Abete: Rispetto per la giustizia sportiva e l'onestà intellettuale dei giudici!

News, 8 settembre 2012.

 

Abete: Bisogna rispettare la giustizia sportiva e riconoscere l'onestà intellettuale di chi giudica. Tnas: è Massimo Zaccheo il terzo arbitro; il lodo dovrà essere pronunciato entro il 7 ottobre. Vieri rilancia: La causa va avanti. Moggi: Anch'io spiato: chiedo ben più di un milione di risarcimento. Nulla di grave per Claudio Marchisio. Moratti: L'Inter sarà una società modello; continua a crescere in maniera diversa e anche i tifosi sono diversi. E' passato un anno dall'emozionante cerimonia di inaugurazione dello Juventus Stadium: un anno di successi, un anno di grandi numeri, con un solo 0, quello delle sconfitte.

Abete: Bisogna rispettare la giustizia sportiva - Giancarlo Abete è tornato ieri a disquisire di 'giustizia sportiva' ai microfoni Sky. E ad Alessandro Alciato che gli chiedeva se si potesse affermare che la Federazione ha con la Juventus un rapporto migliore di quello che la Juventus ha con la Federazione stessa, ha risposto: "Questo lo deve chiedere naturalmente ai dirigenti della Juve, ma la Federazione, come ho detto più volte, non ha alcun motivo di avere un rapporto dialettico conflittuale con la Juventus, non ce ne sarebbe assolutamente motivo, non solo per quello che la Juventus ha rappresentato e rappresenta nel calcio italiano, ma perché da sempre è stata un punto di riferimento del calcio italiano, ed è la squadra che ha sempre dato più giocatori alla Nazionale e in questo periodo conferma questa tradizione, com'è stato in occasione dell'Europeo in Polonia e in Ucraina. Bisogna sempre tenere distinta la dimensione di una dialettica collegata ai ruoli che sono diversi". Dimentica, o finge di dimenticare, che la Juventus ha 444 milioni di motivi per avversare l'operato della Figc.
Sulle possibilità di una pace, ha osservato: "Non c'è la pace collegata al fatto che in qualche modo si viva come una dimensione di guerra, o comunque come una dimensione di contrasto, una diversità di posizioni su temi che sono temi che sono all'interno delle titolarità dei vari organismi. Se ci riferiamo in particolare alle ultime fasi, quelle collegate alla giustizia sportiva, occorre, come ho detto più volte, tenere distinto il ruolo del soggetto politico, di politica sportiva, com'è la Federazione, da quelle che sono le titolarità degli organi di giustizia; poi naturalmente si possono legittimamente criticare e contrastare le decisioni della giustizia sportiva, ma naturalmente va riconosciuta la funzione della giustizia sportiva e l'onestà intellettuale di chi giudica". I giudici tifosi, evocati da Antonio Conte, hanno evidentemente toccato un nervo scoperto... Con il solito equivoco della separazione dei poteri che spunta, peraltro surrettiziamente, quando è di scena la Juve; quando si tratta di sigillare le prescrizioni nerazzurre se la dà invece a gambe a braccetto con l'etica.
Ed enuncia il suo messaggio, ricordando che è lo stesso più volte lanciato dal suo nume tutelare, il numero uno del Coni Petrucci: "Rispetto nei confronti della giustizia sportiva! Ma non è un messaggio rivolto ad una Società, è un messaggio rivolto a tutto il mondo del calcio, è un messaggio forte, che ha fatto pervenire più volte anche il presidente del Coni Gianni Petrucci, anche perché quando parliamo di giustizia sportiva parliamo di regole dello sport, che sono all'interno dei principi fondamentale diel Coni e che valgono per tutte le le 45 Federazioni sportive, al di là della diversità tecnica dei Codici di Giustizia sportiva, Federazione per Federazione".

