L'Alta Corte attualizza davvero. Moratti: Calciopoli c'è stata, ma non c'è più.

News, 29 ottobre 2011.

L'integrazione di documentazione richiesta dall'Alta Corte del Coni alla Figc e alle difese è tutta orientata a rivalutare ed attualizzare: soddisfatti i legali dei tre radiandi. Moggi: l'Inter è tornata piagnona e perdente. Moggi: non andrò al Bari. Bilancio Inter: perdite per 86 milioni. Ma Moratti risuscita Calciopoli. Conte: Voglio una Juve vincente, anche antipatica, ma non provinciale. I convocati di Conte: Buffon e Vucinic ce la fanno. La strada dello Juventus Stadium sarà intitolata a Gaetano Scirea. Simoni: Il campionato '97-'98 fu irregolare. Peruzzi: La nostra vittoria nel '97-'98 fu strameritata, e non decisa dall'episodio Iuliano-Ronaldo. Giudice Sportivo: Nessun giocatore bianconero squalificato, ma Marchisio entra in diffida. Inter-Juve: fischia Rizzoli, sbandiera Copelli.

Le ordinanze dell'Alta Corte mirano all'attualizzazione - Le ordinanze dell'Alta Corte di Giustizia del Coni (che qui appresso linkiamo) nei giudizi rispettivamente di Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Innocenzo Mazzini, sono chiaramente orientate ad attualizzare lo scenario. Infatti nei punti 1 e 2 (rivolti alla Figc) e 6 (che spetta invece alle difese dei radiandi) si chiede di produrre tutti i verbali dei procedimenti, le motivazioni e «ogni eventuale altro elemento comunque utile, ai fini della valutazione della gravità e dell’attualizzazione della posizione del ricorrente, contenuto in decisioni o sentenze o altri accertamenti, successivi alla decisione definitiva della giustizia sportiva». La rivalutazione di tutto quanto è accaduto è proprio quello che i tre volevano. Al punto 3 l'ordinanza chiede loro un curriculum dell'attività svolta dopo il 2006: ciò consentirà ai difensori di Giraudo di far valutare la buona condotta tenuta da allora (senza più minimamente interferire con la vita della Figc) e consentirà anche di richiamare le analogie con il caso Sabatini; e al punto 7 l'ordinanza chiede proprio alla Figc di produrre la documentazione relativa a casi come quelli di Preziosi e Sabatini (anche ciò che non avesse prodotto alle difese che ne avevano fatto richiesta), mentre al punto 8 vuole capire la genesi della 'novella', cioè la norma creata appositamente per poter sanzionare i tre con la preclusione, e ne chiede gli atti preparatori.
Positivi i commenti delle difese. L'avvocato Flavia Tortorella, che difende Moggi e Mazzini, osserva: "Serve chiarezza, quella che noi abbiamo chiesto sin dal principio, da quando la Figc con il comunicato 143/A istituì una norma per noi oscura. Siamo stai radiati in poche ore dalla Federcalcio, mentre l’Alta Corte ha riflettuto a lungo prima di emettere questa ordinanza, un bel segnale come lo è il contenuto di questa decisione". E l'avvocato Andrea Galasso, difensore di Giraudo, chiosa: "L’ampia ed articolata motivazione della ordinanza emessa dall’Alta Corte di Giustizia del Coni fa rilevare che l’autonomia della giustizia sportiva non può risolversi in un mero dispotismo della Figc, finendo per essere un attentato al principio di legalità posto a fondamento dei diritti primari della persona umana sanciti dagli ordinamenti statale e comunitario".

