Sulla maglia della Juve la scritta '30 sul campo', ma niente stelle 'federali'.

News, 9 giugno 2012.

Svelata la sorpresa promessa da Andrea Agnelli sulla maglia per il prossimo anno: terza stella? no, zero stelle Figc, ma '30 sul campo'. Petrucci: Agnelli? Ho molta stima e fiducia di lui, non ci sarà nessun problema con le regole del mondo del calcio. Dal 10 al 25 luglio la Juventus sarà in ritiro a Chatillon. Antonio Conte era in tribuna a Varsavia a seguire la gara inaugurale degli Europei. Calciomercato: la Juve pensa al top player, ma intanto punta Gabbiadini. Calcioscommesse: in Procura federale dura quattro ore e mezza l'audizione di Bentivoglio.

Calvo: Una maglia senza stella, ma con la scritta '30 sul campo - "Come sapete la conquista di questo Scudetto ha sancito il ritorno della Juventus alla vittoria. Questo è stata una vittoria speciale, è stato uno scudetto speciale, che come ha detto il nostro presidente, ci ha permesso di tornare dall'Inferno al Paradiso. Noi abbiamo per settimane a un dibattito sull'opportunità di esporre o meno la terza stella, questo dibattito è stato alimentato da opinionisti, da giornalisti, istituzioni, hanno parlato tutti tranne la Juventus. Noi ci siamo sottratti consapevolmente a questo dibattito, ritenendo che solo la società e i nostri tifosi possono definire la nostra identità e quindi la nostra maglia. Per noi la maglia deve rappresentare la Juventus e la sua gente. Ed è per questo motivo che noi abbiamo deciso di non esporre alcuna stella. Per affermare sul campo la nostra identità e per celebrare la conquista di questo scudetto, il presidente Agnelli ha sottoposto al Consiglio di Amministrazione la proposta di variare il logo della società, il logo della società esporrà sotto al tradizionale ovale, la scritta '30 sul campo'. Per cui la maglia non avrà alcuna stella, ma avrà sotto il nostro logo, la scritta '30 sul campo'". Quanto sarà grande la scritta? "Sarà proporzionata alla dimensione del logo, per cui sarà anche graficamente equilibrata. Il 30 sarà scritto in numeri, e non in lettere. Come sarà la seconda maglia? "La seconda maglia sarà nera, e ripeto, senza alcuna stella. Sarà totalmente nera con dei bordi sulle maniche bianchi, che quindi richiamano il colore bianconero. L'elemento più innovativo sarà l'assenza delle stelle". Come la prenderanno i tifosi? Pensate che questo possa dispiacere un po' ai tifosi oppure no? "Noi riteniamo che questa sia la maglia che rappresenta la Juventus e i propri tifosi. Siamo consapevoli che ci saranno dei commenti, ma questa è la maglia che secondo noi più rappresenta i nostri tifosi". Conclusione: "E' innegabile che Juventus, per tutti, non solo per i propri tifosi, ha vinto trenta scudetti sul campo".
Questi i contenuti salienti della telefonata con cui Francesco Calvo, direttore commerciale della Juventus, ha spiegato, in collegamento telefonico a Sky Sport 24, la scelta del club bianconero, dopo che da settimane sul web e su tutti i media si discuteva della Terza Stella.
La Juve taceva ed ora è uscita allo scoperto con una decisione spiazzante: se ha deluso quei tifosi che sognavano di indossare la maglia con la terza stella, quel che conta è che nello stesso tempo ha assestato un diretto nei denti a quanti da mesi blateravano sul fatto che la Juve non potesse, per circolari e regolamenti scovati chissà dove (a prescindere dal fatto che potevano sempre farne qualcuno ad hoc), permettersi di fregiarsi della Terza Stella; a dire: quanto tempo sprecato. E ha assestato anche un bel colpo psicologico-politico alla Figc, a dire: non ci interessa sfoggiare simboli griffati da una Federazione che riconosce come validi anche scudetti di cartone, ci interessa la ricostruzione di un albo d'oro credibile, che rifletta i risultati del campo e non di tavolini vari. Per questo niente stelle sulla maglia finché giustizia non sarà fatta. Ma ricordatevi che abbiamo vinto 30 scudetti.

Petrucci: Agnelli rispetterà le regole - La prima voce istituzionale a commento della decisione annunciata dalla Juve si è già fatta udire: è quella del presidente del Coni, a commentare il fatto che la Juve abbia deciso di mettere sulla maglia la dicitura '30 sul campo': "Conosco molto bene il presidente della Juventus Andrea Agnelli ed ho molta stima di lui come persona. So benissimo che non creerà problemi con quelle che sono le regole del calcio. Per questo motivo sono fermamente convinto che tutto ciò che eventualmente verrà fatto dalla Juventus non sarà nulla di illegale, ma tutto ricompreso nelle regole del mondo del calcio". Assolutamente sì. Così è.
Attendiamo in giornata gli auspici di Abete.

