John Elkann a Moratti: Le nostre vacanze sono prescritte! Ci stanno nascondendo qualcosa...

News, 12 agosto 2011.

John Elkann: alla Juve le vacanze sono prescritte; il disagio altrui fa pensare che ci stiano nascondendo qualcosa. Grande successo del dibattito su Calciopoli a 'La Versiliana', con la presenza di Moggi. Luciano Moggi applaude Andrea Agnelli e lancia stoccate ad Abete. E' la Juventus A a vincere la sfida in famiglia a Villar Perosa: in buona evidenza Pasquato. Antonio Conte: La strada di Andrea è quella giusta; lo ripeto, i nostri scudetti sono 29. Gianluca Pessotto: Quei due scudetti li abbiamo vinti sul campo e Andrea ce li riporterà a casa. Albertini: Abbiamo seguito la linea dettata dal nostro Ufficio legale. Sconcerti: Moratti avrebbe dovuto rinunciare alla prescrizione. Anche in Spagna l'inizio della Liga è sul punto di saltare per lo sciopero dei calciatori.

John Elkann: Vacanze prescritte - Seccata e in certo qual modo provocatoria ("Spero soltanto che prima o poi vada in vacanza, così si rilassa un po'") era stata ieri la risposta di Massimo Moratti a chi gli chiedeva un commento su quanto detto da Andrea Agnelli in conferenza stampa, e a rispondergli per le rime è stato ieri John Elkann, in occasione del tradizionale vernissage di Villar Perosa:"Siamo contenti di questi consigli da una persona saggia e di una certa età come lui, ma c'è da fare e lavorare e questa è la priorità. Nel nostro club le vacanze sono prescritte". Ed entrando nel merito delle questioni sollevate ieri da Andrea ha chiosato: "La Juve è stata come sempre coerente nel chiedere parità di trattamento senza entrare nel merito nelle decisioni, questo non ci è stato garantito e noto disagio da parte di altri e credo che stiano nascondendo qualcosa. Non siamo noi a dover stabilire colpevoli e innocenti, ma, ribadisco, vogliamo parità di trattamento". Parole come pietre che, questa volta sì, denotano vera sintonia di pensiero con Andrea, col quale ha condiviso molto volentieri questa giornata di festa, sull'onda della tradizione: "E’ una grande festa, un momento importante, perché permette di stare a contatto con i tifosi. Con Andrea abbiamo voluto incontrare la squadra prima della partita, com’era tradizione per mio nonno Gianni e per suo papà Umberto". John Elkann, che ha assistito alla partitella in famiglia indossando la maglia (versione rosa) n. 21 ("ho scelto il numero 21 come Pirlo, uno dei grandi acquisti che abbiamo fatto"), ha assaporato con piacere "l'affetto dimostrato dalla gente in questa giornata qui a Villar Perosa", ritrovando in esso un segnale di continuità con la tradizione e un buon segnale per il futuro: "L'attaccamento della tifoseria juventina si è sempre dimostrata anche nei momenti meno buoni nell'ultrasecolare storia di questo club, questa è una delle basi fondamentali per un radioso futuro che sicuramente ci aspetta". E anche di questo, ha osservato, va dato merito al nuovo tecnico: "Antonio Conte sta dando grande entusiasmo a tutto l'ambiente. Questa Juve può vincere lo scudetto ma è ancora presto per fare pronostici. Conte è un allenatore con le idee chiare e che soprattutto conosce lo spirito della Juve". Quello spirito di cui forse ora, con eccessivo ritardo, anche John Elkann sta iniziando a comprendere la natura e l'importanza.

Calciopoli al "Caffè de La Versiliana" - Grande successo, ieri pomeriggio, per il dibattito su Calciopoli organizzato nel celebre "Caffè de La Versiliana". Presenti Luciano Moggi, Oliviero Beha, Xavier Jacobelli e Nicola Penta. Tra il pubblico, personaggi del mondo del calcio, giornalisti sportivi, curiosi e parecchi tifosi della Juventus. Vi linkiamo alcune foto dell'evento tratte dal grande forum Tifosibianconeri.com, e linkiamo anche la locandina della programmazione televisiva, perché il dibattito sarà trasmesso anche su diverse emittenti televisive locali in diverse regioni d'Italia. In questo modo, ogni lettore potrà verificare se nella propria regione sarà trasmesso, da quale emittente e quando (cliccare sull'ultimo file).
- Foto 1 - La location
- Foto 2 - Moggi, Beha, Jacobelli
- Foto 3 - Il palco
- Foto 4 - Luciano Moggi
- Foto 5 - Fine del dibattito
- Locandina delle programmazioni televisive

