accompagnata da polemiche, da opinioni e in taluni casi da attacchi veri e propri alla Juventus e alla sua storia. Tra poche ore si aprirà il palcoscenico su una partita che da sempre racchiude gran parte della storia del calcio. Una storia per noi juventini fatta di passione e molto spesso di vittorie, tutte meritate sul campo. Le chiacchiere degli ultimi mesi hanno contribuito ad alzare i toni, mescolando spesso i ruoli. È venuto ora il momento di occuparsi del presente. Un tempo in cui gli azionisti e il management sono da una parte impegnati a tutelare e difendere i colori bianconeri in ogni sede, con i giusti strumenti e nel modo più corretto e trasparente, e dall’altra si concentrano quotidianamente per mettere in condizione i calciatori di offrire una prestazione all’altezza dei colori bianconeri. Un tempo nel quale i tifosi, con senso di responsabilità perfino superiore a quello di alcuni dirigenti, sostengono la propria squadra anche nei momenti di difficoltà, senza cadere in inutili esagerazioni e violenze che macchierebbero l’impegno congiunto di tutti coloro che hanno a cuore la Juventus: calciatori, tecnici, dirigenti, dipendenti e milioni di sostenitori. Un tempo che dura da 113 anni e continuerà anche dopo questi novanta minuti nei quali tutti dovremo essere tifosi leali per poi tornare al nostro lavoro: la Juventus continuerà a farlo nelle sedi competenti perché le ragioni di tutti siano ascoltate e valutate con pari dignità. Forza Juve. Andrea Agnelli".

E anche Cobolli si ridestò – Anche a Cobolli Gigli gli ‘onesti’ nerazzurri sembrano un po’ meno tali di quanto dimostrava di credere nella sua presidenza’smile’ e, vedendo la lettera di Andrea ai tifosi juventini, si sovviene che avrebbe potuto scriverla anche lui se…. Ma solo se…. “Lo scudetto del 2006 è stato vinto sul campo dalla Juventus. Il presidente Andrea Agnelli sta facendo egregiamente il suo mestiere. Se nel 2006 avessi avuto tutti gli elementi a disposizione, probabilmente avrei potuto parlare nello stesso modo” e “''Ho apprezzato molto le dichiarazioni del presidente Agnelli -dice Cobolli Gigli all'Adnkronos -. Mi auguro che la Juventus sia in grado di offrire una buona prestazione a Milano, spero che la squadra recuperi le energie dopo la gara d'Europa League pareggiata ieri a Manchester. Condivido in pieno l'appello a pensare serenamente al campo: poi, i processi faranno il loro corso''.

E anche Rinaudo andò KO – Anche i nuovi arrivi in casa Juve non sembrano indenni dalla 'maledizione infermeria': non sfugge alla regola Leandro Rinaudo che, come annuncia un comunicato della società "Nella giornata di ieri Rinaudo ha lamentato un forte mal di schiena con lombosciatalgia acuta. Oggi e nei prossimi 2-3 giorni sarà a riposo ed effettuerà le cure mediche e fisioterapiche. Non sarà a disposizione per la gara contro l'Inter".

Bianconeri subito al lavoro – Rientrata nella notte da Manchester la Juve si è messa subito al lavoro per preparare la partita con l’Inter, in programma domani sera al Meazza, alle ore 20.45. Subito seduta mattutina con allenamento in palestra per chi ha giocato a Manchester, invece esercitazioni tecniche, dopo il consueto riscaldamento, per gli altri. Traoré e Amauri a parte, col lavoro di recupero personalizzato. Oggi allenamento pomeridiano e conferenza stampa di Del Neri.

