Cosa chiedereste ad Exor? Scrivetele e vi risponderà...

News, 7 aprile 2011.

Tutto ciò che vorreste chiedere ad Exor: ora possiamo. Possibili novità sul fronte societario bianconero. Lezione di tattica a Vinovo. La Primavera vince il derby (ed è il dodicesimo consecutivo). Moggi: Non ci son più le ammonizioni mirate di una volta. L'Inter potrebbe uscire dalla prima fascia. I guai di Zamparini potrebbero portare al sequestro cautelare  delle azioni del Palermo di sua proprietà. Galliani: Prandelli non può tifare Napoli. Mexès saluta la Roma: il suo futuro dovrebbe colorarsi di rossonero. Solito inarrestabile Barça: manita allo Shaktar. Il Manchester United espugna lo Stamford Bridge.

Scrivete ad Exor - Sul sito di Exor, la società con holding nerassurdo che controlla (purtroppo) il 60% della Juventus, è stata pubblicata la lettera che John Elkann, presidente ed amministratore delegato di Exor, leggerà agli azionisti della società il 28 aprile prossimo, giorno in cui è convocata l'assemblea ordinaria per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2010. Nella lettera viene reso noto che tutti - azionisti e non - hanno la possibilità di inviare quesiti, prima dell'assemblea, scrivendo una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. : "come noto da quest’anno, in base alla nuova normativa in vigore, gli azionisti hanno il diritto, anche prima dell’Assemblea, di fare domande e ricevere risposte secondo una procedura descritta sul sito internet www.exor.com. Noi abbiamo pensato di estendere questa possibilità anche a chi non è azionista della Società, che potrà quindi proporre un quesito su EXOR mandando una breve mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; le domande verranno riassunte e raggruppate per tema, e riceveranno risposta nel corso dell’Assemblea". Volete togliervi qualche curiosità sul brillante andamento della Juventus (partecipata da Exor al 60%) da quando John Elkann ne ha assunto la supervisione? Scrivete (evitando inutili offese) a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Novità sul fronte societario bianconero? - Stando a quanto riportava ieri il quotidiano 'Tuttosport' ci sarebbero in vista novità importanti sul fronte societario bianconero: dovrebbe esserci alle porte un aumento di capitale da almeno 130 milioni e dell'ingresso di un nuovo socio, sulla cui identità ancora nulla di preciso sembra essere trapelato dalla sede: l'identikit risponderebbe comunque ad una persona fisica con precisi interessi nell'area commerciale legata al nuovo stadio. Il piano attualmente allo studio dovrebbe diventare operativo entro la fine di maggio.

Ieri lezione di tattica - Se il martedì era stato dedicato alla parte atletica, il mercoledì è stato dedicato alla tattica, sotto lo sguardo attento di Marotta, Paratici e Nedved. Martinez e Traoré sono rientrati in gruppo a tutti gli effetti e col Genoa saranno arruolabili. Buffon (afflitto da mal di schiena) e Chiellini sono rimasti a lavorare in palestra, mentre De Ceglie, Del Piero e Motta si sono divisi tra campo e palestra. La seduta si è conclusa con la solita partitella. Oggi la Juventus alle 12.30, per meglio prepararsi in vista della gara di domenica, in programma all'Olimpico di Torino, proprio alle ore 12.30.

Non vincono mai - In Serie A il derby di Torino, per cause di forza... inferiore, manca da qualche anno; in compenso nel Campionato Primavera si disputa ogni stagione e con esiti pressoché identici: se l'ultimo derby tra squadre maggiori vinto dai torinisti risale a 16 anni fa (molti ragazzini non sapranno nemmeno chi sia Ruggiero Rizzitelli) con quello di oggi sono 12 i derby primavera consecutivi che vedono i granata soccombere. E' finita 2-1 per la Juventus, grazie ai goal di Libertazzi e De Silvestro inframmezzati dal momentaneo pareggio di Scaglia. La vittoria consente ai ragazzi di Bucaro di agganciare la Fiorentina al secondo posto, rimanendo così in corsa per l'accesso diretto ai playoff.

