Fango ad orologeria su Buffon. Agnelli non ci sta: L'informativa? Ma perché oggi?!

News, 1° giugno 2012.

La risposta mediatica alle verità di Buffon: esce un'informativa della Guardia di Finanza di Torino, allegata agli atti di Cremona, che ipotizza che il portiere bianconero abbia effettuato scommesse per circa un milione e mezzo di euro. Andrea Agnelli: E' sicuramente singolare che questa informativa esca oggi. L'avvocato di Buffon: Tempistica impressionante: è stata una vera e propria imboscata generata dall'intervista di ieri. Avvocato Chiappero: Viene prima il diritto di cronaca o quello di difesa? Leonardo Bonucci è indagato, ma non è stato destinatario di alcun avviso di garanzia; a Bari è stato sentito come persona informata dei fatti. L'importanza e la felicità di pentirsi: Gervasoni e Carobbio evitano la radiazione e se la cavano patteggiando venti mesi.


Fango su Buffon - Forse se l'aspettava un colpo basso Gigi Buffon, dopo la sua spietatamente veritiera conferenza stampa: ne ha passate abbastanza per aver superato la fase della beata ingenuità. E il colpo basso è arrivato: una telefonata in cui lo si avvisava dell'esistenza di un'informativa della Guardia di Finanza di Torino che lo riguardava. E' datata 13 giugno 2011 ed è allegata agli atti dell'inchiesta di Cremona (faldone 26, pagg. 71 e 72), e precisamente ad una lettera che il pm di Torino Cesare Parodi aveva inviato, a fine dicembre 2011, alla Procura di Cremona dopo che, nella prima fase delle indagini, si era fatto, ma del tutto casualmente, il suo nome: in quella intercettazione, finita sugli organi di stampa, tra l'ex portiere Santoni e Maurinho Ernandes (l'altoatesino ex allenatore del Sud Tirol calcio femminile), si facevano i nomi di Buffon, Gattuso e Cannavaro: lo stesso Santoni aveva poi precisato di aver fatto quei nomi a caso, come "i primi venutigli in mente in una conversazione banale" (circostanza confermata dall'Ernandes). Tanto era bastato perché Torino chiedesse a Cremona di inviargli le notizie relative a Buffon "in quanto questo ufficio ha in corso accertamenti al riguardo, relativi ad ingenti somme di denaro che lo stesso Buffon avrebbe utilizzato per scommesse presentate, avvalendosi di soggetti terzi".
Il magistrato torinese stava indagando su ipotesi di riciclaggio e chiedeva se esistessero riferimenti a Gigi Buffon nelle indagini condotte dal procuratore Di Martino sulle scommesse legate al calcio, in quanto dalla Guardia di Finanza di Torino era giunta, datata 13 giugno 2011, una segnalazione riguardo al fatto che tra gennaio e settembre 2010 Gianluigi Buffon aveva emesso 14 assegni bancari, di importi compresi tra 50.000 e 200.000 euro, per un totale di 1.585.000 euro, tutti a favore di Massimo Alfieri, il titolare di una tabaccheria di Parma, abilitata, tra l'altro, alle scommesse sportive. Si precisava che il legale del portiere, Marco Valerio Corini, contattato dalla banca, si era appellato alla privacy e "non ha voluto dettagliare le ragioni dell'operatività segnalata. Lo stesso si è limitato a descrivere il beneficiario degli assegni, come persona di assoluta fiducia", spiegando che i trasferimenti di liquidità sono volti a tutelare parte del patrimonio personale di Buffon, accennando ad una società fiduciaria e all'acquisto di immobili a Parma, rifiutandosi di entrare nei dettagli. Ma la banca, conclude l'informativa, "ipotizza che le liquidità possano essere oggetto di scommesse vietate".
Buffon, comunque, non è mai risultato indagato dalla Procura di Torino per questioni legate al calcioscommesse né il suo nome fatto in quella banale telefonata ha mai avuto alcuno sviluppo nelle indagini condotte a Cremona. Ma, dopo aver puntato il dito accusatore contro certe perverse sinergie tra Procure e media, è stato sbattuto un prima pagina: è il mostro del giorno.

Andrea Agnelli: Strano che tutto ciò sia uscito oggi - Andrea Agnelli ieri aveva in programma un incontro con Massimiliano Nerozzi de 'La Stampa', per un'intervista che esce oggi sul quotidiano torinese. E si è trovato a fronteggiare la notizia arrivata nelle redazioni proprio in quegli istanti, in relazione alle assolutamente ipotetiche e presunte scommesse milionarie di Gigi Buffon; così come l'altra, relativa al fatto che anche Leonardo Bonucci sia iscritto nel registro degli indagati. E non ha potuto trattenere un moto di sorpresa per la tempistica di tutta 'l'operazione',come è riportato nelle anticipazioni offerte ieri da lastampa.it: "Gigi Buffon è un atleta assolutamente leale – ha detto schierandosi subito al fianco di Gigi - e non ha bisogno di arrivare a situazioni di scommesse per fare quadrare nulla. Quello che sicuramente è singolare è che questa informativa esca oggi. Il fatto poi che Buffon non sia neppure indagato stupisce doppiamente. Così come è singolare, e grave, che oggi venga pubblicata l’iscrizione nel registro degli indagati da parte di Cremona, trasmessa a Bari, dove si trovano anche nomi di persone che, a oggi, sono state sentite solo come semplici testimoni”.

