Marotta smonta il caso Pogba: la Juve sa decidere da sola. Nicchi regna ancora.

News, 11 novembre 2012.


Marotta: Verso Pogba è stata presa una decisione educativa e non punitiva; la società decide sempre, in coscienza, per il bene della squadra e dei suoi giovani campioni. Alessio: Abbiamo ritrovato il giusto approccio. Pirlo, ammonito e in diffida, sarà squalificato: toccherà a Pogba? Quagliarella sogna l'azzurro. Vidal: Ci aspettano gare difficili, ma dobbiamo giocare sempre per vincere; e anch'io devo migliorare, l'anno scorso correvo di più. I giovani: per Gabriel Appelt Pires e Joel Untersee frattura del perone; buone prove da parte di Leali, Boakye e Chibsah. Nicchi batte Boggi e rimane a capo dell'Aia: "Noi fuori da Calciopoli, fuori da Scommessopoli, fuori dai troiai".

Marotta: Nessun caso Pogba e nessuna risposta a Raiola - Tutto ciò che succede alla Juve è un caso: dallo stadio 'a rischio crollo' all'uiico mister che non poteva non sapere fino ad arrivare al presunto caso Pogba (in nulla diverso peraltro dal caso De Rossi o dal caso Mexès, se non per i colori della maglia). E così ieri sulle pagine della Gazzetta campeggiavano il titolo 'Bufera Pogba' e le parole del suo agente, il tentacolare Mino Raiola, che giustificava i ritardi del suo giovane protetto con 'impedimenti oggettivi' e criticava soprattutto la decisione di dar notizia sul sito delle motivazioni che avevano portato all'esclusione del ragazzo dall'elenco dei convocati ("chi ha deciso di dare la notizia sul sito è in confusione. Mi auguro che non sia stata una decisione di Conte, altrimenti vuol dire che non è in grado di gestire situazioni di questo livello"). E certo i media erano molto più interessati alle angherie subite dal soldatino Pogba che dalla disperazione di Yolanthe Sneijder per i mancati cinguettii del marito o al Bentelan che Antonio Salvi metteva a disposizione dello spogliatoi del Napoli.
Ecco perché nel prepartita Sky Beppe Marotta ha voluto far chiarezza, non in replica a Raiola, ma per mettere un punto fermo alle chiacchiere, l'ultima cosa che la la Juve in questo periodo intende alimentare: "Questo argomento (la risposta a Raiola, su cui verteva la domanda, ndr.) forse è inutile, parliamo più di questa situazione che non è certamente un caso. Io ritengo che quando si vive in una comunità, e una squadra di calcio è un esempio di comunità, ci siano regole e regolamenti di disciplina da rispettare. E quindi il leader di questo gruppo è indiscutibilmente Antonio Conte, che è anche un gestore di questo gruppo: io credo che un allenatore moderno abbia nel suo profilo proprio questa caratteristica principale, gestire degli uomini che sono molto più emancipati rispetto ai calciatori di qualche anno fa. E quindi nel momento in cui lui ha valutato e ha proposto questo provvedimento disciplinare, che non è certo punitivo, ma educativo nei confronti di un ragazzo del '93, che è potenzialmente un grande campione, ma sicuramente farà tesoro di questa esperienza... credo che sia un'esperienza positiva per lui e un comportamento, una decisione giusta da parte della società. L'allenatore è responsabile del gruppo, è leader riconosciuto, quindi ha facoltà di proporre alla società eventuali decisioni. Nel momento in cui l'ha proposto alla società, la società l'ha avallato, condividendo la decisione. Quindi la decisione non è solo di Conte, ma dell'intera società. Ritengo che Mino Raiola abbia tutto il diritto di esprimere tutto quello che vuole, probabilmente non è molto a conoscenza dei fatti, però non voglio entrare nel merito: posso soltanto dire che la Juventus è in grado da sola, coscienziosamente, con grande senso di responsabilità, di decidere per il bene della squadra e dei giovani campioni".

