Avv. Trofino: ricusazione strana; no alla prescrizione. Avv. Paco D'Onofrio: Figc riapra Calciopoli!

News, 15 marzo 2011.

L'avv. Trofino: la ricusazione è anomala e senza fondamento. Niente prescrizione, vogliamo la parola 'fine', il restore sportivo e la rivalsa di tifosi e proprietà. L'avvocato Paco D'Onofrio: Dev'essere la Figc a riaprire d'ufficio Calciopoli. Ibra squalificato per tre giornate. Stangata del giudice sportivo sulla Lazio. Marco Motta squalificato per un turno.  Multate Juventus, Brescia, Lazio e Juventus. Barça e Valencia reagiscono con molta durezza alle accuse di doping. Zamparini: Sono stufo del mondo del calcio; altre due sconfitte  e me ne vado. Il Cittadella si aggiudica il derby veneto e inguaia Calori.

L'avv. Trofino: Vogliamo arrivare in fondo al processo - Il processo di Napoli volge ormai alla fine ma sulla sua strada è sorto un ostacolo: la ricusazione del presidente Casoria chiesta dai Pm; e il momento in cui questa richiesta è arrivata lascia molto perplesso l'avvocato Paolo Trofino, legale di Luciano Moggi, che ne ha parlato ai microfoni di Radio Power Station, nel corso di 'Tutti pazzi per la Juve': "L’ipotesi dell’esistenza di una cupola con a capo Luciano Moggi è un’ipotesi completamente frantumata e devastata dall’istruttoria dibattimentale. Per noi il processo era praticamente finito, aspettavamo solo di stabilire gli interventi finali dei difensori e le discussioni. Poi il pubblico ministero ha azionato quell’articolo per dimostrare un’accusa che era rimasta assolutamente nel vano, distrutta e frantumata, dopodiché visto che la nuova prova non aveva prodotto niente restavano solo le discussioni finali. Quindi il processo era già finito prima di questa richiesta di ricusazione. Inoltre la richiesta è fatta solo verso il presidente del collegio, e, se venisse accettata, metterebbe anche gli altri due giudici nella condizione di non poter continuare, perché sia la dottoressa Gualtieri che la dottoressa Pandolfi sono già state trasferite in altri uffici. Quindi bisognerebbe ricomporre un nuovo collegio da capo ed immaginate che lavoro per i giudici. E quindi io sono molto perplesso". E perciò la difesa di Moggi, considerando l'anomalia di questa mossa e le conseguenze che avrebbe, sta studiando le contromosse: "Noi non staremo fermi su queste ultime iniziative della Procura. Aspetteremo il 25 marzo per quanto riguarda la decisione sull’istanza di ricusazione, ma è evidente che questo atteggiamento della Procura è stranissimo e anomalo perché un’istanza di ricusazione, quasi mai fatta da nessun pubblico ministero, qui addirittura è stata ripetuta due volte mettendo in piazza i panni sporchi della magistratura napoletana e non se ne capisce il perché. Se questo processo dovesse ricominciare da capo, immaginate quanto tempo ci vorrebbe ai nuovi giudici per leggere tutte le migliaia e migliaia di pagine ed ascoltare le migliaia di telefonate. Ci vorrebbe un anno solo per conoscere il processo ed iniziare a rifarlo. Perché il pubblico ministero chiede questo e perché lo chiede solo dopo un 507? Ovvero nell’ultima udienza la Procura ha chiesto di ascoltare alcuni testi ai sensi della norma del codice che prevede che alla fine dell’istruttoria dibattimentale le parti possono ancora richiedere delle prove. Questo significa però che se la Procura ancora cerca delle prove il 1° di marzo 2011 evidentemente pensa che il processo non è ancora ben definito da prove serie. Se poi questi testi dell'accusa che arrivano fanno la figura che hanno fatto, che ovviamente non è riportata dai media esattamente come è avvenuta, ma è una totale débâcle per l’accusa, e l’istanza di ricusazione arriva il giorno dopo. Noi comunque faremo le nostre mosse che ovviamente non posso anticiparvi per motivi di strategia difensiva". A Moggi e ai suoi difensori non interessa la prescrizione (che comunque "è rinunciabile a termini di legge. La rinuncia alla prescrizione è un diritto soggettivo"): vogliono vedere la parola fine sul processo: "Noi vogliamo la parola fine e vogliamo il 'restore' di alcune situazioni di carattere sportivo, la rivalsa dei tifosi e della proprietà che hanno scoperto che tutto il mondo faceva delle cose normali. Andare a cena con Bergamo e Pairetto, se non si dimostra che in queste cene avvenivano accordi di carattere illecito, erano semplici incontri fra persone che si conoscevano, come ad esempio Moggi che conosce Bergamo da 40 anni, da quando l'ex designatore faceva l’arbitro. E molte di queste amicizie esistono ancora oggi come per qualche guardalinee ancora in attività che alza la bandierina..."

