Nel Processo di Calciopoli la Juve debutta in difesa del suo operato.

News, 14 giugno 2011.

A Napoli nell'odierna udienza del processo su Calciopoli le parti civili chiudono con Brescia e Figc, poi spazio all'avvocato della Juve; chiude la Fiorentina. Narducci e Auricchio nella giunta di De Magistris: un bene per Calciopoli?  La Lega deve fare di  nuovo il punto sulla questione dei diritti TV. Il procuratore federale Palazzi a Cremona ha incontrato il pm Di Martino. Oggi riunione del Consiglio Federale. Beretta: Prima bisogna accertare i fatti, se vi saranno responsabilità saremo i primi a chiedere sanzioni severe. Matarrese si è dimesso da presidente del Bari.

Oggi a Napoli scende in campo la Juve – Nell’aula 216 del tribunale di Napoli, dove si celebra il processo su ‘Calciopoli’, oggi termineranno il loro turno le parti civili: scenderanno in campo l’avvocato Bruno Catalanotti, in rappresentanza del Brescia, e l’avvocato della Figc. E poi toccherà all’avvocato della Juventus, Giuseppe Vitiello, affrontare l’arena processuale: speriamo non si tratti di un secondo Zaccone, la marea di danni richiesti dalle parti civili dovrebbe indurre a comportamenti saggi e combattivi: avrà il vantaggio di trovarsi la strada aperta dall’andamento del dibattimento, nel corso del quale le difese degli imputati hanno di fatto reso indimostrabili i teoremi dell’accusa. Concluderà la giornata l’intervento del difensore della Fiorentina, l’altro club chiamato a risarcire le parti civili. Seguiremo la diretta sul blog al seguente link:
http://blog.ju29ro.com/2011/06/calciopoli-udienza-del-14-giugno-2011.html#links
Come al solito cureremo la diretta Live in contemporanea anche sul forum:
http://www.tifosibianconeri.com/forum/index.php/topic/386751-processo-di-napoli-cronaca-diretta/page__gopid__10820398#entry10820398

Narducci e Auricchio ce l’hanno fatta – Ieri il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha presentato la nuova Giunta: e, come si prevedeva, vi entrano a sirene spiegate due protagonisti di Calciopoli: il pm Narducci e il tenente colonnello Auricchio: il primo, che ha ottenuto l’aspettativa dal CSM, è stato nominato assessore ai Diritti, alla Trasparenza e alla sicurezza, e si occuperà tra l'altro di gare e contratti, del coordinamento per la realizzazione di lavori e opere pubbliche, di beni confiscati, di racket e usura, di politiche anti-corruzione e anche di videosorveglianza; il secondo invece è il nuovo capo di gabinetto del sindaco.
L’inclusione di Narducci in Giunta ha fatto montare numerose polemiche: lo stesso Palamara, presidente dell’ANM, aveva da subito espresso la sua contrarietà, giudicando inopportuna e contraria al codice deontologico la designazione di Narducci. Ma per Calciopoli ciò potrebbe rivelarsi un fatto positivo: infatti sul processo di Napoli pende tuttora la spada di Damocle della richiesta di ricusazione del giudice Teresa Casoria da parte della Corte d’Appello; tale istanza si fonda sulla possibile scarsa serenità del giudice Casoria, dato che i due Pm sono stati principali testimoni nel procedimento disciplinare che si è concluso con la censura del giudice. Ora l’abbandono della nave da parte di Narducci non può che indebolire i presupposti su cui la richiesta si fondava.

Il punto sui diritti tv - Visto il parere dell’Ufficio Legislativo del Governo (anticipato ieri dalla Gazzetta) sui bacini di utenza, parere in base al quale sarebbe corretta l’interpretazione che del termine ‘sostenitore’ hanno dato le cinque grandi, la Lega ha deciso di incontrarsi al più presto: tutti i club e il presidente (uscente) Beretta si troveranno già stasera a cena a Milano e poi domani mattina in Lega. Ora infatti il mandato alle agenzie demoscopiche dovrà essere riformato, perché esse dovranno calcolare come sostenitori solo i veri tifosi di ciascuna squadra, senza allargamenti di campo alla seconda quadra, ai simpatizzanti e ai saltuariamente interessati. La Gazzetta di oggi ha già registrato alcune reazioni: soddisfatte quelle delle cinque big (“ E’ stato escluso il ricorso all`Auditel, che non c`entra nulla”); piuttosto allarmate quelle delle mediopiccole, come la Lazio (Lotito: “Non ha titolo Palazzo Chigi, semmai deve pronunciarsi la sezione interpretativa del Consiglio di Stato. Ma è importante il confronto tra tutti i club perché il calcio ha bisogno di svilupparsi e non di litigare”) e l’Udinese (l’avvocato Campoccia: “Questa interpretazione non è vincolante. Comunque, vedremo”).
Le società devono trovare al più presto un accordo, perché sul tavolo c’è il problema immediatamente susseguente, quello dei diritti del triennio 2012-2015: e potrebbero non essere tutte rose e fiori, se Sky (la lettera di Mockridge potrebbe essere un indizio in tal senso) e Mediaset decidessero di giocare al ribasso: un taglio del 10-15% già equivarrebbe a 100-150 milioni di euro, qualcosa che destabilizzerebbe gli equilibri finanziari del calcio italiano che incassa, per diritti televisivi, una quantità di denaro inferiore solo alla Premier League, che prende 1,2 miliardi, i quali tuttavia pesano solo per il 50% (di fronte al 65% dell’Italia) sul fatturato: inoltre i club inglesi ricavano il 34% dei guadagni Tv dall’estero, l’Italia solo il 10%. La Bundesliga e la Liga sono ancora più sotto: 32% l’impatto dei diritti Tv in Germania, 38% in Spagna.

