Moratti e Abete già a braccetto contro la stella.

News, 28 aprile 2012.

La Juve è già a Novara, tra l'entusiasmo dei tifosi. Moratti: La terza stella? Vediamo se la Federazione accetta la provocazione... Abete: La Federazione è attenta al sistema delle regole e le farà rispettare. Per le motivazioni della radiazione di Moggi e Giraudo bisognerà attendere altri quindici giorni. Marchisio: A Novara non sarà facile, ma dobbiamo metterci mentalità, intensità e convinzione, senza cercare scusanti. Il punto sul calcioscommesse. Sarà Celi l'arbitro di Novara-Juventus.


La Juve già a Novara - Sarà una trasferta lunga trasferta quella dei bianconeri a Novara: non per la distanza, ché anzi geograficamente è la più vicina (una novantina di chilometri), ma perché già da ieri sera (sono arrivati in albergo intorno alla mezzanotte) sono a Novara e oggi svolgeranno la rifinitura già sul sintetico del Pioli, dove, come ieri a Vinovo, si lavorerà sulla tattica, provando e riprovando i movimenti di reparto.
Ad attendere i giocatori davanti all'hotel stazionavano da ore (alcuni già dalle 16) oltre 400 tifosi, di tutte le età. che hanno gremito anche i terrazzi dei palazzi circostanti, armati di striscioni; è stato il secondo bagno di folla della giornata, perché già a Vinovo i bianconeri avevano ricevuto il caldo abbraccio dei tifosi entusiasti, e affamati di vittorie quanto i loro beniamini.
La Juve a Novara mancherà dello squalificato Matri e anche di Pepe, che deve recuperare dalla distorsione alla caviglia (spera di farcela per il Lecce, ma non è certo); Pirlo è vittima di un leggero affaticamento, ma non sembra nulla di preoccupante.
E domani, in tribuna ad assistere alla partita, con Platini ed Agnelli, ci sarà anche Giampiero Boniperti che, con saggia prudenza, ha osservato:"Scudetto? Sì, siamo la squadra favorita, siamo in vantaggio, ma non è ancora vinto. Mancano quattro partite, tutte complicate, a partire da quella col Novara. Fra quattro domeniche sarò più preciso".

Moratti: La terza stella? Una provocazione - “Ho trovato saggio quello che ieri ha detto Zanetti ("Se la mettono, contenti loro, che lo facciano pure, è inutile commentare", ndr) perché quella della terza stella sarebbe una provocazione Vediamo se la Figc accetta la provocazione, a quel punto liberi tutti, è questione di buon senso. È una cosa che ha poca logica, per il momento mi sembra solo una provocazione". Queste le parole di Massimo Moratti, all'uscita dall'assemblea degli azionisti della Saras tenutasi ieri a Palazzo Turati, in relazione alla vexata quaestio della terza stella. Ovvio che Moratti vada a ricercare la protezione della Figc, tanto amica nel regalarle uno scudetto non suo, di puro cartone, nel preservarglielo sino a prescrizione avvenuta e nel difenderlo poi a spada tratta, a braccetto, in tutte le sedi, in barba all'etica, che non si prescrive, ma va tranquillamente a rotoli. Comunque per ora la questione è oziosa e fuori tempo: se e quando dovesse essere il momento, la Juve avrà dalla sua parte anche la logica, perché nei campionati regolari vince chi fa punti.

Abete: La Figc farà rispettare le regole - "La terza stella alla Juventus? La Federazione farà rispettare le regole". Così si è espresso il presidente della Figc Giancarlo Abete, al termine del Consiglio federale, di rimando ai giornalisti che gli chiedevano come si comporterà la Federcalcio se la Juventus dovesse richiedere di poter mettere la terza stella sulle maglie in caso di vittoria del campionato. "Io ho semplicemente detto che l campionato è aperto e non mi sembra opportuno e corretto (è opportuno e doveroso che lo facciate voi, nell'ambito della vostra attività professionale, lo comprendo perfettamente), non so se rendo l'idea, che questo problema sia un problema oggetto di una riflessione a campionato aperto, sulla base di una situazione che al momento, diciamo, non determina nessuna notorietà, se non attraverso, come dire, l'informazione che giustamente recepisce le situazioni... Secondo: Nessuno ha posto il problema e vediamo se sarà posto, eventualmente ovviamente ci fosse un determinato esito, non so se rendo l'idea, questo problema. E e sarà fatta una domanda, a questa domanda ovviamente sarà data una risposta. Risponderemo, è chiaro il discorso? Terzo. La Federazione è attenta al sistema delle regole e le farà rispettare". Ha reso benissimo l'idea: la premiata ditta Moratti-Abete, come si vede, è più unita che mai. Al presidente federale si sono purtroppo dimenticati di rivolgere la domanda successiva: 'Di quali regole sta parlando, di grazia?'.

