Marotta difende Borriello. Gobbi -39: Adesso basta! Abete: Ora bisogna concludere.

News, 10 gennaio 2012.


Quagliarella è stato operato: potrà probabilmente rientrare a fine gennaio contro l'Udinese. Marotta in difesa di Borriello: Se avesse rifiutato in passato la nostra maglia, non l'avremmo tesserato. Qualcuno faccia cessare l'atroce vilipendio ai 39 caduti dell'Heysel: dopo 27 anni non c'è pace per loro. Chiellini salta il Cagliari per squalifica; ignorata la bestemmia di Maicon. Scoppia sulla rete il giallo De Sanctis: perché era arrabbiato? Abete: Il prossimo tavolo deve essere conclusivo. Braschi: C'è più collaborazione tra le varie componenti e tutto va meglio: meno falli, meno ammoniti, meno espulsi, più rigori. Calciomercato: la Juve rincorre Caceres e pensa a vendere i giocatori in esubero; Inter e Milan si danno battaglia per Tevez. Terzo successo consecutivo al Pallone d'Oro per Leo Messi: l'attaccante argentino ha eguagliato così Michel Platini.


Quagliarella operato: ritorno in campo previsto a fine mese - "Fabio Quagliarella è stato operato oggi in tarda mattinata per la riduzione della frattura dell'arco zigomatico destro. L'intervento è durato 20 minuti ed è stato eseguito dal dottor Libero Tubino presso la clinica Fornaca di Torino. Il giocatore verrà dimesso domani e dovrà osservare una settimana di riposo assoluto. Alla ripresa dell’attività dovrà comunque evitare sollecitazioni agonistiche per alcuni giorni, riprendendo poi con l'uso di una protezione in fibra". Così recita il comunicato ufficiale della società bianconera, che annuncia il buon esito dell'intervento per la riduzione della frattura allo zigomo. I tempi di recupero non sono specificati ma, oltre alla gara con il Cagliari, l'attaccante, che in mattinata aveva ricevuto la visita del presidente Andrea Agnelli, salterà quasi certamente anche la trasferta di Bergamo e potrebbe tornare disponibile per la prima del girone di ritorno, contro l'Udinese, il 28 gennaio, ovviamente con la protezione di una maschera in fibra di carbonio.

Marotta difende Borriello: oggi la presentazione - Lo striscione anti-Borriello ha infastidito Antonio Conte, ha infastidito moltissimi tifosi bianconeri e ha assai sorpreso Beppe Marotta, che già nei giorni scorsi aveva fatto chiarezza sul mancato arrivo di Borriello un anno e mezzo fa: "Mi ha sorpreso lo striscione contro Borriello - ha detto Marotta su Sky Sport 24 - Direi che Conte è stato molto esplicito e preciso. Noi non avremmo mai potuto tesserare un giocatore che avesse manifestato in tempi passato un suo rifiuto alla maglia juventina. Non è avvenuto. C'è semplicemente stata da parte del Milan la volontà esplicita di cederlo in termini definitivi, noi non avremmo potuto farlo, per cui il giocatore poi giustamente ha seguito quelle che erano le indicazioni della sua ex società. Lo abbiamo tesserato ora che abbiamo potuto, il Milan all'epoca preferì darlo alla Roma perché garantiva il riscatto del giocatore". Oggi Marotta alle 11.30 sarà alla sala stampa dello Juventus Center di Vinovo ci sarà la presentazione ufficiale del nuovo attaccante bianconero.
Secondo Luciano Moggi, potrà essere lo stesso Borriello a far tacere i suoi contestatori: "La contestazione della curva a Borriello? Ricordo ancora i cori e le offese contro Ancelotti quando lo scelsi come allenatore bianconero ma poi con il lavoro serio e i risultati tutto cambiò. Appena Borriello si farà valere tornando utile e segnando qualche goal la contestazione si calmerà".

