Calciopoli: l'abbreviato slitta ad ottobre. De Ceglie sì, Krasic no. Abete fa il duro.

News, 22 marzo 2012.

Lo sciopero degli avvocati e difetti di notifiche bloccano per la terza volta l'avvio del processo di appello del rito abbreviato: se ne riparla ad ottobre. Bogarelli si scusa con Gianfelice Facchetti: querela ritirata; il processo contro Moggi e Criscitiello comincerà il 3 maggio. Paolo De Ceglie ha rinnovato per altri cinque anni il contratto che lo lega alla Juventus. Per i bianconeri ieri allenamento e autografi, oggi riposo, da domani si lavora per l'Inter. Il Napoli raggiunge la Juve nella finale di Coppa Italia. Per la Juve Juventus Stadium ripetutamente esaurito e oltre nove milioni di telespettatori incollati al video. Abete: Ci teniamo agli stages ma non devono diventare merce di scambio; piuttosto faremo senza; ma siamo in grado di insistere. Parlano sul web Chiellini, Del Piero e Matri. Krasic: Avrei fatto meglio ad andarmene a gennaio, qui per me non c'è spazio, è meglio per tutti se me ne vado.


Il processo d'appello di Giraudo è stato rinviato ad ottobre - Come si temeva, è arrivato l'ennesimo rinvio del processo d'appello del rito abbreviato a carico di Antonio Giraudo (condannato in primo grado il 24 dicembre 2009 dal gup De Gregorio a tre anni per associazione a delinquere (come partecipe della cupola il cui promotore sarebbe stato Luciano Moggi), Tiziano Pieri (condannato in primo grado a 2 anni e 4 mesi), Paolo Dondarini e Tullio Lanese (condannati in primo grado a due anni) e in cui dovranno difendersi, perché trascinativi dalla Procura, anche gli ex arbitri Cassarà, Gabriele e Messina (quest'ultimo attuale designatore per la serie B) e l'arbitro Rocchi (tuttora in attività), nonché gli ex assistenti Foschetti e Baglioni. Oltre allo sciopero degli avvocati sono intervenuti problemi procedurali, per difetto di notifiche agli ex assistenti Griselli e Baglioni, per cui il presidente della IV sezione del tribunale di Appello di Napoli, Maurizio Stanziola, nell'aula 314, ha dovuto prendere atto della situazione e rifare l'agenda del processo: non si terranno nemmeno le udienze previste per aprile (il 3, l'11 e il 18), ma tutto slitta addirittura ad ottobre, quando, come riferisce 'Tuttosport', sono previste tre udienze in cui aprire e chiudere il caso.
Solo l'avvocato Napoli, difensore di Lanese, Griselli e Baglioni, ha dichiarato la non astensione per sciopero, per cui il giudice in questo caso ha disposto uno stralcio tecnico, in quanto senza la sospensione il prossimo maggio scatterebbero i termini di prescrizione per il reato di frode sportiva (la prescrizione si interrompe in caso di stop per sciopero, non per mancate notifiche).
Il 12 ottobre prenderanno la parola la relatrice, giudice Silvana Gentile, il procuratore generale (che sarà il pg Carmine Esposito e non più, come a novembre, Gerardo Arcese, marito del giudice Teresa Casoria) e le parti civili. il 19 ottobre toccherà alle difese (per Giraudo l'avvocato Krogh). Infine il 26 ottobre vi sarà la chiusura con le ultime arringhe e la sentenza.
Certo che a quel punto, dopo tre false partenze, rispettivamente il 5 luglio 2011 (a causa di un cambio del collegio giudicante che inizialmente doveva essere presieduto dal giudice D'Ottavio, cambio causato dall'intasamento di procedimenti del collegio d'Appello), il 16 novembre 2011 (sciopero degli avvocati) e ieri 21 marzo 2012, saran passati quasi tre anni dalla sentenza di primo grado (pronunciata dal gup De Gregorio il 14 dicembre 2009.

Bogarelli si scusa: Gianfelice Facchetti ritira la querela - Il direttore di Sportitalia Bruno Bogarelli ha indirizzato a Gianfelice Facchetti una lettera nella quale ha porto le sue "formali scuse" per le opinioni espresse da Luciano Moggi nel corso della trasmissione 'Notti magiche' del 23 ottobre 2010, i cui contenuti sono stati "ritenuti offensivi e denigratori nei confronti di Giacinto Facchetti'; in quell'occasione Moggi, rivolto a Zanetti, aveva detto tra l'altro: "Quello che emerge dal processo di Napoli e quello che emergerà ancora, cioè le telefonate del tuo ex presidente che riguardano le griglie e la richiesta a un arbitro di vincere la partita di Coppa Italia con il Cagliari, e l'arbitro era Bertini. Ci sono le telefonate intercettate sue, le telefonate di Moratti e la telefonata di imbarazzo di Bertini, i pedinamenti e le intercettazioni illegali, i passaporti falsi e quindi stai zitto Zanetti, è meglio per te ed è meglio per l'Inter". Gianfelice Facchetti, ritenendosi offeso, sporse querela a tutela dell'onorabilità del padre. In seguito alle scuse ricevute, Facchetti jr ha ritirato la querela contro Bogarelli (accusato di omesso controllo); il 3 maggio si svolgerà l'udienza preliminare contro Moggi e il conduttore Michele Criscitiello, accusati di diffamazione

