Ora in Lega è guerra: le cinque grandi bloccano la delibera sui bacini d'utenza. Martinez ko.

News, 23 aprile 2011.

L'assemblea di Lega vota la non eseguibilità della delibera votata un settimana fa, che affidava a tre società demoscopiche la determinazione dei bacini d'utenza. Le reazioni di Ghirardi, Paolillo e Galliani. Del Neri non vuol parlare di un suo futuro lontano da Torino. Venti i convocati: non ci sono né Chiellini né De Ceglie; Martinez ancora ko. Il nuovo stadio: lavori in corso per immagini. I fratelli Appelt Pires in bianconero. Serie B: il Siena fa harakiri, l'Atalanta ne approfitta solo in parte. Sampdoria: il bilancio è in rosso. Real Madrid: in bacheca c'è una copia in luogo dell'originale della Coppa del Re vittima della sbadataggine di Sergio Ramos.

 La Lega di A sempre più spaccata sui bacini di utenza – I criteri di valutazione dei bacini di utenza hanno spaccato la lega in due, e al momento la frattura non pare sanabile: in merito alla delicata questione si è tenuto ieri un consiglio di Lega, presieduto da Maurizio Beretta, ma il consiglio non ha fatto altro che ribadire, anzi, sottolineare, la spaccatura tra le cinque ‘grandi’ (Juve, Inter, Milan, Roma e Napoli) decise a far la parte del leone e le altre quindici, saldamente unite nel tentativo di far prevalere criteri che salvaguardino le loro prerogative. Al Consiglio hanno preso parte: la vicepresidente di Lega Rosella Sensi (Roma), il consigliere federale Claudio Lotito (Lazio), i consiglieri di Lega Andrea Agnelli (Juventus), Aurelio De Laurentiis (Napoli), Adriano Galliani (Milan), Tommaso Ghirardi (Parma), Ernesto Paolillo (Inter), Gino Pozzo (Udinese), un rappresentante del Catania e, in videoconferenza, Maurizio Zamparini (Palermo) e Riccardo Garrone (Sampdoria). Ma già le premesse dell’incontro non erano parse foriere di pace, a partire dalle dichiarazioni di Paolilllo: “E’ una giornata importante perché la Lega sta andando su una strada totalmente sbagliata, senza strategia si sta distruggendo il calcio italiano. Si stanno togliendo legittime risorse alle squadre che più investono nel calcio, ripartendole a chi investe molto meno e comunque non tenendo conto del potenziale di seguito, di appeal, fatturato e tifosi di grosse squadre: sta avvenendo qualcosa di assolutamente iniquo. Così il calcio italiano si impoverirà e non sarà più competitivo con quello estero". L’esito della votazione non ha fatto che allargare lo squarcio e radicalizzare le posizioni: Ghirardi, Pozzo, Lo Monaco, Zamparini e Garrone (gli ultimi due in videoconferenza) hanno votato a favore dell'indagine demoscopica per la definizione dei bacini d'utenza; Agnelli, Galliani, Sensi Paolillo e De Laurentiis contro. Cellino e Lotito non hanno votato in quanto consiglieri federali. Il Consiglio della Lega di serie A ha perciò dichiarato non eseguibile la delibera votata dall’assemblea una settimana fa con la quale si dava mandato a tre società demoscopiche di avviare il sondaggio d’opinione sui tifosi come parametro per determinare la redistribuzione delle risorse derivanti dai bacini d’utenza e il tema sarà nuovamente ripreso nella prossima riunione, fissata per il 3 maggio.

