Fango su Antonio Conte! Moratti: La Terza Stella? Una fantasia della Juve!

News, 18 maggio 2012.

Sono usciti i verbali della Procura Federale in cui Filippo Carobbio punta il dito accusatore su Antonio Conte: 'Sapeva della combine e ce ne informò'; ma tre compagni di squadra smentiscono il 'pentito'. Moratti: La Terza Stella? Una fantasia della Juve! Zeman: La contrapposizione con la Juve mi ha danneggiato tanto; e Calciopoli non è certo finita nel 2006! De Ceglie: tolte le viti, ora la rotula è come nuova. Per i bianconeri ieri un'amichevole, da stasera ritiro. Inizierà giovedì 31 maggio il processo sul primo filone del calcioscommesse.


Fango su Conte - Come una bomba ad orologeria, spuntano ora, in un momento delicato, i verbali di Carobbio che oggi inonderanno le pagine dei principali quotidiani, dalla Gazzetta al Corriere dello Sport al Secolo XIX. E questi verbali inguaierebbero Antonio Conte cui, prima ancora che possa mai essere interrogato da chicchessia, vengono agevolmente pronosticati cinque anni di squalifica come colpevole di illecito e nemmeno solo di omessa denuncia.
Vengono definiti verbali choc e contengono le 'rivelazioni' di Filippo Carobbio, centrocampista ex Grosseto, AlbinoLeffe e Siena, passato poi allo Spezia, arrestato a Cremona lo scorso 19 dicembre; ha parlato prima con l'autorità giudiziaria a Cremona, poi con la Procura Federale a Roma il 29 febbraio, e sarebbe proprio questo l'interrogatorio di cui è uscito il verbale. Carobbio ha parlato delle partite dell'AlbinoLeffe e del Grosseto, dato che le combinava da tempo, e poi anche di quelle del Siena della scorsa stagione, quando Antonio Conte ne era l'allenatore. Fari puntati soprattutto su due partite: la prima è la 'solita' Novara-Siena, dello scorso 30 aprile; finì con un pareggio, 2-2, e Carobbio sostiene che l'accordo per il pareggio era stato raggiunto (anche se non è in grado di dire da chi era partito); se ne era parlato apertamente nella riunione tecnica del Siena, con Conte che davanti a tutta la squadra avrebbe tranquillizzato i suoi giocatori dicendo che l'accordo per il pari era appunto già stato raggiunto ("Antonio Conte ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevvamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggio"); quindi Carobbio racconta dettagliatamente l'incontro tra Drascek del Novara e Vitiello del Siena in un albergo (come primo incontro per trovare l'accordo). Poi parla di AlbinoLeffe-Siena: si sarebbe cominciato ad accordarsi già subito dopo la partita di andata, disputatasi l'8 gennaio (Siena-AlbinoLeffe): in quell'occasione Cristian Stellini, vice di Conte (e lo è anche ora alla Juventus), avrebbe chiesto a Carobbio e a Terzi (altro giocatore del Siena) di avvicinare i giocatori dell'Albinoleffe per concordare il risultato della partita di ritorno: si sarebbe combinato di lasciare in quel caso la vittoria a quella delle due squadre che ne avesse avuto bisogno; lui avrebbe perciò parlato con Ruben Garlini e Davide Bombardini; l'accordo sarebbe stato trovato, e quindi la partita di ritorno si sarebbe poi conclusa con la sconfitta del Siena, dato che all'AlbinoLeffe serviva una vittoria per poter raggiungere aritmeticamente i play-out. Presenti a questa combine anche Passoni, Sala e Poloni per l'AlbinoLeffe e per il Siena, oltre allo stesso Carobbio, anche Coppola e un altro giocatore che non ricorda. Aggiunge anche che da parte del Siena, in quest'ultimo caso, ci sarebbe stata una qualche resistenza, perché i toscani non avrebbero voluto giocarsi il primato della miglior difesa: ragion per cui l'accordo fu per un 1-0, che tra l'altro avrebbe fatto anche meno clamore; alla riunione tecnica in cui questo accordo fu discusso avrebbero partecipato Conte, il suo vice Stellini, il preparatore dei portieri e il collaboratore tecnico. Per soprammercato, Carobbio fa notare che a questo punto è chiaro che, dal momento che tutte le componenti tecniche partecipavano a questi discorsi, la società non poteva non esserne al corrente; e infatti lui ricorda di aver parlato di questo caso con un dirigente, Daniele Faggiano, il braccio destro di Perinetti, che era il direttore generale del club.
Peccato che tre giocatori del Siena, compagni di squadra di Carobbio al Siena nella scorsa stagione, sentiti in proposito, hanno smentito tutto quanto dichiarato dal 'pentito': si tratta di Vitiello, Terzi e Ficagna.
Ma la canea è partita: nonostante che, ripetiamo, la 'campana Conte' ancora non sia stata nemmeno sentita. Il mister bianconero già nelle scorse settimane, si era detto assolutamente sereno e, quando verrà ascoltato, avrà modo di chiarire sino in fondo la sua posizione.

