Agnelli dà il via alle azioni legali della Juve. Domani ne parla Moggi.

News, 10 agosto 2011.

Andrea Agnelli presenta le tappe della battaglia legale della Juve. Calciopoli non è finita come vorrebbe Abete, stavolta si va fino in fondo. Domani Luciano Moggi, con Oliviero Beha e Xavier Jacobelli, alla Versiliana: 'Il pallone rimbalza ancora'? Moggi: Se non sarà Abete a cercare la verità, lo farò io, per il bene del calcio italiano; e per quei poveracci che hanno perso tutto con Calciopoli. I bianconeri, senza i nazionali, sono tornati a lavorare a Vinovo agli ordini di Conte.Elongazione muscolare per Toni: dieci giorni di stop. La Commissione Disciplinare ha emesso le sue sentenze: -6 all'Atalanta, tre anni e mezzo a Doni, tre a Manfredini, cinque (con proposta di radiazione) a Signori. Calcioscommesse: la Cremonese non ci sta, potrebbe adire la giustizia ordinaria. I disordini di Londra provocano l'annullamento di due amichevoli internazionali e di tre gare di Carling Cup; a rischio l'inizio della Premier League.

Inizia la battaglia legale della Juventus - Video con alcuni stralci della conferenza stampa.  "Lo scudetto degli onesti? Ora è lo scudetto dei prescritti. La Juve farà tutto per riavere i due scudetti vinti sul campo. Aspettiamo le decisioni del processo di Napoli per reclamare il titolo del 2005, ricorriamo al Tnas per ottenere la revoca dell'assegnazione del titolo 2006 all'Inter e poi per chiedere la restituzione dello scudetto". Così ha parlato Andrea Agnelli nella conferenza stampa organizzata a Roma. Il presidente bianconero ha annunciato un'iniziativa legale a 360 gradi, non escludendo alcun tribunale, sportivo o ordinario, per ottenere giustizia. Alla conferenza stampa erano presenti, ed hanno preso la parola e risposto alle domande dei giornalisti, il cooordinatore legale della Juventus, Michele Briamonte, l'avvocato Luigi Chiappero e il professore di diritto amministrativo Pasquale Landi.
La società ha diffuso un brevissimo comunicato stampa dove riporta in modo secco ma esaustivo le prossime mosse legali. Questo il testo:
"Di seguito si elencano le prossime iniziative legali di Juventus FC, comunicate in conferenza stampa oggi:
1. Ricorso al TNAS.
2. Esposto al Procuratore Regionale del Lazio presso la Corte dei Conti.
3. Esposto al Prefetto di Roma e al Ministero dell'Interno.
4. Esposto al delegato sul controllo della gestione presso il Coni.
5. Esposto all'Uefa Executive Commitee.

Andrea Agnelli ha anche dichiarato: "Abbiamo scelto Roma per questa conferenza perchè la Juve è abituata a giocare sul campo le partite, e questa si gioca a Roma. Con l'avvocato Briamonte avevamo già messo in conto questa decisione e ci preparavamo a fare fronte a tutto questo. I fatti emersi dal processo di Napoli, esplicati dal procuratore Palazzi, esprimono un'inaccettabile disparità di trattamento. Si è dichiarata incompetente la stessa istituzione che ha lapidato la Juventus nel 2006. La Juve non teme il confronto ed è aperta al dialogo. Siamo favorevoli a sederci a un tavolo ma solo su una posizione di parità. Noi lo scudetto 2006 lo abbiamo vinto sul campo con 91 punti, qualcun altro se l'è visto recapitare sulla scrivania. Lo hanno chiamato lo 'Scudetto degli onesti', ma a questo punto è lo scudetto 'dei prescritti'. Per noi quegli scudetti sono nostri. Se tornano nella nostra bacheca io chiudo immediatamente con il 2006".
L'avvocato Briamonte ha dichiarato: "La Figc aveva enormi poteri per intervenire, ora esauriremo tutti i gradi di giustizia italiana. Dopo la giustizia sportiva, non avremo alcun problema a chiedere giustizia anche a quella togata: il Tar, il Consiglio di Stato e le procure competenti. Escluso un ricorso al Tas di Losanna perché non crediamo ci sia una competenza specifica, come invece ce l'ha l'Uefa. Escluso anche un ricorso all'Alta Corte del Coni, andiamo al Tnas perché chiediamo un risarcimento economico. Lasciamo a loro il calcolo dei danni subiti che, al momento, non è quantificabile. Per quanto riguarda la richiesta di risarcimento danni, ci sono due strade in via di accertamento: o nel 2006 la decisione di sanzionare la Juve fu negligente oppure l'orizzonte temporale potrebbe spostarsi al 2011. O il danno è stato creato nel 2006 o nel 2011 quando si è deciso di non decidere di fronte alle prove". Poi l'avvocato ha aggiunto, rispondendo ad una domanda a proposito della possibile negligenza o del non sapere: "Stia tranquillo che lo scopriremo".
Il Professor Landi ha detto: "Il ricorso al Tnas è per ottenere l'illegittimità delle decisioni dei 'tre saggi' e del Consiglio Federale. Esposto alla Procura regionale del Lazio della Corte dei Conti per valutare la legittimità sul piano erariale degli atti Figc. Quindi TAR del Lazio e Consiglio di Stato se non dovessimo avere le risposte giuste dalla Giustizia Sportiva".
L'avvocato Chiappero ha dichiarato: "Per riavere lo scudetto 2004-2005 occorre un provvedimento di un Giudice Penale, attendiamo le decisioni di Napoli. Lo scudetto 2005-2006 è indipendente da Napoli, e vogliamo arrivare a farlo riconoscere alla Juventus. Ciò che è successo il 18 luglio è gravissimo sotto il profilo della parità di trattamento nei confronti della Juve. Abbiamo scelto il TNAS perchè così l'Inter può intervenire".

