Juve deferita. Avv. Gallinelli? Se fosse stata lesa la corretta amministrazione della Giustizia?

News, 23 febbraio 2012.



Riproponiamo la nota dell'avvocato Paolo Gallinelli sul mistero del video introvabile. Zeman: Moggi è il nemico del calcio e di tutti quelli che non l'hanno seguito e non si sono lasciati convincere; e di Vialli non dimentico che mi ha dato del terrorista. Jean-Claude Blanc e la Juventus deferiti alla Disciplinare per irregolarità nel trasferimento di Bojinov (2006). Due ore di lavoro per i bianconeri: Agnelli li osserva. La Juventus Primavera ha ricevuto la visita del presidente Agnelli che si è congratulato con loro per il trionfo nella Viareggio Cup. Il Gigi Buffon del 2052, ospite delle Iene, si racconta. Caceres convocato da Tabarez per l'amichevole di Bucarest.

 


Una nota dell'avvocato Paolo Gallinelli - In relazione alle ultime indiscrezioni circa la possibilità che dagli uffici della Procura di Napoli sia sparito un video relativo ai sorteggi, riceviamo dall'avvocato Paolo Gallinelli, difensore di Massimo De Santis', e volentieri pubblichiamo la seguente nota.
Sarebbe non solo paradossale, ma costituirebbe una gravissima compromissione della credibilità dell’apparato investigativo - giudiziario laddove dovesse emergere che l'Autorità Inquirente di Napoli, pur di ottenere una condanna per frode sportiva degli imputati nel processo calciopoli, abbia essa stessa, direttamente od indirettamente, “alterato lo stato dei fatti al fine di ottenere dal tribunale una decisione favorevole” all'Accusa (cfr. art. 374 c.p.).
Una simile condotta, se inequivocabilmente accertata, sarebbe altamente lesiva di un principio fondamentale posto a tutela di tutti i cittadini: la corretta amministrazione della Giustizia.
In tal senso, non potrebbe attribuirsi alcuna rilevanza al fatto che la Dott.ssa Casoria, nella sua motivazione, abbia affermato l’insussistenza di qualsivoglia alterazione dei sorteggi arbitrali, laddove la frode processuale si realizza anche con il mero tentativo di “condizionare” il libero convincimento del Giudice, trattandosi di un reato di pericolo a consumazione anticipata, proprio come i reati di frode sportiva contestati al mio assistito Massimo De Santis.

Zeman: Moggi è il nemico del calcio - Non basta la sentenza di Napoli che ha fatto di Moggi il pericolo pubblico numero uno (pur se rimasto allo stato di pericolo, e non di danno consumato non avendo in realtà alterato nulla), adesso ci si è messo un suo 'nemico storico', Zdenek Zeman. Il boemo, quest'anno alla guida di un Pescara che sta facendo benissimo in serie B grazie anche ai gol del pulcino bianconero Ciro Immobile, non ha perso, neanche nella buona sorte, un grammo del livore da sempre nutrito nei confronti di Luciano Moggi. E in un'intervista che apparirà sul numero di marzo di L'eco di San Gabriele, Moggi ha occupato un posto d'onore, sulla primissima linea di fuoco, Lo spunto gliel'ha offerto l'intervistatore, Gino Consorti, quando gli ha chiesto se crede che il suo storico nemico Luciano Moggi il sabato sera s'informi del risultato del Pescara; e Zeman non ha mancato una risposta velenosa: "Non credo... E poi secondo me Moggi non è nemico di Zeman. Moggi è nemico del calcio e di tutti quelli che non l'hanno seguito e non si sono lasciati convincere. E siccome io sono tra questi..." Rieccolo, Luciano è davvero il pericolo pubblico numero uno: Come abbia fatto il calcio a sopravvivergli è davvero un mistero... Anche sul calcio scommesse è drastico, e non risparmia critiche feroci al calcio di quell'Italia che l'ha accolto tanti anni fa offrendogli opportunità di lavoro e di carriera, nonostante gli agguati tesigli da quell'orco di Moggi: "Credo che il problema del calcioscommesse non esista solo in Italia, anche perché, come hanno accertato le ultime indagini, a muovere i fili era un'organizzazione internazionale che ha coinvolto anche giocatori italiani. In Italia queste storie si ripetono di frequente forse perché, a differenza di altri paesi, non si è affrontata la questione con fermezza e provvedimenti drastici. Tipo: chi sbaglia esce per sempre fuori dal gioco. In Italia, invece, ci sono indagini troppo lunghe e le decisioni hanno un tempo indefinito... Invece basterebbero poche sentenze, rapide ed esemplari, per far passare la voglia a questi signori...". E di alcune cose strane dice di aver avuto sentore: "Nei tanti anni trascorsi sui campi, in molte partite di fine campionato ho visto un calcio strano... Accordi tra giocatori dove magari c'era la necessità di qualche squadra di fare qualche punto. Io sono stato sempre contrario a questo, anche perché se regali un punto a un avversario vuol dire che ne affossi un altro e questo non è corretto. Bisogna allora affrontare tutti con lo stesso spirito e la stessa determinazione. Ho denunciato alla Procura della Repubblica due casi di alcuni miei giocatori che erano stati avvicinati, ci sono state indagini, ma non so come è andata a finire". Per il figlio Karel, 35nne, nonostante tutto, sogna un futuro da allenatore: "Karel, il mio primogenito, si è laureato diversi anni fa in lingue ma ha l'ambizione di fare l'allenatore. E oggi non è certamente facile. Il mio augurio è che possa raggiungere il successo che desidera. E' molto bravo, il cognome poi dovrebbe aiutarlo, ma il calcio oggi è diverso, ci sono tante dinamiche che non c'entrano con l'aspetto sportivo". Forse ha rischiato anche di allenare la Juve: "Ufficialmente non ho mai ricevuto proposte dalla Juve, anche se ai tempi di Boniperti c'è stato qualche colloquio. Invece sono stato vicino all'Inter. Ci dovevamo vedere ma io avevo preso già un impegno e quindi non se ne fece niente. Sono stato vicino anche al Real Madrid, ma pure in quel caso mi ero già impegnato". Nel corso della sua testimonianza al processo di Napoli ci era parso di capire che fosse stato Moggi ad impedirgli di allenare il Real, ma forse era colpa della voce troppo bassa, eppure la dott.ssa Casoria gliel'aveva pur ripetutamente detto di sforzarsi di alzare la voce. Quanto all'Inter non si preoccupi, ci sarà presto bisogno di un nuovo allenatore, soprattutto per mettere un po' d'ordine in quella difesa che fa acqua (17 goal subìti nelle ultime otto partite), e Zeman è speciale per le difese ermetiche... Il colpo finale lo riserva a Vialli, con il quale la polemica (argomento il doping) è recentemente riesplosa: "Non accetterei mai un invito a cena da Gianluca Vialli, io voglio la pace... Più della sua recente uscita sulla brillantezza atletica del Pescara a me ha fatto male quando nel 1998 mi diede del terrorista... Come può rimarginarsi una simile ferita? Terrorista è una bruttissima parola...". Perché le sue accuse di dopati a Vialli e Del Piero, "protagonisti di vere e proprie esplosioni muscolari", non furono bruttissime... Furono peggio: accuse infamanti, e infondate, perché dall'accusa di doping la Juve uscì assolta.