Il legale di Buffon: Una bomba innescata da un timer - "Non può che impressionare questa contemporaneità, questo strano rapporto temporale, questo timer che innesca questa bomba mediatica. Ieri Gianluigi Buffon fa una conferenza stampa amareggiato, anche con toni aspri, profondamente addolorato e oggi, improvvisamente, il timer fa detonare una bomba mediatica che non ha nulla di giuridico, però lo accosta ad una vicenda scandalistica". Così l'avvocato Marco Valerio Corini a Sky.
E a Radio Manà Manà Sport è stato ancora più esplicito definendo l'attacco al suo assistito una vera e propria imboscata: "L’ipotesi avanzata da una banca in merito a scommesse ed anomala movimentazione di denaro sospetto è priva di rilevanza penale e non è stata raccolta da nessun accertamento dalla Guardia di Finanza nel 2010. Sono strane le tempistiche: Gigi è veramente amareggiato perché si è sentito cadere in una sorta di imboscata dettata dal fatto che lui abbia detto con chiarezza il suo pensiero”. E così commenta l'informativa: “Una cosa molto chiara da sottolineare è che l’informativa della Guardia di Finanza evidenzia come sia un istituto di credito ad ipotizzare che alcune liquidità possano essere oggetto di scommesse vietate. Stiamo parlando di un’ipotesi che è stata coltivata da una banca ma che non è stata raccolta da nessun accertamento dalla Guardia di Finanza nel 2010. Cos’è che milita a sostegno del fatto che queste prenotazioni siano sottese a scommesse in generale? Perché questi due soggetti, il calciatore ed il titolare della ricevitoria, devono aver operato tra loro e la causale deve essere quella della scommessa? L’argomento è molto povero, perché questi due soggetti si conoscono da quando Gianluigi era esordiente al Parma, il rapporto di amicizia che li lega può essere benissimo legato da operazioni commerciali più che lecite, come per esempio una compravendita immobiliare. Perché si parla in automatico di scommesse?". E risottolinea lo stato d'animo del suo assistito, fatto soprattutto di tanta amarezza e delusione: "Detto questo non cova risentimenti particolari, c’è solo delusione per il fatto che oggi legge sui giornali una cosa che non ha nessun fondamento, però lo vede accostato all’inchiesta del calcio scommesse, lo vedrete domani dai titoli dei giornali. E’ questo che disturba. Detto questo è giusto che si concentri sulla nazionale, sono certo che ripeterà quanto fatto nei Mondiali. Anche in quel caso il suo nome fu accostato a pseudonotizie di scommesse. Buffon è un ragazzo molto leale che ha il difetto di dire quello che pensa ed in maniera molto chiara. Quello che ha stupito sono state le tempistiche ossia questa orologeria così serrata tra la conferenza di ieri a Coverciano in cui ha espresso la sua amarezza per alcuni episodi e queste pseudo notizie che fanno detonare una bomba mediatica che non ha nessuna rilevanza penale, come confermato dagli inquirenti di Torino”. Non prevede sviluppi negativi né a livello penale né a livello sportivo, non vi è il minimo riscontro: "Il Procuratore di Cremona anche ha smentito coinvolgimenti, eppure il tutto viene riportato in questo modo. A pensare male si fa peccato ma si indovina. Che sull’ipotesi che pare provenire dalla banca si intenda costruire un nesso con attività di scommessa mi fa alzare le mani, questi sono più discorsi da bar che da giustizia sportiva". Una convocazione da parte di Palazzi "sarebbe un’iniziativa che mi sorprenderebbe, la Procura federale non può elevare a dignità di notizia di illecito sportivo ogni ipotesi slegata da riscontri concreti. Se c’è evidenza che esistano rapporti bancari con un altro soggetto non è che questo automaticamente comporti indizi di reato".

