Scudetto 2006: Tnas, Alta Corte, Tar: ecco la via. Moggi all'Alta Corte con un dossier su Preziosi.

News, 2 settembre 2011.

Il Tnas dovrà decidere se ha competenza per decidere sullo scudetto 2006: Inter e Figc dicono di no; poi, eventualmente, ci sarà l'Alta Corte, ma anche il Tar; e Moggi si prepara per l'Alta Corte. Marotta: Bene così, la nostra rosa corrisponde alle nostre esigenze; sarà davvero così? Marotta racconta la 'grana Amauri'. La conclusione del calciomercato in casa bianconera: due video. Niente di grave per Michele Pazienza. Contratto collettivo: i club propongono un accordo-ponte per un anno: si attende la risposta dell'Aic. De Laurentiis si infuria per la questione dei diritti tv 2012-2015. Compass e la Nazionale italiana di calcio ancora insieme.

Ora ci pensino Tnas e Alta Corte – Sarà Alberto De Roberto, giurista, ex presidente del Consiglio di Stato, attuale presidente del Tnas, a dover decidere sulla competenza o meno del Tnas stesso a dirimere la grana dello scudetto 2006. Inter e Figc fondano la loro richiesta di incompetenza, a quanto scrive la Gazzetta, sul fatto che quello del Consiglio Federale fosse un atto amministrativo non arbitrabile; inoltre, visto che si parla di revoca all’Inter, e non di assegnazione alla Juve, quest’ultima non avrebbe un interesse legittimo. Resta il fatto che, se lo scudetto non viene prima tolto all’Inter, la Juventus non potrebbe mai chiederne la riassegnazione. Inoltre Inter e Figc sosterrebbero che, visto che si sollevano questioni di particolare rilevanza, l’organo da adire dovrebbe essere l’Alta Corte del Coni. Ma, stando a Tuttosport, la Figc si spinge anche oltre, sostenendo che il passaggio all’Alta Corte non sarebbe nemmeno più possibile: qualora il Tnas si dichiarasse incompetente, la faccenda sarebbe chiusa lì.
In ogni caso lo staff legale bianconero, capeggiato dall’avvocato Michele Briamonte è pronto, nel caso di un pollice verso del Tnas, ad andare anche direttamente al Tar, con annesse richieste di risarcimento, come preannunciato nella conferenza stampa del 10 agosto a Roma.
Chi all’Alta Corte invece andrà sicuramente è Luciano Moggi (in compagnia di Giraudo e Mazzini) per la questione della radiazione. L’avvocato Flavia Tortorella ha già depositato la corposa memoria difensiva di Moggi (con specifici capitoli dedicati al caso Preziosi, di cui aveva ottenuto la consegna della relativa documentazione secretata); altrettanto dovrebbero aver fatto (forse proprio ieri) Giraudo e Mazzini. Adesso si attende solo che l’Alta Corte fissi la data dell’udienza, che potrebbe essere tra fine settembre e inizio ottobre, proprio a ridosso della conclusione e dell’arrivo a sentenza del processo penale di Napoli. E qui allora per Moggi potrebbe aprirsi un nuovo capitolo, quello dell’art. 39, in forza del quale l’ex dg bianconero potrebbe chiedere la revisione del processo sportivo del 2006.

