Per la Juve bilancio in un rosso che volge al rosa. Moratti e il bello dell'onestà.

News, 1° marzo 2012.

 

 

La relazione finanziaria trimestrale della Juventus mostra ancora un rosso di bilancio (34,6 milioni di euro), ma il futuro si prospetta più roseo. Moratti: I nostri avrebbero detto all'arbitro che era goal e questo è il bello dell'Inter. Nicchi: "Purtroppo c'è capitato un errore che nessuno voleva". A Vinovo i bianconeri battono in amichevole la Novese per 5-1. I nazionali bianconeri a fianco di Bonucci: "Mettiamo la mano sul fuoco sulla sua integrità". Preziosi contrario all'amnistia: "Il sottoscritto - dice - ha sempre pagato tutto". Del Piero: Di fronte alla Juve ci sono giorni decisivi, momenti di fondamentale importanza per la nostra stagione". Tutto esaurito lo Juventus Stadium per la gara contro il Chievo.

Bilancio economico ancora in rosso, ma il miglioramento c'è - Il Consiglio d'Amministrazione della Juventus ha approvato ieri i dati della relazione finanziaria trimestrale relativi al primo semestre 2011-2012. La sintesi dei risultati al 31 dicembre 2011 evidenzia una perdita di 34,6 milioni di euro che, seppur notevole, è inferiore di 4,9 milioni rispetto ai 39,5 di un anno fa. Sono diminuiti dell'8,8% i costi operativi (da 100,1 a 91,3 mln di euro): sono stati infatti limati, i costi degli ingaggi del personale tesserato (-4,4, da 66,1 a 61,7 mln) e gli oneri da gestione dei diritti dei calciatori (-6,5%, da 8 mln a 1,5 mln); determinanti anche i maggiori ricavi da gare (+8,6) e da sponsorizzazioni (+3,7) e l'assenza di oneri non ricorrenti (che erano di oltre 7,3 mln); cominciano dunque a dare i loro frutti la gestione più oculata del parco giocatori e l'effetto Juventus Stadium. La perdita di 34,9 milioni di euro è una sofferenza determinata dai minori proventi da diritti televisivi e proventi media (-8,2 mln), da minori proventi da gestione diritti calciatori (-7,2 mln), dai maggiori ammortamenti diritti calciatori (-5,9 mln) e da maggiori ammortamenti su altre immobilizzazioni (-3,6 mln). La posizione finanziaria netta, negativa per 125,1 milioni di euro (rispetto al saldo negativo di 121,2 mln al 30 giugno 2011, deriva principalmente dagli investimenti riferibili al nuovo stadio per 36 milioni di euro e dagli esborsi derivanti dalla campagna trasferimenti per 38,6 mln, parzialmente compensati dal versamento in conto capitale da Exor S.p.A per 72 milioni di euro.
Per il secondo semestre il documento prevede ancora una "perdita significativa, peraltro inferiore a quella dell´esercizio 2010/2011, in quanto esso è negativamente influenzato dalla mancata partecipazione alla UEFA Champions League, dalla sostanziale stagnazione dei ricavi generati dalla vendita centralizzata dei diritti radiotelevisivi, nonché dagli effetti economici derivanti dal processo di rinnovamento della rosa della Prima Squadra. Peraltro, i ricavi beneficeranno ulteriormente dell´apertura del nuovo stadio di proprietà della Società".
E, oltre agli introiti portati dallo Juventus Stadium, anche l'attuale andamento sportivo della squadra, che autorizza buone speranze di qualificazione in Champions League, può far sperare in un futuro meno rosso e più roseo anche in termini di bilancio.

