E' caos sul recupero: slittare o rinviare? Del Piero se ne va: ma è falso allarme.

News, 16 aprile 2012.

 

Sulla data del recupero della trentatreesima giornata di serie A, sospesa per la morte di Morosini, è già bagarre: sarà rinvio (come da regolamento) o slittamento? "Del Piero lascia il calcio italiano". O forse no...  quel che è certo è che giocherà ancora. Abete: La Figc ha deciso, in piena autonomia, di sospendere i campionati per testimoniare rispetto alla tragedia di Morosini. Petrucci: Bravo Abete! Brava Figc!  Platini assisterà a Novara-Juventus. Marco Baroni ai suoi 'Primavera': Basta perdere! Adesso dobbiamo tornare alla vittoria!


Caos calendario - E adesso è nata la querelle calendario perché come detto da subito la giornata in cui recuperare il turno sarà il 25 aprile, ma con due possibilità: la prima prevede lo spostamento della 33esima giornata, quella non disputata, al 25 aprile; la seconda opzione prevede la disputa del 33° turno nel prossimo weekend, facendo quindi slittare al 25 aprile il 34°. I club si stanno già confrontando ma non c'è unanimità. L'idea della Lega sembra essere favorevole alla seconda ipotesi, quella con slittamento, per conservare la sequenza originale delle partite, ma alcuni club (si parla di Genoa, Inter, Napoli e Udinese) non sono s'accordo e si appellano al regolamento che prevede che le gare rinviate (dunque quelle della 33esima giornata non disputata) vadano disputate nella prima data utile (che è il 25 aprile, quando in ogni caso si potrà giocare solo alle 12.30, alle 15 e alle 18, ma non alle 20.45: lo impedisce la Uefa, causa concomitanza della semifinale di Champions League fra Real Madrid e Bayern Monaco).
Al di là delle considerazioni dei vari club su cosa 'convenga' maggiormente all'uno o all'altro due sono le riflessioni da fare: bisogna tener conto dei tifosi che hanno già organizzato trasferte, e che sarebbe il caso di rispettare; poi,  il regolamento (art. 35) prevede semplicemente il recupero della gara non disputata (così come è stato applicato nel caso della prima giornata di campionato saltata per lo sciopero dei calciatori) non si vede perché disattenderlo. Anche perché non si vede in cosa pregiudicherebbe la regolarità l'inversione di due giornate consecutive.
Comunque la decisione sarà presa stasera, quando è stato convocato un apposito Consiglio straordinario della Lega di serie A, alle ore 18: in quella sede verranno decise le modalità di recupero della 33esima giornata di campionato; i consiglieri che non ce la faranno ad essere presenti fisicamente a Milano parteciperanno in collegamento telefonico.

Del Piero annuncia la partenza? Falso allarme, per ora - "Dopo vent'anni di straordinaria carriera, Alessandro Del Piero lascia il calcio italiano. Ma lo lascia a modo suo. Con un agile, fresco e intenso libro in cui racconta ciò che ha imparato del gioco più bello del mondo. Il sacrificio, la lealtà, il lavoro di squadra, il talento sono alcuni dei valori che Del Piero ha incontrato e vissuto nella sua esperienza in bianconero e che, attraverso questo libro, diventano il suo lascito etico alle nuove generazioni". Queste parole, pubblicate su Amazon.it (una delle maggiori librerie virtuali), come sinossi del libro di Alessandro Del Piero in uscita il 24 aprile prossimo, avevano gettato nello sconforto tutti quei tifosi juventini che ancora sperano che tra Ale e la Juve non sia finita qui, anche se da Torino non arrivano segnali di un cambiamento nelle intenzioni della dirigenza bianconera.
Ma presto è arrivata, dal sito dello stesso Del Piero, una nota a tranquillizzare tutti, informando che 'quella' sinossi non è veritiera: "Su alcuni siti di vendita di libri on line - si legge sul sito del giocatore - è stata pubblicata una sinossi del libro di Alessandro Del Piero, “Giochiamo ancora”, che sarà disponibile dal 24 aprile. Tale riassunto non è fedele ai contenuti del libro e non è riconducibile in alcun modo ad Alessandro. Pubblichiamo di seguito la vera sinossi, che è stata inviata alle librerie"
Titolo: "Giochiamo ancora" - Sinossi: A vent'anni dal debutto nel calcio professionistico, dopo avere vinto (e vissuto) tutto con la maglia della Juventus e della nazionale italiana, Alessandro Del Piero vive un momento di svolta della sua carriera. Ha ancora voglia di vivere alla grande gli ultimi anni da calciatore, ma anche l'esperienza per affidare un primo bilancio alle pagine di un libro fresco, agile e intenso. Così Del Piero ha deciso di condividere quello che ha imparato del gioco più bello del mondo, compreso ciò che lo ha guidato in tutti questi anni: i valori che intende trasmettere, magari a chi oggi sogna di vestire quella maglia numero dieci".

Resta dunque ancora uno spiraglio, per quanto davvero esiguo, su un Del Piero ancora con la maglia bianconera; solo a giugno sapremo se quella di Amazon era o meno una premonizione. Una cosa è certa: Del Piero giocherà ancora.