Obbrobrio viola - Su Facebook il Viola Club Modena ha riportato l'agghiacciante foto di otto adepti del club che, fattisi fotografare di schiena, perché il coraggio di mostrare i loro volti non l'hanno trovato, mostrano indosso una maglietta viola con la raccapricciante scritta "Gobbi -39", ad esaltare la tragedia che 27 anni fa all'Heysel non solo provocò la morte di 39 tifosi bianconeri ma oltraggiò anche profondamente lo sport e il concetto stesso di sport, per le circostanze che la determinarono. Che a distanza di 27 anni con una frequenza allarmante e allucinante queste manifestazioni dei tifosi viola si ripresentino un po' qua e un po' là ad offendere la memoria dei 39 tifosi caduti e ad esacerbare il dolore dei loro familiari è qualcosa di non più tollerabile; è qualcosa peraltro sotto gli occhi di tutti da anni, autorità civili e sportive in testa, ma nulla si è fatto per arginare questo disgustoso 'fenomeno'. Ieri sera, a 'Lunedì di rigore' su Antenna 3 è intervenuto telefonicamente il vicepresidente del viola Club Modena, Gianluca Piacentini, che ha ammesso la provenienza della foto, addebitata ad otto soci che se la fecero scattare qualche anno fa: precedentemente al suo insediamento, ci ha tenuto a precisare. Ciò tuttavia non esime né lui né gli altri dirigenti e membri del club ad assumersi la responsabilità dell'accaduto e della pubblicazione, su sito da loro amministrato, di una foto che, seppure 'datata', rinnova un dolore che non invecchia. Piacentini si è assolutamente dissociato da simili manifestazioni e dai sentimenti negativi che le originano e si è scusato con tutta Italia "per quella immondizia"; in realtà trattasi di qualcosa di peggio che immondizia, si tratta di un'atrocità che lascia senza fiato, e quella foto è solo la punta di un iceberg: la rivalità sportiva, le polemiche non c'entrano nulla, questa è una vergogna e occorre che si faccia in modo che non accada mai più.

Chiellini squalificato - Giorgio Chiellini contro il Cagliari non ci sarà: è stato infatti squalificato per una giornata dal giudice sportivo in quanto, già diffidato, è stato nuovamente ammonito contro il Lecce per comportamento scorretto nei confronti di un avversario. Sempre per un turno sono stati squalificati altri sette giocatori: Bizzarri della Lazio (espulso per avere commesso un intervento falloso su un avversario in possesso di una chiara occasione da rete), Moretti del Genoa (espulso per essersi reso responsabile di un fallo grave di giuoco), Biagianti del Catania e Lauro del Cesena (espulsi per doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario), Oddo del Lecce, Galloppa del Parma e Marchese del Catania (perché, già in diffida sono stati nuovamente ammoniti per comportamento scorretto nei confronti di un avversario).
Tra i club multa di 15.000 euro all'Atalanta (per avere suoi sostenitori, al termine della gara, lanciato nel recinto e sul terreno di giuoco, in direzione dei calciatori della squadra avversaria, senza conseguenze lesive, oggetti di varia natura: bottiglie di plastica, monete, un petardo ed altro), 5.000 euro all'Inter (per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, nel proprio settore, fatto esplodere alcuni petardi ed acceso alcuni fumogeni; per avere inoltre, al 40' del secondo tempo, intonato un coro ingiurioso nei confronti di un dirigente di altra Società), 4.000 euro alla Roma (per avere suoi sostenitori, al 37' del secondo tempo, lanciato due petardi nel recinto di giuoco).
Ignorate le parole blasfeme di Maicon dopo il goal di Faraoni.

Il giallo De Sanctis - Questo video, postato ieri da un utente su youtube, ha sollevato un vespaio di sospetti e polemiche: forse in altri tempi la cosa sarebbe passata inosservata, anche all'autore stesso del video, ma in questi momenti, dove la vicenda del calcioscommesse non lascia nessuno tranquillo sull'andamento delle gare, certe domande sorgono spontanee. Perché De Santis, in Napoli-Lecce del 3 dicembre 2011 (finita 4-2), impreca arrabbiato al quarto goal della sua squadra? La maggioranza dei portieri in questi casi gioisce da lontano del successo... E perché Lucarelli, appostato dietro la porta insieme a Cannavaro (che era squalificato), gli ricorda che mancano 7-8 minuti? Una spiegazione del suo atteggiamento l'ha fornita su Sky Sport 24 lo stesso portiere del Napoli, che ha definito la sua espressione la manifestazione di un senso di liberazione perché si allontanava la possibilità di subire una rimonta come accaduto nelle ultime gare e segnatamente nel 3-3 con la Juve. Bisogna dire che come esultanza appare davvero strana...