Palazzi ha incontrato Di Martino – A Cremona è durato tre ore il colloquio tra il procuratore federale Stefano Palazzi e il pm di Cremona Roberto Di Martino. Alla fine entrambi soddisfatti; ha detto Di Martino: "E' andata benissimo, del resto siamo stati sempre sulla stessa lunghezza d'onda. Ci sarà come c'è sempre stata la massima collaborazione. Qualcosa ci scambieremo nel prossimo futuro, anche perché la giustizia sportiva ha tempi più stretti e ha delle esigenze un po' diverse dalle nostre". A seguire Palazzi: "Faremo il meglio e il più rapidamente possibile. Ci siamo visti soprattutto per conoscerci e scambiarci gli ultimi documenti che mancavano. Non posso dire nulla sul contenuto e sui possibili esiti finché non avrò terminato l'esame degli incartamenti". Secondo alcune indiscrezioni, il pm avrebbe ricevuto da Palazzi l'esposto presentato alla Figc dal calciatore del Sassuolo Daniele Quadrini, citato in una delle intercettazioni prese in esame dalla procura di Cremona.

Oggi Consiglio Federale – Oggi, alle ore 11, Consiglio Federale, con al centro del dibattito le proposte di modifiche dello Statuto federale, in vista dell’Assemblea statutaria del prossimo 20 giugno a Roma. Ma sarà una riunione irta di ostacoli, perché sulle due questioni fondamentali, i pesi da dare alle Leghe e il diritto di veto, non si è trovato sinora nessun accordo. Il vicepresidente vicario Carlo Tavecchio si è dato un gran daffare, ma senza arrivare a risultati tangibili. La Lega di A vuole contare di più (conta solo per il 12% mentre, dice, produce il 95% del fatturato del calcio italiano) e c’è da risolvere il problema della clausola di largo consenso, in pratica un diritto di veto che in alcuni casi paralizza le iniziative: Abete aveva proposto di abbassare questa clausola al 60%, ma non aveva trovato consensi: se anche domani ci sarà in proposito un nulla di fatto Abete chiederà aiuto a Petrucci e sarà dunque la Giunta del Coni a dirimere la questione, con la nomina di un commissario ad acta per la specifica questione delle riforme statutarie; ma anche su questo modo di procedere più d’uno, Macalli in testa, non è d’accordo. E c’è ancora il problema del contratto collettivo: sembrava in dirittura d’arrivo, ma la Lega di A non firma, per il problema dell’allenamento differenziato. Insomma il caos trionfa.

Beretta: Prima si accertino i fatti, poi le sanzioni – Il presidente (uscente) della Lega di serie A, Maurizio Beretta, intervenuto a ‘La politica nel pallone’, ha ribadito il consenso alla Figc nella direzione di un inasprimento delle sanzioni e di un incremento dell’impegno al fine di "contrastare e limitare qualsiasi tentativo di sporcare il fenomeno del calcio". Però, ha aggiunto, "non possiamo consentire, se non ci sono responsabilità chiaramente accertate, che il grande calcio sia attaccato con meccanismi generici, aloni di sospetti confusi che sono diversi dai fatti accertati. Dobbiamo evitare tutti quanti, nell'interesse del sistema calcio, dei milioni e milioni di tifosi che abbiamo in Italia e all'estero, di sporcare questo fenomeno senza fatti accertati. Se i fatti, le responsabilità emergeranno in maniera chiara, saremo i primi a chiedere sanzioni severe ma non prestiamoci al gioco al massacro dei 'si dice' e dei 'relata refero'. Il calcio della serie A è un grande valore, un grande patrimonio, non chiediamo sconti ma indagini rigorosissime". E ha risposto a Mockridge: "Le cose che chiede in quella lettera sono le cose che chiediamo e vogliamo noi e per le quali abbiamo sempre lavorato abbiamo dimostrato in questi anni di poter offrire un calcio di altissimo livello, al di sopra di ogni sospetto e una capacità di creare passione, emozione e interesse. Le preoccupazioni e le ambizioni sono le stesse. Così come la Lega di A ha interesse a offrire un calcio di straordinario livello e senza nessuna macchia, la stessa cosa, lo stesso interesse hanno le televisioni che poi questo prodotto lo debbono vendere. Ma oggi non si può dire che il calcio della serie A corre rischi di questo genere. Se dovremo prendere atto di qualche responsabilità individuale lo faremo ma ad oggi non emergono responsabilità e fatti specifici". E ha puntualizzato: "La Lega si occupa di organizzare, dal punto di vista sportivo, un campionato di calcio e la Coppa Italia. ma non abbiamo nessuna, nessuna relazione col mondo delle scommesse, che è tutto esterno al mondo del campionato. Alla serie A non arriva nemmeno un euro dall'enorme flusso di denaro che riguarda le scommesse sul calcio. E se si registra un flusso anomalo di scommesse il problema non è fermare la partita ma fermare le scommesse e restituire i tagliandini a chi ha fatto la puntata. Non avrebbe senso andare a colpire un sistema come il calcio che agisce autonomamente".

A Bari si è chiusa l’era Matarrese – Dopo 33 anni a Bari finisce l’era Matarrese: infatti il presidente Vincenzo Matarrese si è dimesso, unitamente a tutto il Consiglio di Amministrazione. L’Assemblea dei Soci ha dunque nominato Claudio Garzelli, già d.g. del club, amministratore unico con il compito di trovare nuovi soci che rilevino il pacchetto azionario del Bari.



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