Moggi: L'Inter è tornata Inter - In un'intervista a TuttoJuve.com Luciano Moggi così commenta le polemiche di questi giorni da parte dei dirigenti nerazzurri: "Sono delle polemiche create ad arte in vista di Inter-Juventus. Stanno preparando il terreno. Si appellano ai rigori contro, per nascondere i veri difetti e i limiti tecnici, emersi in queste gare nella squadra nerazzurra". E questo il suo pensiero su Ranieri: "Le dichiarazioni in conferenza stampa di Ranieri sarebbero da incastonare in quadro. Rappresentano l'essenza del voltagabbana: quando era alla Juve criticava Inter e Roma. Passato in giallorosso accusava Juventus ed Inter e ora che è in nerazzurro attacca la Juve. Ha dimostrato una coerenza incredibile". E sul 'caso Del Piero' trae, in definitiva, questa conclusione: "Forse la dirigenza poteva evitare l'uscita intempestiva su Alex, però alla fine la notizia ha avuto più eco e risonanza sui giornali che nello spogliatoio e nelle dinamiche di squadra. Tutto sommato per la Juve è stato meglio così, visto che si è parlato solo di Del Piero invece che del deficit economico di bilancio". Stima Conte ("E' un allenatore giovane, ma molto bravo"), questa Juve gli piace ma poi frena: "Non bisogna illudere i tifosi. Il Milan vincerà in carrozza lo Scudetto, invece i bianconeri possono insidiare il Napoli per il secondo posto. Occhio però anche alla Lazio, che ha costruito un ottimo organico e darà fastidio a tutti sino alla fine".

Moggi smentisce: niente Bari - Nei giorni scorsi si era diffusa la voce di un possibile rientro nel mondo del calcio da parte di Luciano Moggi: la porta gli sarebbe stata aperta da quel nuovo Bari in corso di resurrezione per opera della Meleam S.p.A (società di Bitonto specializzata nel settore della sicurezza sul lavoro): il ruolo che l'ex dg bianconero avrebbe dovuto ricoprire sarebbe stato quello di consulente esterno (dirigente poi qualora la radiazione fosse stata tolta). Niente di vero: in realtà la notizia sembra aver stupito lo stesso Moggi, che pur ringraziando il pubblico di Bari per l'entusiasmo che queste erronee 'primizie' avevano immediatamente suscitato, ha smentito la notizia a Go-Bari.it; è vero che conosce i vertici della Meleam ma: "Non c'è nulla, non ho mai pensato di venire a Bari. Non ho proprio idea di pensarci. Ho da risolvere alcune situazioni prioritarie, e non ho mai pensato a questa ipotesi".

Approvato il bilancio dell'Inter: perdite per 86 milioni - L'Assemblea dei soci Inter ha approvato il bilancio al 30 giugno 2011. Come informa il comunicato pubblicato sul sito del club "i ricavi, che si sono mantenuti a buoni livelli, corrispondono a circa 270 milioni di euro, con plusvalenze pari a 51 milioni. I costi, che hanno avuto una rilevante riduzione di 50 milioni di euro, si sono mantenuti elevati per gli emolumenti ai calciatori e allo staff tecnico e per gli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori iscritti a bilancio per 57 milioni di euro. Le perdite, pari a 86 milioni di euro, risultano già interamente coperte dalla Società. È stato confermato il Consiglio di Amministrazione, con il dottor Massimo Moratti Presidente, ed è stato confermato anche il Collegio Sindacale per il triennio 2011-2014. Per quanto riguarda la parte straordinaria, è stato determinato un aumento di capitale sociale pari a 40 milioni di euro"

