Penta: Moggi si complimentò con Collina. Tutto pronto per la festa del nuovo stadio della Juve.

News, 7 settembre 2011.

E' tutto pronto per l'inaugurazione del nuovo stadio della Juventus. Penta: L'intercettazione che racconta la volta in cui Moggi fece i complimenti a Collina. A Vinovo i bianconeri sono tornati al lavoro. Gli sponsor credono ancora nella serie A. L'Italia di Prandelli ottiene la qualificazione agli Europei 2012 con due turni di anticipo. L'Under 21 di Ferrara parte col piede giusto. Zeman contro tutti.

Domani è il gran giorno - Domani sarà la prima volta: non solo la prima volta della Juve nella sua nuova casa, ma la prima volta che una squadra italiana debutterà in uno stadio di sua proprietà; e la Juve anche qui è arrivata prima, grazie ad Antonio Giraudo, autore delle prime mosse per la realizzazione dell'opera, prima dello tsunami del 2006. Ieri intanto ha debuttato la sala stampa, dove hanno parlato, in conferenza stampa, il direttore dello stadio Francesco Gianello, il neodirettore commerciale Francesco Calvo e Marco Balich, presidente di K-events, la società che ha ideato e organizzato lo spettacolo dell'8 settembre. Gianello si è soffermato soprattutto su tre punti: la peculiarità per cui la "vicinanza delle tribune al campo, nel punto minimo, sarà uguale in ogni punto dell'impianto"; la sicurezza; l'accoglienza, con un gran numero di punti di ristoro. Gianello ha centrato il suo intervento sui ricavi che il nuovo stadio porterà, dagli 11 milioni dei ricavi da stadio dell'anno scorso si prevede di arrivare a 32 milioni: "Con questo impianto cercheremo di correggere un'anomalia tutta italiana". Balich ha presentato lo show dell'8 settembre: un'ora di spettacolo a base di: "coreografie di massa", cui prenderanno parte 500 volontari-tifosi che hanno provato tutta l'estate, "la parata delle stelle, il taglio del nastro, gli ospiti speciali; saranno celebrati i trofei e i momenti più importanti della storia bianconera".
Video - La cerimonia dell'inaugurazione - Linkiamo un breve filmato, tratto dal forum Tifosibianconeri.com, e realizzato con un filmato Sky, in cui Federico Ferri svela alcuni particolari della cerimonia inaugurale di dopodomani.

Penta: Chi era Moggi - Le più bieche leggende metropolitane continuano a ripeterci che Moggi era colui che chiudeva Paparesta nello spogliatoio di Reggio Calabria, ma Nicola Penta, il consulente della difesa di Luciano Moggi, colui che ha sbobinato le telefonate che non c'erano, raggiunto dai microfoni di Radio Manà Manà durante 'Stile Juventus', ha presentato ben altro ritratto dell'ex dg bianconero: "Collina, in un'intercettazione, afferma che dopo la partita contro la Fiorentina, Moggi lo fermò, abbassò il finestrino e gli fece i complimenti per la direzione di gara nel polemico pareggio per 3 a 3 tra Juventus e il club viola". Il riferimento è a quel Fiorentina-Juventus del 9 aprile 2005, caratterizzato da una tripla rimonta bianconera, ma anche da una contestata azione goal-non goal su colpo di testa di Cannavaro, in cui l'arbitro Collina giudicò che la palla non fosse entrata. Prosegue Penta: "Nonostante gli episodi negativi in quella partita Moggi fece i complimenti a Collina per il difficile arbitraggio. I dirigenti della Juventus non erano quelli che, come alcuni hanno raccontato, chiudevano gli arbitri negli spogliatoi”. Pur chiarendo che essendo ormai giunti in prossimità dell'arringa difensiva non potrà "svelare le cose che diremo il 27 settembre prossimo", sottolinea che "la sentenza Sandulli condanna, al punto 3, i dirigenti della Juve sanzionando le, cosiddette, cattive abitudini ma non era così. C’è una telefonata tra Collina e Bergamo, dopo Juventus-Fiorentina 3 a 3 che lo dimostra. In una delle partite indagate, i bianconeri si trovarono tre volte in svantaggio, ma riescono a recuperare. Nonostante tutto.

I bianconeri hanno ripreso la preparazione - I bianconeri hanno ripreso la preparazione a Vinovo: il gruppo è ovviamente ancora privo di quasi tutti i nazionali impegnati con le loro rappresentative, gli unici ad essere già rientrati sono Vidal e Vucinic, il quale ultimo tuttavia è in dubbio per domenica avendo riportato, con la sua Nazionale, un trauma contusivo-distorsivo ad una caviglia; al mattino ha fatto solo fisioterapia, nel pomeriggio era in campo, ma le sue condizioni sono tutte da valutare. Sembrano aver recuperato appieno Matri e Krasic.