Moratti: Le tre stelle? Una fantasia - Massimo Moratti, in un intervento telefonico all'interno del programma 'Solo Inter', come pubblicato sul sito ufficiale del club, alla domanda 'Se la Juventus dovesse mettere tre stelle sulla maglia bianconera, perchè l'Inter non prende in considerazione l'ipotesi di mettere lo stemma del triplete?' ha così risposto: "Questa è una buona idea, ma credo che se la Juventus metterà le tre stelle ci sarà una grande fantasia da parte di ogni squadra, come è fantasia la loro. Ognuno potrà fare quello che vuole". E c'è di più: alla successiva domanda 'voleva smettere quando aveva avvertito l'esistenza di qualcosa di strano nel sistema, che cosa ha pensato quando poi ha avuto la certezza che fosse realmente così?', ha risposto "Ho pensato che avevo ragione". In realtà i suoi non erano pensieri, erano certezze, lui già conosceva le 'stranezze' che la relazione di Palazzi ha rivelato; del resto, se le cose non fossero andate come Palazzi, sfruttando il lavoro del pool di Moggi, ci ha raccontato, Moratti e l'Inter avrebbero avuto buon gioco a ristabilire la verità rinunciando alla prescrizione. Ma non è avvenuto. E la fantasia ha superato la realtà: per farsi dare uno scudetto è stato sufficiente arrivare terzi a 15 punti di distacco dalla capolista, in barba anche ai tre saggi e ai loro requisiti di illibatezza. Peccato che all'Inter si siano dimenticati di verificare di cosa fosse fatto quel trofeo: era di cartone! Quello vero, d'oro zecchino come la terza stella, è ancora nostro, come ha deciso il campo, e non un nostro tifoso.

Zeman: La contrapposizione con la Juve mi ha danneggiato tanto - In una lunga video-intervista a 'La repubblica' Zdenek Zeman, rispondendo alle domande di Tiziana Testa, ha spaziato un po' su tanti temi, e tra questi non poteva mancare ovviamente il suo rapporto di eterna belligeranza con la Juve che, a suo dire, egli avrebbe pagato caro sul piano della carriera. Così si è espresso in proposito il boemo: "la contrapposizone con la Juventus mi ha danneggiato tanto. Vedo che la Juve mette la terza stella senza chiedere il permesso a nessuno, ma se qualcuno pensa che Calciopoli sia nata nel 2005 e morta nel 2006 si sbaglia di grosso". Premesso che: la contrapposizione con la Juventus (e con Moggi) gli ha dato probabilmente più visibilità di quanta ne avrebbe avuta senza; e che la Juve mette la terza stella perché ha vinto 30 scudetti; su Calciopoli può aver ragione: se Calciopoli altro non è, come si è visto, se non la Grande Farsa basata su sensazioni e ricostruzioni aprioristiche, nel corso della quale, a partire dagli indagini degli inquirenti, si è badato solo a correre dietro ai cosiddetti 'misfatti di Moggi' (son parole della giuria di Napoli), tralasciando tutto il marcio sopra e intorno, allora non è finita: finirà solo quando si riuscirà a rifare quel processo sportivo e alla Juve verranno restituiti anche sull'albo d'oro della Federazione i due scudetti; e quando sarà chiaro chi ha sbagliato; perché chi rompe paga.
Zeman conclude l'intervista esprimendo il suo rimpianto per non aver mai allenato "una grande squadra, con un club più strutturato": ma ammette di aver avuto dalla sua carriera qualche grossa soddisfazione, per esempio "quando perdevo le partite e il pubblico applaudiva la mia squadra"; ecco perché la Juve non era squadra che avrebbe mai fatto per lui (a prescindere dal fatto che all'Avvocato il suo modo di allenare la squadra non piaceva): perché alla Juve "vincere non è importante, è l'unica cosa che conta"; e questo non vuol dire rinunciare al bel gioco, la Juve di Conte è lì a dimostrarlo.

De Ceglie: il ginocchio è OK - Adesso quel brutto infortunio di quasi due anni fa è definitivamente archiviato: sono definitivamente alle spalle tutte le conseguenze di quella brutta frattura alla rotula sinistra, subìta dall'aostano in quella sera di Juventus-Milan del 2 novembre 2010 e per la quale si era reso necessario un intervento chirurgico di osteosintesi. Ieri l'ultima puntata: Paolo De Ceglie è tornato ad Arezzo dal professori Giuliano Cerullo per la rimozione delle viti, un breve intervento perfettamente riuscito.

Per i bianconeri ieri un'amichevole, da stasera ritiro - A Vinovo un bel sole ha illuminato l'amichevole che la Juventus ha disputato, in preparazione alla finale di Coppa Italia, contro il Santarcangelo di Romagna, club di Lega Pro seconda divisione. Una sgambata finita 3-1, con gli avversari passati in vantaggio, ma poi raggiunti da Pirlo sul finale del primo tempo e superati nella ripresa quando sono andati a segno prima Quagliarella poi Borriello.
E perché i giocatori possano meglio mantenere la concentrazione in vista dell'importantissimo appuntamento già da stasera i bianconeri andranno in ritiro a Leinì, nell'hotel che li ospita abitualmente quando giocano a Torino. Partiranno per Roma solo dopo l'allenamento di sabato a Vinovo.

Calcioscommesse: prenderà il via il 31 maggio il primo processo - Comincerà giovedì 31 maggio il processo sul primo filone del calcioscommesse, come riferisce il comunicato della FIGC: "Il Presidente della Commissione Nazionale Disciplinare avv. Sergio Artico ha fissato per il 31 maggio l’udienza d’apertura del processo sul primo filone del calcio scommesse, dopo i deferimenti della Procura federale a carico di 22 società, 61 persone fisiche tra cui 52 calciatori in attività al momento delle rispettive contestazioni; 2 calciatori in attività al momento delle rispettive contestazioni; 4 dirigenti o collaboratori di Società; 3 iscritti all’Albo dei tecnici, di cui 2 in attività al momento delle rispettive contestazioni. La seconda udienza si terrà il giorno dopo, venerdì 1° giugno; per il prosieguo del processo la Disciplinare deciderà a chiusura delle prime due udienze".


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