Clamoroso, o forse no, al Cibali: trionfano dietrologia e sentimento popolare.

News, 29 ottobre 2012.

Clamoroso al Cibali: vince il sentimento popolare. Pulvirenti: Non è sudditanza psicologica, c'è qualcosa di più sicuramente, è vergogna pura, pensavo che certi tempi fossero finiti. Marotta: Le considerazioni di Pulvirenti sono talmente illogiche che non meritano risposta. Angelo Alessio attaccato in conferenza stampa: Vi preparate in settimana per bloccare gli assistenti? Braschi: niente dietrologie, è solo un errore di Maggiani. Zeman attacca gli arbitri: Si dice che gli arbitri non decidano i campionati, invece lo possono fare, a noi mancano 7 punti. Tutti i numeri dicono che la Juventus è stata nettamente superiore.


Il sentimento popolare è tornato a trionfare - Che fosse tornato già lo sapevamo: il trattamento riservato a Conte, da 'giustizia' sportiva e media, nonché il film Juve-Napoli, girato tra Pechino, Coverciano e i sotterranei dello Juventus Stadium erano già segnali molto forti, ma oggi il trionfo è completo. Che è successo: che l'assistente Maggiani, 'in combutta', si potrebbe dire, con l'arbitro Gervasoni e l'arbitro d'area Rizzoli, nonché, insinua il presidente etneo Pulvirenti, con la panchina della Juve, sempre collegata tele-pati-camente con la piccionaia di Conte, ha 'annullato' il goal di Bergessio, per un fuorigioco che non c'era. La combutta sta nel fatto che i tre si sono consultati per oltre 45 secondi, con l'arbitro che non aveva visto nulla di irregolare, l'assistente Maggiani che, prima di seguire l'arbitro verso la linea di centrocampo, aveva abbozzato un'alzata di bandierina, poi subito ritirata, e l'arbitro d'area Rizzoli che aveva voluto assicurarsi che l'assistente avesse notato il tocco del pallone da parte di Lodi (peraltro ininfluente, ma quel successivo tipo di giudizio era di competenza del solo Maggiani). La panchina della Juve che c'entrerebbe? Come accade di routine, nell'incertezza arbitrale i giocatori della Juve prima (il primo a vedere la bandierina esitante era stato Bonucci) e quelli del Catania poi, a decisione presa, hanno cercato di portare l'arbitro sulle rispettive posizioni; e dalla panchina si era alzato anche Pepe. Tutto qui.
E i titoli, sui vari media, erano più o meno tutti di questo tenore: annullato un goal valido al Catania, convalidato un goal in fuorigioco alla Juve. E dunque i soliti ladri gobbi. Quasi nessuno ricorda invece i torti che la Juve ha subito in questa stessa gara: un'evidente trattenuta di Legrottaglie ai danni di Chiellini sugli sviluppi di un corner, un fuorigioco inesistente fischiato a Bendtner, una manata da rosso di Spolli a Pogba, un fallo da ultimo uomo di Legrottaglie (peraltro già ammonito) su Giovinco. Ma questi non interessano. Come non hanno la stessa eco i favori arbitrali di cui hanno goduto in questo stesso turno Fiorentina, Napoli e Milan. Non interessano.
Tanto che ai vari allenatori sfilati davanti ai microfoni la prima domanda era se avessero visto o saputo cos'era accaduto a Catania.
Perché il goal di Bergessio resterà nella storia come il goal di Muntari e er gò de Turone: e 'Clamoroso al Cibali' non sarà più legato al ricordo di una sconfitta dell'Inter, ma a quello di una vittoria della Juventus, una squadra in grado di riscrivere la storia.