Radiazione di Moggi: le motivazioni tarderanno - Questo il comunicato apparso ieri sul sito del Coni: "Alta Corte di Giustizia - Prorogati di 15 giorni i termini per il deposito delle motivazioni legate ai casi di Giraudo, Mazzini e Moggi contro la FIGC. L'Alta Corte di Giustizia, visti i ricorsi, discussi all’udienza del 27 marzo 2012, proposti rispettivamente da Innocenzo Mazzini, Luciano Moggi e Antonio Giraudo contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio, rilevato che il dispositivo è stato pubblicato per ciascun ricorso il 4 aprile 2012 e che la complessità dei motivi proposti e dei profili risolti comporta la esigenza di superare il termine di 25 giorni dal deposito del dispositivo in modo da predisporre una adeguata motivazione; visto l’art. 10, comma 5, del Codice dell’Alta Corte di Giustizia Sportiva dispone la proroga dell’anzidetto termine di altri 15 giorni, decorrenti dalla scadenza del termine di cui alla citata norma del Codice. Roma, 27 aprile 2012". Traduzione: li abbiamo radiati, missione compiuta; radiati perché? Ci dobbiamo pensare ancora; trovare la pezza a colore non sarà cosa facile.


Marchisio: Non sarà facile, come a Cesena - Claudio Marchisio, protagonista ieri di 'Filo Diretto' su Juventus Channel, così ha presentato la gara di domani: "Sarà una partita simile a quella di Cesena, sperando che si riesca a sbloccarla un po' prima rispetto a Cesena. Comunque sono squadre che sulla carta possono sembrare facili e invece, pur essendo in fondo alla classifica e giocandosi ormai le ultime possibilità di restare in serie A, cercano di dare tutto, chiudendosi tanto, giocando sul contropiede. E poi come il Cesena giocano in un campo sintetico: da una parte per noi è stato meglio così, giocare in pochi giorni in un campo sintetico, perché almeno rimani un po' abituato a questo tipo di terreno. Però, allo stesso tempo, soprattutto in questo periodo che sta uscendo anche il caldo, non è facile giocare in un campo che ti porta via molte energie, dove cambiano gli appoggi e tutto. Quindi una cosa in più a cui fare molta attenzione. Con la pioggia potrebbe cambiare il rimbalzo del pallone. Sarà un campo molto più veloce se ci sarà la pioggia, però non devono essere scusanti. Dobbiamo andare lì e giocare come stiamo facendo, con la stessa intensità, con la stessa mentalità e giocare la nostra partita. Poi vedremo come andrà, però l'importante è entrare con la convinzione che abbiamo avuto nelle ultime giornate". Tra i suoi ce n'è uno speciale: "Sarei orgoglioso di indossare un giorno di indossare la fascia di capitano della Juventus. Sono tanti che indosso questa maglia e come ho sempre detto, ormai, è come la mia seconda casa, perché comunque ormai sono tanti anni che vivo in questo ambiente, in questa grande famiglia e dove mi sento a casa. Non mi vedrei mai con un'altra maglia".

