A Moggi dal Tnas l'altro verbale del mistero Preziosi. Abete: il rimedio è che si torni a giocare.

News, 13 agosto 2011.

Il Tnas ha trasmesso a Luciano Moggi anche il terzo verbale richiesto, quello della controversia Preziosi-Figc relativa alla richiesta di revoca dell'inibizione per cinque anni con proposta di radiazione. Il verbale che dovrebbe fare un po' di luce sulla vicenda Preziosi è in mano ai difensori di Moggi: l'avvocato Prioreschi su Abete aveva picchiato duro. Per l'amichevole di Salerno contro il Betis Antonio Conte ha convocato 21 giocatori: a casa infortunati (tra cui Chiellini) ed epurati. Conte: Dobbiamo solo lavorare, stare zitti e pedalare. Breve riapertura della campagna abbonamenti in casa Juve. Abete: Mi auguro si torni presto a giocare. Risolverebbe molti problemi. Damiano Tommasi: Il campionato non parte senza la firma della Lega di A sul nuovo contratto collettivo. Mario Corso: Andrea Agnelli è di un altro stampo rispetto a Moratti.

Il Tnas trasmette a Moggi anche l'altro verbale - Il Tnas ha trasmesso a Luciano Moggi il verbale della controversia Enrico Preziosi/FIGC relativa alla richiesta di revoca dell'inibizione per 5 anni con proposta di radiazione. Questo il comunicato apparso sul sito del Coni: «Il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport comunica che, il 9 agosto 2011, Luciano Moggi ha chiesto di “prendere visione ed estrarre copia del provvedimento intervenuto, a seguito della mancata conciliazione del 3 ottobre 2005, fra Enrico Preziosi e la Federazione Italiana Giuoco Calcio con il quale è stata definita presso la Camera di conciliazione e arbitrato per lo sport, la controversia avente ad oggetto "la richiesta di revoca e/o annullamento della inibizione per anni 5 con proposta di preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC"". Moggi, nell’istanza presentata, “…vanta un interesse concreto ed attuale a conoscere gli atti…, anche al fine di verificare l’eventuale disparità di trattamento nei confronti di soggetti che versano nella medesima situazione”. In data odierna è stato comunicato a Moggi che - a seguito della mancata conciliazione dinanzi Cons. Gaetano Caputi - Enrico Preziosi - congiuntamente alla società Genoa Cricket and Football Club SpA, che aveva instaurato dinanzi alla Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo Sport (CCAS) analoga procedura di conciliazione, anch’essa conclusasi con esito negativo - aveva incardinato una procedura arbitrale dinanzi alla CCAS, conclusasi il 18 gennaio 2006 con udienza dinanzi al costituito Collegio arbitrale. Tale verbale è stato trasmesso a Moggi, come da lui richiesto. Ai difensori della Federazione Italiana Giuoco Calcio e della Lega Nazionale Professionisti - parti intimate nella controversia instaurata da Enrico Preziosi e dalla società Genoa C.F.C. SpA - sono state trasmesse, per doverosa conoscenza, sia il verbale dell’udienza del 18 gennaio 2006, sia l’istanza di Moggi».