Pulvirenti: E' più che sudditanza psicologica - Pesantissime le dichiarazioni del presidente etneo Pulvirenti dopo Catania- Juve, dichiarazioni che tendono a risvegliare i fantasmi di un tempo che non fu, ma che dissero ci fosse. Il Catania da qualche domenica è stato vittima di episodi negativi (Parma, Inter): così erano i precedenti, ma ieri al Cibali c'era la Juve e 'Clamoroso al Cibali': "E' la morte del calcio", e l'assassino è sempre la Juve, naturalmente. E in conferenza stampa, come ai microfoni Sky e Mediaset Premium è stato un fiume in piena, con un profluvio di accuse e si sospetti. "Qui non è sudditanza psicologica, c'è qualcosa di più sicuramente, questa è di più, è vergogna pura"; "In pratica il goal l'ha annullato la panchina della Juve, è stato annullato da Pepe e Giaccherini"; "può succedere di sbagliare, ma non che si cambi idea su protesta della panchina"; "L’assistente aveva già indicato il centrocampo, poi la panchina della Juve, che evidentemente ha autorità anche sugli assistenti e sull’arbitro, ha annullato il gol. Questa è la realtà, ditela! Almeno una volta, ditela! Una volta dite le cose come stanno, la partita ormai è finita, noi abbiamo perso, dite che la panchina della Juve ha annullato il gol e basta. Tanto la partita è finita, la Juve è prima in classifica e siamo tutti quanti a posto, tutti tranquilli”; "Cosa dobbiamo fare noi per poter giocare contro la Juve? Ditecelo. Io pensavo che certi tempi fossero finiti, evidentemente non lo so cosa sta succedendo"; "Sono imbattuti. Così facendo la Juve sarà imbattuta a vita. Nessuno mai li potrà battere".…
Dichiarazioni molto gravi: chissà se interesseranno?

Marotta: Le considerazioni di Pulvirenti non meritano nemmeno una risposta - Beppe Marotta, nel post partita Sky, non nega che il goal del Catania fosse regolare e spiega: "Ammetto che il gol è da convalidare, ma è evidente il consulto tra assistente, giudice e arbitro. L'assistente, dalla tribuna, l'ho visto alzare subito la bandiera, poi l'ha piegata verso centrocampo, aveva dubbi" e aggiunge: "Non capisco perchè questo episodio possa inficiare la nostra vittoria dato che mancavano ancora circa 70 minuti alla fine". E a Pulvirenti che accusa la panchina bianconera per il fattaccio non vuol nemmeno rispondere: "Che i nostri giocatori abbiano tale potere è una considerazione talmente illogica che non merita risposta". E conclude con una considerazione sulla squadra: "Questa è una vittoria di gruppo come quella dello scudetto. Quando si sottolinea la nostra difficoltà ad andare in gol rispondo che da un anno e mezzo siamo quelli che hanno segnato di più, ovvero 79 realizzazioni ad oggi e miglior difesa. Valorizziamo il lavoro di gruppo e anche dei singoli".

Angelo Alessio e la Juve attaccati in conferenza stampa - E' stata una conferenza stampa 'difficile' quella per Angelo Alessio: ai giornalisti non pareva vero di poter disporre di un argomento come quello del goal annullato a Bergessio per trafiggere il sostituto di Conte con domande provocatorie, anche intimidatorie, con momenti di autentico vergognoso schiamazzo. Alessio ha replicato con calma e pacatezza. Se ci fosse stato Conte, forse qualcuno avrebbe passato un momento meno piacevole. Già la prima domanda gli chiedeva di fare le sue considerazioni 'dopo una delle pagine più vergognose del calcio italiano' e Alessio, in risposta, ha enunciato anche gli errori contro la Juve commessi dalla terna arbitrale: "La Juventus ha fatto la partita dal primo all'ultimo minuto dominando questa gara, ha costruito tantissime palle gol, anche sull'1-0. C'erano degli episodi anche dalla parte nostra, sui quali possiamo recriminare: il calcio di rigore su Chiellini e fallo da ultimo uomo di Legrottaglie che hanno tenuto ancora la partita aperta. Però sul valore e sull'andamento della gara.... non si può mettere in discussione la prestazione di questa squadra". Ma la panchina... "La panchina della Juve non annulla nulla, semmai è stato il guardalinee. La panchina non ha fatto nulla". Se Lei fosse l'allenatore del Catania, come si sentirebbe? "Dispiace per l'episodio, ma in una gara ce ne sono tanti. Però non ci possiamo fermare a commentare un episodio. Andiamo avanti perché è chiaro che ogni domenica ci sono episodi da commentare e dispiace perché poi a caldo si dicono delle cose brutte". Come fate con la panchina a bloccare i segnalinee, vi preparate in settimana? "A questa domanda non rispondo, come ho detto prima, se ci dobbiamo fermare a parlare di questo episodio mi dispiace. Andiamo avanti. Ogni domenica siamo qui a commentare degli episodi, però non ci possiamo fermare dopo venti minuti a questo episodio, perchè la Juventus ha fatto la gara dall'inizio alla fine, ha costruito tanto, ha sprecato tanto, c'era un rigore su Chiellini, c'era fallo da ultimo uomo di Legrottaglie su Giovinco..." E via di questo passo... praticamente un linciaggio mediatico in diretta. Se questo è il livello, meglio mandare un addetto stampa che legga le comunicazioni dello staff tecnico, e la si chiude lì.