Abete ribadisce: Il prossimo tavolo deve essere risolutivo - Giancarlo Abete, intervenuto a 'Radio anch'io lo Sport' è tornato sul tema del tavolo della Pace, per ribadire quanto aveva già affermato il 28 dicembre su Sky Sport 24: "E’ stato un momento utile a tutti, mi sembra che abbia avuto effetti positivi. Il presidente Petrucci ha fatto bene a creare questo momento di confronto tra persone che da tempo non dialogavano e la federazione sarà al fianco del Coni. Un secondo incontro? Dovrebbe essere quello conclusivo perché l’opinione pubblica non comprenderebbe il ripetersi di questi incontri senza un risultato positivo".

Braschi: Meno falli, meno ammoniti ed espulsi, più rigori - Si è tenuta ieri a Fiumicino un'assemblea partecipata che metteva a confronto dirigenti, allenatori e capitani dei club di serie A con la classe arbitrale alla presenza del presidente federale Abete, del presidente dell'Aia Nicchi, del responsabile della Can A Braschi, del presidente dell'Aic Tommasi e del presidente dell'Aiac Ulivieri. Poi, ai microfoni di Sky Sport 24, Stefano Braschi ha espresso le sue considerazioni: "Si sta instaurando un buon clima al di là delle nostre prestazioni che credo per la prima parte di campionato siano state obiettivamente riconosciute da tutti di buona qualità, ma credo che sia il clima che è diverso, si è visto nella riunione, c'è molta partecipazione, molta voglia di far le cose insieme, di confrontarsi; noi non siamo mai stati contro questo tipo di atteggiamento; aspettavamo solo che le altre componenti del calcio ci dessero l'opportunità di poterlo fare". Scendendo più nello specifico, ha continuato: "Questo weekend è stato molto positivo, con arbitraggi decisamente buoni, con qualche piccola imprecisione, com'è normale, visto che in dieci gare ci sono un'enormità di valutazioni di offside da parte degli assistenti e di valutazioni tecniche da parte degli arbitri". Poi è passato a commentare i dati che sono stati illustrati nella riunione: "Dati? Noi lavoriamo molto sui numeri: siamo scesi molto sul numero dei falli, siamo leggermente sopra quota 30 (30,33 falli a partita, ndr): se i calciatori ci daranno una mano possiamo scendere sotto i 30, che è un grandissimo traguardo per il nostro calcio, se si pensa che solo l'anno scorso eravamo a 36 e mezzo / 37. E' vero che gli arbitri non hanno il fischiometro, fischiano quando c'è da fare fischi. Di conseguenza quando ci sono meno fischi ci sono meno ammoniti e meno espulsi. I rigori, pur non contando ancora la giornata di ieri, sono leggermente cresciuti". I dati forniti dicono che le espulsioni si attestano sullo 0,24 a partita (nel 2007-08 si era a 0,32), le ammonizioni sono 4,32 a gara.
Forse domenica Bergonzi, quando non ha fischiato il rigore solare su Vucinic e ha evitato di ammonire più giocatori del Lecce (evitando così ai salentini di finire la gara in 8) non voleva peggiorare queste medie.