Gli sponsor investono ancora nella serie A - Rispetto allo scorso anno gli investimenti per i marchi sulle maglie sono cresciuti del 16%: questo il bilancio tracciato da SportEconomy. Il valore globale è di 68,85 milioni di euro, non molto distante dai 75 milioni di due anni fa (la scorsa stagione invece si era registrata una flessione del 20%). Il club più 'premiato' è il Milan, cui Emirates versa 12 milioni; la Pirelli ne versa all'Inter 9,2, mentre il Napoli, da due sponsor (Lete e Msc Crociere) incassa 9 milioni. In coda Cesena (sponsor Technogym) e Lecce (Banca Apulia) con 750.000 euro; Lazio e Genoa iniziano il torneo senza sponsor sulla maglia. La Juve dichiara 7 milioni da Betclic, mentre non si conosce l'investimento del secondo sponsor, Balocco (l'anno scorso contribuì con 1,8 milioni). La media investimento per marchio è di 2,29 milioni, la media per club è di 3,44 milioni.

L'Italia di Prandelli vola agli Europei - E' stata sufficiente una rete di Pazzini (subentrato a Cassano al 61') a permettere alla Nazionale italiana di battere la Slovenia e raggiungere la qualificazione agli Europei con due gare di anticipo. Oltre all'Italia, ha raggiunto la matematica certezza della qualificazione anche la Spagna, che ha rifilato un 6-0 al Lichtenstein. Ad Inghilterra e Olanda, entrambe vittoriose (rispettivamente 1-0 sul Galles e 2-0 in Ungheria), manca ancora invece un solo punto per la matematica certezza.

Comincia bene l'avventura europea di Ferrara - Il cammino dell'Under 21 di Ciro Ferrara verso Euro 2013 è iniziato col piede giusto: una bella vittoria in casa dell'Ungheria per 3-0 con doppietta di Gabbiadini e rete di Borini. Al di là del punteggio, è stato il modo in cui il successo è giunto a lasciare soddisfatto Ciro Ferrara: "I ragazzi sono stati perfetti. Questa è la più bella partita che ho visto disputare loro. Non c'è mai stata sfida, più per i nostri meriti che per demerito degli avversari". E sottolinea: "Questi ragazzi hanno poche occasioni nei rispettivi club, ma si fanno sempre trovare pronti. Sentono fortemente il senso di appartenenza alla maglia azzurra".

Il solito Zeman - Ha sempre qualcosa di cui lamentarsi, qualunque sia la serie in cui si trovi ad allenare, la colpa dei suoi insuccessi è sempre di qualcun altro. Certo, ora non c'è più il bersaglio Moggi, su cui lanciare le sue freccette, ma Zeman, col suo solito tono brontolato, carente a livello di altezza e comprensibilità, come gli fece notare a suo tempo la presidente Casoria, nel suo mirino qualcuno da inquadrare lo trova sempre. Gli arbitri, per esempio, dopo che nella gara di Modena ritiene di essere stato penalizzato dai torti arbitrali (contesta l'espulsione del portiere Anania e la non concessione di un rigore per fallo su Immobile): "Credo che, soprattutto in Serie B, ci siano direttori di gara non all'altezza o inesperti - ha detto in conferenza stampa - Le sviste arbitrali di Modena hanno influito sul risultato e credo che l'abbiano visto tutti. Gli arbitri possono sbagliare, ma quando gli errori sono solo da una parte il discorso cambia. Io non parto prevenuto, e non dico assolutamente questo. Giudico però i fatti e quello che succede in campo. L'anno scorso a Foggia di cose strane ne sono successe diverse". A Pescara i tifosi sono in subbuglio e, temendo l'esistenza di un effetto-Zeman sugli arbitri, preparano, per la gara contro il Crotone una pañolada, con lo sventolio di migliaia di fazzoletti bianchi. Ma lo stesso Zeman è scettico: "Effetto Zeman sugli arbitri? Mi auguro di no. Le strumentalizzazioni non le ho mai fatte. Io parlo per quello che accade in campo. Mi piacerebbe solo vedere arbitri più preparati". Ma Zeman se la prende anche con i club 'furbi' che, a suo dire, non manderebbero, volutamente, i propri giocatori a giocare con le Nazionali: "Dico da tempo che gli impegni delle varie nazionali non dovrebbero coincidere con quelli delle squadre di club. Noi come Pescara abbiamo sempre risposto con i nostri giocatori alle convocazioni, altre società probabilmente no. Per esempio Ogbonna e Palombo (rispettivamente di Torino e Sampdoria, ndr) non sono andati in Nazionale, e questo non va bene. La Figc dovrebbe vigilare e intervenire".


Foto Gallery