"Scandalo! Juventini ladri!" inveisce Oscar Giannino per la Continassa.

News, 15 novembre 2012.

Il giornalista-torinista Oscar Giannino attacca la società bianconera per l'accordo col Comune di Torino per la riqualificazione della Continassa e grida: "Scandalo! Ladri! Juventini ladri!". A Vinovo amichevole con il Valle d'Aosta: 9-2 e la prova che Vucinic è completamente ristabilito. Italia-Francia: un 1-2 indolore tra i fischi alla Marsigliese e la lotta contro la violenza sulle donne. Chiellini: Senza Conte ci è mancata quella spinta in più che riesce a darci l'allenatore dalla panchina. Vidal senza fortuna in Nazionale: altra espulsione. Forse al capolinea già a gennaio l'avventura di Filippo Boniperti ad Empoli.

Ancora e sempre: Juventini ladri! - Per dar dei ladri ai bianconeri va bene tutto. Oggi è il turno di Oscar Giannino, di professione giornalista, editorialista per Panorama, Il Messaggero, Il Mattino, Il Gazzettino, RID e co-direttore del mensile Capo Horn, che ha preso spunto da una vicenda che vede la Juventus co-protagonista col Comune di Torino di un'opera di riqualificazione di un'area urbana che versava in condizioni di degrado per urlare: "Scandalo! Ladri! Juventini ladri!"
Questo il suo intervento a Radio 24: "Mi aspettavo qualcuno che da Torino reagisse alla veemenza con cui ieri ho denunciato lo scandalo della giunta rossa che regala 350.000 metri quadrati alla Fiat, cioè alla Juventus, a 58 centesimi al metro quadrato vicino allo stadio. E invece no. Non un fiato E allora lo ripeto: scandalo, ladri! juventini ladri! Mi dispiace, 58 centesimi al metro quadrato sono uno scandalo che grida vendetta. Sto parlando dell'area della Continassa, vicino all'area del nuovo stadio della Juventus. Una roba sul quale... Vergogna assoluta a chi, in consiglio comunale a Torino, ha fatto questo regalo immondo. Piuttosto bisognava darli ai poveri".
Abbiamo seguito questa vicenda con attenzione e l'altroieri abbiamo dato notizia che il Consiglio comunale di Torino, dopo approfondita discussione, aveva finalmente approvato con 24 voti a favore, 7 contro e 8 astensioni, la delibera di adozione dell'intesa tra la Juventus e la Città di Torino per la trasformazione dell'area circostante lo Juventus Stadium. Al club bianconero sarà ceduta un'area di 180.00 metri quadri, destinati ad ospitare la sede societaria, campi di allenamento, attività commerciali e e di intrattenimento (un centro benessere e e un cinema multisala) e edilizia residenziale (alloggi di pregio su 12.000 metri quadri). Il prezzo, al momento, è fissato a 10,5 milioni, sottoposto peraltro ad una nuova perizia in merito.
L'autore dell'attacco, torinista (come dichiara nel video del giorno precedente), probabilmente accecato dalla fede calcistica che sovrasta e schiaccia (e quanti casi abbiamo visto ultimamente...) la sua professionalità, trae spunto da questa delibera per offendere gli juventini, anzi in realtà la società Juventus, che ha concluso l'accordo.
Evita accuratamente di tener presente quale sia la verità dei fatti. Che l'affare l'ha fatto Torino, e non tanto la Giunta, quanto la Città di Torino. Perché l'investimento che la Juventus si appresta a fare in quell'area è qualcosa di davvero imponente (dell'ordine di decine e decine di milioni di euro): e fare investimenti in un momento come questo, dove la crisi tocca tutto e tutti, è davvero atto di fede e di coraggio. E' spinta dal fatto che in quell'area da riqualificare sorge il suo stadio, che non deve restare una cattedrale nel deserto (merce di cui l'Italia già abbonda), ma deve diventare il fulcro di qualcosa che porti vantaggi a tutti, città di Torino in testa. L'area della Continassa è notoriamente area degradata: vi albergano prostituzione, clandestini, zingari, ratti grossi come gatti, erbacce, immondizia, alcuni edifici diroccati; e, dulcis in fundo, la prestigiosa struttura chiamata Cascina Continassa assume sempre più l'aspetto di un inservibile rudere. E il fatto che il Consiglio di Cricoscrizione si sia pronunciato con un parere favorevole unanime fa capire meglio di ogni altra cosa quanto il problema sia sentito da chi vive la realtà e non si limita a discettarne dall'esterno. E tale parere ha sicuramente fortificato la convinzione degli amministratori di essere sulla strada giusta. Anche perché tutte le iniziative precedenti (tipo l'Arena Rock), finanziate con denaro pubblico, sono miseramente fallite e si è perso il ranno e il sapone.
Torino sarà la capitale europea dello Sport per il 2015 e la cittadella della Juventus è uno di quei progetti di eccellenza che mettono non solo e tanto il club (cui basterebbero la sua gloriosa storia e il bel presente) ma la città, all'avanguardia in Europa, un fiore all'occhiello che coniuga welfare sociale e meriti sportivi.
Sport, società e cultura sono aspetti inscindibili della realtà; e se Torino si è fidata della Juventus è perché l'ha vista all'opera, in grado di costruire il suo stadio senza bisogno di nessuna fantomatica legge dietro la cui mancanza si nascondono gli altri club; in grado di istituire un Liceo per i ragazzi del suo settore giovanile, perché crescano come persone a tutto tondo e non solo come calciatori; in grado di stringere partnership con altre istituzioni (recente quella con la Reggia di Venaria e il Museo del Cinema di Torino); in grado infine di portare a Torino turismo, con supporters che non vengano solo per il mordi e fuggi della partita, ma si trattengano attratti dalle iniziative collaterali.
Con buona pace degli antijuventini: cui ricordiamo che per tifare c'è lo stadio o il Bar Sport.