Alessio: Abbiamo ritrovato cattiveria - La ritrovata cattiveria agonistica, quello che era stato un po' il motore che l'anno passato aveva spinto la Juve anche al di là delle aspettative è il leit motiv degli interventi di Angelo Alessio ieri sera ai microfoni delle varie emittenti e in conferenza stampa.
"L'approccio è stato giusto - ha detto a Sky - siamo entrati in campo cattivi e determinati. E che partita abbiamo fatto! Siamo scesi in campo determinati e cattivi per imporci e aggredire l'avversario. Queste sono le armi usate l'anno scorso e in questo inizio di stagione".
La sconfitta con l'Inter ha dato la scossa, come ha ammesso su Juventus Channel: "Fa male perdere con l'Inter, ma la sconfitta ci ha dato quella carica, quella motivazione che abbiamo sempre avuto, quelle caratteristiche che avevamo l'anno scorso. Quella cattiveria, quella determinazione, di imporre il proprio gioco e fare risultato".
Le soddisfazioni ad Alessio sono arrivate in primis dall'attacco, il reparto che sembrava il meno redditizio in fatto di bottino di reti. Ma oggi Alessio ha potuto vedere 4 goal (su sei) da parte degli attaccanti): uno di Giovinco e ben tre di Quagliarella: "Hanno fatto bene gli attaccanti, ha fatto bene tutta la squadra. Sono tutti giocatori importanti che si mettono a disposizione dell'allenatore e della squadra. Ogni calciatore che scende in campo sa quello che deve fare e questa sera l'anno fatto al meglio" (J Channel). "Diamo spazio a tutti, Fabio è stato bravo a sfruttare le occasioni. Non ci sono gerarchie, Conte decide in base all'avversario e all'allenamento settimanale" (Sky)
Su Pogba (RaiSport): "L'esclusione servirà sicuramente. Credo che in ogni squadra ci sia un regolamento da seguire, un comportamento; vale per un ragazzo di 19 anni, vale per lui, vale per i più grandi. niente da aggiungere, poi ogni decisione la prende Antonio ed è giusto così".

Pirlo, ammonito, contro la Lazio non ci sarà - Per un fallo commesso al 39' del primo tempo al limite dell'area l'arbitro Banti ha sventolato davanti a Pirlo il cartellino giallo; il regista bianconero era in diffida e dunque salterà la prossima contro la Lazio.
Il primo candidato a sostituirlo dovrebbe essere Paul Pogba. Forse. Deciderà, come sempre, Conte: "Qualsiasi decisione la prenderà Conte- ha commentato Alessio - Ai ragazzi toccherà allenarsi e continuare a fare questo calcio".

Quagliarella: Mi piacciono i goal stupendi - Tre goal, la prima tripletta in carriera, e s' è portato a casa il pallone: una serata magica per Fabio Quagliarella, che è giustamente felicissimo: "Sono felicissimo - dice a Sky che l'ha premiato come migliore in campo - è arrivata anche la ciliegina del terzo gol, veramente stupendo. Queste sono le mie caratteristiche, forse mi piacciono così. E' bello anche fare tap-in ma non mi da gioia di un gol bellissimo. Ci provo sempre, a volte va bene altrimenti pace".
Sente di essere ritornato il Quagliarella pre-infortunio, anzi meglio: "A gennaio faccio i due anni dall'infortunio - dice a J Channel - sono cresciuto, sono maturato, l'esperienza la fai col passare del tempo e a volte sei anche più lucido sotto porta".
E adesso vuol puntare ancora più in alto verso due traguardi: superare il suo record di 15 goal a stagione e, perché no, ritrovare la Nazionale. Confida a Sky: "Mi son reso conto di poter puntare a superare il mio record, so di essere in grado. Serve continuità ed esperienza per raggiungere questa consapevolezza. E chi non ci pensa alla maglia azzurra? E' una delle Nazionali più forti del mondo ed è un onore vestire quella casacca. Io cerco di dare risposte sul campo. In cuor mio ci spero ogni volta che ci sono le convocazioni di esserci".
La dedica al goal è per la mamma: "Ha subito un intervento pochi giorni fa. Ora è tutto a posto, mi avrà visto dall'ospedale. La dedica è per lei, gli porterò il pallone".
Quagliarella ha lasciato il campo anzitempo, al 67', dopo che da alcuni minuti dava segni di sofferenza toccandosi un ginocchio. Ma Angelo Alessio aveva già rassicurato tutti: "Nulla di che, ha solo accusato un po' di crampi".

