Il dopo-Palazzi di Moratti: Lo scudetto del 2006 è un risarcimento. Abete: L'esposto non c'entra

News, 1° aprile 2011.

Moratti senza pudore: Lo scudetto del 2006 è un risarcimento per i torti subiti in quegli anni. Abete: l'attuale iter è frutto di autonome valutazioni della Procura, non dell'esposto della Juve. Chiellini ne avrà per un mese; in dubbio anche Del Piero. Moggi:  Blanc, da bravo imbonitore, lancia un altro projettò. De Laurentiis e Lotito fanno a pugni per la ripartizione dei diritti Tv. Roma-Juve: arbitra Rocchi, assistito da Copelli, l'uomo di Meani. Limitazioni del Casms per Juve-Genoa e Fiorentina-Juve. Neymar andrà al Chelsea e Krajnc al Genoa: a Marotta resta l'etica. I diritti della serie B digitale ex Dahlia vanno a Mediaset. In Spagna le Tv l'anno prossimo imporranno il calcio spezzatino. Fifa e Uefa sospendono la Bosnia. Maximulta e avvertimento per Balotelli dal City.

Moratti: Con Palazzi incontro sereno ed educato - Data la mole di materiale quantomeno imbarazzante, ma di più, venutosi ad accumulare a carico dell'Inter, dato l'esposto presentato da Christian Vieri in relazione al dossieraggio e ai pedinamenti subiti, si poteva pensare che Moratti, dopo la visita che cortesemente il procuratore federale ha voluto rendergli a domicilio, potesse essere quantomeno preoccupato per le conseguenze delle azioni compiute dai dirigenti nerazzurri. Niente di tutto questo. Palazzi deve proprio aver seguito alla lettera il consiglio della Gazzetta di non mostrare accanimento e infatti il Moratti che si presenta ai cronisti dopo il faccia a faccia è assolutamente tranquillo, è lui stesso a dichiararlo: "Ho chiesto scusa per aver definito ridicola questa indagine, ma ritengo kafkiano quello che sta succedendo. Mi hanno letto la trascrizione di alcune intercettazioni. Siamo tranquilli. Non rinuncerò mai allo Scudetto del 2006, non è qualcosa che mi rimane sullo stomaco. Continuo a considerarlo un risarcimento per i torti subiti in quegli anni. Come è andato l'incontro? L'importante è che ci fosse. Come è andata dovete chiederlo a lui ma è stato un incontro sereno ed educato da entrambe le parti". Spiega che aveva considerato la convocazione di Palazzi ridicola "ma - ripete - allora non ero preoccupato, la consideravo kafkiana ma mi sono anche scusato di quelle dichiarazioni di cui mi sono pentito. È stata comunque una cosa molto vicina a quella che avevo fatto con Borrelli ai tempi". Durante l'audizione, ribadisce, non c'è stato l'ascolto di alcuna intercettazione, solo la semplice lettura di alcune di esse. Sarà perché il semplice contenuto e le circostanze erano sufficientemente compromettenti da rendere ininfluente il tono? O forse rientra anche questo nella politica del 'non accanirsi'. Moratti evita di pronunciarsi in anticipo sulle eventuali conseguenze: "Non voglio entrare in decisioni successive, chiaramente sono più che convinto delle mie posizioni ma questo non toglie a loro la libertà di giudizio" e non lo turba nemmeno il fatto che l'incontro sia avvenuto a ridosso del derby: "Non è inopportuno, resta il fatto che magari uno non si senta parte di una situazione, ma era giusto che mi volesse sentire su questa cosa. È un qualcosa che riguarda me e non l'Inter. Lo scudetto del 2006 un tormento? Non lo è assolutamente". Come può essere un tormento qualcosa che non gli appartiene, in effetti?? E poi, è di cartone....

I paletti di Abete – Mentre Palazzi era da Moratti, il presidente federale incontrava un uomo di indubbie 'qualità morali ed umane', Cesare Prandelli, cui ha consegnato il primo Premio dedicato a Enzo Bearzot. Incalzato dai giornalisti, non ha potuto esimersi dal parlare anche dell’evento principale della giornata di ieri. Abete ha voluto mettere in chiaro che, come nel 2006, il ritmo e la musica li dirige sempre la Figc: "Rimangono due paletti. Il primo è il forte auspicio che entro giugno la situazione venga definita, il secondo è l'autonomia degli organi di giustizia e della Procura Federale. La Federcalcio ha dato la sua indicazione per chiudere il cerchio nell'ambito della stagione sportiva". Inoltre ha specificato che ciò che ha fatto smuovere la macchina della giustizia sportiva non è stato l’esposto di un giovin presidente piuttosto irriverente, ma l’attenzione della Procura Federale verso fatti nuovi emersi a Napoli. "Tutte le attività che svolge la Procura Federale sono collegate all'autonoma valutazione che fa nell'apertura di un'indagine, sulla base di esposti o di segnalazioni di atti processuali, della correttezza comportamentale dei soggetti tesserati. Va ricordato che l'approfondimento in atto della Procura nasce dalla volontà di valutare situazioni successivamente intervenute dopo Calciopoli che hanno poi avuto compiuta informazione in sede processuale. L'attivazione dell'iter non parte per l'esposto della Juve, ma per le valutazioni autonome della Procura". Ma se così stanno le cose si può dire che il ritardo di Calciopoli Bis(cione) non è di 300 giorni ma di quasi due anni: era infatti il 26 giugno 2009 quando, nell’aula 216 del Tribunale partenopeo, un ex arbitro ha dichiarato sotto giuramento di aver intrattenuto rapporti confidenziali con l’ex presidente nerazzurro Giacinto Facchetti quando era ancora in attività.