E' deciso: sarà Chatillon la sede del ritiro bianconero - Adesso sembra mancare solo la firma e lunedì probabilmente si chiuderà l'accordo tra Juve e Regione Valle d'Aosta per il ritiro estivo, dal 10 al 25 luglio, dei bianconeri a Chatillon. Lo sottoscriveranno l'amministratore delegato della Juventus, Beppe Marotta, e il presidente della Regione, Augusto Rollandin che ha detto: "Siamo in dirittura d'arrivo e la prossima settimana chiuderemo". L'intesa avrà la durata di tre anni. I bianconeri alloggeranno nella Scuola alberghiera e sede degli allenamenti sarà lo stadio Brunod. I giocatori della Juventus parteciperanno ad eventi promozionali della Valle d'Aosta e la squadra disputerà un'amichevole a Saint-Vincent.

Conte in tribuna a Varsavia - Antonio Conte è già tornato ad occuparsi di calcio e ieri era in tribuna a Varsavia con Fabio Paratici ad assistere alla gara inaugurale degli Europei dove, ad esempio, ha potuto ammirare l'attaccante polacco Robert Lewandoski, che milita nel Dortmund campione di Germania. E domani assisterà alla partita degli azzurri.
In casa azzurra buone notizie per Barzagli che il medico della Nazionale, prof. Castellacci, dopo l'ultima risonanza magnetica, seguita ad una settimana di trattamenti e cure, ha giudicato sensibilmente migliorato rispetto a lunedì. Perciò rimarrà nel gruppo azzurro e, scontata l'assenza contro Spagna e Croazia, potrebbe al limite essere disponibile per la partita contro l'Irlanda del Trap.

Calciomercato news - Prosegue la caccia di Marotta al top player: ieri le notizie migliori provengono da Van Persie, non perché vi siano stati nuovi contatti tra la Juve e l'entourage del calciatore, ma perché il padre del giocatore, in un'intervista alla rivista Panenka, avrebbe tolto di mezzo tre pericolose concorrenti dei bianconeri: il Barça ("che diavolo ci andrebbe a fare, loro hanno già Messi, non avrebbe senso"), il Real Madrid ("non si adatterebbe, non è una squadra di giocatori, ma un gruppo di stelle") e il Manchester City ("E' impossibile che Robin giochi in un'altra squadra di Premier League diversa dall'Arsenal. Vuole vincere, ma non a tutti i costi").
In Italia dopo aver praticamente chiuso, anche se manca l'ufficialità, Asamoah, Isla, Leali (per lui comunque si prospetta un anno di prestito, che potrebbe essere al Novara) e anche El Kaddouri, ora nel mirino ci sono due giocatori dell'Atalanta: il difensore Peluso e, più ancora, il giovane attaccante Gabbiadini, un altro che potrebbe poi finire a maturare in prestito al Pescara nell'ambito dell'affare Verratti. Come parziali contropartite tecniche ai bergamaschi potrebbero essere offerti Motta e/o Pasquato.
Resta viva anche la pista Destro, anche se il presidente del Genoa Preziosi ha detto a Sky Sport 24 che l'Inter appare ancora in vantaggio e più decisa nel puntare sul ragazzo.
Resta da risolvere anche la comproprietà di Giovino, su cui l'Inter va sempre più decisamente.
Per il mercato in uscita si cerca di stanno sodando le pretendenti per Melo, Krasic ed Elia.

Calcioscommesse: le ammissioni di Bentivoglio - Ha parlato per quattro ore e mezza Simone Bentivoglio, ora al Chievo, ma due anni fa nel Bari. Ha detto molto: avrebbe parlato delle combines di fine stagione, con otto partite sotto indagine, e di quanto accaduto prima di Palermo-Bari, in stanza con Parisi, Masiello, Iacovelli e e due del gruppo degli zingari con rotoli di euro in tasca, per comprarsi informazioni sui giocatori e anche la partita. Collaborazione piena, per ottenere, evidentemente, il massimo possibile in termini di sconto di pena. Del Bari ha parlato anche Bortolo Mutti, allenatore dei biancorossi pugliesi in quelle ultime partite: ha detto delle minacce degli ultras riferitegli da Gillet e della sua richiesta (dopo essersi informato se la dirigenza era stata avvisata) di tapparsi le orecchie e giocare per vincere.
E poi sono sfilati Viviano, Gimenez e Cherubin, tutti e tre del Bologna, a smentire che Portanova abbia riferito negli spogliatoi della tentata combine di Bologna-Bari ad opera degli amici di Masiello.
E si è chiusa la giornata con l'audizione dell'ex direttore sportivo del Grosseto Iaconi, tirato in ballo a Cremona da Turati, dopo l'arresto per Ancona-Grosseto, partita che ora Iaconi avrebbe ammesso di aver provato a combinare.


Foto Gallery