Garimberti alza la voce: Basta pregiudizi inaccettabili contro la Juve!

News, 14 novembre 2012.

Garimberti chiede rispetto per la Juve: Alt ai sospetti e ai pregiudizi! La Juve può insegnare molto anche alle istituzioni calcistiche. Didier Deschamps: Conte sta vivendo una situazione complicata, ad un allenatore manca troppo il non poter gestire la partita, il momento della verità. Pogba e Marrone impegnati ieri sera nelle rispettive Under 21. Il procuratore federale Palazzi ha disposto le nuove audizioni per il filone di Cremona: saranno sentiti Mauri, Milanetto, Sculli e il massaggiatore della Lazio Papola. Carobbio interrogato al Tnas in presenza dell'accusato, Vincenzo Italiano: le affermazioni poco dettagliate del pentito infittiscono i dubbi sulla sua reale credibilità. Marco Tronchetti Provera è stato rinviato a giudizio per ricettazione in merito alla vicenda del caso Kroll legato alla guerra per il controllo di Telecom Brasile.


Garimberti: Basta pregiudizi - Juve accerchiata: è questo il messaggio che arriva forte e chiaro dall'esterno nei confronti del club bianconero. Soprattutto ora che, avendo smesso i panni espianti dell'era Cobolli Gigli (con il Ranieri più prono mai visto in carriera), la Juve è tornata a vincere e a reclamare ciò che è suo. Non è una sensazione, di quelle che hanno governato Calciopoli, sono fatti, e attacchi, e atti di ostilità veicolati, e amplificati, dai media. Del resto è emblematica la vicenda Conte, condannato, mediaticamente prima ancora che dalla 'giustizia' sportiva, prendendo per oro colato le parole di una mela marcia di cui solo ora, quando Conte ha pagato, i media cominciano a mettere in dubbio la totale affidabilità: un Conte cui si rimprovera il silenzio, salvo poi ricordargli, ogni volta che parla, 'la sua condizione', manco fosse un galeotto. Perché non dice quello che si vorrebbe sentire da lui.
Uno stato di cose più volte denunciato in casa bianconera, da Andrea Agnelli addirittura all'Assemblea degli Azionisti ('C'è molto odio nei nostri confronti ultimamente'), da Marotta con più accenni soprattutto dopo i fatti di Catania con la pesante aggressione verbale ad Alessio da parte dei giornalisti nella conferenza stampa (uno step che ha indotto la società a chiudere qualche rubinetto mediatico), da Conte, che solo l'altroieri nella chat con i tifosi ha detto 'In troppi ci vogliono male' (e l'ultimo fotogramma impresso nella sua mente era quel boato di gioia di giornalisti professionisti al goal del Chelsea). Anche i giocatori difendono con orgoglio la loro professionalità (Bonucci che replica a Cassano: qua alla Juve siamo professionisti e non soldatini).
E ieri ha alzato la voce in difesa della Juve e della sua storia (anche recentemente calpestata da Moratti) una new entry del CdA bianconero, Paolo Garimberti, il presidente dello Juventus Museum, che custodisce la storia della Juve. Intervenuto a margine di una partnership tra JMuseum, Reggia di Venaria e Museo Nazionale del Cinema di Torino ha usato toni forti e chiari: Noi non siamo contro nessuno, ma non vogliamo essere oggetto di pregiudizio per un passato che spesso viene ricordato in maniera scomposta per spiegare un presente vincente. E' inaccettabile. Non rinneghiamo il passato e vogliamo essere rappresentati anche da un presente che ci rende orgogliosi. La Juventus può insegnare molto non solo alle altre società ma anche alle istituzioni calcistiche. Però è sempre così: ogni volta che la Juve vince fatalmente qualcuno tira fuori i soliti sospetti. Purtroppo è un classico del nostro calcio. Non accettiamo più certi sorrisetti, certe illazioni che escono da un bagaglio ormai vecchio e polveroso. Anche dopo una partita finita 6-1 si è parlato di un rigore non dato contro la Juve, c'è comunque sempre qualcuno che preferisce sottolineare un rigore non dato al nostro avversari, ogni volta c'è sempre un sorrisetto. Zeman? Ha di straordinario che quando perde non è mai colpa sua".
Ma c'era anche un tema più gradevole di cui parlare, quello relativo allo Juventus Museum: "Lo Juventus Museum a quasi sei mesi dall'apertura al pubblico, ha già registrato 82.000 visitatori in sei mesi, perché abbiamo aperto il 17 maggio. E' una media molto elevata, con punte soprattutto nei giorni delle partite, perché ovviamente chi viene qui a guardare la partita ne approfitta per vedere il Museo; ma la frequenza è buona anche in giorni inaspettati, come i normali giorni di una settimana. Sono cifre molto incoraggianti, il Museo ha un successo di cui siamo fieri. Un punto forte del museo è la sua interattività: chi vuole si può anche divertire, chi magari ha ricordi vivi di certe partite può andarseli a rivedere: i goal di Platini, le giocate straordinarie di Sivori, tanto per citare due grandi nomi. E' quindi un Museo molto moderno, che può piacere al sessanta-settantenne, ma che può piacere anche al ragazzino di dieci anni".

