Moggi: C'è un' intercettazione shock! Bilancio Juve: fortissime perdite.

News, 17 settembre 2011.

Moggi annuncia: C'è un'intercettazione che ribalta tutto, il 27 saprete ogni cosa. L'Alta Corte del Coni discuterà il 13 ottobre il ricorso di Moggi, Giraudo e Mazzini avverso la radiazione. Concluso il cdA: è crisi nera per i conti della Juventus; tempi grami per gli azionisti. Al Consiglio di Amministrazione si è rivisto Pavel Nedved: non pensa ad un addio e smentisce le voci che parlavano di screzi con la dirigenza. A Vinovo si lavora senza sosta in vista del Siena: oggi conferenza stampa e convocati. Amauri ha ottenuto di allenarsi con la Primavera. Marchisio: Da Conte arrivano qualità di gioco e soprattutto carattere. Vucinic: Non sono discontinuo.

Moggi: trovata un'intercettazione decisiva - Martedì riprende il processo di Napoli e le difese già scaldano i motori. Già Penta l'altro giorno aveva preannunciato che il 27 sarebbe uscito qualcosa di nuovo, dalle intercettazioni su cui ancora stanno febbrilmente lavorando, e ieri Luciano Moggi ha annunciato il ritrovamento di un'intercettazione in grado di imprimere una svolta nella comprensione dei fatti oggetto del processo di Napoli. Lo ha fatto a Radio Manà Manà: "Questa notte è stata trovata un'intercettazione che sconvolge il processo - ha detto Moggi a Radio Manà Manà - Nel calcio ci sono delle cose importanti ed invisibili, non si sa mai dove sono gli amici ed i nemici, bisogna ripararsi da tutte le parti. Purtroppo quando ero nel calcio questo aspetto non l'ho combattuto a dovere. Il 27 andrò a parlare io e vedrete che questo nuovo elemento dimostrerà il contrario di quanto ci hanno detto. Questa intercettazione dice che è stato fatto un processo volutamente per togliere la Juventus di mezzo e mettere al centro altri. Io dico solo di non aver mai fatto cose che invece, stando alle intercettazioni, hanno fatto altri".  Ovviamente, non se ne conosce il contenuto, sarà una delle armi letali che gli avvocati Prioreschi e Trofino utilizzeranno il 27 settembre, ma dovrebbe trattarsi di una telefonata in cui un arbitro che si appresta a dirigere una partita della Juve riceve istruzioni (forse da un designatore) non certo pro-Juve, anzi, tutt'altro: e l'associazione a delinquere, peraltro già più che traballante, finirebbe definitivamente in macerie, senza se e senza ma.   Inoltre, per parlare di cose un po' meno 'segrete', lo staff di Moggi (capeggiato a questo scopo dal coriaceo Nicola Penta) ha scoperto, oltre ai baffi, un nuovo tipo di contrassegno nella classificazione delle intercettazioni: una sorta di punto interrogativo rosso, per indicare le telefonate più rilevanti; come quella, (peraltro non inedita) tra un dirigente della Figc e uno della Roma, in cui quest'ultimo chiede un aiuto per aiutare la Roma a salvarsi: e la Roma nemmeno è coinvolta nel processo di Napoli.

Moggi e Giraudo all'Alta Corte il 13 ottobre - L'Alta Corte di Giustizia Sportiva ha fissato per il 13 ottobre l'udienza in cui dovrà discutere il ricorso presentato da Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Innocenzo Mazzini contro la Figc, avverso la decisione emessa dalla Corte di Giustizia Federale della Figc il 9 luglio 2011 che ha confermato la decisione emessa dalla Commissione Nazionale Disciplinare, con cui ai tre era stata inflitta la sanzione della preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc. Questo il comunicato apparso sul sito del Coni: "Alta Corte di Giustizia: Il 13 ottobre la discussione dei ricorsi di Brescia, Mazzini, Moggi e Giraudo contro la FIGC. L’Alta Corte di Giustizia Sportiva comunica di aver fissato per il giorno 13 ottobre 2011, a partire dalle ore 16, una sessione di udienze di discussione nell’ambito della quale verranno trattati i seguenti ricorsi: Brescia/FIGC, Innocenzo Mazzini/FIGC, Luciano Moggi/FIGC e Antonio Giraudo/FIGC. Roma, 16 settembre 2011".