Anche il terzo verbale è in mano ai legali di Moggi – Dopo aver ottenuto i precedenti verbali di conciliazione su Sabatini e Preziosi, i legali di Luciano Moggi, Maurilio Prioreschi e Flavia Tortorella, avevano richiesto i verbali relativi alle vicende dell’ottobre 2005, per comprendere che fine abbia fatto, e perché, la proposta di radiazione della Caf del 27 luglio 2005. E ieri il Coni ha comunicato di aver desecretato e trasmesso la documentazione richiesta, che dovrebbe consentire ai difensori di Moggi di far luce, un po’ più di luce almeno, sul mistero Preziosi, allo scopo di meglio supportare la strategia difensiva del loro assistito in vista dell’Alta Corte di Giustizia del Coni, mettendo in luce come con Moggi e Preziosi si siano usati due pesi e due misure. Solo l’altroieri Maurilio Prioreschi, sentito da ‘Tuttosport’, era andato giù duro nei confronti di Abete: “Mi meraviglia la reazione del presidente Abete sulla circostanza che il Tnas abbia tolto il segreto sulle conciliazioni di Sabatini e Preziosi. Mi meraviglia perché Luciano Moggi con le sue richieste sta esercitando il suo diritto di difesa per verificare se c'è stata tra lui e gli altri disparità di trattamento sul tema radiazioni. E quello alla difesa è un diritto garantito anche dalle norme federali, ma che viene talora ignorato dai suoi organi. Dopo aver letto il contenuto di quei verbali di Preziosi e Sabatini, però, capisco perfettamente perché la Figc preferisse che rimanessero segreti. Attraverso la conoscenza di quei verbali, abbiamo avuto conferma della nostra intuizione: ancora una volta la Figc quando si tratta di Moggi usa due pesi e due misure. Da un lato vengono cancellate o spariscono delle preclusioni a carico di un soggetto recidivo per fatti gravi, dall'altro viene coniata una norma ad personam per radiare Moggi. Noi abbiamo ora la prova che c'è stata disparità di trattamento, che ovviamente faremo valere in tutte le sedi competenti. Non solo la Juve, infatti, ma anche Moggi ha subìto danni ingentissimi dei quali chiederà certamente il ristoro. Tra l'altro non è vero quanto detto da Abete alla Gazzetta dello Sport: la clausola di riservatezza non è stata richiesta dal solo Preziosi e le conciliazioni con lui non riguardano solo un ultimo periodo della sua squalifica. Non serve fare i conti, basta leggere quei verbali. Mi auguro che quanto dichiarato da Abete sia dovuto a difetto di informazioni sulla vicenda. Anche se due delle tre conciliazioni sono state fatte sotto la sua presidenza, e quindi. . . Se così non fosse sarebbe molto grave questa uscita del presidente. Se Abete ritiene che in questa vicenda non sia stato nascosto nulla, tolga egli stesso il segreto su quei verbali e li renda pubblici. Così tutti potranno verificare la legittimità di quanto fatto: a mio giudizio trattare in modo diverso degli associati e tenere nascosto tutto questo contrasta con l'articolo 1 del codice di giustizia sportiva. E il procuratore Palazzi ha il dovere di indagare”.

Sono 21 i convocati di Conte per il Betis – Questo l’elenco dei 21 convocati di Antonio Conte per la gara di stasera a Salerno contro il Betis Siviglia. Buffon, Motta, Pazienza, Marchisio, Iaquinta, Del Piero, Manninger, Vucinic, Barzagli, Ziegler, Bonucci, Pirlo, Lichtsteiner, Krasic, De Ceglie, Storari, Matri, Sorensen, Marrone, Pasquato, Ruggiero. Oltre ai non convocati per scelta tecnica, in quanto elementi che non rientrano nei piani di Conte (come Grygera, Grosso, Amauri), mancano tutti gli acciaccati, a cominciare da Giorgio Chiellini, che nella partita con la Nazionale contro la Spagna ha rimediato una contusione alla coscia sinistra. Martinez, Pepe, Quagliarella e Toni sono rimasti a Vinovo, per continuare il lavoro differenziato e personalizzato finalizzato a farli recuperare dai rispettivi infortuni.
In conferenza stampa Antonio Conte si è soffermato in particolare sulla situazione di Quagliarella: “Stiamo cercando di fargli fare dei lavori specifici perché purtroppo viene da un brutto infortunio e bisogna avere pazienza e sapere che bisognerà anche aspettare un po' di tempo per vedere il vero Quagliarella. Sicuramente questo è un problema, però ci sono dei tempi e bisogna rispettarli. Stiamo cercando di mettere a disposizione del ragazzo tutte le situazioni ad hoc per cercare di farlo tornare quanto prima come era prima dell'infortunio, sapendo che dopo un infortunio al ginocchio è sempre un grosso punto interrogativo dire i tempi”.
Ha spiegato pure la mancata convocazione di Vidal: "Vidal deve entrare in un sistema di gioco, quindi ha bisogno comunque di ritrovare una condizione fisica e poi, ripeto, di entrare in questo sistema di gioco, dove tutti sanno quello che devono fare. Lui è arrivato ieri, oggi ha fatto il primo allenamento, quindi ha bisogno di un po' di tempo per entrare nei meccanismi”.
La formazione contro il Betis ce l’ha già abbastanza chiara in testa: “Dovremmo giocare con Buffon, Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli e De Ceglie in difesa;; in mezzo Pirlo e Marchisio, Krasic a destra, a sinistra Pasquato o Ruggiero; in avanti Matri e devo scegliere il compagno”.