Juve e altre cinque deferite per irregolarità nei trasferimenti - Un comunicato pubblicato sul sito ufficiale della Figc comunica che il Procuratore Federale ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale tre club di A, Juventus, Parma e Siena, uno di B, il Crotone e le società Benevento (Lega Pro, prima divisione) e Pescina Vallegiovenco (Lega Pro, ma scioltasi nel 2010), in merito al trasferimento di alcuni giocatori. Sono stati inoltre deferiti: Jean-Claude Blanc all'epoca dei fatti amministratore delegato della Juventus; Tommaso Ghirardi (presidente del Parma; Pietro Leonardi (amministratore delegato del Parma); Roberto Zanzi (direttore generale del Siena); Giuseppe Ursino (direttore sportivo del Crotone); Oreste Vigorito (presidente del Benevento); Sabatino Stornelli (presidente del Pescina Vallegiovenco); Pablo Ezequiel Fontanello, all'epoca dei fatti calciatore tesserato per il Parma; Valeri Emilov Bojinov, all'epoca dei fatti calciatore tesserato per il Parma; Antonio Zito, calciatore all'epoca dei fatti tesserato in successione per il Siena e per il Crotone; Andres Sebastian Bueno, all'epoca dei fatti calciatore tesserato per il Benevento; Giuseppe Caccavallo, calciatore all'epoca dei fatti tesserato in successione per Taranto, Celano Olimpia, Cosenza, Pescina Vallegiovenco e Lecce; Marco Trabucchi, all'epoca dei fatti agente di calciatori con licenza della confederazione svizzera. E infine anche: gli agenti Fernando Diego Cosentino, Giampiero Pocetta, Gennaro Palomba, Tullio Tinti e Romualdo Corvino (figlio di Pantaleo Corvino, per aver svolto attività di assistenza alla società F.C. Juventus S.p.A. in occasione della stipulazione del contratto con il sig. Valeri Emilov Bojinov).
Questa la parte del comunicato che riguarda il club bianconero:
"Il Procuratore Federale ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale: [...]
- H - il sig. JEAN-CLAUDE BLANC, all’epoca dei fatti, amministratore delegato della F.C. Juventus S.p.A.:
- per aver conferito mandato all’Agente sig. Romualdo Corvino per la conclusione del contratto tra la F.C. Juventus S.p.A. ed il sig. Valeri Emilov Bojinov, con ciò determinando una situazione di conflitto di interessi del medesimo Agente con l’Agente titolare di mandato rilasciato dal calciatore, sig. Gennaro Palomba, in quanto entrambi gli agenti all’epoca dei fatti erano soci della Corvino Palomba Associati s.r.l., nonché per aver retribuito l’agente del calciatore attraverso il conferimento di mandato al socio di quest’ultimo, in violazione dell’art. 1, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva,dell’art. 10, comma 3, del regolamento Agenti di calciatori in vigore fino all’1.2.2007, anche in relazione all’art. 15, comma 1, dello stesso regolamento,
- per non essersi assicurato che il nominativo dell’agente sig. Romualdo Corvino, della cui opera la società dallo stesso rappresentata si è avvalsa, fosse chiaramente indicato nel contratto stipulato tra F.C. Juventus S.p.A. ed il calciatore sig. Valeri Emilov Bojinov, in violazione dell’art. 1, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, dell’art. 16, comma 2, del regolamento Agenti di calciatori in vigore fino all’1.2.2007, nonché dell’art. 93, comma 1, delle N.O.I.F. [...]
T - la società JUVENTUS S.p.A.:
- ai sensi dell’art. 4, commi 1 e 2, del Codice di Giustizia Sportiva, a titolo di responsabilità diretta per le azioni ed i comportamenti disciplinarmente rilevanti, posti in essere dal proprio dirigente con potere di rappresentanza della società, all’epoca dei fatti, sig. Jean-Claude Blanc, nonché a titolo di responsabilità oggettiva per le azioni ed i comportamenti disciplinarmente rilevanti, posti in essere dal proprio tesserato senza potere di rappresentanza della società, all’epoca dei fatti, sig. Valeri Emilov Bojinov".