Del Neri a mitraglia prima di Inter-Juve - Intervistato da Sky Sport 24, Gigi Del Neri parla un po' di tutto. Invita, come spesso ha fatto fino ad ora, ad avere pazienza: "Cambiamenti radicali non hanno mai portato risultati immediati, ma risultati a tempo, noi ora stiamo ottenendo buoni risultati e siamo fiduciosi per il futuro. Ho trovato grande disponibilità da parte dei ragazzi, voglia di lavorare, dare il massimo c'è sempre, ho visto grande applicazione anche su un cambiamento di mentalità e di gioco dal punto di vista tattico. La Juve trarrà grandi vantaggi da questa annata". Poi accetta di parlare del suo modulo base: "Sono rispettoso di tutti i modelli, più che di modulo parlerei di organizzazione di gioco, non c'è un modulo vincente ma un modello di organizzazione di gioco e ogni allenatore ne ha uno. Tutti sono rispettabilissimi. Il mio è il 4-4-2 che poi non è sempre 4-4-2, perché alla fine chi gioca con due ali gioca col 4-2-4, l'importante è che ci sia un'idea di continuità e io non cambio". Quando gli viene chiesto cosa lo faccia arrabbiare di più, risponde: "Un movimento tattico sbagliato: i gol sbagliati, i rigori sbagliati, fanno parte di una situazione tecnica. Mi piace capire se i giocatori capiscono dove sbagliano perché vuol dire che siamo a una svolta di mentalità, mi piace discutere con i miei giocatori. Si può migliorare sempre capendo che bisogna passare sopra gli errori". Non nasconde, e come potrebbe, il problema dei troppi gol incassati: "13 gol subiti e 21 fatti la dicono lunga sulla potenzialità di questa squadra in attacco, se fossimo perfetti saremmo primi in classifica. Dobbiamo trovare gli equilibri. Speriamo di diminuire i gol presi aumentando quelli fatti".
Subito dopo Del Neri entra nel clima della sfida contro l'Inter: "Ci sono state tante partite importanti, soprattutto quando ho iniziato ad allenare. È una sfida che interessa a tutta Italia. La Juve è una squadra amata da tutta Italia, siamo consapevoli della nostra voglia di dare il massimo. questa è una sfida importantissima, ma ne ho affrontate altre molto più importanti e difficili per me. La affronto in maniera serena perché devo dare serenità al gruppo, se un allenatore si spaventa per una gara meglio che cambi mestiere". Del Neri non si tira indietro quando c'è da parlare di Krasic: "Lui ha ancora molti margini di miglioramento, ne sono certo, un ragazzo generoso con qualità importanti, uno che piace per forza perché è generoso, propositivo. Noi pensiamo di essere tutti Krasic, il gruppo ha questa mentalità. Quello che non voglio si ribalti mai è questa voglia di far bene di approcciarsi in campo con questa intensità, la voglia di non mollare mai. Poi a volte giochi meglio a volte peggio".
Gli chiedono di Andrea Agnelli e Del Neri risponde: "Certo il presidente è una persona fondamentale per noi, ha dato una sterzata di entusiasmo e di forza psicologica perché porta un nome importante che ha dato molto alla Juve. È sempre vicino al nostro gruppo, ho sempre detto che una squadra raggiunge obiettivi se ha una solidità che può reggere nel comando. Noi non intendiamo prendere la nostra linea ma quella del presidente". E' un Del Neri "No limits", come vuole sia anche la sua Juve.