Il profondissimo rosso dei conti bianconeri - Il Consiglio di Amministrazione ha portato ai tifosi e agli azionisti bianconeri pessime notizie in merito all'andamento dei conti del club. Come recita il comunicato finale pubblicato sul sito ufficiale, il CdA ha approvato il Progetto di Bilancio al 30.06.2012, che si è chiuso con una perdita di € 95,4 mln, dovuta alla concomitanza di diversi fattori negativi; per effetto di tale perdita si è verificata la condizione disciplinata dall'art. 2447 c.c. ("riduzione del capitale al di sotto del limite legale"). All'Assemblea (ordinaria e straordinaria) degli Azionisti, convocata per il 18 ottobre p.v., sarà proposto di coprire la perdita mediante l'integrale utilizzo del patrimonio sociale netto (riserve di patrimonio netto per € 70,3 mln e azzeramento del capitale sociale per € 20,2 mln con annullamento di tutte le 201.553.332 azioni) più € 4,9 mln ricavato dall'aumento di capitale di € 120 mln, deliberato il 23 giugno scorso. Exor sottoscriverà la sua quota di aumento di capitale (il 60%, equivalente a € 72 mln) ed eventualmente quella (di € 9 mln, pari al 7,5%) di Lafico, tuttora sottoposta a misure di 'congelamento'. Exor verserà, entro il 23.09.2011, € 72 mln in conto del futuro aumento di capitale, a garanzia della continuità aziendale; entro la medesima data Juventus estinguerà la linea di credito di € 70 mln concessa da Exor il 1° luglio u.s., rimborsando la parte utilizzata (€ 47,5 mln) più gli interessi. Come si vede una situazione molto pesante, che però purtroppo avevamo previsto.

Nedved è tornato - L'assenza all'inaugurazione del nuovo stadio da parte di Pavel Nedved, proprio lui, una delle stelle più amate, aveva lasciato di stucco i tifosi juventini, né reggeva più di tanto il pretesto della partecipazione ad una maratona benefica a Praga. Ieri era in programma il CdA della Juve, nel quale Nedved ricopre il ruolo di consigliere, e tutti erano ansiosi di vedere se Pavel sarebbe stato presente o avrebbe dato nuovamente buca, alimentando le voci che si erano diffuse sui suoi contrasti con la dirigenza bianconera: c'era addirittura chi prevedeva già un altro addio. Ma Nedved alla riunione del Consiglio di Amministrazione si è presentato, dichiarando in un'intervista informale rilasciata a Sky, all'uscita, che quelle relative a possibili frizioni erano solo voci, e tali restano, perché il suo rapporto con il club rimane buono. Alla domanda se almeno mercoledì, contro il Bologna, sarà presente allo Juventus Stadium, ha risposto affermativamente "a meno che non mi blocchi l'emozione". E ha concluso il breve colloquio, ammettendo, a domanda precisa, che sì, in effetti, lui in quello stadio preferirebbe giocarci.

Lavori in corso a Vinovo - A Vinovo i bianconeri non rallentano mai, stimolati senza tregua, in modo forte e diretto, da mister Conte. Ieri altra seduta a porte chiuse, incentrata sulla tattica, con un'attenzione particolare ai calci piazzati: calci d'angolo, punizioni e rigori, che hanno occupato tutta la seconda parte della seduta. Nella prima parte invece, dopo il riscaldamento e il torello, Conte, come il giorno precedente ha diviso la squadra in due gruppi: la retroguardia sotto la sua guida, ha curato i movimenti difensivi, mentre centrocampisti ed attaccanti lavoravano sulla circolazione della palla. Oggi conferenza stampa e rifinitura.