Deschamps: Che situazione complicata quella di Conte - Deschamps dove si trova Conte vorrebbe esserci, c'è anche stato su quella panchina, nel momento più duro, dove solo un duro, fiero basco come lui, pur in quel marasma che era la Juve di allora, poteva stare con il giusto orgoglio, dopo aver vissuto giornate importanti con la vera Juve, quella pre-Calciopoli; finì male, con un addio brusco e spesso Didì è parso rimpiangere quel passo. Di quel periodo dice: "Ho avuto la fortuna di allenare con successo grandi giocatori, come Gigi Buffon. Fare viaggi in posti in cui spero che la Juve non andrà più, ovvero in B, è stato qualcosa di forte. Mi fa piacere che tanti ragazzi di quel gruppo sono diventate delle colonne per la Nazionale italiana".
Ma certo non vorrebbe essere nella situazione in cui si trova oggi il compagno di tante battaglie e di tanti successi, ora relegato in piccionaia: "E' una situazione molto complicata, senza dubbio - osserva - anche se in settimana è con i giocatori. Il momento della verità è durante la gara, allo stadio. Anche per i suoi giocatori. Si è dovuto appoggiare ai suoi collaboratori, e avere fiducia totale in loro; conosce bene tutti i suoi giocatori e anche questo lo ha aiutato Spero di non essere mai in questa situazione, perché ci sarà sicuramente, al di là della delusione, la frustrazione di non partecipare totalmente e fisicamente a tutto quel che è interessante, e cioè il gestire la partita; va bene, c'è la settimana, ci sono gli allenamenti, però è la partita... Dev'essere una mancanza forte. Se lo vedrei in un altro club? Lui ha già stampato addosso il marchio juventino, come me. Con la Juve ha vissuto momenti belli e dolorosi. Magari può andare all'estero, in un altro club: anche se è un po' diversa la situazione tra allenatore e giocatore riguardo a una carriera tutta in un club, secondo me".

Buona prova di Pogba con l'Under 21 francese - Paul Pogba è stato impegnato ieri sera in un'amichevole tra l'Under 21 francese e l'Under 23 dell'Ucraina e ha fornito una prova interessante, risultando tra migliori dei suoi, assieme al compagno di centrocampo Kondogbia (Siviglia) e al difensore centrale Varane (Real Madrid). Non è andato a segno ma ha fornito qualche assist molto interessante, oltre ad aver provato, fallendo il bersaglio di poco, anche la conclusione personale. La Francia si è imposta per 2-1.
Anche Luca Marrone ha giocato a sua volta ieri sera nell'amichevole tra Italia e Spagna, vinta dagli iberici per 3-1; Marrone ha tuttavia disputato una discreta prova, con le sue giocate mai banali in grado sempre di aprire il gioco; ma a fianco aveva compagni un po' timidi e di fronte c'era un intero reparto di centrocampisti precisi e rapidi, che eseguivano passaggi filtranti e tagli con disinvoltura e buoni automatismi.

Palazzi riprende con il filone di Cremona - Il procuratore federale Palazzi ha disposto quattro nuove audizioni nell'ambito delle sue indagini istruttorie relative al filone dell'inchiesta sul Calcioscommesse. Martedì 20 novembre verranno infatti ascoltati Stefano Mauri e Giuseppe Sculli, il massaggiatore della società biancoceleste Romano Massimo Papola e Omar Milanetto, attualmente svincolato. Dovranno fornire chiarimenti sulle presunte combines di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio, disputate nel maggio 2011. Mauri e Milanetto lo scorso 28 maggio erano stati arrestati e poi successivamente scarcerati il 14 giugno. I due sono già stati sentiti dagli inquirenti federali, che invece non hanno mai ascoltato né Sculli né Papola
L’audizione di Stefano Ferrario, inizialmente prevista per domani, mercoledì 14 novembre, è stata spostata a venerdì 16 novembre, mentre quella di Andrea Soncin, in programma il 15 novembre, è stata fissata a venerdì 23 novembre.
Questo il calendario delle audizioni:
14 novembre: Silvio Cassaro (ex calciatore iscritto all’albo dei tecnici), Massimo Frassi (ex dirigente del Rodengo Saiano), Antonio Bellavista (tecnico iscritto all’albo);
16 novembre: Stefano Ferrario (calciatore Lecce)
20 novembre: Stefano Mauri (calciatore Lazio), Giuseppe Sculli (calciatore Lazio), Omar Milanetto (calciatore attualmente svincolato), Romano Massimo Papola (Massaggiatore Lazio);
23 novembre: Andrea Soncin (calciatore Ascoli).

