L'Uefa scrive alla Figc: Spiegateci Calciopoli! Marotta: E' l'iter giusto, andiamo avanti!

News, 6 ottobre 2011.

L'Uefa chiede alla Figc spiegazioni scritte in relazione all'esposto presentato dalla Juventus. La Figc minimizza: E' solo un atto dovuto. Luciano Moggi: Sono curioso di leggere cosa risponderà la Figc. Marotta: Visto? Siamo sulla strada giusta. Elkann: Questa è la Juventus di Andrea, che sta facendo un grandissimo lavoro. Tardelli: Parlare ancora di Calciopoli è una sconfitta per tutti.  Seduta per pochi a Vinovo: problema muscolare per Giaccherini. Un tribunale cantonale reintegra il Sion in Europa League: l'Uefa sta studiando la situazione. Gianni Infantino, segretario generale  dell'Uefa, su Nazionali, FPF, discriminazione, violenza, scommesse e diritti tv.

Altro che francobollo sprecato: l'Uefa vuole chiarimenti - In fretta, troppo in fretta, molti tra coloro che vogliono mettere una pietra tombale su Calciopoli si erano rallegrati della battuta di Platini ("Se Agnelli mi ha mandato un esposto, avrebbe fatto meglio a risparmiare i soldi del francobollo"), quasi a dire che l'Uefa non avrebbe mai preso in considerazione il documento inviato dal club bianconero. Non era così, in effetti. Significava solo che non era, al momento, una preoccupazione dell'Executive Committee, ma degli organi disciplinari; e forse voleva suggerire anche ad Andrea di non utilizzare la posta, ma di inviare un fax, come quello che l'Uefa, a firma di Pierre Cornu, Chief Counsel, Integrity and Regulatory Affairs, che è alla guida della sezione che si occupa dei servizi legali e dell'unità disciplinare sportiva, ha fatto pervenire alla Figc. Questo il testo della lettera alla Figc, da noi tradotta dal francese: "Signor Presidente, Signori, troverete allegata alla presente una copia della corrispondenza che ci è stata indirizzata il 2 settembre 2011 dal presidente di Juventus Football Club S.p.A. Come potrete constatare, la Juventus si lamenta del fatto che il titolo di campione d'Italia per la stagione 2005-2006 le sia stato revocato, valuta che l'Internazionale Milano ha commesso errori dello stesso genere nello stesso periodo, protesta contro il fatto che quest'ultimo club non sia stato sanzionato e chiede che l'UEFA:
a) si informi sul modo in cui la FIGC ha indagato sui fatti concernenti la Juventus e - soprattutto - l'Internazionale Milano;
b) sanzioni l'Internazionale Milano dichiarando questo club non avente diritto a partecipare a l'UEFA Champions League 2011-12;
c) informi la Juventus delle misure che essa prenderà contro l'Internazionale Milano e la FIGC.
La Juventus chiede sostanzialmente all'UEFA di verificare che la FIGC abbia fatto bene il suo lavoro. A priori non abbiamo alcuna ragione di dubitarne. Tuttavia sarebbe probabilmente utile che ci facciate parte della vostra posizione circa le lagnanze formulate dalla Juventus, in modo da dissipare qualunque eventuale malinteso. Una risposta da parte vostra da qui al 19 ottobre 2011 ci farebbe piacere. Vedremo poi cosa sarà opportuno fare. Ringraziandovi anticipatamente e restando a vostra disposizione per ogni informazione supplementare, vogliate gradire, signor Presidente, Signori, i nostri migliori saluti sportivi. Pierre Cornu. Chief Counsel, Integrity and Regulatory Affairs".

Quindi l'Uefa, come rientra nei suoi compiti, vuole vederci chiaro sull'operato della Figc in materia di parità di trattamento: la Figc dovrà spiegare ogni cosa, dalla modalità di conduzione delle indagini alla non competenza del 18 luglio; la richiesta è cortese, ma la risposta deve arrivare in tempi brevi: 15 giorni per raccogliere la documentazione congrua, poi l'Uefa vedrà cosa sarà opportuno fare.

La Figc minimizza: "Atto dovuto" - Il fatto che l'Uefa abbia chiaramente fatto capire che vuol sapere cosa sia davvero successo dal 2006 in poi, all'apparenza, non turba la Figc, che mette le mani avanti dicendo che l'Uefa "non ha dubbi sul regolare svolgimento delle indagini federali" e che quello della Federazione Europea è solo "un atto dovuto". Certo non ha dubbi a priori, come specificato nel fax, ma a posteriori, dopo aver visto le carte, di dubbi potrebbe averne ben più d'uno.