Assemblea Inter: Non solo vil denaro, anche Calciopoli - Ma nell'Assemblea dei Soci Inter non si è parlato solo di soldi e bilanci, d'altronde il panorama poco roseo consigliava diversivi nostalgici: ci ha pensato il patron Moratti a trovarli. Prima ha lanciato i suoi strali verso Gasperini e Benitez, pur senza nominarli: "Mi arrabbio quando sento dire, da chi è stato all'Inter, che non ha avuto l'appoggio, della società e dei calciatori. Mi dispiace, soprattutto per i calciatori perché vi posso assicurare che hanno sempre dato la loro massima disponibilità all'allenatore di turno, hanno sempre dato il massimo, senza dubbi. E questo ci tengo a sottolinearlo. Tutti gli allenatori, quando arrivano all'Inter, dicono di poter far giocare la squadra con tutti i moduli. Quando invece ti ostini a far qualcosa che non va, non va, punto". E poi non poteva mancare un bel discorsetto con Calciopoli ben nitidamente stagliata sullo sfondo: "Quando sento dire o leggo o ascolto che non faccio parte del Palazzo mi viene in mente che sentivo dire le stesse cose anche in passato. Ma se per entrare nel Palazzo s'intende rapporti con fini di utilità, di falsa amicizia per avere qualcosa in cambio, scusate ma io in quel Palazzo non entro, in tal senso sono il peggior presidente che l'Inter possa avere... Non sono capace di pensare a dei rapporti per avere in cambio qualcosa. Ho rispetto per la professionalità di chi è nel Palazzo, che poi ci sarebbe da capire quale Palazzo è..., e questo mi basta. Se poi ci vogliono fregare... Per quanto riguarda gli episodi arbitrali in questa prima fase del campionato, sono e siamo consapevoli che ci sono stati, ma anche noi, come squadra, abbiamo fatto i nostri errori. Quindi non facciamo le vittime, siamo realisti, lo eravamo anche quando si vinceva e non avevamo vantaggi, anzi. Diciamo, quindi, che ci ha dato fastidio la leggerezza con la quale, nel dubbio, si è fischiato contro l'Inter. Ma senza pensare a complotti o a congiure, a collegamenti con quello che è successo in passato e ora non c'è più". Facchetti non ne era capace (e lo confessava tra il dolce e il severo), Moratti non ne era capace, eppure si facevano forza e i rapporti li avevano, eccome, a 360°: col designatore, con arbitri, e persino col capocupola Moggi. E le ultime frasi di Moratti ci danno la spiegazione del perché nel recente procedimento presso l'Alta Corte del Coni Moratti e la Figc procedessero assolutamente a braccetto: hanno la stessa incapacità di attualizzare: quello che è successo in passato è racchiuso nella relazione di Palazzi; quello che è successo in passato è il regalo del tifoso Guido Rossi e c'è ancora...

Conte: Vincenti e antipatici - "Non ho mai trovato un vincente che non risulti antipatico (ride, ndr), anche perché chi vince suscita invidia, suscita cattiveria, suscita comunque gelosie, perché tutti vorrebbero stare al tuo posto". Questa la conclusione della conferenza stampa di Antonio Conte, che però racchiude e la sua aspirazione, quella di vincere e non di essere simpatici (fine principale della Juve dell'era post-Calciopoli), e il ritorno alle buone abitudini del tempo della Triade: non saranno stati simpaticissimi, ma erano vincenti, sul campo. Un altro concetto su cui il mister bianconero si è soffermato a lungo è quello che la partita di stasera non è 'la partita', ma 'una partita', da giocare con la tensione che si mette in tutte le altre: "E' inevitabile che si abbia la tensione, la giusta tensione che abbiamo sempre in ogni pre-partita, sia che si tratti di giocare con l'Inter, sia che si tratti di giocare con l'ultima della classe. Per noi non deve cambiare assolutamente niente perché altrimenti avremmo un atteggiamento e un pensiero da provinciale, se pensassimo che la partita con l'Inter sia 'la Partita'. E' una partita, sono tre punti, tra due squadre che hanno fatto sempre la storia, assieme al Milan, del calcio italiano. Però sono tre punti. Ripeto, però, pensare o ragionare in maniera diversa sarebbe veramente confermare quello che si è fatto nelle ultime stagioni. la partita con l'Inter deve tornare ad essere una partita normale per noi, significa non ragionare da provinciale, perché l'anno scorso, comunque, i dati, i numeri, dicono che con l'Inter era la partita, la partita della vita: la si vinceva e poi si arrivava settimi. Atteggiamento da provinciale e noi non dobbiamo ragionare da provinciale. Per noi quella con l'Inter deve diventare una partita normale, la normalità, una partita di grande spessore, contro una grande squadra, però vale tre punti. Se poi dopo l'Inter, non dai seguito in campionato, che te ne fai della vittoria con l'Inter? Che te ne fai della vittoria col Milan? Quando parlo di sprovincializzarsi, è importante che ciò avvenga. Perché? Perché negli ultimi tempi i risultati ottenuti hanno detto questo".