TNAS: sarà Massimo Zaccheo il presidente del Collegio Arbitrale - "TNAS: Designato il Collegio Arbitrale per la controversia Conte /FIGC. Lodo entro il 7 ottobre. Venerdì, 07 Settembre 2012Nella controversia tra il Sig. Antonio Conte, nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio, le parti hanno designato i rispettivi arbitri: Prof. Guido Calvi da Antonio Conte e Avv. Enrico De Giovanni dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio. Entrambi gli arbitri hanno fatto pervenire alla Segreteria del TNAS le rispettive accettazioni. Il Prof. Guido Calvi e l’Avv. Enrico De Giovanni hanno quindi indicato il Prof. Avv. Massimo Zaccheo quale terzo arbitro, con funzioni di presidente del Collegio arbitrale. Si comunica, altresì, che il Prof. Avv. Massimo Zaccheo ha già accettato l’incarico e che la Segreteria del Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport ha provveduto a trasmettere al Collegio arbitrale gli atti del procedimento, comunicando, contestualmente, allo stesso Collegio e alle parti, il termine di pronuncia del lodo che, vista la data dell’accettazione del Prof. Avv. Zaccheo e il provvedimento assunto dal Presidente del TNAS in data 29 agosto 2012, dovrà essere pronunciato entro il 7 ottobre 2012 salvo proroghe". Questo il comunicato apparso sul sito del Coni che fissa la composizione finale del Collegio Arbitrale e l'orizzonte temporale per il ricorso di Antonio Conte in quello che è il terzo grado di giudizio per il processo del calcioscommesse.

Vieri: Non finisce qui - La sentenza di primo grado che ha condannato Inter e Telecom a risarcirlo con un milione di euro per le intercettazioni e i pedinamenti di cui è stato fatto oggetto non fa certo sentire appagato Christian Vieri che, come dichiarato alla Gazzetta, continuerà la sua battaglia. Perché c'è altro da dire, a tempo debito: "Ci sono ancora un po’ di cose da dire sulla causa con l’Inter. Stanno parlando tutti, ma al 90% non sanno cosa dicono. Quando sarà il momento parlerò io. La causa va avanti".

Moggi: Io voglio molto più di un milione - In un intervento a Radio Kiss Kiss Napoli, Luciano Moggi, tra i vari argomenti affrontati, non poteva evitare di toccare quello relativo alla condanna, in primo grado, di Inter e Telecom a risarcire con un milione di euro Christian Vieri, vittima di dossieraggio illegale, come ha sentenziato il giudice Damiano Spera. "Dopo che l’Inter è stata condannata per spionaggio - ha detto Moggi - dopo che io avevo detto prima che venisse fuori lo scandalo Telecom che c’era uno spionaggio industriale, dopo che Tavaroli ha detto sia in Tribunale sotto giuramento sia alla Zanzara di Cruciani che ha seguito, intercettato e pedinato con mezzi illeciti Moggi, oggi cosa si può dire? Qui bisogna saper tornare anche indietro nelle decisioni. Antonio Conte sta facendo una battaglia giusta, perché è una persona perbene penalizzata dalla giustizia sportiva. Vieri veniva spiato? Ma anche Moggi. Quando arriveremo noi, sarà anche peggio. Abbiamo richiesto molto di più di un milione di risarcimento, ma non ricordo la cifra esatta".

Nulla di grave per Marchisio - A poco più di un quarto D'ora dalla fine di Bulgaria-Italia (2-2) Claudio Marchisio ha sbattuto contro un tabellone pubblicitario; subito soccorso dallo staff medico, è stato comunque in grado di proseguire il match; e il prof. Castellacci alla fine della gara ha fornito rassicurazioni sulle sue condizioni: ha rimediato solo un taglia alla mano e uno al ginocchio, nulla di grave.

Moratti: 'L'Inter sarà una società modello'; ma di che? - Nel corso dell'incontro con gli sponsors avvenuto ieri l'altro Massimo Moratti ha sentenziato: "Questo è un anno importantissimo, in cui si ricostruisce sulla base di quei valori che l'Inter ha. Li sento forti. È un anno chiave, per tornare ad essere protagonista, la strada sarà difficile e proprio per questo ci tenevo a essere presente per dire grazie ai partners, che ci danno grande fiducia e questo può creare un gruppo allargato, oltre il campo di gioco". Dopo quanto emerso in questi anni, e vieppiù in questi ultimi giorni con la storiaccia dei dossiers illegali, sentir parlare di valori in casa Inter fa rabbrividire. Certo usufruire di gruppi d'appoggio oltre il campo di gioco è assolutamente un vezzo nerazzurro: solo la Juve può fregiarsi del '30 sul campo'.
E ha proseguito: “L’Inter continua a crescere in maniera diversa, e i tifosi sono diversi dagli altri. I tifosi fanno poi capire quanto questa società sia diversa rispetto alle altre: anche quando perdiamo i nostri sostenitori sanno esserci sempre vicini, e questo per me è un motivo d’orgoglio in più”. Bisogna dire che i tifosi nerazzurri sono ben allenati a veder la loro squadra perdere, sul campo: e senza Calciopoli chissà quando mai l'avrebbero vista tornare a vincere.
"È un investimento che faccio da anni - ha aggiunto - Io ci credo, non soltanto dal punto di vista economico, credo che l'Inter sarà una società modello e questo oggetto di investimento mi piace. Il nostro successo sentimentale è aiutato tantissimo dai successi sportivi, che sono la vera produzione di questa società".
Sulla scelta di Stramaccioni: "Non ho avuto particolare coraggio nello sceglierlo, mi sembrava che avesse tutte le caratteristiche per farlo e non ho sbagliato sulle doti della persona. Senza dimenticare la riconoscenza di un passato recente, questa è stata una svolta, sportiva e politica, in un'economia che deve darci la forza di trovare dei valori positivi. Lavoriamo di più, ed è un buon allenamento per la vita. E usiamo più la fantasia". Che all'Inter non è mai mancata: passaportopoli, bilanciopoli, dossieraggi e chi più ne ha più ne metta...