Moggi: Cosa risponderà la Figc? - L'argomento principe della serata di ieri, per chiunque avesse a cuore la causa bianconera, era relativo al fax con l'Uefa, ramo disciplinare, ha chiesto alla Figc spiegazioni su come siano andate le indagini su Calciopoli dal 2006 ad oggi. Non poteva certo fare eccezione Luciano Moggi che su Radio Manà Manà, nel corso della trasmissione 'Ieri, Moggi, domani', si è detto in attesa e curioso di conoscere cosa risponderà la Figc: "La lettera dell'Uefa? Sono interessato anche io a sapere la risposta della Figc visto tutto quello che è uscito fino adesso. cos’è successo dopo un processo fatto solo sulle investigazioni di Auricchio che poi si sono dimostrate quelle che sono. Quando Auricchio è venuto in aula a dare spiegazioni ha detto solo ‘non mi ricordo’ oppure ‘ho seguito le partite con i tabellini della Gazzetta dello Sport’, un po’ poco rispetto alle condanne che sono state date. Vediamo cosa succederà all’Alta Corte il 13 ottobre. Bisogna portare all’opinione pubblica e alla Uefa quello che è successo veramente non solo una parziale verità”.

Marotta: Il fax dell'Uefa alla Figc dimostra che siamo sulla strada giusta - Per i dirigenti bianconeri era serata di gala, ieri sera, per una cena in Vaticano con gli 'Amici della Juventus del Vaticano', lo 'Juventus Club Montecitorio' e lo 'Juventus Club Rai'. Avrebbe dovuto essere con loro anche Antonio Conte, che è stato però bloccato da un forte attacco influenzale, che lo aveva già colpito in giornata, obbligandolo a lasciare anzitempo il campo di allenamento; con i due dirigenti c'era invece un giocatore, l'attaccante Alessandro Matri. Naturalmente anche qui non poteva non tener banco l'argomento del giorno, la richiesta dell'Uefa alla Figc, argomento che però il presidente Andrea Agnelli, pur manifestamente soddisfatto della cosa, non ha voluto affrontare in prima persona. Lo ha fatto invece Beppe Marotta, molto deciso a non mollare sino alla fine: "Se guardate lassù c'è una bandiera che dice che la Juventus ha vinto 29 scudetti, e questi titoli sono stati vinti sul campo in maniera meritata e legittima. Questa è una battaglia doverosa che noi dobbiamo continuare nel rispetto di noi stessi, dei nostri tifosi e della gloriosa storia di questo club. La lettera all'Uefa? Voglio pensare che la frase sul francobollo fosse una delle classiche battute di spirito di Platini, sappiamo che lui ama farne. Questa richiesta ufficiale alla Figc è il segnale che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta, abbiamo fiducia. Comunque il nostro iter non si ferma perché i nostri tifosi meritano rispetto e par condicio". Un apprezzamento anche per Antonio Conte: "Ha portato una bella dose di juventinità, con lui possiamo aprire un bel ciclo".
Linkiamo un video, tratto dal forum tifosibianconeri.com e realizzato con immagini Sky, sulla serata dei dirigenti bianconeri nella Citta del Vaticano.
Video 1- Andrea Agnelli e Beppe Marotta alla cena in Vaticano.

Elkann: Questa è la Juventus di Andrea - Nella mattinata di ieri aveva fatto sentire la sua voce anche John Elkann, dal Porto Antico di Genova, alla presentazione di 'Maserati', la nuova barca del velista Giovanni Soldini. Aveva iniziato parlando del nuovo stadio: "Se uno pensa per esempio all'iniziativa della Juventus col nuovo stadio, questo è uno stadio all'avanguardia - aveva detto - e siamo gli unici ad aver investito in maniera seria nel calcio nel nostro paese. L'esperienza ad oggi è molto molto buona, indubbiamente questo dà un grosso aiuto alla squadra; e soprattutto per chi viene a vedere la partita è un altro mondo". Poi è passato al calcio giocato: "La partita di domenica è stata una bella partita ma, come dice Conte, la strada è lunga e bisogna mangiare tanta erba. La strada è lunga". Non sono mancati gli apprezzamenti per Andrea: "Andrea sta facendo un grandissimo lavoro e indubbiamente ha dato fortissima motivazione e grinta alla squadra di oggi. Questa è la Juventus di Andrea, quella che abbiamo visto domenica". Per Antonio Conte nutre stima, ma rifiuta accostamenti con i predecessori, come Lippi: "Conte è Conte, ha la sua storia da scrivere e siamo agli inizi di questa storia".

Tardelli: Basta con Calciopoli! - Non è una vecchia news riesumata, e roba fresca, c'è ricascato. Quel Tardelli che l'11 febbraio aveva dichiarato: "Sto con Buffon tutta la vita: basta parlare di Calciopoli, visto che comunque c’è stato un processo sportivo", ieri, guarda caso sempre a ruota di Gigi Buffon e del suo scollinamento di Calciopoli, si è trovato a dichiarare dalle colonne della Gazzetta, nel corso di un'intervista, a proposito della battaglia di Andrea Agnelli per riavere gli scudetti tolti: "Una battaglia che non capisco. Continuare a parlare di Calciopoli è una sconfitta per tutti. Da juventino voglio vincere lo scudetto 2011-12". Non così, Tardelli, non così. I giocatori pensino a vincere sul campo, ma la società deve lottare per riavere il maltolto. Il processo di Napoli ha acclarato che si è trattato di un gigantesco imbroglio, una truffa ai danni della Juve. Pretendere giustizia, per la società, per i tifosi, per la storia della Juve è un dovere: quello che la Juve ha vinto sul campo deve esserle restituito, senza se e senza ma. Rinunciare alla verità sarebbe la vera sconfitta. Per tutti.