Vidal: Siamo tornati quelli di prima - Il 'guerriero' Vidal, all'ottavo goal stagionale (che non gli basta: "ma l'anno scorso mi sentivo meglio di adesso, correvo di più. In questa stagione ho fatto otto gol, ma devo migliorare", dice a J Channel), è soddisfatto per la vittoria, ma il suo pensiero corre già avanti: "Messa da parte la sconfitta con l'Inter, la squadra è tornata ad essere quella di prima, ovvero quella che gioca sempre per vincere. Non abbiamo mai avuto paura di perdere le nostre certezze, nemmeno dopo la partita contro i nerazzurri. La forza di questa Juve è la fame. Ora ci aspetta un ciclo di gare molto difficili, contro Lazio, Chelsea e Milan, e prima ancora gli impegni con le Nazionali. Prepareremo una partita alla volta, per dimostrare in ogni gara, che siamo la squadra più forte".
Altri bianconeri hanno affidato le loro impressioni ai social network.
Chiellini (twitter): "Grande vittoria! Avanti così come in questa settimana... Buonanotte e buona Domenica a tutti”.
Marchisio
(twitter): “Che vittoria!!! Partiti ora per l'aeroporto...notte!!”
Storari
(facebook): "Una tripletta del genere solo i grandi campioni la sanno fare!! Complimenti Fabio".

Due seri infortuni e qualche bella prestazione dei giovani bianconeri -Giornata davvero sfortunatissima per due giovani bianconeri. Il primo è il brasiliano Gabriel Appelt Pires che in uno scontro di gioco nel corso di Pro Vercelli-Modena ha riportato la frattura (composta) del perone sinistro, infortunio che lo terrà lontano dai campi per almeno due mesi. Visto che il giocatore è di proprietà della Juventus lo staff sanitario della Pro Vercelli, dopo aver sentito il dott. Tencone, responsabile dello staff medico bianconero, ha concordato di affidare il centrocampista alle cure dell'ortopedico della Juventus, prof. Flavio Quaglia.
L'altro infortunio riguarda il difensore svizzero della 'Primavera' Joel Untersee che nel corso dell'allenamento è scivolato, riportando la frattura del perone a livello della caviglia. Anch'egli verrà affidato alle cure del prof. Quagliarella.
Note liete arrivano invece, in modo particolare da Nicola Leali, il giovane portiere mandato a fare esperienza a Lanciano, che ha compiuto diverse belle parate, e non meritava la beffa di subire il goal proprio sul finale, per un avventato passaggio all'indietro di un compagno.
Bella gara anche dei due del Sassuolo, Boakye e Chibsah: non hanno segnato, ma hanno disputato un'ottima gara: il primo, autore di una prova molto generosa, ha evidenziato una mentalità vincente, mai pago anche dopo il duplice vantaggio, quando ha continuato a spingere in avanti per incrementare o far incrementare il punteggio; il secondo autore di una prova molto fisica con i suoi contrasti molto spesso vincenti, ma anche ricca di entusiasmo col suo avanzare a mettere in difficoltà la difesa avversaria dal limite dell'area e anche più avanti.

Nicchi rieletto - Marcello Nicchi è stato confermato presidente dell'Aia (Associazione Italiana Arbitri). Nell'assemblea elettiva svoltasi all'Hilton Airport di Fiumicino Nicchi ha sconfitto l'altro candidato Robert Anthony Boggi con 208 voti contro 118.
Questo il suo discorso dopo la vittoria: "Ci aspettano 4 anni intensi, è il momento di riprendere l'autostrada che ci porta lontano. Non ci sono caselli intermedi. Sono orgoglioso di rappresentare tutta l'associazione e in modo particolare tutti coloro che vogliono bene all'associazione. Fuori da Calciopoli, fuori da Scommessopoli, fuori da troiai: questa è l'associazione arbitri. E il meglio deve ancora venire. Continuerò a lavorare con tutta la forza per tenere lontane dall'Aia le persone che cercano di togliere equilibrio all'associazione. Il mio ufficio a Roma è sempre aperto, il mio cellulare è sempre acceso, anche la notte. Ora tutti si rimettano in ordine, mi riferisco a leghe, tv e giornali, io gli arbitri non li abbandono: sbaglieremo ancora, speriamo poco, ma quest'Aia è una delle migliori associazioni al mondo e nel mondo del calcio la più grande del mondo. Nel 2016, quando mi ricandiderò, spero che chiunque possa fare il presidente: sarebbe un momento di grande crescita. Il meglio deve ancora venire".


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