L'avvocato Chiappero: Diritto di cronaca e diritto di difesa - L'avvocato Chiappero ieri era impegnato a Roma nel processo sportivo a carico dell'Atalanta e, nel corso dell'intervista a Sky Sport, il discorso è caduto anche sul fatto del giorno, l'informativa della Guardia di Finanza su Gigi Buffon; e il suo pensiero è stato netto e tranciante: "Forse noi avvocati dovremmo dire qualche cosa in materia e in merito quando si tratta di notizie che riguardano i processi e forse sarebbe meglio che alzassimo anche noi un po' la voce rispetto a determinate questioni. Certo, le questioni sulle quali indaga la magistratura sono importanti e vanno tenute nella massima considerazione, ma non so se il diritto di cronaca viene prima del diritto di difesa. E' un problema di valori costituzionali: forse qualche messa a punto è necessaria".

Anche Bonucci risulta indagato - Leonardo Bonucci risulta anch'egli iscritto nel registro degli indagati, precisamente dal 3 maggio, esattamente come Domenico Criscito e Antonio Conte, anch'egli per associazione a delinquere e frode sportiva. Ciò ha rinfocolato la sterile polemica sul fatto che, mentre Criscito è stato escluso dalla lista dei 23 convocati per gli Europei, Bonucci ne fa parte. Polemica in buona parte riattizzata, oltre che dai media, da Andrea D'Amico, il procuratore del difensore dello Zenit San Pietroburgo che, dispiaciuto per l'estromissione del suo assistito dalle convocazioni, si chiede perché Criscito e Bonucci abbiano avuto un diverso trattamento.
La spiegazione è presto arrivata dal vicepresidente federale Demetrio Albertini: "Leonardo Bonucci non ha ricevuto alcun avviso di garanzia dalla Procura da cui risulta che è indagato. La situazione è diversa per Criscito, che ha invece ricevuto l'atto".
Così ha spiegato la situazione del difensore bianconero il suo avvocato, Gian Pietro Bianchi: "Non possiamo escludere che sia indagato a Cremona, non lo sappiamo. La realtà è sicuramente che competente per la sua indagine è la Procura di Bari, dove lui è stato sentito come persona informata sui fatti. Il verbale è secretato per cui lui ritiene, anche su nostro consiglio, di non parlare minimamente di questa vicenda. Ha chiarito la sua posizione, rimane a disposizione della magistratura che è competente per la sua indagine e non ha semplicemente nessuna notizia di eventuali altre Procure che indaghino sulla sua posizione. Ma lui è tranquillo e ora pensa solo all'Europeo".

Pentito è bello - Effettivamente pentirsi fa bene, e fa ancora meglio se si fanno nome eccellenti. E' quello che si può desumere dalle istanze di patteggiamento proposte dagli avvocati, accolte dal procuratore federale Palazzi e confermate dalla Commissione Disciplinare nei confronti di sette club, di 15 giocatori e dell'ex tecnico Parlato nell'ambito del processo sportivo iniziato ieri presso l'ex ostello della gioventù al Foro Italico a Roma. E per i pentiti è stata festa grande.
Questi i patteggiamenti relativi a tesserati:
i pentiti Carlo Gervasoni e Filippo Carobbio: 20 mesi di squalifica
Cristiano Doni: 2 anni di squalifica, che si vanno a sommare ai 3 anni e 6 mesi di stop che gli erano stati inflitti nel processo sportivo seguito al primo filone d'indagine della procura di Cremona
Kewullay Conteh: 20 mesi di squalifica
Francesco Ruopolo: 16 mesi di squalifica
Alessandro Sbaffo e Alessandro Pederzoli: 16 mesi di squalifica e 100 mila euro di multa
Antonio Narciso: 15 mesi di squalifica
Dario Passoni: 14 mesi di squalifica
Mirco Poloni: 12 mesi di squalifica
Juri Tamburini: 10 mesi di squalifica
Andrea De Falco: 6 mesi di squalifica
Alfonso De Lucia: 5 mesi di squalifica
Marco Cellini e Nicola Mora: 4 mesi di squalifica
Vittorio Micolucci: 4 mesi di squalifica (da aggiungere ai 14 che sta scontando dalla scorsa estate)
Gianfranco Parlato: 2 mesi di squalifica.
Questi invece i patteggiamenti relativi alle società:
Grosseto: 6 punti di penalizzazione nel prossimo campionato di Serie B e 40.000 euro di ammenda
Modena: penalizzazione di due punti nel prossimo campionato di Serie B
Ascoli: un punto di penalizzazione nel prossimo campionato di Serie B e 20.000 euro di ammenda
Cremonese: un punto di penalizzazione nel prossimo campionato di Lega Pro e 30.000 euro di ammenda
Frosinone: un punto di penalizzazione nel prossimo campionato di Lega Pro
Livorno: 15.000 euro di ammenda.
Stralciate le posizioni dei cinque arrestati in seguito all'ordinanza della Procura di Cremona (Marco Turati, Paolo Acerbis, Alessandro Pellicori, Cristian Bertani e Joelson), rimangono altri 55 deferiti, che affronteranno il giudizio senza poter usufruire di premi-collaborazione.


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