Seduta per pochi intimi a Vinovo: si ferma Giaccherini - Con tanti giocatori impegnati con le rispettive Nazionali, il gruppo ritrovatosi a Vinovo era ridotto davvero all'osso: solo undici uomini, più Paolo De Ceglie che però è rimasto in palestra per un lavoro di forza funzionale al suo recupero dall'affaticamento all'adduttore sinistro; a quanto riporta il sito ufficiale, il programma comprendeva, dopo il riscaldamento, un po’ di corsa, variando tra una ripetizione e l’altra distanza e intensità, quindi una serie di esercizi di passaggio a coppie: di prima intenzione, stop e un tocco, lanci lunghi. Nel corso di questa parte dell'allenamento si è fermato Emanuele Giaccherini, vittima di un problema muscolare alla coscia sinistra, la cui entità verrà valutata probabilmente già oggi. Quindi la partitella si è svolta in cinque contro cinque: Storari, Grosso, Pazienza, Del Piero e Matri contro Manninger, Motta, Pepe, Quagliarella e Toni. Nel pomeriggio, altro allenamento, ma tutto in palestra.
Linkiamo un breve filmato tratto dal forum tifosibianconeri. com e realizzato con immagini Sky, relativo in gran parte alla seduta in quel di Vinovo.
Video 2 - Si ferma Giaccherini.

Il Sion sarà reintegrato in Europa League? - Il tribunale cantonale vodese ha imposto all'Uefa di reintegrare immediatamente il Sion nel gruppo I di Europa League e di considerare regolarmente qualificati i sei giocatori comperati durante l'ultima sessione di mercato. Le motivazioni sono riportate in un comunicato sul sito ufficiale del club, guidato dal tenace presidente Christian Constantin: "Le misure adottate dall'UEFA appaiono contrarie ai suoi regolamenti e quindi sono ingiustificate. Le sanzioni pronunciate nei confronti del Sion sono più simili ad una rappresaglia e sono gravemente inique". L'UEFA ha "preso atto della decisione del Tribunale e la sta studiando", dice un comunicato.

Infantino (Uefa) su calendari delle Nazionali, FPF, discriminazione e diritti tv - Gianni Infantino, segretario generale dell'Uefa, nel corso di Leaders In Football, evento organizzato a Stamford Bridge in Londra, ha specificato quali siano al momento le cinque priorità dell'Uefa: le nazionali, il Fair Play Finanziario, la lotta alla discriminazione, alla violenza e alle partite truccate. Sulle Nazionali il problema è quello di migliorarne la visibilità: "Faremo in modo che anche le amichevoli si disputino nello spazio di sei giorni. Al momento, praticamente tutte le selezioni giocano di venerdì e martedì, ma la nostra intenzione è quella di giocare dal giovedì al martedì per sei giorni consecutivi. Allo stato attuale delle cose, il weekend resta scoperto e lascia spazi ad altri sport, il che non è positivo per il calcio. In più unificheremo l’orario del calcio d’inizio così come già avviene per la Champions League”. Sul Fair Play Finanziario: “La Uefa si è fatta la reputazione di un organo severo ma pur sempre giusto e legittimo. Non si può pensare di entrare in un negozio, spendere 100 e aspettarsi tutto il negozio in cambio”. La lotta contro la discriminazione: "Prosegue nel migliore dei modi. Abbiamo eletto una donna nel nostro comitato esecutivo e questo è sicuramente un passo avanti per l'Uefa". La lotta alla violenza: "Tolleranza zero: lo scorso weekend perfino in Svizzera il derby di Zurigo è stato sospeso per incidenti: è impensabile". La lotta contro le partite truccate: "Tolleranza zero: quest’estate abbiamo preso misure drastiche nei confronti delle partite truccate, squalificando l’Olympiacos Volou e il Fenerbahçe e radiando a vita due arbitri solo per esser stati contattati dalla criminalità e non avercene riferito. Comunque monitoriamo costantemente la situazione e possiamo affermare con certezza che il problema non riguarda le grandi partite”. Non poteva esimersi da un commento sulla questione dei diritti televisivi senza frontiere dopo la recentissima sentenza della Corte di Giustizia Europea: “Non siamo sorpresi da quanto accaduto; ovviamente non siamo contenti per la questione dei diritti televisivi, ma siamo consapevoli che non si può stabilire con un criterio oggettivo l’importanza di un singolo campionato all’estero. Noi di solito firmiamo i contratti singolarmente con ogni paese perché sappiamo che la gente preferisce di gran lunga ascoltare i propri telecronisti che commentano le partite nella loro lingua. Questa situazione comunque non condizionerà la Uefa".


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