Ora Carobbio non convince più - Davanti al Tnas si sono presentati l'altroieri Filippo Carobbio, l'accusatore, e Vincenzo Italiano, ex centrocampista del Padova, deferito dalla Procura Federale con l'accusa di aver offerto soldi all'ex compagno di squadra Marco Turati per accomodare la partita Padova-Grosseto del 23 marzo 2010; illecito non andato a buon fine, ma alla Procura Federale basta il tentativo; di più: sono bastate, ancora e sempre, le parole del fidato Filippo Carobbio, anche se Italiano si è dichiarato da subito estraneo ai fatti, anzi addirittura esterrefatto per quel che gli stava accadendo. In primo grado Vincenzo Italiano è stato condannato a tre anni di squalifica, condanna confermata dalla Corte di Giustizia Federale, nonostante la combine sia smentita anche da Turati e dal medico sociale del Padova, Gino Nassuato, che era presente alla telefonata realmente intercorsa tra Italiano, steso sul lettino, e Turati, telefonata in cui tuttavia si era parlato solo di chi avrebbe giocato o meno e di particolari tecnici, nulla si era detto riguardo alla richiesta a Turati di spalancargli la via della rete. Tra l'altro Carobbio non era presente, ma afferma di aver udito la telefonata origliando alla porta.
Quello davanti al Tnas non è stato però un vero confronto all'americana tra i due: semplicemente Carobbio ha parlato e risposto alle domande poste dal presidente del collegio, Maurizio Benincasa, alla presenza si Italiano, e anche di Turati e del dott. Nassuato, i quali hanno poi confermato entrambi le loro versioni.
Le risposte di Carobbio non sono state però particolarmente ferme e brillanti: non ha saputo dire, ad esempio, dove Turati avesse ricevuto la telefonata, quando, a che cifra avrebbe venduto il Grosseto; risposte non evasive, ma comunque molto generiche, prive di quei particolari che possono fornire un riscontro concreto alle sue parole.
All'uscita Turati ha promesso che scriverà un libro su questa vicenda: "Pensate, Carobbio avrebbe detto d'avere origliato la telefonata - le sue parole riportate dalla Gazzetta dello Sport - vivevo per il calcio e non l'ho più, ho ammesso le mie colpe ma le bugie no: ho beccato più io, 3 anni, che non Carobbio, ma scriverò un libro".
Insomma il solito film già visto, ma questa volta, visti anche gli esiti del caso Gheller, la credibilità del pentito ad orologeria sembra inizi a scricchiolare persino presso quei media che sempre avevano preso per olor colato le sue parole.
Vedremo cosa deciderà il Tnas. Bisognerà aspettare, si dice, dai 15 ai 30 giorni: ora il Tribunale del Coni farà pervenire alle parti i verbali di tutte le quattro audizioni; quando i verbali degli interrogatori saranno stati inviati, lo stesso Tnas fisserà un termine, entro il quale le parti dovranno far pervenire la propria arringa finale. Si è stabilito che non si proceda ad una nuova udienza, ma che i documenti vengano inviati in forma scritta al collegio giudicante. Ricevuti gli ultimi documenti, il Tnas farà conoscere la sua decisione.

Marco Tronchetti Provera rinviato a giudizio per ricettazione - Il presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, è stato rinviato a giudizio concitazione diretta dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e verrà giudicato dalla settima sezione penale del Tribunale milanese in un processo che si aprirà il prossimo 18 febbraio. L'accusa è quella di ricettazione, per una vicenda risalente ai tempi (2004) della battaglia per il controllo di Telecom Brasile tra Telecom Italia (allora presieduta da Tronchetti Provera) e alcuni fondi di investimento italiani. L'attuale presidente di Pirelli è accusato di aver ricevuto, "allo scopo di trarne profitto", dati captati illegalmente e sottratti dal computer del colosso di investigazioni Kroll, mediante un'operazione di hackeraggio svolta da uomini della security Telecom (all'epoca guidata da Tavaroli), mentre erano in un albergo di Rio de Janeiro. Tavaroli avrebbe poi informato Tronchetti del contenuto dei files e li avrebbe fatti arrivare in forma anonima alla segreteria dello stesso Tronchetti. La prescrizione della vicenda scatterà a settembre 2014.


Foto Gallery