De Ceglie ha rinnovato fino al 2017 - Paolo De Ceglie ha firmato un nuovo contratto quinquennale che lo legherà alla Juventus sino al 30 giugno 2017. Intervistato da Sky Sport, il venticinquenne difensore valdostano ha manifestato tutta la sua felicità per il fatto di poter proseguire la sua carriera nella squadra in cui è entrato bambino, a soli dieci anni, e per la quale tifa: "E' una giornata importantissima, sono molto felice oggi. Ho firmato un contratto che mi lega fino al 2017 con la Juve, che per me rappresenta il massimo, quindi sono veramente contento di questo. Vuol dire tanto, perché comunque oggi nel calcio ci sono pochi giocatori che riescono a mantenersi nella stessa squadra per molto tempo e soprattutto io ho sempre tifato Juve, quindi per me la Juve ha rappresentato sempre il massimo del calcio. Per me oggi è una giornata veramente molto importante. Restare qui per tanti anni vuol dire poi comunque cercare di lasciare un segno e quindi questo sarà sicuramente un obiettivo".

Un giorno a Vinovo prima di un po' di relax - I festeggiamenti per i ragazzi di Conte che hanno conquistato l'accesso alla finale di Coppa Italia sono durati poco perché ieri mattina erano già tutti a Vinovo a lavorare agli ordini di Conte: solo defaticante per chi ha giocato contro il Milan, solito lavoro intenso per il resto del gruppo che dopo il riscaldamento ed una partitella a campo ridotto, ha alternato il lavoro atletico (con allunghi in serie) ad esercizi di tecnica e di possesso palla. La bella novità è che in gruppo è rientrato anche Andrea Barzagli, il che fa supporre che per domenica sera possa essere convocabile.
Per oggi però Conte ha regalato a tutti un giorno di meritato riposo, dopo un periodo fitto di impegni ravvicinati; da domattina (l'appuntamento è alle ore 11.30) si lavorerà a pieno ritmo per preparare la sfida con l'Inter.
Oggi all'esterno di Vinovo erano presenti centinaia di tifosi, provenienti da varie zone d'Italia e anche d'Europa che, arrivati a Torino per la partita, si sono fermati un giorno in più per stringersi attorno ai loro beniamini: il più gettonato, come al solito, è stato Alex Del Piero, che ha firmato autografi a ripetizione.

Coppa Italia: sarà Juve- Napoli - Sarà il Napoli l'avversario della Juventus nella finale di Coppa Italia che si disputerà il 20 maggio a Roma. Gli uomini di Mazzarri hanno infatti battuto al San Paolo il Siena per 2-0, ribaltando il risultato della gara di andata che li aveva visti soccombere per 2-1. A portare avanti i partenopei è stata un'autorete di Vergassola, poi un contropiede sull'asse Lavezzi.Hamsik-Cavani, ha mandato in rete di testa proprio l'uruguagio.

Tutti vogliono vedere la Juve - La Juve riempie lo stadio e fa audience. Ieri sera per Juve-Milan lo Juventus Stadium era tutto esaurito e anche per Juve-Inter lo Juventus Stadium è già esaurito in ogni ordine di posto. Ma chi non trova posto allo Juventus Stadium non rinuncia a godersi lo spettacolo dal televisore di casa propria. Juve-Milan, trasmessa su Rai Uno ha ottenuto una media di 9.117.000 telespettatori, con uno share del 32,44%.