Moggi: Una volta erano ammonizioni mirate - Nel suo intervento a Radio Liss Kiss Luciano Moggi, tra i vari temi affrontati, ha parlato della squalifica di Mutu che, già diffidato è stato ammonito da Gava (perché saltando ha allargato il gomito su Van Bergen: "La squalifica di Mutu è un dato di fatto strano, questa avviene proprio con l'avvento della partita contro il Milan, se fosse successo invece nel 2006 si sarebbe gridato allo scandalo, ora sono squalifiche normali, prima erano squalifiche mirate". Già prima del 2006: ma adesso il calcio è pulito. Poi dice la sua anche sulle dichiarazioni di Prandelli che hanno suscitato l'ira di Galliani: "Sulle dichiarazioni di Prandelli credo che un allenatore della Nazionale può tifare per chi vuole, sono simpatie che è giusto che abbia e nessuno glielo può vietare". Sul suo futuro ribadisce quanto già più volte detto: "Non so cosa farò dopo la mia squalifica, sicuramente mi diverto a fare l’opinionista". Al Napoli un consiglio per gli acquisti: "Prenda Trezeguet, è un giocatore di altissimo livello". Già, lo sappiamo.

La débâcle costerà all’Inter la prima fascia? – Il successo dello Schalke 04 al Meazza, con l’Inter massacrata da una squadra al decimo posto della classifica di Bundesliga complica ulteriormente la situazione dell’Italia nel ranking Uefa. Ora l’Italia, quarta, è lontana dalla Germania ben 8,38 punti e, se l’Inter non riuscirà a compiere un miracolo a Gelsenkirchen, a fine stagione il divario potrebbe attestarsi intorno ai 12 punti. A questo punto l’Italia dovrà guardarsi anche le spalle, perché la Francia è in ritardo di soli 5 punti (fortunatamente tutti i club francesi sono già fuori dall’Europa) e avanza a gran carriera anche il Portogallo, che quest’anno ci ha surclassato e ha ancora in lizza 3 club sui 5 iscritti alle coppe europee. Ma è l’Inter a correre un grosso rischio perché il Real Madrid, dopo aver demolito al Bernabeu quel Tottenham apparso tanto superiore all’attuale capolista della serie A, è in procinto di superare i nerazzurri all’ottavo posto della classifica per club, il che vorrebbe dire che l’Inter si troverebbe retrocessa in seconda fascia nel prossimo sorteggio dei gironi di Champions League.

A rischio le azioni del Palermo di proprietà di Zamparini? - La maglia è rosanero, ma il cielo sul Palermo è tutto nero: oltre ai guai della squadra sul campo, ultimo episodio la bruciante sconfitta subìta nel derby contro il Catania, stando a quanto scrive il 'Fatto quotidiano', per il patron Zamparini ci sarebbero anche altri guai in vista. La II sezione penale della Cassazione (presidente Franco Flandanese) ha accolto il ricorso del sostituto procuratore di Benevento, Antonio Clemente, che indaga su alcuni presunti episodi di truffa e corruzione che Zamparini e alcuni suoi collaboratori avrebbero messo in atto per edificare e aprire il centro commerciale 'I Sanniti' alla periferia di Benevento, violando impegni assunti con l'amministrazione comunale e promettendo assunzioni clientelari. perciò il PM, oltre al sequestro dell'immobile (valutato 17 milioni e mezzo di euro) ha chiesto 24.975.000 euro in azioni del Palermo di proprietà di Zamparini e di altri 880.000 euro in azioni di una delle aziende di famiglia, la Gasda spa. Tali beni vengono ritenuti equivalenti all'ingiusto profitto che Zamparini avrebbe realizzato attraverso i reati contestatigli. Questo quanto si legge nella sentenza n. 531/204 della II sezione penale, del 25 febbraio 2011, depositata in cancelleria il 16 marzo scorso. E’ l'ultimo di una serie di provvedimenti che in passato erano stati tutti sfavorevoli alla Procura: Ma la Cassazione ha ribaltato i precedenti procedimenti di rigetto, che si basavano sul fatto che non c'era truffa in quanto non c'era danno patrimoniale per il comune di Benevento, danno che invece per la Suprema Corte potrebbe esservi. Nell'inchiesta sono coinvolti anche i coniugi Mastella. Ora toccherà al Riesame di Benevento valutare, come dice la Cassazione "se i beni di cui viene richiesto il sequestro cautelare costituiscano cose pertinenti al reato, ovvero costituiscano prezzo o profitto del reato".