Conte: Stare zitti e pedalare – Nella conferenza stampa pre-Betis ad Antonio Conte è stato chiesto a che punto è la preparazione della squadra, anche e soprattutto in relazione all’assimilazione dei nuovi schemi da lui proposti: “Sicuramente c'è da lavorare su tutti e tre i reparti – ha risposto - Diciamo che forse quello dei centrocampisti è quello che magari ha assimilato meglio, anche perché è il reparto dove, tranne Vidal, li abbiamo avuti sempre tutti, quindi ho potuto lavorare con loro e più si lavora insieme e più si assimila. Dopo un mese di lavoro, sicuramente, i giocatori hanno appreso l'idea da sviluppare, questo sicuramente. E' inevitabile che c'è da lavorare, come dico, da lavorare tanto, perché c'è da entrarci in pieno in questo tipo di idea, con tutti gli effettivi, anche perché poi Vucinic è arrivato da poco, Vidal è arrivato ieri, chi arriverà dovrà comunque entrare in questo tipo di sistema, e quindi bisognerà lavorare tanto e cercare di farlo in maniera molto breve per i nuovi arrivi". E lo scopo è quello di diventare competitivi nel minor tempo possibile: “Alla fine il campionato deve ancora iniziare e noi sappiamo di dover lavorare tanto, sappiamo comunque che rispetto a squadre come Inter, Milan, Napoli, che sono già squadre rodate, già squadre che hanno una propria ossatura, hanno un proprio modo di giocare, noi siamo partiti praticamente da zero. Quindi stiamo lavorando, stiamo costruendo, poi, ripeto, c'è bisogno di lavorare, c'è bisogno di fare tanto, però non azzardiamo ipotesi particolari. Dobbiamo solo lavorare, stare zitti, pedalare e cercare di essere competitivi nel più breve tempo possibile”.

Riapre la campagna abbonamenti – Era apparso già lusinghiero l’esito della campagna abbonamenti conclusasi lo scorso 31 luglio: 23.000 tessere sottoscritte ( 56% rispetto alla stagione precedente), ma l’appetito dei tifosi bianconeri non si era ancora placato e, come dice il sito ufficiale, erano pervenute in società numerose richieste di una riapertura dei botteghini per i tifosi che non erano riusciti ad assicurarsi in tempo utile la preziosa tessera: e il club, andando incontro a questa esigenza, ha riaperto la vendita degli abbonamenti, sia pur per soli quattro giorni, dal 17 al 30 agosto, e con la limitazione di poterlo fare solo nelle ricevitorie Lis Lottomatica abilitate oppure, ma solo per gli appassionati già in possesso della tessera del tifoso, direttamente su www. Juventus.com: non si potrà invece sottoscriverlo presso il Ticket office di Galleria San Federico.