Parla Amauri, dal City all'Inter - Amauri, intervistato da Juve Channel, ha analizzato la partita di Manchester: "Quella della Juve è stata una grandissima partita. Nel finale è sfumata la vittoria e sulla traversa colpita da Ale, avevo davvero visto il pallone dentro…Non è facile giocare così a Manchester. Hanno la difesa meno battuta della Premier League e sono un’ottima squadra. Abbiamo anche sofferto, ed è normale, ma alla fine abbiamo dato un gran bel segnale". Poi ha garantito che farà di tutto per esserci nella sfida di domenica: "La condizione migliora e ho iniziato a fare i test per vedere come reagisce la caviglia l’infortunio è stato brutto, ma meno grave di quello che sembrava inizialmente. Sono stato fortunato, ma perché mi sarei potuto fare davvero male. Domani sosterrò gli ultimi test e poi valuteremo il da farsi". Infine, l'attaccante bianconero ha parlato della lettera di Andrea Agnelli ai tifosi e della sfida di domenica sera contro l'Inter: "Il Presidente ha invitato i tifosi a rimanere sereni ed è giusto, perché è una gara molto sentita non solo dal pubblico, ma anche da noi giocatori. Lui ci sta sempre vicino è spesso qui a Vinovo e la sua vicinanza ci aiuta a sentirci ancora più forti. La gara con l’Inter è il derby d’Italia e speriamo di fare bene, sapendo di averne le possibilità. L’Inter è forte, ha cambiato solo allenatore e Benitez è un gran tecnico. In questo momento Eto’o sta facendo la differenza e in Champions League hanno giocato una bella partita, ma non sono imbattibili Ce la metterò tutta per essere in campo, perché è una partita che non vorrei perdere. Se non sarà possibile farò un gran tifo per i miei compagni".

Grygera: E' il mio momento - Partito col posto stabile in panchina, Zdenek Grygera sta rapidamente scalando posizioni nella considerazione di Del Neri, come alternativa sia a Motta che a De Ceglie. E racconta la sua soddisfazione al Corriere dello Sport: "E' un bel momento. Lo aspettavo da tanto, adesso spero di continuare così. Destra o sinistra? Mi metto a disposizione della squadra, non ci sono problemi. Sono contento perchè la difesa ha retto molto bene contro i grandi attaccanti del Manchester City. Segno che stiamo crescendo. Ora dobbiamo continuare a lavorare perchè questo è solo l'inizio. Tra pochi giorni c'è l'Inter e dobbiamo farci trovare pronti".

Martinez: Sapevo che alla Juve avrei dovuto correre di più - Jorge Martinez, ormai ristabilitosi dalla distorsione al ginocchio sinistro e in campo per 55' contro il City, spera di essere ormai completamente pronto, anche se il suo ruolo qui richiede polmoni al massimo dell'efficienza: "E' andata abbastanza bene. Non sono al cento per cento ma credo di aver fatto una buona partita. Il ruolo di esterno? Devo correre di più di quanto fossi abituato a Catania. Ma quando ho firmato per la Juve sapevo che avrei giocato a centrocampo...".

Cordoba declassa il derby d’Italia – Ivan Ramiro Cordoba ha appena tagliato il traguardo delle 300 partite con la maglia dell’Inter e, forse per questo, fa un regalo alla maglia che ama ponendola un gradino sopra quella bianconera, a prescindere: “Contro la Juventus è sempre una gara speciale – dice alla Gazzetta dello Sport - che va giocata in modo speciale. Derby d'Italia malgrado loro siano stati in B? Questo è un handicap, ma per loro…”. Mai dire mai...

Ridotta la squalifica di Mexès - Oggi la Corte di Giustizia Federale ha ridotto da tre a due giornate la squalifica di Mexès, rimediata dal difensore francese a seguito dell'espulsione nella partita Brescia-Roma, da tre a due a giornate. Tuttavia la multa, che originariamente era di 10.000 euro, è stata contestualmente aumentata a 20.000 euro. Mexès dunque dovrà scontare l'ultima giornata di squalifica domenica, saltando la trasferta di Napoli, per poi tornare a disposizione di Ranieri per il match casalingo con il Genoa.

Perdita da record in bilancio per il Manchester City – Il 30 settembre il Manchester City ha chiuso il bilancio con una perdita record di ben 139,8 milioni di euro. A permettere al City dello sceicco di raggiungere questo record hanno concorso e la faraonica campagna acquisti e l’importante aumento del monte ingaggi. Ma al City nessuno si preoccupa, il passivo di bilancio era già ampiamente preventivato: "Si può esser sicuri che i prossimi anni non sarà necessario acquistare calciatori così importanti - ha dichiarato il direttore esecutivo Garry Cook - Ora abbiamo una squadra molto competitiva".


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