Moggi: Finalmente la Juve! - Adesso Moggi riconosce la Juve, dopo anni in cui lui, ma anche noi, ne avevamo visto solo un guscio senz'anima. E non può che plaudere alla parole di Andrea Agnelli. E lo ha fatto su 'Tuttojuve.com': "Sono d'accordo con le parole di Andrea Agnelli, che si dimostra così una persona molto competente". Ma anche ai microfoni di Radio Sportiva: "Mi fa piacere che Andrea Agnelli abbia detto quello che fino ad ora a Juve non aveva detto sulla questione. Questa è la strada giusta per riavere quello che è stato ingiustamente tolto a questa squadra. Sono contento di questi passi avanti, la Juve sta finalmente seguendo il percorso che ho tracciato io. Le indagini di Palazzi parlano chiaro, e le intercettazioni occultate dimostrano le nostre ragioni". E non ha fatto mancare le sue stoccate ad Abete. Così a TuttoJuve.com: "Abete nel momento in cui gli è stato chiesto un commento ha detto di pensare alla crisi economica dell'Italia. A tal proposito mi viene da dire: se è davvero così si proponga in Parlamento". E così a Radio Sportiva: "Forse si sarà pentito di aver detto che l´etica non va mai in prescrizione, dato che ha scelto di non decidere".

Juventus A – Juventus B 4-1 – Hanno vinto i ‘grandi per 4-1, ma i ragazzi di Baroni non hanno certo sfigurato e hanno tenuto testa validamente alla Juve di Conte. Il primo tempo si era concluso sull’1-0, grazie ad un preciso piatto destro di Cristian Pasquato, su verticalizzazione di Del Piero (i due fantasisti hanno dialogato spesso e bene); in campo con loro anche un Vucinic ispirato ma più sprecone del solito. Ad inizio ripresa la Primavera perveniva al pareggio in virtù di un’incornata del neo-acquisto Beltrame (un ’93 appena prelevato dal Novara), lesto ad approfittare di un pasticcetto tra Motta e Manninger. In particolare spolvero il giovane portiere rumeno Branescu, uscito poi tra gli applausi, sostituito da Di Salvia, che dovrà chinarsi per ben tre volte a raccogliere il pallone in fondo alla rete: vanno a segno infatti nell’ultimo quarto d’ora Iaquinta, Motta e Ziegler. Al 41’ della ripresa ha fatto il suo esordio in maglia bianconera il neo-acquisto Arturo Vidal, che si è così unito al gruppo dei nuovi compagni.

Antonio Conte ribadisce: Sono 29, per ora - Dopo la gara di Villar Perosa, Antonio Conte, dopo aver volentieri firmato montagne di autografi ("Firmare gli autografi è il minimo per questi tifosi che ci supportano sempre con tanto entusiasmo"), si è brevemente concesso ai microfoni di Sky Sport 24, ribadendo, in materia di Calciopoli, quanto detto il giorno prima al Corriere dello Sport: "Il presidente sta seguendo la strada giusta, ho già parlato di questo e gli scudetti si vincono sul campo, la Juve ne ha 29 il resto non conta. Ora stiamo lavorando per tornare a vincerlo, visto il recente passato non sarebbe male". Per questo le parole di apprezzamento nei suoi confronti da parte di John Elkann sono per lui motivo di soddisfazione, ma al tempo stesso uno stimolo: "Mi fan piacere le parole di John Elkann e questa responsabilità è uno stimolo in più a riportare questo club dove deve stare. Abbiamo iniziato un progetto ma vogliamo arrivare ai vertici sin da subito. Siamo all'inizio dell'opera, non è che uno d'amblè rivolta tutto. Siamo alle fondamenta di una casa che dovrà divenire bellissima, ammirata e resistente. Tutti dovranno avere pazienza ma la volontà è di essere competitivi sin da subito, alcune squadre saranno maggiormente avvantaggiate perché rodate ma questo non ci spaventa affatto".