Marotta: chi si contenta gode; ma il tifoso si rode – Al suo arrivo in Lega Calcio, i cronisti presenti hanno incalzato Beppe Marotta sulla conclusione, con flop finale, del mercato bianconero. Ma ‘la volpe’ Marotta se la prende con l’uva acerba: “Il difensore non è arrivato? Abbiamo una rosa che risponde alle esigenze della nostra stagione. Sicuramente abbiamo provato a rinforzarla, ma non c'erano profili e disponibilità di questo livello, all'altezza dei giocatori che abbiamo già in rosa: abbiamo quindi preferito restare con i nostri campioni: Chiellini, Bonucci, Barzagli e Sorensen danno ampio affidamento, sia qualitativamente sia numericamente. Non abbiamo le coppe.. ”. E i top players tanto sbandierati all’inizio, che pure sono stati sul mercato? Anche lì meglio i nostri campioni? O forse Marotta non è stato in grado di prenderli? Tanto valeva stare zitto prima allora… “Se abbiamo colmato il gap con il Milan? – prosegue - Stiamo rincorrendolo, sicuramente non è facile, però credo molto nel lavoro della società e di Antonio Conte, allenatore emergente che sta dando mentalità vincente al gruppo ed è buon viatico per futuro". Oltre alla mentalità vincente, servirebbe una squadra all’altezza, ma se a noi basta rincorrere…. Certo, la vera Juve era quella che arrivava prima, anche sul mercato, ora rincorre… Segno dei tempi…
Sempre in tema di mercato Marotta commenta le dichiarazioni rilasciate ieri da Reto Ziegler, che dal ritiro elvetico aveva dichiarato di non essere gradito a Conte: "Reto Ziegler un problema? Assolutamente no. Il calciomercato, così lungo, porta a dinamiche contrastanti da un mese all'altro. Tutto si può risolvere con molta calma nel rispetto delle gestioni economiche e strategie tecniche che la società concorda con l'allenatore".

Marotta confessa: Amauri è un grosso problema – Oggi in Lega la discussione verteva sul contratto collettivo, il cui punto dolente, al momento, bypassato, almeno per ora pare, il problema del contributo di solidarietà per svolta governativa, è l’art. 7, con la questione dei fuori rosa. Che potrebbe riguardare la Juve per il caso Amauri il quale, pur sapendo di non rientrare nei piani di Conte, ha puntato i piedi rifiutando qualsiasi destinazione (Parma, Palermo e Marsiglia le più concrete). E Marotta confessa: "La questione Amauri ci deve far riflettere proprio alla luce di quello che oggi è l'assemblea. Perché in questo caso Amauri ha un contratto netto di 3,8 milioni di euro e gli erano stati garantiti per l'incentivazione all'esodo 3,2 milioni lordi da parte della Juventus. Il Marsiglia gli garantiva 2,5 netti e gli dava un contratto di ulteriori due anni, quindi un totale tre anni. Davanti a una situazione del genere bisogna fare una riflessione, se no le società rischiano di rimanere ingabbiate. Se lo porterò come esempio? È un caso che deve essere preso come esempio”.
E’ accorso in difesa del giocatore il suo manager Pocetta: "I giocatori hanno la facoltà di decidere il loro futuro. Non è molto elegante snocciolare cifre, tra l'altro non esatte. Amauri è rimasto alla Juve perché ritiene di essere nel club più forte che c'è. E' un ragazzo molto orgoglioso, è convinto delle sue possibilità". Se la Juve è ancora la Juve, Amauri guarderà tutto il campionato del ‘club più forte che c’è’ dalla tribuna.

Calciomercato Juventus - Il calciomercato si è chiuso: un consuntivo della situazione, con le immagini di Juve Channel, tratto dal forum Tifosibianconeri.com. Le immagini di Sky invece ci mostrano un Marotta visibilmente irritato per il rifiuto di Amauri ad accettare qualsiasi tipo di trasferimento.
Video 1- Consuntivo Calciomercato Juventus.
Video 2- Marotta sul caso Amauri.

Niente di grave per Pazienza – Il colpo al naso ricevuto l’altroieri in allenamento da Michele Pazienza si è fortunatamente rivelato cosa non grave: il centrocampista ha riportato solo una lieve infrazione e ieri ha già lavorato in gruppo regolarmente; gruppo nel quale è rientrato anche Fabio Grosso. Il che lascia pensare che Per Reto Ziegler le porte in uscita siano ancora aperte: se la destinazione possibile dovesse essere la Turchia (si parla ora del Fenerbahçe), infatti, il trasferimento potrebbe ancora concretizzarsi, visto che il calciomercato turco chiude solo il 5 settembre..
Per gli altri infortunati i miglioramenti più evidenti sembra averli fatti registrare Matri, che ha lavorato quasi tutto il tempo col gruppo. Invece Iaquinta è rimasto in palestra e Krasic si è limitato a un po’ di corsa.