Le reazioni all'esito della votazione del Consiglio di Lega - Furibondo a fine riunione di Lega il presidente del Parma Ghirardi: "Alla fine le grandi si facciano il loro campionato europeo, vorrà dire che le altre 15 faranno un campionato italiano dei poveracci. E' assurdo venire in Lega il venerdì santo per questi argomenti, si sta degenerando. Non ho parole, chi vuole distruggere il calcio non è certamente chi fa dei sacrifici per portare avanti le proprie società e lotta quotidianamente coi bilanci e con la classifica. Credo che la gente sappia come stanno le cose. Stiamo discutendo di una cosa che non esiste, sono sei mesi che veniamo in Lega per ripartire queste famose risorse. Non siamo riusciti a trovare un accordo fino alla settimana scorsa, adesso invece ci si fa le cause, ci si querela. Cosa è successo? Abbiamo ribadito che quando ci si mette d'accordo noi siamo disposti a distribuire le risorse, altrimenti come si fa a dividere? Mi sembra una follia. Noi abbiamo votato che le risorse vengano distribuite una volta che sia stato scelto un criterio e abbiamo dato mandato a delle società demoscopiche di fare la ricerca. Perchè non si può fare? Il Consiglio è spaccato, ognuno è rimasto sulle sue posizioni di una settimana fa. Ora gli avvocati stanno valutando la situazione: l’assemblea si era ampiamente esposta e vuole le indagini demoscopiche; il Consiglio doveva dare il mandato alle tre agenzie e si cercava di trovare un po’ di serenità, di condividere alcuni aspetti, ma non siamo riusciti. Lo scenario è triste, non si riescono a sbloccare delle risorse che rimangono bloccate: forse qualcuno non ha bisogno di soldi, ma al Parma farebbero comodo…”. Soddisfatti invece Paolillo e Galliani: “La votazione è stata questa e va accettata democraticamente come le cinque hanno accettato democraticamente quella di settimana scorsa. Indubbiamente sono più tranquillo perché questa votazione ha stabilito che il peso di queste cinque squadre riesce a farsi sentire - ha affermato Paolillo -  L’assemblea aveva dato delega al Consiglio di eseguire la delibera, ci sono state delle mozioni di ineseguibilità documentate e su questo si è votato: la votazione è finita 5 a 5, quindi la delibera non era eseguibile, si torna in assemblea il 3 maggio”. Ha chiosato Galliani: “Questo tentativo da parte di 15 società di interpretare a modo loro la legge renderà le squadre italiane ancora meno competitive in Europa di quanto siano oggi”.

Del Neri e il suo destino – Visto che ormai in materia di traguardi da raggiungere alla Juve resta ben poco da dire perché quel che arriverà sarà ormai eminentemente frutto delle ‘disgrazie’ altrui o di fortuiti incroci del destino, e visto che il tema più caldo sulla Juve è forse quello del toto-allenatore, piaccia o non piaccia in Corso Galileo Ferraris, il tema più caldo nella conferenza pre-gara di Del Neri non è stato tanto la partita in sé, ma il futuro dell’attuale mister bianconero. Ma né il toto-allenatore né le recenti esitazioni di Marotta in proposito sembrano turbare Gigi Del Neri: “Non mi cambia la vita niente. Cosa cambia? Sono tre mesi che parliamo di questa cosa e continuiamo a parlarne. Sembra sia l'unica cosa che interessi. Io penso invece che interessi molto di più il campionato, a me personalmente: la partita e i miei giocatori. Queste teorie....è giusto che la società faccia i suoi conti a fine anno, faccia le sue riflessioni e decida quello che deve decidere. Il mio compito è lavorare al massimo con i miei giocatori e cercare di produrre il massimo da qui alla fine. Comunque sembra che arriviamo da cinque-sei sconfitte di fila. L'ambiente è bello, molto sereno. Parlo del vostro, non del mio. Il mio è molto sereno". E delle voci di suoi recenti viaggi in terra bergamasca non vuol sentir parlare: "Siccome si dicono in giro un sacco di storie, ognuno pensi quello che vuole. Non devo rendere conto a nessuno di quello che faccio giornalmente. E' difficile che io renda conto a qualcuno di cose che non vi interessano. Ma ripeto, difficilmente mi muovo per lavoro. Il mio lavoro è a Torino e continuerà a Torino". E prosegue, piccato: “Perché voi fate gossip adesso nel calcio. Sembra che la partita domenicale interessi ben poco a questa troupe”. Sulla contestazione del pubblico non è meno reciso: “Ognuno può fare quello che vuole, io vado avanti per la mia strada. Sono cosciente. Il problema è che non posso giudicare uno sparuto pubblico dal pubblico della Juventus. E' un fattore normale, l'importante è che la squadra continui a crescere, continui a lottare per poter tentare di vincere, come ha fatto ultimamente, e porti avanti le positività domenicali. Quello che accade poi all'esterno non è un mio compito giudicarlo".