Buffon convocato - Nell'elenco dei 23 convocati di Antonio Conte compare, un po' a sorpresa, il nome di Gigi Buffon:"Il portiere, dopo aver saltato le gare con Genoa e Fiorentina a causa dell’infortunio alla spalla, torna a disposizione", recita il sito ufficiale bianconero. Sarà della partita anche Vucinic, la cui presenza era in dubbio per un problema al tallone. Questo l'elenco completo dei 23 prescelti: Buffon, Manninger, Storari, Chiellini, Grosso, De Ceglie, Barzagli, Bonucci, Lichtsteiner, Sorensen, Pazienza, Pepe, Marchisio, Elia, Pirlo, Vidal, Krasic, Estigarribia, Marrone, Del Piero, Vucinic, Quagliarella, Matri.
L'Inter, invece, dovrà fare a meno di Thiago Motta, vittima in extremis di un affaticamento alla gamba destra; la sua assenza andrà ad aggiungersi a quella degli altri infortunati Coutinho, Forlan, Julio Cesar e Viviano e ai convalescenti Poli, Ranocchia e Samuel.

"L'indirizzo dello Juventus Stadium sarà Gaetano Scirea" - "L’ultimo, preziosissimo tassello è arrivato questo pomeriggio dalla Conferenza dei Capigruppo del Consiglio comunale che ha stabilito all’unanimità che l’attuale Corso Grande Torino venga intitolato a Gaetano Scirea. «Un campione del mondo e un simbolo di sportività e lealtà», ha sottolineato con grande soddisfazione il presidente Agnelli, intervenuto all’incontro. Era presente anche Annamaria Licata, rappresentante del Comitato 'Per non dimenticare Heysel' di Reggio Emilia e la Commissione ha stabilito che le vittime di Bruxelles verranno ricordate nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’area della Continassa. L’attuale Corso Grande Torino si sposterà nei pressi dello Stadio Olimpico, davanti alla Curva Maratona, mentre resta ancora da valutare a chi verrà intitolata l’attuale via Gaetano Scirea, a Mirafiori Sud. Ora si dovrà solo attendere martedì 8 novembre, quando si riunirà la Commissione Toponomastica che ratificherà la decisione. Da quel giorno, l’indirizzo dello Juventus Stadium sarà Gaetano Scirea e il capolavoro sarà completo". Con questo comunicato pubblicato sul sito ufficiale la società bianconera informa che la strada dello Juventus Stadium, attualmente corso Grande Torino, cambierà denominazione e sarà intitolato al grande Gaetano Scirea, definito da Agnelli 'simbolo di sportività e di lealtà'. Di conseguenza cambierà nome quella che è l'attuale via Gaetano Scirea (sita in zona Mirafiori sud), che dovrebbe diventare 'via Vittorio Pozzo'. Finalmente alla Juve hanno smesso di rifarsi ai valori di Facchetti. E' tornata l'Inter che piange? Ma sta tornando anche la vera Juve. E forse l'Inter già piange perché ha capito questo.

Simoni: La ferita del '97-'98 rimane - E' passato oltre un decennio, ma Gigi Simoni non riesce ad attualizzare: il contatto Iuliano-Ronaldo è disegnato nei suoi occhi come il simbolo del dollaro in quelli di zio Paperone. Lo rivela in un'intervista a Tuttojuve.com: "Ormai sono passati tanti anni e la mia carriera è andata avanti lo stesso. Sinceramente però la ferita rimane e ci vorranno anni per rimarginarla. L'unica cosa che posso dire è che delle tante polemiche che hanno riguardato la Juve degli ultimi anni, non ci si è soffermati sull'unica stagione, dove davvero ci furono diversi episodi irregolari ovvero il campionato 1997/98". Spera che stasera vinca l'Inter, perché "l'Inter deve togliersi la soddisfazione di vincere una partita importante e poi le cose si aggiusteranno. Certo che se le polemiche avessero basi come quelle di qualche anno fa, allora appoggerei in pieno la mia vecchia società...". Lettura consigliata: Il campionato dei piagnoni".