Lo Juventus Stadium compie un anno - E' un compleanno speciale quello di oggi: un anno fa, giovedì 8 settembre 2012, abbiamo assistito, emozionati e fieri, ad uno spettacolo grandioso e in grado di suscitare in noi quei sentimenti di orgoglio e di appartenenza che nemmeno gli scempi di Calciopoli erano riusciti a spegnere. Le parole di Andrea, che riaffermavano il primato del campo sui tavolini, le immagini dell'Avvocato e del Dottore, le parole di Boniperti e Del Piero, e il ricordo dei 39 Angeli dell'Heysel sono state l'inizio di una storia trasformatasi in un'esaltante cavalcata verso uno scudetto strameritato, così strameritato da metter paura a chi aveva tanto amato la Juve dimessa: e il conto dell'invidia lo hanno mandato all'artefice principale della grande stagione bianconera, Antonio Conte; ma questa è un'altra storia.
La giovane storia dello Juventus Stadium la possono invece raccontare i suoi straordinari numeri, come riportati sul sito ufficiale: "Dalla partita inaugurale contro il Notts County alla prima giornata di questo campionato contro il Parma, passando per le tre gare di Coppa Italia, i tifosi bianconeri hanno gridato al gol 50 volte, gli avversari solo 15. A raccontare ogni rete sono stati oltre 5.000 addetti ai lavori, tra giornalisti, fotografi e operatori televisivi. Ad esultare sono state 850.000 voci. Tanti sono gli spettatori passati dalle tribune dello Juventus Stadium e il 10 % di loro, aveva meno di 16 anni. Questo è forse uno dei dati che dà più soddisfazione, perché una delle missioni del nuovo stadio era offrire il proprio spettacolo alle famiglie". E ancora "105.500 pasti caldi consumati dal pubblico nello Juventus Premium Club, i sorrisi di 1.500 hostess, i 5.000 volti dipinti di bianconero dai truccatori, le 12.000 ore di lavoro spese per la pulizia dell’impianto. Senza dimenticare le 8.000 ore impiegate per la manutenzione del campo". E ancora: "Quattro store per 800 metri quadrati di spazi espositivi per fare acquisti. Li hanno visitati 750.000 persone e la metà di loro si è portata a casa un prodotto ufficiale. Le maglie da gioco, ovviamente, hanno spopolato e ne sono state vendute ben 20.000, nei giorni di gara, ma anche durante il resto della settimana". E infine "un impianto tanto innovativo non doveva, non poteva rimanere un lussuoso gioiello da indossare solo la domenica. Era nato per accompagnare la sua Signora ogni giorno, per regalarle ancora più fascino e prestigio. Sono stati così organizzati eventi in momenti diversi da quello del match. Ben 75, per un totale di 5.500 persone coinvolte. Sono nati i tour dello stadio: 2.320 in un anno. E 100.000 persone hanno camminato per tribune, campo e spogliatoi per più di 2.500 ore. E’ nato il J-Museum, che in quattro mesi ha già superato 50.000 visitatori. Qualcuno vi ha trascorso addirittura cinque ore e mezza, ipnotizzato dai cimeli e dal fascino della leggenda, e l’80% di chi ha visitato il museo è andato anche alla scoperta dello stadio". In realtà manca un altro numero: 0, quello delle sconfitte bianconere.




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