Contratto collettivo: I club per con un accordo ponte: che farà Tommasi? – La Lega di serie A ha provato a tendere la mano all’Aic per un accordo ponte valido fino al 30 giugno 2012. I contenuti li ha spiegati Maurizio Beretta: "L'assemblea ha votato una posizione (all’unanimità, 20 su 20, ndr) che ha riferito all'Aic e alle istituzioni sportive. Proponiamo di firmare un accordo collettivo con valenza da qui al 30 giugno 2012 che recepisca i 6 punti leggermente modificati secondo gli accordi del negoziato sviluppato nei mesi scorsi. Sull'articolo 7 la proposta, se accettata dall'Aic, prevede un confronto fra le parti da sviluppare in 30 giorni dalla firma. Se non ci sarà un'intesa varrà il parere formale del presidente federale Abete che si è detto disposto a riformularlo senza il concetto di temporaneità della possibilità di derogare all'obbligo degli allenamenti con la prima squadra". Ha aggiunto De Laurentiis: "D'ora in poi l'unico responsabile di eventuali scioperi sarà solo Tommasi". Che si è impegnato a dare una risposta entro oggi. Perché, a quanto ha poi dichiarato Beretta, Tommasi “voleva i tre anni”.

Furia De Laurentiis sui diritti Tv – Altro argomento in discussione ieri nell’Assemblea della Lega di A erano i diritti televisivi per il prossimo triennio: con 16 voti favorevoli, 3 astensioni e un sol voto contrario la gestione 2012-2015 è stata affidata ad Infront, scatenando l’ira del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: "Si vuole fare un regalo a Mediaset e a Berlusconi, il calcio italiano sta per fallire", ha tuonato il presidente del Napoli: "Infront ci sta consigliando di vendere i diritti dal 2012 per tre anni a prezzi che non ci permetteranno più di competere in Champions, di aumentare le nostre entrate e quindi di fare dei grossi passi indietro per fare un favore a Berlusconi perché si cerca di vendere ad un prezzo bassissimo a Mediaset perché l'emittente non riuscirebbe a fare proseliti con il digitale terrestre. E poi perché io dovrei svendere oggi quello che dovrebbe andare in onda tra un anno e mezzo? Dico io, aspettiamo, vediamo la situazione economica e la recessione, vediamo se ci saranno altri competitor in Europa. Devono esserci solo Mediaset e Sky? Galliani difende i colori del suo gruppo, però qui c'è di mezzo il calcio italiano e la sopravvivenza degli altri club. Perché poi i club minori non hanno il coraggio di parlare perchè hanno paura del potere. E quindi Bogarelli (presidente di Infront, ndr) dice che sta tutto nelle mani del garante e se questo garante invece di essere garante della democraticità di poter vendere nel libero mercato, deve essere garante solo dei poteri forti, allora ce ne andiamo tutti quanti a casa e i 30 milioni di tifosi della serie A saranno delusi".

Compass e la Nazionale ancora insieme - Compass, la società di credito al consumo del Gruppo Mediobanca, ha rinnovato, fino al 2014, il rapporto di sponsorizzazione della Nazionale italiana di calcio. L'accordo con la Federazione Italiana Gioco Calcio – si legge in una nota - consentirà a Compass di accompagnare gli azzurri in occasione dei prossimi due grandi appuntamenti del panorama calcistico internazionale: il Campionato Europeo che si disputerà il prossimo anno in Ucraina e Polonia e il Campionato del Mondo in Brasile nel 2014. Il marchio Compass accompagnerà la Nazionale, oltre che negli stadi, nei campi di allenamento, sull'abbigliamento tecnico e negli altri spazi di visibilità per l'intero quadriennio.


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