Abete: Io sto gestendo con successo i rapporti internazionali senza l'aiuto di nessuno - L'intervento di Petrucci in aiuto di Prandelli nel tentativo di convincere i presidenti dei club di serie A che, con un'insolita decisione all'unanimità, quando si trattava di dare o meno l'avallo ad un paio di stages di preparazione agli Europei chiesti dal ct, ha risposto di no, ha risvegliato l'interesse di Giancarlo Abete. E il suo intervento però è a gamba tesa: "Gli stages della Nazionale? Sono una cosa di interesse generale - dice in un'intervista alla Gazzetta - nella quale spero e credo ancora. Ma si scordino che possano essere merce di scambio: possiamo andare all’Europeo anche senza, è già successo Ci tenevamo e ci teniamo ancora a farli. La nostra era semplicemente una richiesta d’attenzione verso la Nazionale e verso un c.t. che ha un’immagine etica apprezzatissima. Ma non posso né voglio far diventare obblighi quelli che non lo sono. Siamo stati sempre molto attenti alle richieste e alle esigenze dei club, dalle convocazioni ai tempi di rientro eccetera. Ma una cosa dev’essere chiara: non stiamo chiedendo un favore per darne un altro in cambio. L’argomento non è una merce di scambio. Questo mai. Se per tutelare l’interesse generale deve sembrare che mi metta in debito, non ci sto: sarebbe più pericoloso che andare in Polonia senza stages". Premesso che ad essere in discussione non è la dimensione etica di Prandelli (forse nel profondo di Abete rimane il rimorso per aver mandato in prescrizione l'imprescrivibile etica?), ma il rapporto tra utilità e opportunità di questi stages al termine di una stagione già tormentata (anche per lo sconvolgimento dei calendari determinato dai numerosi rinvii per neve), forse risulterà più pagante, alla fine, la tattica di Petrucci che, secondo quanto afferma la Gazzetta, si sta facendo dare una mano da Albertini per contattare i presidenti dei club onde giungere ad una soluzione concordata, che non vuol dire fare degli stages una merce di scambio, ma farli risultare il più indolori possibili per club che stanno ancora lottando su più fronti per i loro obiettivi, il cui conseguimento ha anche riflessi economici importanti. Abete apprezza l'intervento di Petrucci, ma alla diplomazia sembra preferire la forza: "In realtà Petrucci aveva parlato a favore degli stage anche prima: è sempre stato molto attento alle esigenze della Figc. E, anche in relazione alla sua posizione, insisteremo. Anche se qualcuno pensa forse che non siamo in grado. Ho sentito dire che la federazione non avrebbe delle capacità di moral suasion. È un’opinione. Ma questa Federazione assolve compiti istituzionali di grande importanza, dal Consiglio alla giustizia sportiva, dagli arbitri alla Nazionale, nel rispetto e a garanzia di tutti. E, se posso aggiungere, c’è un presidente federale che sta gestendo con successo i rapporti internazionali senza l’aiuto di nessuno e con il lavoro quotidiano".

Voci bianconere - Il sospirato ingresso in finale di Coppa Italia è stato accolto con grande soddisfazione ed orgoglio in casa bianconera.
Chiellini ha twittato a ripetizione: "Ieri è stata una partita intensa, il Milan ha fatto una grande partita, ci sono voluti 120 minuti ma alla fine obiettivo raggiunto". "Il 20 maggio a Roma potremo giocarci il primo titolo di quest'anno e credo meritatamente per quanto fatto vedere fra andata e ritorno". "Adesso è tempo di ricaricare le energie che arriva l'Inter allo 'Juventus Stadium' e sicuramente un'altra sfida molto sentita da tutti noi. Quindi riposare, lavorare e vi aspettiamo domenica per uno stadio tutto esaurito"
Del Piero (dal suo sito): "Il giorno dopo una notte per me indimenticabile, deve rimanerci dentro un solo pensiero: noi siamo la Juve, la nostra squadra vale - finalmente - di nuovo una finale, conquistata eliminando il Milan campione d'Italia e capolista in campionato. Nessun traguardo ci deve essere precluso, siamo una squadra che ha tutto per vincere, e ci batteremo fino all'ultima goccia di sudore per riuscirci. Grazie a tutti, ragazzi".
Matri (dal suo sito). Alessandro Matri l'ha vissuta dalla tribuna ma l'ha vissuta quasi fosse stato in campo: "La qualificazione per la finale ci riempie di gioia. Era una partita che sapevamo sarebbe stata combattuta sin dall’inizio e abbiamo giocato senza mai risparmiarci".

Krasic ha deciso: Vado via - In un'intervista rilasciata a 'Vecernje Novosti', quotidiano di Belgrado, ha espresso il suo desiderio di lasciare la Juventus, perché non si sente preso in considerazione da Antonio Conte: “E' ormai chiaro che sono fuori dai giochi alla Juventus, non c'è spazio per me e tutto quello che posso fare è continuare a lavorare per mantenermi in forma per un nuovo club la prossima stagione. C'erano offerte dallo Zenit San Pietroburgo e dal Tottenham per un prestito, ma io ho preferito stare alla Juve perché pensavo che avrei avuto un'altra possibilità. Ovviamente col senno di poi è stata una decisione sbagliata, e sarebbe andata molto meglio se fossi partito. Devo trovare una nuova squadra per riguadagnarmi la chiamata per le qualificazioni al Mondiale 2014. Certo, sono molto triste di lasciare la Juve, nessuno sarebbe felice di lasciare un club così importante in queste circostanze, ma Conte non mi vede ed è meglio per tutti se me ne vado".


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