Per Amauri è Primavera - Amauri non fa parte del progetto della Juventus di Antonio Conte, il club ha tentato ripetutamente di cederlo, durante la campagna estiva di calciomercato, ma ogni tentativo si è infranto contro l'opposizione dell'attaccante, che ha rifiutato tutte le offerte pervenutegli. La Juve lo ha messo dunque ai margini della rosa, facendolo allenare, pur con tutte le garanzie e i supporti dovuti, in momenti diversi rispetto alla prima squadra. Ora per il trentunenne italo-brasiliano si è aperta una nuova possibilità: ha ottenuto dalla società il permesso di potersi allenare con la formazione Primavera, in attesa che venga gennaio e si trovi per lui una sistemazione altrove: le probabilità infatti che possa essere reintegrato nella rosa sono praticamente nulle.

Marchisio: Conte ci trasmette carattere e qualità di gioco - Claudio Marchisio, in un'intervista rilasciata a Sky e Mediaset, ha evidenziato tutta la sua soddisfazione per come stanno andando le cose in casa Juve: "Dopo le ultime partite del precampionato, in molti dicevano che non eravamo pronti e invece la partita contro il Parma ha dimostrato che il lavoro di quest’estate, a Bardonecchia, negli Stati Uniti e a Vinovo è servito". E' perfettamente conscio che si tratta solo del primo passo e che bisogna dare continuità alle buone prestazioni, ad iniziare proprio da Siena: Sono proprio le gare come quelle contro il Siena ad essere importanti per poter arrivare a giocarsi lo scudetto sino alla fine. Giocano in casa, avranno il pubblico dalla loro e cercheranno di essere molto aggressivi sin dall’inizio. Dovremo fare altrettanto, cercando di far subito nostra la gara. Dopo due stagioni come quelle passate è normale che ci sia il timore che la vittoria contro il Parma sia stata un episodio, visto che anche gli anni scorsi siamo partiti bene e poi ci siamo bloccati. Ora però abbiamo solo il campionato a cui pensare e possiamo lavorare in settimana senza interruzioni, soprattutto sull’aspetto mentale". E proprio sull'aspetto mentale sta lavorando il nuovo mister, Antonio Conte, con cui Marchisio mostra di avere un ottimo feeling: "Ha un carattere straordinario e sta cercando di trasmettercelo. Anche domenica, nonostante la vittoria, si è arrabbiato per il gol che abbiamo preso. Ci sta trasmettendo qualità di gioco, cercando di farci rimanere sempre corti e concentrati. Avevamo bisogno di una persona che ci sbloccasse a livello mentale e ora dovremo dimostrare i risultati del suo lavoro in ogni partita, a cominciare da domenica prossima". Tra l'altro, Conte lo ha riportato al suo ruolo originario, quello di centrale, quello che Claudio predilige: "Ho sempre detto di essere un centrocampista centrale, così come ho sempre detto che sono disponibile a ricoprirne anche altri, sia alla Juve che in Nazionale. Mi fa particolarmente piacere che il mister, fin dal precampionato abbia deciso di schierarmi nella posizione che preferisco".

Vucinic: Non sono discontinuo - E' probabile che a Siena in avanti ci si affidi domani a Mirko Vucinic che, in un'intervista ad Hurrà Juventus cerca di sfatare la fama che lo accompagna, di essere discontinuo, a volte addirittura svogliato, e poi magari esaltarsi con goal particolarmente difficili: "Mi dicono spesso che segno goal difficili e che non sono continuo. Mi piacerebbe poter segnare goal anche semplici ma importanti, non come quello bello ma ininfluente del Trofeo Berlusconi. Non capisco perché dicano che non sono continuo o sempre concentrato, in campo sono sempre la stessa persona". Non fa problemi di ruolo: "Sono nato prima punta, ma a Roma ho giocato anche sulla sinistra. Non è un problema, deciderà il mister". Già, il mister, che stima e apprezza: "Il primo impatto con il tecnico è stato molto positivo. Fa parte di quella generazione di allenatori giovani che sanno quello che vogliono e pretende molto dai suoi giocatori. E' normale che a questi livelli ci voglia molta attenzione e molto lavoro, altrimenti non si va da nessuna parte".


Foto Gallery