Oggi conferenza stampa di Andrea Agnelli - Sono passate tre settimane dal giorno della non competenza, certificata dal verbale del Consiglio federale del 18 luglio acquisito dalla Juventus, e Andrea Agnelli, come aveva lasciato intuire in più 'uscite', ha deciso che è giunta l'ora di passare ai fatti, per ottenere, nelle sedi opportune, quella parità di trattamento negata al club bianconero dalla Figc. E la Juventus, per illustrare i prossimi passi che intende compiere sulla strada della giustizia, ha indetto per oggi, alle ore 15, a Roma (Regina Hotel Baglioni, via Veneto 72), una conferenza stampa avente per oggetto "l'aggiornamento a seguito dell'esito del consiglio federale della Figc di lunedì 18 luglio". Andrea Agnelli nell'occasione sarà affiancato dagli avvocati Michele Briamonte (consigliere d'amministrazione e coordinatore legale della Juventus, oltre che legale dello studio Grande Stevens), Pasquale Landi (professore di diritto amministrativo all'Università di Tor Vergata) e Luigi Chiappero (legale dello studio Chiusano, vicino all'ambiente bianconero avendo già difeso la società nel processo doping). Il tempo stringe: il 18 agosto scade il mese di tempo a disposizione della Juve per presentare ricorso all'Alta Corte del Coni (che poi tuttavia si riunirebbe probabilmente non prima di settembre); ma è assai probabile che il club bianconero non si fermi qui e decida anche di proporre da subito il ricorso al Tar (lo farebbe supporre la presenza di un amministrativista nel trio dei legali presenti), ed eventualmente al Consiglio di Stato; nonché contestualmente anche di procedere sulla strada della richiesta danni alla Figc.

E domani tocca a Luciano Moggi - Se oggi parla Agnelli, domani è il turno di Moggi che il 'suo' tavolo lo ha convocato proprio per domani 11 agosto, alle ore 18, al caffè della Versiliana, a Marina di Pietrasanta; l'incontro, dal titolo 'Il pallone rimbalza ancora?', è condotto da Oliviero Beha, con la presenza di Luciano Moggi e di Xavier Jacobelli. Un incontro che si preannuncia interessantissimo, uno di quelli 'da non perdere', tanto che Moggi, dalle colonne di 'Libero', vi ha invitato pure Abete: ma temiamo che non lo accetterà, lui non è interessato a cercare la verità.