Peruzzi: Lo scudetto bianconero del '97-'98 fu pienamente meritato - Angelo Peruzzi c'era quel 26 aprile del duello Ronaldo-Iuliano e si stupisce però in realtà che si continui ancora a dare importanza a quella gara come 'prova' che l'Inter avrebbe meritato di indossare lei anche quello scudetto. Quello invece, dice Peruzzi, se l'era strameritato la Juve: "Tutti la ricordano, quella partita. Ma di certo non è stato il mio Juve-Inter più bello. Penso, anzi, che quella gara non fu né affascinante né avvincente. E poi vorrei precisare che quella era una Juve che si era guadagnata lo scudetto sul campo, non di certo per gli episodi di quella partita! Chi pensa che lo scudetto sia stato deciso in quella domenica si sbaglia di grosso, il titolo lo meritavamo noi per il campionato disputato e come giusto che sia stato l'abbiamo vinto!". Conte, che fu suo compagno di squadra, gli piace: "Come sta allenando mi piace molto, perché cerca di dare un'impronta di gioco alla sua squadra, cercando di farla diventare una grande squadra. Un po' come fece Marcello Lippi quando arrivò alla Juve. Conte ha imparato da lui come dagli altri grandi allenatori che ha avuto e sta facendo tesoro di ciò".

Le decisioni del giudice sportivo: Marchisio entra in diffida - Sulla base delle risultanze degli atti uffciali relativi al turno infrasettimanale, valido per la nona giornata di andata, il giudice sportivo ha squalificato per un turno tre giocatori, tutti già diffidati e nuovamente ammoniti per comportamento scorretto nei confronti di un avversario: Behrami (Fiorentina), Conti (Cagliari) e Terzi (Siena). Marchisio, che contro la Fiorentina è stato ammonito per comportamento scorretto nei confronti di un avversario, è giunto alla terza sanzione ed è così entrato in diffida: al prossimo giallo scatterà la squalifica. Ammonito con diffida e multato di 5.000 euro l'allenatore dell'Inter Claudio Ranieri, "per avere, al termine della gara, rivolgendosi ad un assistente, contestato l'operato arbitrale in termini irriguardosi", recidivo. Ammoniti anche l'allenatore del Cesena Marco Giampaolo, espulso nella gara contro il Cagliari" per essere, al 45' del primo tempo, uscito dall'area tecnica, soffermandosi per impartire disposizioni ai propri calciatori", e il viceallenatore dell'Udinese, Diego Bortoluzzi, per avere, al 44' del secondo tempo, contestato una decisione arbitrale scagliando con veemenza una cartella contro la propria panchina, infrazione rilevata dal quarto ufficiale. Tra le società multata di 10.000 euro la società Atalanta "per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, indirizzato ripetutamente ad un calciatore della squadra avversaria grida e cori costituenti espressione di discriminazione razziale"; di 7.000 euro la Lazio "per avere alcuni suoi sostenitori, al 23' del primo tempo, intonato un coro costituente espressione di discriminazione razziale"; di 4.000 euro al Napoli "per avere omesso di impedire l'ingresso e la permanenza nel recinto di giuoco di alcune persone non autorizzate"; di 3.000 euro all'Inter "per avere suoi sostenitori, nel corso del primo tempo, acceso un bengala e fatto esplodere un fumogeno nel proprio settore".

Inter-Juve: arbitra Rizzoli e ritorna Copelli - Sarà Nicola Rizzoli a dirigere Inter-Juve, incontro valevole per la decima giornata, e in programma sabato 29 ottobre alle ore 20.45; il fischietto emiliano sarà coadiuvato dagli assistenti Copelli e Niccolai, quarto uomo Orsato. Queste le designazioni per le altre gare, in calendario per domenica 30 ottobre alle ore 15, salvo diversa indicazione in parentesi: Catania-Napoli (anticipo di sabato 29 ottobre alle ore 18): Celi (Tonolini-Di Fiore; Valeri); Roma-Milan (altro anticipo di sabato 29 ottobre, ore 18): Damato (Maggiani-Di Liberatore; Banti); Siena-Chievo (domenica 30 ottobre, ore 12.30): Brighi (Romagnoli-Nicoletti; Russo); Bologna-Atalanta: Bergonzi (Iannello-Bianchi; Rocchi); Fiorentina-Genoa: Peruzzo (Giallatini-Galloni; Tagliavento); Lecce-Novara: Romeo (Rubino-Giachero; Doveri); Parma-Cesena: Guida (Carrer-Alessandroni; De Marco); Udinese-Palermo: Giannoccaro (Barbirati-De Pinto; Gervasoni); Cagliari-Lazio (posticipo delle ore 20.45): Mazzoleni (Padovan-Passeri; Gava).


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