Sorprese nelle convocazioni: niente Chiellini, niente De Ceglie, niente Martinez - Stando agli ultimi allenamenti Chiellini e De Ceglie sembravano ormai abili e arruolabili, ma così non è stato, entrambi mancano dall’elenco dei convocati. Per Chiellini la società ha spiegato. “Giorgio Chiellini, pur essendosi allenato con il gruppo negli ultimi giorni, ha ancora bisogno di tempo per ritrovare la migliore condizione”. Manca anche Martinez, vittima dell’ennesimo guaio muscolare: “Martinez non sarà della partita – ha fatto sapere la società - l’uruguaiano accusa un problema muscolare a carico del gemello laterale della gamba sinistra, la cui entità verrà valutata nei prossimi giorni”. Sic stantibus rebus, ecco l’elenco dei convocati: Buffon, Motta, Melo, Grosso, Salhamidzic, Marchisio, Del Piero, Manninger, Aquilani, Barzagli, Traoré, Bonucci, Toni, Grygera, Pepe, Krasic, Storari, Matri, Giandonato, Sorensen.

Stadio Juventus Under Construction - Nelle ultime settimane i lavori non hanno subito rallentamenti al cantiere del Nuovo Stadio. Le immagini che proporremo in questi giorni sono molto utili per mettere a fuoco ciò che sta avvenendo sui diversi fronti. Anticipiamo che sul Lato Ovest in particolare ci sono in atto grandi cambiamenti. Ma oggi pubblichiamo immagini del Lato Nord, ove sono in atto alcune rifiniture di verniciatura sul Pennone e sui tiranti (Foto 2 e 4), e dove continua il montaggio dei pannelli di Alucobond all'esterno del catino (Foto 3).
20-04-2011, Lato Nord, via Druento:
Foto 1 - Visione complessiva
Foto 2 - Pennone in fase di verniciatura
Foto 3 - Montaggio Alucobond
Foto 4 - Tiranti in fase di verniciatura

I fratelli Appelt in bianconero – Stando a Sky Sport 24 e ad altre fonti giornalistiche, la Juve ha messo a segno un doppio colpo di mercato, prelevando dal Resende (squadra carioca dello stato di Rio de Janeiro) i fratelli Gabriel e Guilherme Appelt Pires, brasiliani ma di passaporto comunitario (portoghese per la precisione): Gabriel è un centrocampista difensivo classe 1993, una delle rivelazioni del campionato brasiliano, sul taccuino anche dell’Inter; il fratello Guilherme è invece una seconda punta di movimento. La trattativa sarebbe stata definita nella giornata di ieri nella sede bianconera con il padre-procuratore Fernando egli agenti Peppino e Luigi Tirri, per un corrispettivo di due milioni di euro più premi. I due fratelli si trasferiranno a Torino a luglio.

Serie B - Il Siena fa harakiri – In vantaggio fino a 7’ dal termine, il Siena si è fatto rimontare e poi superare dal Portogruaro (1-2) e così l’Atalanta, pur rallentata sul pareggio (2-2) a Crotone si è rifatta sotto, ad un solo punto dai ragazzi di Antonio Conte. Al terzo posto il Novara, sconfitto a Reggio Calabria (1-0), viene agganciato dal Varese, cui il pareggio interno con l’Ascoli sta un po’ stretto, consentendogli comunque anche di mantenere la chilometrica imbattibilità casalinga. Gli altri risultati: Albinoleffe-Grosseto 1-1; Empoli-Livorno 0-0; Modena-Torino 1-1; Piacenza-Cittadella 0-2; Triestina-Sassuolo 2-1. La classifica dopo la 37sima giornata: Siena 72; Atalanta 71; Varese e Novara 60; Reggina 53; Torino 52; Padova, Pescara, Empoli e Vicenza 49; Crotone, Modena e Livorno 47; Grosseto 45; AlbinoLeffe e Cittadella 43; Sassuolo e Piacenza 42; Ascoli (penalizzato di 6 punti per inadempienze finanziarie) e Portogruaro 40; Triestina 37 e Frosinone 35.

Sampdoria: bilancio in rosso – Gli azionisti della Sampdoria hanno approvato ieri il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2010: si è evidenziata una perdita di 12.109.456 euro, coperta, come deliberato dall’assemblea stessa, con parte della riserva versamenti in conto capitale, presente tra le voci di patrimonio netto per oltre 12 milioni.

Real Madrid: una copia della Coppa del Re in bacheca - Il Real Madrid ha già rimpiazzato con una copia la Coppa del re vinta mercoledì sera e andata distrutta a causa della sbadataggine di Sergio Ramos, che si è detto distrutto per la sciocchezza fatta. La copia farà bella mostra di sé insieme agli originali degli altri numerosi trofei vinti.


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