Abete: Sospensione decisa autonomamente dalla Figc - Giancarlo Abete è intervenuto ieri a Sky in relazione alle problematiche sollevate dalla tragica morte di Piemario Morosini: "Dovremo trarre tutti da questo triste evento la forza per migliorare un sistema che tutti considerano valido, il sistema di prevenzione e di medicina sportiva italiano, ma ogni evento tragico come questo deve portarci a fare un passo in avanti ulteriore. Ne abbiamo parlato nell'ultimo comitato esecutivo della Uefa e proprio in questi giorni la Fifa, e quindi Michel d'Hooghe, presidente della commissione medica Fifa ha inviato a tutti i 208 paesi un questionario proprio sulla morte da infarto improvvisa sul campo, proprio per cercare di avere una databese che consenta di capire come queste situazioni avvengano nei vari paesi e per cercare di rafforzare l'attività di prevenzione e di contrasto di questi fenomeni tristissimi".
Difende la decisione assunta dalla Federazione di sospendere tutti i campionati: "Abbiamo pensato che fosse il modo migliore per testimoniare il rispetto del mondo del calcio per una tragedia che ha colpito un ragazzo e tutti quanti noi, quindi ci sono stati una serie di contatti e il forte sostegno del presidente Petrucci, ma è stata una decisione assunta in piena autonomia dalla Federazione".
Sulla spinosa questione della data del recupero passa la palla alla Lega: "E' una valutazione che farà la Lega autonomamente: penso che stia riflettendo se determinare l'individuazione di un giorno in cui far recuperare la giornata di oggi e di ieri ovvero far scivolare il campionato a partire dalla prossima giornata. Però è una valutazione che farà la Lega, penso attraverso un consiglio che probabilmente ci sarà nella giornata di domani; questa è una valutazione autonoma della Lega; ho parlato con il presidente Beretta che si sta muovendo in questa direzione".

Petrucci: Bravo Abete! - Gianni Petrucci, da tempo assiduo tutor di Abete, ha approvato in pieno la decisione del presidente della Federcalcio di sospendere tutti i campionati in seguito alla morte di Piermario Morosini: "Ha fatto bene Abete, solo che in Italia abbiamo un partito di maggioranza che è quello degli infallibili, che non devono decidere e sanno tutto. Immaginate oggi un gol, una scena di entusiasmo davanti al dramma di ieri. Bravo Abete, brava la Federazione". Poi ha commentato le parole di Antonio Di Natale, che ha lamentato che nel calcio si giochi troppo. "Io lo sto dicendo da tanto tempo - aveva dichiarato l'attaccante alla web tv del suo club - ne ho parlato spesso anche con i nostri medici. Ho 34 anni e l'anno scorso ho pensato, scherzando ma non troppo, di ritirarmi perché non si riesce più a riposare. Il calcio è bello, è uno sport importante ma c'è anche la salute da salvaguardare". Così ha commentato Petrucci: "Di Natale dice che si gioca troppo? Sono riflessioni da valutare e da ponderare ma le decisioni devono arrivare da chi conosce la morfologia del corpo umano, non da persone, anche medici, che parlano per sentito dire. I controlli li scelgono gli scienziati, sono loro quelli che sanno quali fare. Ma in Italia facciamo controlli severissimi, in Spagna e in Inghilterra no, lo dicono tutti. Aspettiamo di capire cosa è successo, parlare in questo momento è facile".

Novara-Juve avrà uno spettatore d'eccezione: Platini - Il 29 aprile prossimo si giocherà Novara-Juventus e ad applaudire le due squadre ci sarà nientepopodimeno che il presidente della Uefa, Michel Platini. Perché a Novara-Juve? Perché Platini, se è legato alla Juve per la sua militanza in maglia bianconera, è legato anche al Novara "perché - dice - è un po’ la mia squadra, le mie origini sono da quelle parti, ad Agrate Conturbia"; lo disse nell'ottobre 2010, dopo che il Novara aveva perso un derby con il Torino; il presidente Accornero e l'ad De Salvo presero la palla al balzo e gli scrissero una lettera in cui lo invitavano a venire a Novara per assistere ad una partita. Platini ci impiegò mesi per rispondere e, quando finalmente lo fece, disse che sarebbe venuto ad applaudire il Novara quando fosse salito in serie A. La cosa fu di buon auspicio perché la promozione arrivò (e giunsero anche i complimenti di Platini), che ora dice, come riporta 'La Stampa': "Verrò a Novara, le mie promesse le mantengo".

Baroni: Basta perdere! - C'era da giurarci che a Marco Baroni la sconfitta contro il Genoa (che segue di pochi giorni quella del derby) non sarebbe affatto piaciuto. Anche Baroni, come Conte, insegue sempre e solo la vittoria. Non fa drammi perché comunque, grazie al pareggio della Fiorentina, è arrivata comunque la certezza matematica del primo posto nel girone, ma dice che adesso bisogna tornare a vincere, perché la fase cruciale della stagione si avvicina e i giovani bianconeri devono farsi trovare pronti: "Ora però dobbiamo tornare alla vittoria mercoledì contro il Novara, perché comunque dopo una sconfitta sono incavolato e non intendo certo fare l'abitudine a perdere - ha dichiarato il mister a Tuttosport -. Abbiamo subito gol su una disattenzione e nella ripresa abbiamo peccato un po' al momento dell'ultimo passaggio, però sono contento per la prestazione. Su un campo pesante per la pioggia siamo riusciti a creare gioco e ho rivisto l'atteggiamento e la determinazione che dovremo avere alla fase finale: saranno doti fondamentali per chiudere degnamente una stagione in cui abbiamo vinto il Viareggio e perso solo in finale di Coppa Italia". Tre dei suoi gli sono particolarmente piaciuti: Ruggiero, Bouy e Schiavone: "Sono molto soddisfatto delle risposte avute da chi ultimamente aveva giocato di meno: è logico che Ruggiero dopo l'infortunio non possa ancora essere al top, però mi è piaciuto. E sono molto contento anche di come hanno giocato Bouy e Schiavone davanti alla difesa: sono due giocatori naturalmente portati alla costruzione, ma hanno fatto bene anche in fase difensiva".


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