Chiellini: fuori un mese; e Alex? - Giorgio Chiellini dovrà restare lontano dal campo per trenta giorni a causa dell'infortunio maturato nella gara di martedì scorso Ucraina-Italia. La Juventus lo comunica tramite il suo sito ufficiale in cui specifica che le analisi hanno evidenziato una "lesione di primo grado del muscolo retto femorale della coscia destra".
Anche Alessandro Del Piero, fa sapere la società, ha abbandonato in anticipo la seduta di allenamento del giovedì per un fastidio agli adduttori e rischia di saltare la gara di domenica a Roma.

Moggi: Blanc eterno imbonitore - "C’è chi, nell’alto management (della Juve ndr), sembra vivere in un altro mondo, ad esempio l’ad francese Blanc che, come il più classico imbonitore, proclama che entro tre anni grazie allo stadio saranno fatti profitti superiori a quelli di Inter e Milan. Campa cavallo, meglio farebbe a sentire il popolo bianconero, basta con i 'projettò'". Con queste parole Luciano Moggi, dalle colonne di 'Libero' si schiera al fianco dei tifosi bianconeri cui ormai e più che palese che tutti i projettò di Monnsieur Blanc altro non sono stati, non sono e non saranno che inutili bla bla, che non portano da nessuna parte, se non a rimpinguare il conto in banca del francese. Poi Moggi, prendendo spunto da una frase di Sconcerti che parla del "disfacimento che è stato fatto della Juve cinque anni fa" ribadisce come quel disfacimento è quello che "la Juve subì per volontà di una proprietà e di consigliori interessati che non vollero opporsi a quelle accuse basate sul nulla, che puntualmente si stanno sgretolando nel processo di Napoli. L’elezione di Andrea Agnelli ha inaugurato un nuovo corso battendo subito la strada della revoca dello scudetto 2006 che l’ex consigliere dell’Inter, Guido Rossi, regalò ai nerazzurri 'per meriti etici'; niente di più obbrobrioso in rapporto alle sconvolgenti rivelazioni uscite dalle intercettazioni sparite ma poi 'ritrovate'. A Palazzi sono occorsi dieci mesi di meditazione per decidersi a sentire Moratti, e quanta accortezza è stata usata per non far sembrare l’incontro un 'segnale di accanimento' (così la Gazzetta, ovviamente). In questo quadro di eccesso di attenzione, Palazzi non chiama Moratti, ma va da lui".

Pugni e pepite - Nel nuovo calcio ripulito da quella nota banda di truffatori che stava a Torino, i presidenti di Serie A si prendono a pugni per questioni di soldi. Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, e Claudio Lotito, suo omologo della Lazio, hanno avuto una animata discussione alla cena, organizzata dal Consiglio di Lega, per trovare un accordo bonario sulla ripartizione dei diritti tv (e, precisamente, della quota di 200 milioni legati al bacino d'utenza). L'animata discussione è degenerata poi in scazzottata e Lotito è finito al tappeto. L'incontro di pugilato è stato poi sospeso, per l'intervento di spinga spinga spinga Galliani e di Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, che hanno trattenuto Lotito.

Sarà Rocchi l'arbitro di Roma-Juventus - Definite le designazioni delle quaterne arbitrali per la prossima trentunesima giornata del campionato di Serie A. Si partirà sabato 2 Aprile ore 18 con Brescia–Bologna affidata a Romeo (Ayroldi-Altomare; Candussio). A Rizzoli (Calcagno-Rossomando; Tagliavento) va il derby meneghino delle 20:30. Queste le designazioni per le gare di domenica: Napoli-Lazio (ore 12.30) Banti (Cariolato-Maggiani; Damato); Catania–Palermo Morganti (Giachero-Comito; Celi); Cesena–Fiorentina Gava (Padovan-Petrella; Baratta); Chievo–Sampdoria Brighi (Niccolai-Papi; Baracani); Genoa–Cagliari Giacomelli (Angrisani-Carretta; Guida); Lecce–Udinese De Marco (Di Liberatore-Stefani; Peruzzo); Parma–Bari Pierpaoli (Barbirati-Galloni; Tommasi). La gara di domenica sera dell'Olimpico Roma-Juventus sarà arbitrata da uno degli arbitri più in forma, Rocchi, coadiuvato dagli assistenti Copelli e Faverani (Orsato quarto uomo). Nemmeno fosse un un big match. Da notare la presenza dell'assistente Copelli, quello che a Reggio Calabria fece infuriare Moggi, e che Meani, in una telefonata, definisce uomo suo e di Galliani... ma che calca tuttora indisturbato i campi di calcio...