Pessotto: A riportare a casa gli scudetti ci pensa Agnelli - Poco prima dell'inizio della sfida in famiglia di Villar Perosa ha parlato anche Gianluca Pessotto, attualmente direttore organizzativo del settore giovanile bianconero, che, commentando la vicenda degli scudetti rapiti, ha detto a Sky Sport 24: "Nel 2005 e 2006 abbiamo vinto sul campo, quindi il prossimo scudetto sarà quello della terza stella. Noi eravamo in campo e sappiamo come abbiamo vinto, adesso ci pensa il presidente a far valere i nostri diritti".

Albertini: Ci siamo attenuti ai dettami dell'Ufficio legale - Demetrio Albertini, vicepresidente della Figc, così ha replicato alle iniziative preannunciate e già avviate dalla Juventus sulla questione dello scudetto 2006 e della rivisitazione di Calciopoli, iniziative che non si limitano all'ambito della giustizia sportiva, ma prefigurano il ricorso a quella ordinaria: "Rispetto per la Juve - ha detto a Sky Sport - ma le valutazioni dell'ufficio legale della Figc, fatte prima ancora del Consiglio federale dove si è deciso della non possibilità di poter prendere una posizione sullo scudetto del 2006, sono state valutate nel miglior modo possibile. La Figc ha al suo interno un gruppo di lavoro, un ufficio legale di grande valore e ci atteniamo a quello che ci hanno comunicato in quel Consiglio federale". Se veramente sia stato il miglior modo possibile e se quelle valutazioni saranno state corrette, si vedrà. Perché pareri autorevoli, in direzione opposta, ce n'erano pur stati. Ma non interessavano.

Sconcerti: Moratti avrebbe dovuto rinunciare alla prescrizione - Mario Sconcerti, opinionista Sky ed editorialista del Corsera, antijuventino convinto e acceso colpevolista della prim'ora, così si è espresso in un suo intervento su Sky Sport 24: "Credo che Andrea Agnelli faccia bene a tutelare in ogni forma i propri interessi anche attraverso azioni legali, se ritiene che c'è stato un sopruso e un insieme di decisioni sbagliate è assolutamente legittimo questo percorso. Se il calcio nel complesso avesse avuto il buon senso di rivedere le frettolose decisioni di cinque anni fa forse non saremmo arrivati a questo punto comunque. Ora i ruoli si sono ribaltati, Moratti si difende dalla Juventus nel modo in cui lui prima lanciava accuse nei confronti del club bianconero, francamente è una situazione sgradevole e fossi nel presidente nerazzurro avrei rinunciato alla prescrizione. E' stato detto che in condizioni normali l'accusa per l'Inter avrebbe chiesto un tipo di punizione, c'è stata la prescrizione e va bene ma se io, come ha sempre dichiarato Moratti, volevo differenziarmi dalla Juventus dovevo farmi giudicare e rinunciare a questo cavillo. Qui l'Inter è sotto la lente d'ingrandimento non solo della Juve ma di tutto il calcio italiano, i sospetti nei suoi confronti, con questo atteggiamento, rischiano di essere legittimati, il non accettare una discussione a riguardo è un brutto segnale, una difesa come quella per cui la Juventus veniva attaccata cinque anni fa dagli stessi nerazzurri". E' probabile che Moratti consigli anche a lui di andare un po' in vacanza. Perché lui da quell'orecchio non ci sente, la prescrizione è al momento il suo bene più prezioso.

Anche in Spagna sciopero dei calciatori - Anche in Spagna i calciatori sono sul piede di guerra per motivi contrattuali. Il trentaquattrenne ex calciatore Luis Manuel Rubiales Béjar, presidente del sindacato dei calciatori spagnoli, la AFE (Asociación de Futbolistas Españoles) ha dichiarato che i giocatori della Liga e della Segunda División (le serie A e B spagnole) sciopereranno le prime due giornate della stagione 2011-2012 (che dovrebbe iniziare nel weekend del 20 e 21 agosto). Il sindacato chiede che la lega calcistica spagnola, la LFP, migliori le condizioni per i giocatori che non vengono pagati dalle società. e che i giocatori cui non vengono pagati tre mesi di stipendio possano rompere unilateralmente i loro contratti; una lunga trattativa con la LFP per ottenere le nuove condizioni è stata interrotta dalla lega calcistica poco prima di raggiungere un accordo. Il sindacato mira a far ottenere ai calciatori in Spagna le stesse garanzie di cui essi già godono in Germania, Francia, Olanda e Inghilterra, dove le società che non pagano i giocatori non possono partecipare al campionato.


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