Calciomercato - Concluso Borriello, la Juventus, come ha dichiarato Marotta ai microfoni di Sky Sport 24, sta monitorando il mercato: "Questa di gennaio è una finestra di mercato che noi monitoriamo con la massima attenzione per accrescere il livello qualitativo del gruppo, sempre tenendo d'occhio il lato economico. Nulla di concreto al momento comunque, se non l'acquisizione di Borriello". E' sempre aperta la caccia a Caceres, con Marotta che tiene duro per una massimo di 8 milioni, mentre il Siviglia ormai è salito a 11: dalla sua la Juve ha la volontà di Caceres, che punta i piedi col Siviglia perché non vuol farsi sfuggire l'occasione di arrivare alla Juve, e per la rilevanza del club e perché a Torino si era trovato bene (e vi sarebbe rimasto volentieri già nel 2010); e ieri col Rayo Vallecano è rimasto in panchina.
Quanto alle cessioni Grosso potrebbe andare a Lecce, dove Cosmi lo stima, mentre Toni potrebbe accasarsi a Parma (dove sarebbe gradito al nuovo tecnico Donadoni, che ha rilevato l'esonerato Colomba); più difficile la situazione di Amauri, che dopo il Genoa ha rifiutato anche il Palermo e per il quale rimane al momento solo la pista Fiorentina mentre, come detto dallo stesso Marotta, non se n'è parlato con la Roma. Ancora lontana invece una sistemazione per Iaquinta. Quanto a Krasic, Marotta ha affermato di non aver avuto richieste; in effetti dovrebbe esserci stato qualche sondaggio per un prestito, ma la Juve non prende nemmeno in considerazione l'ipotesi: chi vuole Krasic, lo deve comprare con un'offerta adeguata; a quelle condizioni può partire.
Ma ad intrigare il mercato è l'affare Tevez, conteso tra Milan e Inter: oggi dovrebbe arrivare la risposta del City all'offerta di prestito con riscatto condizionato avanzata dal Milan, che però teme un rifiuto; infatti anche l'Inter sta lavorando seriamente sul giocatore ("Tevez? Se si fa qualcosa non si fa per scherzo ma perché si pensa possa essere una buona operazione, c'è spazio per agire, vediamo come possiamo imbastire l'affare", son le parole di ieri del patron nerazzurro) e avrebbe avanzato un'offerta più alta (sui 25-27 milioni) con obbligo di riscatto, come piace al City. Ma il Milan è in vantaggio sul giocatore, con cui ha raggiunto l'accordo da tempo (e le foto di Galliani con Tevez e il suo agente hanno indispettito non poco il club d'oltremanica, che si è sentito scavalcato). Un derby di mercato che si sovrappone a quello di domenica sul campo.

Messi vince il Pallone d'Oro ed eguaglia Platini - Non poteva sfuggire questo Pallone d'Oro a Lionel Messi, che a soli 24 anni si è aggiudicato il terzo Pallone d'oro consecutivo, eguagliando Michel Platini, unico altro calciatore ad averne vinti tre di fila (1983-84-85); a quota tre vi sono anche Johann Crujiff (1971, 1973, 1974) e Marco Van Basten (1988, 1989, 1992). Messi ha sbaragliato facilmente la concorrenza del compagno di squadra Xavi e di Cristiano Ronaldo, dopo un'altra stagione da incorniciare: la Pulce è andata in goal nella finale di Champions League, in quella della Supercoppa Europea e in quella del Mondiale per club; unico neo l'opaca Copa America disputata con l'Argentina.
Come miglior allenatore è stato premiato Pep Guardiola, che ha battuto sir Alex Ferguson e José Mourinho.
La giapponese Homare Sawa, protagonista del successo della sua nazionale al Mondiale giocato in Germania, ha strappato invece il Pallone d'Oro femminile alla brasiliana Marta, che aveva vinto le ultime cinque edizioni.
Il brasiliano Neymar si è aggiudicato il Puskas Award, per la rete più spettacolare, battendo Wayne Rooney e Leo Messi.
Nesun italiano nella formazione ideale, che comprende cinque blaugrana e quattro madridisti, oltre a due giocatori del Manchester United; la Nazionale più rappresentata è la Spagna. Questa la formazione: Iker Casillas (Spagna, Real Madrid); Dani Alves (Brasile, Barcellona), Gerard Pique' (Spagna, Barcellona), Nemanja Vidic (Serbia, Manchester United), Sergio Ramos (Spagna, Real Madrid); Andres Iniesta (Spagna, Barcellona), Xabi Alonso (Spagna, Real Madrid), Xavi (Spagna, Barcellona); Lionel Messi (Argentina, Barcellona), Cristiano Ronaldo (Portogallo, Real Madrid), Wayne Rooney (Inghilterra, Manchester United).


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