Casms: limitazioni per Juve-Genoa e Fiorentina-Juve - Il Casms (Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive) si è riunito per decidere in merito alle gare considerate a rischio dall'Osservatorio nei prossimi due turni di campionato (32sima e 33esima giornata): sono state decise limitazioni per sei sfide, limitazioni da cui saranno ovviamente esenti i possessori della Tessera del Tifoso: Udinese-Roma del 09/04/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Lazio; Bari-Catania del 10/04/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Sicilia; Juventus-Genoa del 10/04/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Liguria; Bologna-Napoli del 10/04/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Campania; Fiorentina-Milan del 10/04/2011, divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Lombardia; Fiorentina-Juventus del 17/04/2011, vendita dei tagliandi ai soli residenti nella regione Toscana.

Niente Neymar né Krajnc - Non che i tifosi bianconeri ci credessero, a dire il vero: dopo aver visto Marotta e i suoi prodi all'opera nell'affare Piazon, guidati dalla stella cometa dell'etica, non è che si possono aspettare che costoro portino alla Juve dei campioni; prima di tutto nemmeno li sanno riconoscere, e poi non è etico, suvvia. E così altri due talenti stanno prendendo strade diverse: il primo è Neymar, sempre più vicino al Chelsea, disposto a pagare al Santos, con cui si dice abbia già l'accordo, tra i 35 e i 40 milioni in due anni; il secondo, molto più modestamente, è Luca Krajnc, difensore sloveno del Maribor, classe 1994, che pare aver preso la via del Genoa di Preziosi.

A Mediaset i diritti Tv di serie B sul digitale - Dopo il crac di Dahlia tv, la Lega di serie B aveva rimesso all'asta i diritti tv di serie B del digitale terrestre, che ora sono stati assegnati a RTI (Reti Televisive Italiane), società del gruppo Mediaset. Erano circa 300.000 gli abbonati 'Dahlia' rimasti oscurati, che ora dovranno sottoscrivere un abbonamento a Mrdiaset Premium per poter vedere le 9 restanti giornate più playoff e playout.

Arriverà anche in Spagna il calcio spezzatino - Anche in Spagna saranno le televisioni a dettare, dal prossimo campionato, gli orari delle partite, come riferisce marca.com. Si giocherà infatti a partire dal sabato alle ore 16.00, per continuare alle 18.000 e alle 20.00 per terminare alle 22.00, completando così le quattro gare del sabato. La domenica cinque le partite in programma: alle 12.00, alle 15.00, alle 17.00, alle 19.00 e alle 21.00. L'ultima gara si disputerà il lunedì alle ore 21.00.

Bosnia sospesa da Fifa e Uefa -E' fallito il tentativo della Federazione della Bosnia di adottare lo statuto richiesta da Fifa e Uefa. La Federazione bosniaca da oggi, scadenza dell'ultimatum, sarà dunque sospesa dalle due associazioni internazionali. Fifa e Uefa esigevano che l'organo fosse diretto da un solo presidente e non da tre come avviene ora. Invece la N/FSBIH è guidata da un rappresentante croato, uno musulmano e uno serbo, a immagine dello Stato e delle sue etnie. La Nazionale della Bosnia-Erzegovina, allenata da Safet Susic, sarà dunque esclusa dalle qualificazioni ad Euro 2012: al momento la Bosnia era terza nel gruppo D, guidato dalla Francia, a un solo punto (e con una partita in meno) dalla coppia formata da Albania e Bielorussia, che occupa la seconda posizione.

Maximulta per Balotelli - L'ultima bravata è costata a Balotelli una settimana di stipendi, 100mila sterline, quasi 120mila euro: il lancio di freccette ai ragazzi delle giovanili da una finestra del centro sportivo di Carrington ha portato a Mario Balotelli, oltre alla multa, un 'warning' ufficiale: d'ora in poi non saranno tollerate ulteriori intemperanze. Al City stanno infatti perdendo la pazienza: finora il giocatore ha messo assieme tre mesi di infortunio, 10 goal, nove ammonizioni, due espulsioni, parecchie bravate, inclusa una rissa in allenamento con Boateng.


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