Riaprire Calciopoli - Nel suo intervento a 'Tutti pazzi per la Juve', l'avvocato Trofino ha parlato anche del mutato atteggiamento della società bianconera in merito alla riapertura di Calciopoli sul piano sportivo: "Andrea Agnelli ha fatto un passo, ha fatto l’esposto sul quale Palazzi, con un leggero ritardo, sta mandando avanti questa indagine. Revisionare un processo sportivo è piuttosto difficile perché i tempi di prescrizione sono abbastanza difficili da superare...". Ma Paco D'Onofrio, legale di Luciano Moggi sul versante sportivo, dalla sua pagina Facebook, sostiene che "con tutta la mole di prove emerse dal processo di Napoli", è la Figc che, "invece di limitarsi all'eventuale revoca dello scudetto" di cartone all'Inter, avrebbe "l'obbligo di riaprire d'ufficio Calciopoli".

Giudice sportivo: tre giornate ad Ibra - L'attaccante del Milan, espulso nel secondo tempo della partita con il Bari per una manata rifilata al giocatore avversario Rossi, è stato sanzionato dal giudice sportivo con tre giornate di squalifica oltre ad una ammonizione con diffida per "comportamento non regolamentare in campo". In particolare, come precisato nel comunicato ufficiale, la sanzione è stata comminata "per avere, al 28' del secondo tempo, a giuoco in svolgimento ma con il pallone non più a distanza di gioco, colpito volontariamente, da tergo, con una manata all'addome, un calciatore avversario (Rossi, ndr), facendolo cadere al suolo, senza conseguenze lesive". Ibra dovrebbe pertanto saltare la partita di sabato prossimo a Palermo, il derby con l'Inter del 3 aprile ed infine la successiva gara con la Fiorentina. Il Milan, comunque, ha annunciato che farà ricorso contro la squalifica del proprio attaccante.

Giudice sportivo: stangata sulla Lazio - La sconfitta nel derby romano ha avuto pesanti conseguenze disciplinari per la Lazio. Tre giocatori bianconcelesti sono stati infatti squalificati dal giudice sportivo. In particolare, Radu ha ricevuto tre giornate di squalifica "per avere, al 42' del secondo tempo, a giuoco fermo, colpito un calciatore avversario con una testata in fronte, senza conseguenze lesive; infrazione rilevata da un Assistente". A Ledesma sono state comminate due giornate di squalifica ed una ammenda di 5.000 € "per avere, al 45' del secondo tempo, rivolto all'arbitro pesanti insulti". Infine, Lichtsteiner, già diffidato, è stato punito con una giornata di squalifica in seguito all'ammonizione ricevuta nel corso della partita. Non è stato invece preso alcun provvedimento nei confronti di Matuzalem, per il quale il procuratore federale Palazzi aveva segnalato lo scontro, sfuggito alla terna arbitrale, tra il giocatore della Lazio e Totti. Il giudice sportivo, dopo aver visionato le immagini TV ed aver richiesto delucidazioni all'arbitro, ha deliberato di non adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti di Matuzalem, poiché "il gesto compiuto dal calciatore laziale, di accentuata potenzialità lesiva per l'energia impressa nell'appoggiare il piede al suolo, non consente di esprimere, nell'esclusione di ogni ragionevole dubbio, un giudizio certo circa l'intenzionalità lesiva, che connota la 'condotta violenta'. La dinamica del movimento, nella concitazione dell'iniziale contrasto e del successivo 'scavalcamento' del corpo al suolo per raggiungere il pallone, può suffragare in egual misura contrastanti valutazioni circa l'effettiva volontà di calpestare il volto dell'avversario. E in dubio pro reo".