Conte martella i bianconeri per oltre due ore - Solo una seduta ieri per i bianconeri, ma è durata più di due ore (dalle 14.30 ad oltre le 16.30), con tutta l'intensità e la minuziosità possibili, perché nulla possa essere lasciato al caso in previsione del big match di sabato sera al 'Meazza'. L'allenamento (a porte chiuse) è iniziato con il riscaldamento, seguito da una fase atletica; poi i bianconeri hanno affrontato un esercizio di possesso palla a campo ridotto (11 contro 11). Conte ha poi diviso i suoi in due gruppi: mentre centrocampisti e difensori provavano ripetutamente l'avvio dell'azione e lavorando sulla circolazione della palla, gli attaccanti, come il giorno precedente, si sono allenati sui tiri in porta (il neo maggiore, sino ad ora, dei bianconeri che non riescono a concretizzare quanto di molto buono costruiscono). La squadra si è infine riunita per altre esercitazioni tattiche e per la consueta partitella finale.
Tutti disponibili, tranne Luca Marrone che continua a lavorare a parte.
E anche ieri Andrea Agnelli c'era, per il secondo giorno consecutivo, ad osservare ed incoraggiare la banda Conte.
Oggi altra seduta pomeridiana (14.30) e tanto altro lavoro alle viste per i bianconeri.

Agnelli va a congratularsi con la 'Primavera' - I complimenti li aveva subito fatti loro per telefono, ma ieri Andrea Agnelli si è recato di persona a congratularsi con i ragazzi della 'Primavera' che si allenavano in quel di Vinovo. Il presidente, che era accompagnato da Marotta e Paratici, nonché dallo staff del settore giovanile (il direttore organizzativo Pessotto, il responsabile tecnico Sandreani e il direttore sportivo Rossi), ha espresso ai ragazzi tutta la soddisfazione e l'orgoglio della società (e di tutto il popolo juventino) per l'importante traguardo raggiunto. Che non dovrà essere l'ultimo, perché alle porte c'è, già venerdì, il ritorno della semifinale di Coppa Italia con la Fiorentina (0-0 a Firenze all'andata). Poi c'è il campionato: i ragazzi di Baroni sono in testa al girone A con 37 punti e 5 punti di vantaggio (ma una partita in più) rispetto sempre alla Fiorentina.

Un Gigi Buffon da ritorno al futuro - Stasera Gigi Buffon sarà ospite a delle Iene su Italia 1: ma sarà un'intervista surreale, ambientata fra quarant'anni, con un numero uno bianconero invecchiato, baffi e capelli bianchi, a ricordare il suo passato. Parlerà dei suoi allenatori, da Lippi ("Marcello è stato il massimo per me, una persona che porto nel cuore") a Conte ("Macché parrucchino, lui aveva i capelli trapiantati, ma trapiantati molto bene"); rievocherà il ricordo più felice, il Mondiale 2006 ("quella cavalcata pazzesca"), quello più triste ("La finale di Manchester contro il Milan non me la scorderò mai"), il momento in cui avrà appeso scarpe e guantoni al chiodo: a 40 anni assicura; dove? "A livello agonistico spinto ho chiuso alla Juve, ma anche gli ultimi due anni in America e l'ultimo in Cina sono stati esperienze di vita molto importanti". E cosa ricorda della stagione 2011-12? "Era un testa a testa tra noi e il Milan: Che finale avvincente!".

Caceres convocato da Tabarez - Martin Caceres è stato convocato da Oscar Washington Tabarez per l'amichevole di Bucarest contro la Romania, in programma il 29 febbraio. Oltre a Caceres, sono stati convocati altri sei giocatori militanti nel nostro campionato: Cavani e Gargano del Napoli, Forlan dell'Inter, Gonzales della Lazio, Ramirez e Perez del Bologna.



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