Ora Moggi è un fiume in piena - Le continue 'novità', che in realtà nuove non sono, perché si tratta solo di reperti disseppelliti, dalle telefonate coi baffi alle radiazioni svanite nel nulla di Preziosi e Sabatini, non fanno altro che provocare in Luciano Moggi l'impulso a far conoscere compiutamente a tutti la vera storia di Calciopoli. E se sulle colonne di 'Libero', nell'articolo che pubblichiamo, sviscera le parole dell'intervista di Abete, onde rilevarne tutte le incongruenze, in un'intervista a Tuttosport, rinnova l'invito ad Abete stesso a partecipare al 'suo' tavolo di domani, dove per esempio il presidente federale potrebbe chiarire "il perché della secretazione di certe conciliazioni di cui abbiamo chiesto gli atti. E magari ci dicano pure dei verbali dell'ex consulente Pichi sulla questione Premiopoli: a proposito, che fine ha fatto quella storia?". Perché il preteso tavolo della pace di Abete non lo convince proprio: "La pretesa di pace di Abete è assurda: il 18 luglio se ne sono fregati di quanto ha scritto Palazzi sull'Inter e si sono dichiarati non competenti. Eppoi al tavolo partecipa pure Cellino, un altro dei salvati dalla prescrizione e dal gioco dei baffi trascurati da chi comandava le indagini nel 2006? Al tavolo dovrebbero partecipare i poveracci che hanno perso tutto con Calciopoli a scapito di chi è stato salvato perché i suoi 'baffi' rossi erano meno 'rossi'". E, come noi, non può accettare che si dica che nessuno, ai tempi, sapesse dell'Inter: "Ma Borrelli al Senato parlò di altre telefonate, di materiale enorme, di diritto di difesa mutilato. E al processo Caf i legali di Dondarini lo misero a verbale: ci sono altre telefonate. De Santis ne parlò nel 2006, dei suoi rapporti con Facchetti. Bergamo lo disse a Borrelli. Non sapevano, ma decidevano le sorti del calcio. I processi si fanno con le prove: se la materia era l'indagine di Auricchio, lo stesso che a processo smentiva se stesso e la sua indagine, come si può restare fermi ora?". E lo indigna, come ha indignato noi, sentire Abete dire che non cercherà la verità, oltre un certo livello: "Non è bello sentirglielo dire. Non c'è problema: lo faccio io, quello che avrebbe dovuto fare la Figc, per il bene del calcio italiano. Non può esistere pace nel calcio senza giustizia e verità. Ci spieghi le telefonate di tutti, in ordine alfabetico o no, senza aspettare il suo sbobinamento che già ci annuncia lungo".

Bianconeri già tornati al lavoro - Dopo un solo giorno di riposo, i bianconeri, lasciatasi alle spalle la parentesi di Chiusa Pesio, sono ritornati a Vinovo, agli ordini di Antonio Conte. Mancavano ovviamente i dodici nazionali, in giro per il mondo con le relative rappresentative: Buffon, Bonucci, Chiellini, Marchisio, Pirlo, Marrone, Krasic, Lichtsteiner, Ziegler, Sorensen, Ekdal e Vidal. Dopo il consueto riscaldamento, Antonio Conte, sotto lo sguardo attento di Marotta e Paratici, ha impegnato gli uomini a sua disposizione in un lavoro di conduzione palla tra i paletti prima, in un'attività specifica incentrata sul possesso palla poi. Infine si è passati alla parte tattica: prima con le aperture dei centrali di centrocampo verso gli esterni e cross a ripetizione, con due gruppi impegnati su metà campo, uno a difendere la porta, l’altro a cercare la conclusione a rete. Sono rientrati in gruppo Michele Pazienza e Fabio Quagliarella e, limitatamente alla prima parte dell'allenamento, anche Vincenzo Iaquinta, che ha poi proseguito la seduta con un lavoro di riatletizzazione sotto la guida del preparatore Luison. Martinez ha continuato nella sua opera di ripresa atletica in campo per recuperare del problema muscolare al polpaccio destro: dovrebbe rientrare in gruppo la prossima settimana.

Dieci giorni di stop per Toni - C'è un fattore di continuità che ancora sta legando la disgraziata stagione scorsa all'attuale, e non si tratta certo di un fattore positivo: è la maledizione infortuni. L'ultimo della serie è Luca Toni, fermatosi nell'ultimo allenamento di Chiusa Pesio: ieri mattina Toni, a seguito del problema muscolare ai muscoli della regione posteriore della coscia destra, è stato sottoposto ad ecografia presso l’Istituto di Medicina dello Sport di Torino. L’accertamento diagnostico ha evidenziato un’elongazione del muscolo bicipite femorale; il suo completo recupero funzionale è previsto in circa 10 giorni. Ancora fermo anche Simone Pepe: ieri è stato sottoposto, presso la Clinica Fornaca, ad una risonanza magnetica che ha evidenziato il miglioramento del quadro infiammatorio causa del fastidio muscolare avvertito la scorsa settimana; per il suo completo recupero funzionale saranno necessarie ancora alcune sedute di lavoro differenziato che verranno intensificate progressivamente nei prossimi 3-4 giorni.