Braschi: C'è stato semplicemente un errore di Maggiani - La risposta alle dietrologie e ai fantasmi agitati da Pulvirenti l'ha data in tarda serata su Sky Sport 24 il designatore arbitrale Stefano Braschi: "Capisco lo sfogo di Pulvirenti perché il calcio è fatto di grandi situazioni emotive e a caldo l'animosità prende il sopravvento, ma quando rimane tutto nei termini della civiltà lo sfogo si riesce a comprendere, ma è successo semplicemente che c'è stato un errore che ha fatto Maggiani che è un grande assistente e sta facendo una grande carriera con 200 partite in Serie A, e una grande carriera internazionale, ma purtroppo come tutte le persone normali ha fatto un errore. Era un errore che si poteva evitare perché non dico che fosse semplice, ma si poteva leggere abbastanza agevolmente. Io penso che Luca nell'azione abbia perso qualcosa, un attimo, non aveva più certezze e sicurezze e ha tratto delle conclusioni finali sbagliate". Le proteste? "Le proteste dei giocatori della Juventus sono frutto dell'incertezza di Maggiani: perché è chiaro che quando tu fai una cosa, poi non la fai, poi la fai, poi non la fai, è chiaro che dai adito a non sicurezze. E' chiaro che per tutti i giocatori, soprattutto in Italia, le proteste fanno parte della normalità". Dunque: "Maggiani non ha capito le dinamiche e ha fatto un errore: non farei dietrologia e tante cose strane: c'è stato semplicemente un errore".

Zeman all'attacco degli arbitri: decidono i campionati - La Roma al 25' conduceva per 2-0 e dunque la sconfitta finale subita ad opera dell'Udinese a Zeman non va giù, un colpevole ci dev'essere, forse quel tizio col fischietto in bocca che ha decretato, a 3' dalla fine, un rigore a favore dei fiulani; che secondo Zeman non c'era:" Il rigore? Dopo averlo rivisto più volte penso di poter dire che il fallo non c'era. si dice che non decidano i campionati, ma io penso che in gran parte lo possano fare". E, intervistato da Raisport per la 'Domenica sportiva' rincara la dose: Armero ha sputato in faccia a Tachtsidis con quarto uomo a mezzo metro che non ha detto niente, per me sono cose decisive". Intervistato da RaiSport per la 'Domenica Sportiva', rincara la dose. "Gli arbitri possono decidere le partite anche più dei giocatori. A noi mancano 7 punti. Per colpa di chi? Degli arbitri, ma anche per colpe nostre. Ma gli arbitri sono in tanti e dovrebbero stare più attenti".
A Zeman mostrano poi il goal-non goal di Bergessio: "Anche questo di Catania - commenta - da 1-0 a 0-1 sono risultati cambiati".

Tutti i numeri dicono Juve - La vittoria bianconera sarà pur stata favorita da un errore dell'assistente, ma i numeri dicono che è indiscutibile e meritata.
Possesso palla della Juve: 53%.
18 tiri per i bianconeri (di cui 8 nello specchio della porta): per il Catania 8 totali (0 nello specchio della porta).
Palle giocate: 635 per la Juve, 529 per il Catania.
Percentuale di passaggi riusciti: 71% per la Juve, 65,4 per il Catania.
Indice di protezione area: 61,3% per la Juve, 54% per il Catania.
Indice di attacco alla porta: 47% per la Juve, 38,7% per il Catania.
pericolosità: 58,4% per la Juve, 20% per il Catania.
Chiellini ha recuperato ben 22 palle; in testa alla graduatoria dei passaggi riusciti, nemmeno a dirlo, il solito Pirlo, a quota 79, seguito, a rispettosa distanza, da Chiellini con 54 e Vidal con 51.


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