I nostri avrebbero detto la verità all'arbitro - Chi potrebbe aver detto questa frase? Massì, gli onesti per antonomasia, quelli della seconda squadra di Milano, che espongono in bacheca uno scudetto non loro... E' infatti il senso di una dichiarazione fatta da Massimo Moratti a chi gli chiedeva il suo parere sulle polemiche di Milan-Juve: "Non ho proprio visto la partita, poi ho letto sui giornali quello che era successo. Da spettatore penso che un portiere non possa dire all’arbitro che è gol… Uno dei nostri l’avrebbe sicuramente fatto, ma il bello dell’Inter è anche questo".
Beh, in effetti nel derby Milan-Inter del 15 febbraio 2009 Adriano, dopo aver segnato di braccio, anziché correre ad esultare, confessò la sua colpa all'arbitro e fece annullare la rete. O no?
E chi fu di quella folla di nerazzurri che stavano in fuorigioco a Siena quando Maicon mise a segno il goal del successo che andò ad avvertire arbitro e assistente dell'accaduto? Non ricordo il nome? Ma accadde? No...
E Castellazzi ha spiegato a Rizzoli di aver abbattuto Marchisio? Nooo?!
E lo stesso Moratti, quando lesse che solo la Juve parlava con i designatori, andò a riferire che anche lui e i dirigenti dell'Inter avevano contatti con i designatori, e non solo, telefonici e non solo? Non ci risulta, non seppe dare il buon esempio: e così Adriano, Castellazzi & C lo hanno seguito sulla cattiva strada...
Cominciare a restituire uno scudetto che sa non suo potrebbe essere il primo timidissimo passo verso la redenzione.

Nicchi: E' capitato un errore evidente - "Non ci sono cose particolari da fare - ha detto a Sky il numero uno dell'Aia Marcello Nicchi, nel prepatita di Italia-Usa - c'è solo da non ripetere certi errori perché sono errori che non sono neanche spiegabili, dopodiché bisogna continuare a lavorare con serenità, come abbiamo sempre fatto senza nessun problema perché il calcio è fatto anche di imprevisti. Chi l'avrebbe mai previsto che capitasse un errore così evidente, però fa parte del gioco, non c'è poi da meravigliarsi più di tanto. Io credo che invece bisogna continuare questo rapporto di cooperazione e di collaborazione fra tutte le componenti, perché è l'unica strada che ci porta a poter gustare le domeniche in pace". Strano che Nicchi insista su un unico errore: lo aveva già fatto alcune ore prima (a margine dell'incontro tra le delegazioni di Italia e Usa): "Purtroppo c'è capitato un errore che nessuno voleva". Evidentemente l'errore a sfavore della Juve, il goal annullato a Matri, non conta: è capitato, pazienza, ma quello contro il Milan nessuno lo voleva. Invece un errore è un errore, di un metro o di cm, e il goal avrebbe avuto lo stesso valore (a maggior ragione perché si era ormai agli sgoccioli, con Vidal zoppo). Alla domanda dove avrebbe condotto il suo discorso dell'altro giorno sulla tolleranza zero da applicare d'ora in poi, ha osservato: "Tolleranza zero c'è sempre stata, ci sarà un'attenzione particolare ad applicare tutto quel che prevede il regolamento perché ci sono dei momenti in cui bisogna rimettere un po' le cose a posto e l'unico che le rimette a posto è sempre il regolamento. Questo non significa che non è stato applicato ieri, significa di applicarsi di più per applicarlo".

Cinque goal alla Novese: in goal anche Bouy - I bianconeri, o meglio quelli rimasti a Vinovo dopo le convocazioni delle varie Nazionali (mancavano per dieci elementi), hanno affrontato in amichevole la Novese, che è quinta in classifica nel girone A della serie D. Dopo essere passati in svantaggio alla mezz'ora, i bianconeri ne hanno fatti cinque con Quagliarella, Bouy (il giovane promettente olandese da poco acquistato per la Primavera), Borriello, Del Piero ed Elia.
Ha disputato uno scampolo di gara anche Luca Marrone, al rientro dopo l'infortunio ai flessori della coscia destra. Non è stato impiegato invece Giaccherini, che accusa un problema alla schiena e che ieri ha fatto dunque solo piscina.