Il punto sul calcioscommesse - A pochi giorni dai deferimenti della giustizia sportiva preannunciata da Palazzi, vediamo di riassumere un po' lo scenario che si presenta davanti alla giustizia sportiva, la cui inchiesta è però solo al primo troncone.
Le audizioni - In due mesi, dal 29 febbraio ad oggi, sono state 110 in totale e hanno riguardato 105 tesserati a vario titolo, 5 dei quali sono stati sentiti due volte dopo il secondo interrogatorio cremonese di Gervasoni, desecretato a metà aprile: si tratta di Micolucci, primo storico pentito, ex Ascoli, come il suo compagno Alex Pederzoli, e poi il portiere del Livorno De Lucia e i due del Modena 2011 Tamburini e Perna, che sono tornati per parlare di Modena-Siena dello scorso febbraio.
I pentiti - Quasi tutti i nomi sentiti da Palazzi sono usciti dai due verbali di Carlo Gervasoni, collaboratore ritenuto credibile dalla Procura federale, al pari di Filippo Carobbio del Siena e di Vittorio Micolucci, già sentito per 14 ore la scorsa estate quando fu il primo collaboratore della giustizia sportiva. Fra chi ha dato più riscontri davanti ai procuratori ci sarebbero Pellicori, sulle partite che riguardano il Mantova, Conteh, ex Albinoleffe e Piacenza, e Passoni, che ha confermato la tentata combine di Albinoleffe-Siena.
I giocatori - Dei 76 giocatori sentiti e ancora in attività, alcuni militano in serie A: Stefano Mauri e Cristian Brocchi della Lazio, ascoltati sia su Lazio-Genoa, al pari del capitano rossoblu Marco Rossi e dei suoi ex compagni Omar Milanetto e Dario Dainelli, sia su Lecce-Lazio, come Daniele Corvia e Massimiliano Benassi, tuttora giocatori del Lecce. Per la posizione del Chievo sono stati interrogati Luciano e Sergio Pellissier, già sentito in Procura la scorsa estate.
I dirigenti: sono otto i dirigenti interrogati in questo primo troncone: due del Siena, il direttore generale Giorgio Perinetti e il direttore sportivo Daniele Faggiano, Fabrizio Lucchesi, ex Pescara, Giuseppe Magalini, ex direttore sportivo del Mantova, Gianni Rosati, ex direttore sportivo della Reggina, Giuseppe Cannella, ex direttore sportivo del Verona (nel 2007), Franco De Falco, fino allo scorso anno direttore sportivo del Piacenza, e Andrea Iaconi ora al Brescia, ma chiamato in causa in quanto direttore sportivo del Grosseto. I due nomi più pesanti hanno sinora rinviato l'audizione: l'ex presidente del Piacenza Fabrizio Garilli e il numero uno del Siena, Massimo Mezzaroma.
Le squadre - Le squadre di serie A potenzialmente deferibili in questo primo troncone, pare solo per responsabilità oggettiva, sarebbero sette: Atalanta, Siena, Chievo, Lazio, Genoa, Lecce e Novara. A queste se ne aggiungono dieci di serie B: Albinoleffe, Bari, Grosseto, Livorno, Modena, Padova, Pescara, Reggina, Varese e Verona (ammesso che Verona-Bari del 2007 non venga considerata prescritta). In Lega Pro sono invece sotto esame le posizioni di Mantova, Frosinone, Rimini, Cremonese, Monza e soprattutto Piacenza; in serie D quella dell'Ancona.

Novara-Juventus: arbitra Celi - Sarà Domenico Celi a dirigere Novara-Juventus, valida per la sedicesima giornata di ritorno, in programma allo Juventus Stadium domani, domenica 29 aprile, alle ore 15; Celi sarà coadiuvato dagli assistenti Barbirati e Maggiani e dal quarto uomo Russo. Queste le designazioni per le altre gare, in calendario sempre per domani, domenica 29 aprile, alle ore 15, salvo diversa indicazione in parentesi: Palermo-Catania (anticipo di stasera sabato 28 aprile, alle ore 18): Rocchi(Niccolai-Copelli; Guida); Cagliari-Chievo (secondo anticipo di stasera sabato 28 aprile, alle ore 18): Gava (Carrer-O. Gava; Giacomelli); Roma-Napoli (anticipo di stasera, sabato 28 aprile, alle ore 20.45): Rizzoli (Faverani-Stefani; Tagliavento); Bologna-Genoa (domenica alle ore 12.30): Damato (Preti-Dobosz; Peruzzo); Atalanta-Fiorentina: Doveri (Musolino-Giallatini; Velotto); Inter-Cesena: Romeo (Comito-Giachero; Baracani); Lecce-Parma: Mazzoleni (Ghiandai-Rosi; Calvarese); Siena-Milan: Brighi (Petrella-De Luca; Orsato); Udinese-Lazio (domenica ore 20.45): Bergonzi (Tonolini-Di Liberatore; Giannoccaro).



Foto Gallery