Le sentenze del calcioscommesse - La Commissione disciplinare della Figc ha reso note le sentenze sulla vicenda del calcioscommesse: sei punti di penalizzazione all'Atalanta, da scontare nel prossimo campionato di serie A e tre anni e mezzo di squalifica al suo capitano Cristiano Doni ("Accertata responsabilità del deferito in ordine alla realizzazione dell'illecito sportivo aggravato relativo alla gara Atalanta-Piacenza del 19 marzo 2011"). Tre anni all'altro nerazzurro, Thomas Manfredini ("accertata responsabilità del deferito in ordine alla realizzazione dell'illecito sportivo relativo alla gara Ascoli-Atalanta del 12 marzo 2011"). Cinque anni con proposta di radiazione per Signori ("La partecipazione all'associazione di cui all'articolo 9 del codice di giustizia sportiva con ruolo di vertice, l'accertata responsabilità del deferito in ordine alla realizzazione di due illeciti sportivi e per la reiterata violazione degli articoli 1 comma 1 e 6 del codice di giustizia sportiva"),  Paoloni ("La partecipazione all'associazione di cui all'articolo 9 del codice di giustizia sportiva con ruolo di vertice, l'accertata responsabilità del deferito in ordine alla realizzazione di due illeciti sportivi e per la reiterata violazione degli articoli 1 comma 1 e 6 del codice di giustizia sportiva"), Bellavista, Buffone, Erodiani, Gervasoni, Sommese. Per quanto riguarda i club, la Disciplinare ha inoltre inflitto una penalizzazione di 6 punti (più ammenda di 50mila euro) all'Ascoli, da scontarsi nel prossimo campionato di Serie B. Per Sassuolo e Hellas Verona solo un'ammenda di 20.000 euro. In Lega Pro, nove punti di penalizzazione sono stati inflitti al Benevento, mentre l'Alessandria è stata punita con la retrocessione all'ultimo posto in classifica nel campionato di Prima Divisione 2010-11. Per il Ravenna esclusione dal campionato di competenza con assegnazione a uno dei campionati inferiori, più un'ammenda di 50mila euro. Quattro punti di penalizzazione al Piacenza, due alla Reggiana e uno a testa per Viareggio, Spezia e Taranto: in tutti i casi da scontare nella stagione 2011-12. Solo ammende per Portogruaro (20mila euro) e Virtus Entella (15mila). Luigi Chiappero, legale dell'Atalanta, ha così commentato ai microfoni di Sky le decisioni della Disciplinare: "Ricorreremo in appello e credo che lì potremo riuscire a ridurre i punti di penalizzazione. L'eventuale responsabilità oggettiva delle società deve essere ridotta ai minimi. Per quello che ci riguarda come Atalanta contiamo nella validità dei nostri argomenti".

Calcioscommesse: la Cremonese pronta ad adire la giustizia ordinaria - Tra i più infuriati per le sentenze della Commissione Disciplinare sul calcioscommesse vi è il direttore generale della Cremonese, Franco Turotti, che in collegamento telefonico a Sky Sport 24, sbotta: "C'è tantissima amarezza, tutto è partito dall'avvelenamento subito dai nostri giocatori, poi ci sono stati altri passaggi che abbiamo sempre denunciato e adesso ci troviamo ad essere penalizzati, dopo esserlo stati già durante il campionato. Chiediamo giustizia e andremo avanti. Abbiamo ricevuto dalla giustizia ordinaria i complimenti per il comportamento, la trasparenza e la correttezza della società e adesso ci ritroviamo penalizzati. Non si può essere corretti e leali per una giustizia e scorretti per un'altra, comprendiamo il principio della responsabilità oggettiva, ma bisogna valutare caso per caso. Siamo pronti ad andare fino al Consiglio di Stato, ci sono vari gradi di giudizio e, se necessario, ci rivolgeremo anche alla giustizia ordinaria. Noi abbiamo avuto giocatori che non stavano bene, qualcuno è finito in ospedale, uno ha avuto un incidente in macchina. Abbiamo fatto le nostre analisi, abbiamo capito che c'era qualcosa che non andava e abbiamo presentato una denuncia contro ignoti, nonostante tutto ci troviamo a pagare per questa partita (Cremonese-Paganese, ndr). Tutto questo non ha nessuna logica".

I disordini di Londra fermano il calcio
- Londra è nel caos, e presto il caos si sta già propagando ad altre città del Paese (Liverpool, Birmingham, Manchester e Bristol): e il calcio deve fermarsi, per motivi di sicurezza. I disordini, scoppiati dopo la scintilla accesa dall’uccisione del 29nne di colore Mark Duggan durante uno scontro a fuoco con la polizia a Tottenham giovedì scorso, hanno finito per trasformarsi in vandalismi e saccheggi di negozi, con la distruzione di qualsiasi cosa capiti davanti a questi 'manifestanti' armati di mazze da baseball e spranghe di ferro. E' stata così annullata l'amichevole che a Wembley avrebbe dovuto vedere la Nazionale di Capello opposta all'Olanda; stessa sorte per Ghana-Nigeria in programma a Watford (periferia di Londra). Rimandate West Ham-Aldershot e Charlton-Reading valide per la Carling Cup, e stessa sorte toccherà a Crystal Palace-Crawley. E, se la follia non si placherà, è a rischio anche la prima giornata di Premier League, per almeno tre gare: Fulham-Aston Villa, Tottenham-Everton e Queen's Park Rangers-Bolton.


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