I compagni in difesa di Bonucci - E' stata una brutta sorpresa per Bonucci, l'altroieri, ritrovarsi in prima pagina come chiacchierato (non indagato, ricordiamo) per quel calcioscommesse che ha inquinato l'ambiente del Bari in cui nel 2009-2010 (all'epoca appunto di Udinese-Bari, una delle gare sotto la lente di ingrandimento) il difensore, ora bianconero e azzurro, militava. Forte delle sue certezze, Leonardo Bonucci non ne era rimasto scosso, ma assai dispiaciuto sì e aveva subito detto ai compagni di Nazionale che lui di quella roba non sapeva nulla e che non aveva mai fatto nulla di illecito. In sua difesa si sono subito espressi i suoi compagni di squadra, in primis Buffon: "Questo sta diventando un gioco al massacro. Il fatto che Bonucci non c'entri in questi discorsi mi sembra una cosa palese. Con Leonardo non siamo amici decennali, ma ci conosciamo abbastanza bene, c’è sintonia e su di lui, sulla sua onestà e integrità potrei mettere le mani sul fuoco". E anche Giorgio Chiellini ci metterebbe le sue, di mani: "Ci metto anche le mie". Aggiunge Matri: "Vedere pubblicato il proprio nome per queste cose dà fastidio, ma Leonardo l’ho visto tranquillo".

Preziosi: Il sottoscritto ha sempre pagato tutto - Al procuratore di Cremona di Martino ha accennato all'ipotesi dell'opportunità di un'amnistia sportiva, il mondo del calcio ha sinora risposto con un secco no: lo hanno fatto i vertici (Petrucci ed Abete), lo ha fatto Moggi ("Un'amnistia sarebbe ridicola. Ci sono calciatori che hanno venduto gare e scommesso. Chi ha sbagliato, ora deve pagare!"), lo ha fatto anche Enrico Preziosi: "Sono assolutamente contrario all'amnistia per i giocatori, perché chi sbaglia nella vita deve pagare. E il sottoscritto ha sempre pagato tutto...". Beh forse in tema di radiazione qualcosa sarà sfuggito; almeno, a noi alcuni passaggi sono proprio sfuggiti, e la Figc non è che ci abbia aiutato granché a capire...

Del Piero suona la carica - La Juve è attesa da un periodo cruciale, in cui dovrà assolutamente fare più punti possibili contro quelle cosiddette piccole che sinora le hanno creato più grattacapi delle grandi, anche perché, rimanendo molto abbottonate, hanno vieppiù evidenziato il malessere da goal dei bianconeri, che creano molto, ma non concretizzano altrettanto. E la Juve è appunto attesa da un trittico insidioso: il Chievo domenica in casa, al mercoledì il recupero infrasettimanale a Bologna, e la successiva trasferta a Genoa. Poi arriveranno la trasferta di Firenze, Inter e Napoli in casa, Palermo in trasferta e Lazio a Torino. Quindi bisogna capitalizzare al massimo le prossime tre gare, per non solo tenr dietro, ma addirittura cercar di sorpassare il Milan. Alex Del Piero lo sa e dal suo sito ha suonato la carica: "Guardiamo avanti. Di fronte alla Juventus ci sono giorni decisivi, con due partite nel giro di quattro giorni, due momenti di fondamentale importanza per la nostra stagione, la prima contro il Chievo in casa, la seconda a Bologna per il recupero della partita rinviata per neve". E aggiunge: "Se ci pensate erano anni che non arrivavamo a marzo in corsa per due obiettivi, campionato e coppa Italia, dato che siamo attesi anche dalla partita di ritorno contro il Milan che vale la finale dell'Olimpico. Sta per cominciare un mese che dirà molto del nostro futuro e dobbiamo farci trovare preparati. La nostra concentrazione è rivolta soltanto a questo".

C'è il sold out per Juve-Chievo - Ennesimo sold out per lo Juventus stadium: i tifosi bianconeri gremiranno dunque al massimo della capienza la casa bianconera in occasione della gara interna col Chievo; un bene per le casse bianconere ma anche, e soprattutto, per i giocatori che potranno sentire alla massima potenza il calore e la vicnianza dei loro tifosi, in un momento clou della stagione.


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