Abete: Tornare a giocare risolverà molti problemi – Gli eventi delle ultime settimane, dominate dalla non competenza, che ormai sovrasta Calciopoli come una cappa, un po’ di fastidio a Giancarlo Abete devono averlo procurato, tant’è che si augura che si torni a giocare al più presto: e che la Lega di A non faccia tanti problemi e si dia inizio alle danze: “Sono fiducioso sul rinnovo del contratto collettivo dei calciatori – ha detto a Radio Sportiva a margine della presentazione dei calendari di Lega Pro - perché penso che lavorando ancora un po’, trovando gli equilibri giusti, sia possibile risolvere le perplessità che sono ancora presenti nella Lega di A. Lo stesso presidente Beretta ha detto che per la Lega, che ancora non lo sottoscrive, il 90-95% dell'accordo è fatto, parole che ci fanno intendere come la situazione stia ormai arrivando a risoluzione". Già peccato che il problema stia proprio in quel 5-10%, il problema dei fuori rosa. Ma prima si comincia a giocare, meglio è, è il pensiero di Abete: "Si avvicina il calcio giocato che è una grande panacea. Il mix che c´è tra calcio parlato e calcio giocato, una volta che quest´ultimo inizia, si modifica rispetto ai mesi d´estate. Mi auguro che si torni presto a giocare. Questo risolverebbe in parte anche i problemi del calcio parlato". Se Abete spera che le prodezze degli atleti, pur condite dalle polemiche per gli errori arbitrali, possano far dimenticare in casa bianconera il misfatto di Calciopoli, temiamo sia davvero lontano dal reale. In casa bianconera sono prescritte le vacanze ed è prescritta anche la distrazione. Ad ognuno la sua competenza: a Conte le cose di campo, l’unico luogo deputato ad assegnare gli scudetti, ai dirigenti e allo staff legale il perseguimento della giustizia. Altro che panacea...

Tommasi: Se non si risolve il problema, il campionato non parte – A contrastare gli auspici (parola tanto cara all’interessato) di Abete su un rapido ritorno al calcio giocato che allontani, spera lui, gli inquietanti fantasmi di Calciopoli, c’è sempre di mezzo l’Aic con la sua ‘pretesa’ di vedere la firma della Lega sul rinnovo del contratto collettivo e le esitazioni della Lega stessa, che non cede sul punto dei fuori rosa. E Tommasi, presidente dell’Aic, ha detto a Radio Sportiva: “Siamo sempre nella stessa posizione di prima. C´è in programma un incontro con la Lega il 19 agosto. C´è un po´ di movimento dietro le quinte per vedere di trovare una soluzione al problema. Il campionato inizierà quando tutto si sarà risolto. Non c´entra il discorso economico nella presa di posizione dei calciatori. Il contratto collettivo è scaduto il 30 giugno, con la Lega avevamo accordi ben precisi. Le nostre non sono pretese di tipo economico, noi sappiamo di cosa stiamo parlando e speriamo di riuscire a trasmettere questo anche all´esterno". In effetti la Lega di serie A ha inserito nell'ordine del giorno dell'assemblea straordinaria del 19 agosto il tema dell'accordo collettivo con l'Assocalciatori, che originariamente stava nell’odg nell'assemblea del 1° settembre, anche sotto le pressioni di Abete ha cercato di spronare i club per poter finalmente chiudere la questione. E passare al calcio giocato.

Corso: Agnelli è di un altro stampo – Ricorrevano ieri 30 anni dalla morte di Angelo Moratti e Mario Corso, che proprio nella sua Inter militò, ne ha ricordato la figura a Radio Sportiva: "Lui mi accolse da presidente ma anche quasi da padre. Gli devo tutto, è grazie a lui se sono riuscito a rimanere ad alti livelli. Non è cambiato molto tra lui e il figlio Massimo. Sono due persone eccezionali, squisite, altruiste, sempre inattaccabili. Tutte queste polemiche sono passeggere e non possono intaccare l'Inter. Ai miei tempi queste polemiche continue non ci sarebbero state. Purtroppo oggi c'è un solo presidente di quello stampo, l'altro è ancora un po' troppo giovane”, riferendosi appunto ad Andrea Agnelli, che già Moratti ebbe a definire il Giovin Signore. Che Agnelli sia di un altro stampo rispetto a Moratti, esattamente come suo padre lo era rispetto a Moratti senior, non vi è il minimo dubbio: gli Agnelli sono abituati a Vincere, e sul campo, non hanno mai amato scudetti di cartone e altri pastrocchi del genere. Fieri di essere di un altro stampo.


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