Una giornata di squalifica per Marco Motta - Il giudice sportivo ha squalificato per una giornata di gara il bianconero Marco Motta espulso a Cesena "per doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario". Oltre ad Ibra ed ai laziali, squalificati anche: per tre giornate Galloppa (Parma), espulso "per avere, al 14' del secondo tempo, colpito volontariamente 'a gamba tesa' il petto di un avversario, che poteva riprendere il gioco dopo l'intervento dei sanitari"; per una giornata" oltre a Motta: Caracciolo (Brescia), Cordoba (Inter) e Tissone (Sampdoria), tutti espulsi per doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario. Un turno di squalifica anche per ben 13 calciatori, già in diffida e nuovamente ammoniti: per comportamento scorretto nei confronti di un avversario Vucinic (Roma), Hetemaj e Zebina (Brescia), Mantovani e Cesar (Chievo), Munari (Lecce), Lucarelli (Parma), Bovo (Palermo), Astori (Cagliari) e Alvarez (Catania); per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara Maggio (Napoli) e Giaccherini (Cesena); per comportamento non regolamentare in campo Andreolli (Chievo). Inibito per ulteriori giorni 15 il team manager del Brescia Edoardo Piovani "per avere, essendo già colpito da provvedimento disciplinare, violato il divieto di accesso agli spogliatoi (art. 22 n. 8 CGS)"; inibito sino a tutto il 24 marzo il direttore sportivo del Cesena Maurizio Marin, "per avere, al 44' del secondo tempo, proferito un'espressione blasfema, infrazione rilevata dal quarto ufficiale".

Multe a Roma, Brescia, Lazio e Juventus - Il giudice sportivo ha inflitto alla Roma un'ammenda di 35.000 euro per avere suoi sostenitori: nel corso del secondo tempo, indirizzato ripetutamente un fascio di luce-laser sul portiere avversario; nel corso della gara, lanciato nel recinto di giuoco un petardo ed un fumogeno e, nel proprio settore, fatto esplodere due petardi e acceso numerosi fumogeni e bengala; al 6' del primo tempo e per qualche minuto, esposto uno striscione dal tenore insultante per la tifoseria avversaria, e per avere inoltre omesso di impedire l'ingresso nel recinto di giuoco di persona non autorizzata che, al 28' del secondo tempo, insultava un calciatore della squadra avversaria. La Juventus è stata multata di 6.000 euro "per avere suoi sostenitori, prima dell'inizio della gara, rivolto all'Arbitro un coro insultante e, nel corso della gara lanciato sul terreno di giuoco due bengala". Un'ammenda di 20.000 euro è stata comminata al Brescia per avere suoi sostenitori: nel corso del primo tempo, indirizzato a due calciatori della squadra avversaria cori costituenti espressione di discriminazione razziale; nel corso della gara, lanciato sul terreno di giuoco un bengala e due petardi ed acceso numerosi bengala e fatto esplodere alcuni petardi nel proprio settore; omesso di impedire l'ingresso e la permanenza nel recinto di giuoco di numerose persone non autorizzate. Infine multata di 6.000 euro la Lazio per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato nel recinto di giuoco tre petardi e tre fumogeni e acceso nel proprio settore numerosi fumogeni.