Galliani: Prandelli non può tifare per nessuno - Tutto nasce da un'intervista di Cesare Prandelli ai microfoni di radio Crc: in essa il ct azzurro aveva detto: "Per lo scudetto tifo Napoli. Rivedo la mia Fiorentina degli anni passati per la capacità di coinvolgere i tifosi e per la qualità della programmazione. [...] Mazzarri è il Maradona di questo Napoli". E tuttavia: "Ritengo che lo scudetto sia in mano al Milan e solo loro possano perderlo". E le parole di Prandelli non sono piaciute all'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, il quale, in una telefonata al presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, ha manifestato tutto il suo stupore e il suo disappunto per tali dichiarazioni; dice di essere rimasto "dispiaciuto e sorpreso" che chi riveste la carica di ct della Nazionale possa sbilanciarsi così a favore di una squadra. Non ha tardato ad arrivare la replica di Cesare Prandelli, affidata all'Ansa: "Non tifo per nessuna squadra, ovviamente mi fa molto piacere che una società come il Napoli si stia organizzando per vincere lo scudetto: è un fenomeno che fa bene al calcio italiano. Mi dispiace se Galliani e i milanisti si sono arrabbiati, ma è una cosa che non esiste. Un equivoco creato da chi vuole mettere zizzania. Io ho detto chiaramente che il Milan è in testa da 24 giornate e merita il primato, certo ho aggiunto che con tre punti di vantaggio deve stare attento. E ho sottolineato come l'inserimento nella lotta per il titolo di società come il Napoli, o come lo fu la mia Fiorentina, è solo positivo per il movimento generale del calcio. Ma per quanto riguarda lo scudetto io ribadisco il concetto che ispira da sempre la mia attività: vinca il migliore".

Mexès: Roma addio - Dalla Clinica di Villa Stuart, dove è ancora ricoverato dopo l'operazione chirurgica di ricostruzione del legamento crociato del ginocchio sinistro, Philippe Mexès ha dato il suo addio alla Roma: "E' da tanti anni che ci vivo, mi sento di qui - ha detto - mio figlio è nato in questa città e io mi sento romano. Purtroppo ho avuto dei problemi personali, privati, e quindi una scelta la devo prendere. Sono scelte di vita e, anche se sono molto legato a città, tifosi e squadra, devo prendere una decisione, pensare a me stesso e fare la cosa migliore. Il Milan è interessato come altre squadre, ne avete parlato tutti. Alla fine, sceglierò io e sarà probabilmente lì. Ora penso al ginocchio. Ho provato a rientrare, ma non ce la facevo proprio. Mi sono reso conto che il ginocchio 'ballava', non ho mai sentito niente del genere. Ho capito subito che mi ero spaccato. Sarò vicino ai miei compagni in questo finale di stagione, darò il massimo da fuori. Ho pianto prima e dopo l'intervento, accanto a me c'era la mia famiglia che stava male. E' stato difficile".

Il solito Barça - Il palcoscenico non è la Liga, è la Champions, ma il Barça è lo stesso: manita allo Shaktar e i quarti di finale sono bell'e che superati; la strada è così spianata verso i tradizionali acerrimi avversari del Real che lo attendono in semifinale. I marcatori: per i blaugrana: Iniesta, Dani Alves, Piqué, Keita, Xavi, per gli ucraini Rakitskiy. Messi non ha segnato, ma non era necessario. E' stata la solita partita dei ragazzi di Guardiola, che hanno fatto il bello e il cattivo tempo, assolutamente padroni del campo, senza lasciare spazi agli avversari e alle loro timide idee.

A Stamford Bridge passa lo United - Nel quarto di finale tutto inglese della Champions, il Manchester United ha sbancato il campo del Chelsea; la qualificazione resta aperta, ma Ancelotti, che dice di crederci, dovrà andare a fare l'impresa all'Old Trafford se vorrà vedere i blues in semifinale. Ha deciso un goal del solito Rooney. ma gran parte del merito va al grande, immarcescibile (37 anni) Ryan Giggs che, dopo uno stop a seguire, ha superato in velocità Bosingwa mettendo al centro per Rooney. Il Chelsea ha avuto le sue occasioni, ma le ha fallite e può recriminare per un rigore su Ramires non concesso dall'arbitro Mallenco al 92'. Fra sei giorni la rivincita.


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