Accuse di doping: Barça e Valencia reagiscono con indignazione - A lanciare la bomba è stato Antonio Alcalà, di Cadena Cope, potente radio di proprietà della conferenza episcopale iberica e di fede terrena madridista. Nel programma 'El partido de las 12', diretto appunto da Alcalà, è stato riferito che il Real Madrid chiederà controlli antidoping più seri, andando all'attacco, in particolare, di Barça e Valencia: i catalani sarebbero stati accostati a 'dottori dalla dubbia reputazione', mentre gli andalusi addirittura a Eufemiano Fuentes, il medico al centro dell'inchiesta sul doping di Operacion Puerto. Ma a Barcellona e a Valencia non sono rimasti a guardare. Dura la reazione blaugrana, espressa in un comunicato sul sito ufficiale: "Dopo le gravi insinuazioni diffuse ieri sera da 'Cadena Cope', il Barcellona vuole esprimere pubblicamente la propria indignazione assoluta per queste allusioni infondate che accomunerebbero il club a pratiche di doping, e vuole manifestare la propria condanna per azioni che non hanno niente a che vedere con il gioco limpido e che screditano gravemente l'immagine della competizione sportiva. Il Barcellona esige una rettifica immediata e annuncia che gli uffici giudiziari stanno già studiando azioni legale volte a difendere l'onore del Club, dei suoi tecnici, dei giocatori e dei proprio medici, obiettivo per cui è disposto ad arrivare fino in fondo. Le accuse hanno peraltro un effetto boomerang su tutto il calcio spagnolo, visto che i giocatori del Barça compongono lo scheletro della Nazionale iberica campione del Mondo in Sudafrica pochi mesi fa". Ma anche il Valencia non ha mancato di esprimere tutta la sua indignazione: "Il Valencia vuole manifestare la propria indignazione di fronte alle notizie date da Cadena Cope e rilanciate da numerosi media. Il Valencia non ha mai lavorato, né si è mai avvalso in forma diretta o indiretta del signor Eufemiano Fuentes e qualsiasi affermazione contraria può considerarsi una grave mancanza di sincerità da parte dei media che la supportano". E allora Cadena Cope si è scusata: "Cadena Cope ha informato domenica dell'intenzione del Real Madrid di chiedere alla Federazione spagnola di calcio e agli organismi competenti un maggior controllo sul livello degli arbitraggi e un maggior rigore nei controlli anti-doping nel calcio. Nella notizia sono stati citati Valencia e Barcellona. Cade Cope ci tiene a precisare che non ha mai posto, né porrà mai in dubbio i risultati sportivi di questi due club, né il comportamento dei loro medici e l'onestà dei loro giocatori. La nostra redazione sportiva ha solo considerato degno di nota il fatto che il Real Madrid abbia sollecitato maggiori controlli antidoping. La nostra intenzione è quella di collaborare per allontanare qualunque sospetto sulle squadre spagnole. Cadena Cope chiede scusa a Barcellona e Valencia e ai loro tifosi e mette i propri microfoni a disposizione delle dirigenze dei due club. Il nostro unico obiettivo è informare e non intendiamo in nessun caso partecipare ad una campagna diffamatoria nei confronti di alcun club o sportivo spagnolo".  Tra le cose su cui Alcalà aveva sollevato dubbi c'era il cocktail che i giocatori del Barça bevono dopo ogni partita, per accelerare il recupero dallo sforzo: ha subito risposto il medico dei blaugrana, Ramon Segura, professore all'università di Barcelona, che ha spiegato trattarsi "di un mix di glucosio, sostanze nutritive, vitamine e idrati, non c'è alcun segreto", spiegando che è stato introdotto proprio quando il tecnico blaugrana era Louis Van Gaal e Mourinho era il suo assistente.

Zamparini: Sono stufo, me ne vado - Gli errori arbitrali del nuovo calcio pulito hanno stancato Zamparini, che, al 'Corriere dello Sport', esterna propositi di abbandono: "Quel fuorigioco lo vedeva anche un bambino. Non so come abbia fatto il guardalinee a non accorgersene. Protestare? No, lasciamo stare. Io l'anno prossimo spero di non essere più nel mondo del calcio perché sono davvero stufo. La società è da tempo in vendita e mi auguro che arrivi qualcuno in grado di comprarla perché voglio uscire da questo ambiente. Non è stato un brutto Palermo, ma certo dopo cinque sconfitte di fila la squadra ha perso in sicurezza. Non abbiamo disputato una grande prova anche se abbiamo combattuto. Adesso ci aspettano le sfide contro Milan e Catania che credo perderemo entrambe, arrivando a sette ko consecutivi. Non il massimo, ma meno male siamo salvi... Speriamo di chiudere questa stagione in maniera onorevole perché non meritiamo un finale del genere. Cosmi? Sta lavorando e qualche indicazione positiva c'è". E ha ribadito la sua intenzione a Radio 24: "Se perdo anche con Milan e Catania mi dimetto da presidente del Palermo: sarebbe un record perché sette partite di fila non le ho mai perse. Ma neanche cinque".

Serie B: al Cittadella il derby veneto - Al 'Tombolato' è terminato 3-1 un derby veneto senza storia, con un Padova sempre più in crisi: e a questo punto non è da escludere un ribaltone sulla panchina padovana, con un Calori decisamente traballante. Nassi e Piovaccari (doppietta), per la formazione di Foscarini, e Vantaggiato su rigore per i 'cugini' i marcatori di giornata. Con questo successo il Cittadella sale a quota 37, allontanandosi dalla zona calda e portandosi a meno due dal Padova, fermo a 35.


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