A Vinovo amichevole Juve-Valle d'Aosta - E' finita in goleada l'amichevole che Conte ha fatto affrontare ieri ai resti della Juve, al netto dei 14 nazionali in giro per il mondo; l'avversario era il Valle d'Aosta, formazione di Lega Pro. Hanno vinto i bianconeri per 9-2. In particolare spolvero Vucinic (autore di una doppietta) e Asamoah (anch'egli a bersaglio). Le altre reti: doppietta di Matri, e poi Padoin, Pepe e due promettenti ragazzi della Primavera (il trequartista greco Albert Roussos e il diciottenne attaccante esterno Eric Lanini).

A Parma vince la Francia - I bleus di Deschamps hanno battuto a Parma gli azzurri di Prandelli: 2-1 il risultato finale. Prandelli ha provato alcuni giovani, come Verratti, El Shaarawy e Florenzi e ha effettuato anche un giudizioso turnover (dei bianconeri solo Chiellini, che indossava la fascia di capitano, ha giocato l'intera gara; Buffon, come previsto, non è proprio sceso in campo).
Il punto dolente della serata: i fischi alla 'Marsigliese'. E' vero che alla prima ondata di fischi hanno poi fatto seguito gli applausi, ma rimane la spia di una cultura sportiva, anzi di una cultura tout court, tutta ancora da costruire.
Il valore aggiunto della serata: il fatto che la gara sia stata dedicata ad un tema di altissimo valore civile, la lotta contro la violenza sulle donne, per l'occasione ammesse gratuitamente allo stadio. E prima della gara Lucetta Savino, testimonial dell'iniziativa, ha letto il seguente messaggio: “Questa partita è decisiva e non possiamo perderla. Gli Azzurri e tutto il calcio italiano oggi corrono a fianco delle donne per lottare contro la violenza, che nel nostro paese sembra non fermarsi più. Il pallone oggi corre per dire che dobbiamo stare in campo e possiamo farcela; che insieme si può rompere il muro della paura e della solitudine; che l’Italia deve aprire gli occhi e combattere. Che il femminicidio si deve fermare. E' tempo di chiamare le cose con il loro nome, di dire che l’amore è fatto di coraggio e rispetto e soprattutto di dire che non saremo mai più complici. Mai più complici della violenza. Mai più. La violenza contro le donne è un problema degli uomini, ma la libertà e la forza delle donne sono la libertà e la forza di tutti”.

Chiellini: Non vediamo l'ora di riavere Conte in panchina - Chiellini ieri sera, in assenza di Buffon, portava al braccio la fascia di capitano della Nazionale italiana. "Il risultato non era importante per i tre punti, però ci tenevamo a far bene e credo si sia visto - ha dichiarato nel dopogara a Raisport - Dispiace perché abbiamo fatto un'ottima partita, non avevamo concesso davvero niente a loro: nelle uniche occasioni che hanno avuto ci hanno fatto gol e poi stiamo a parlare di un'altra sconfitta, quando almeno un pareggio lo meritavamo. Le traverse di Mario e Giaccherini...In campo abbiamo fatto vedere di essere una buona squadra che meritava qualcosina in più, però, insomma, se bisogna perdere, meglio quando non conta". Già, la sconfitta rimediata con la Francia, per quanto indolore possa sembrare trattandosi di un'amichevole, gli è dispiaciuta: uno come lui vuole vincere sempre, alla vittoria ha contratto il dolce vizio e l'abitudine. E' nel dna della Juve e in maglia bianconera lo porta scritto all'interno del colletto; e l'arrivo e la guida di Conte hanno reso l'abitudine una necessità. Anche quando il mister non è lui o quando deve stare confinato in piccionaia; e a Chiellini e ai suoi compagni manca tanto: "E' normale che un allenatore manchi, perché comunque ci sono delle cose che non riesci a preparare in settimana, degli accorgimenti, delle situazioni. Quella spinta in più che riesce a darci l'allenatore dalla panchina ci è un po' mancata. Ormai manca meno di un mese, abbiamo un ciclo importante prima, però non vediamo tutti l'ora che sia di nuovo in panchina. Cosa ci manca? Ci mancano i cinque punti... ti posso assicurare che manca. Io sinceramente pensavo di meno, prima di vivere questa esperienza. Durante la settimana riesci a preparare tutto bene, però quando la vivi ti rendi conto che non è la stessa cosa".

Vidal di nuovo espulso in Nazionale - A Vidal la Nazionale cilena non porta davvero fortuna. E' ancora fresco il ricordo della recente espulsione contro l'Ecuador e oggi la cosa si è ripetuta in Serbia-Cile 3-1, disputatasi a San Gallo in Svizzera, con il Guerriero bianconero espulso per un fallo dal dietro al 78', con il Cile già sotto per 3-0. E la sconfitta è costata la panchina al ct Borghi.
In Tunisia-Svizzera (1-2) era impegnato Lichtsteiner, che ha giocato solo il primo tempo (così come gli altri tre 'italiani' impegnati, Behrami, Dzemaili e Inler).
In Polonia-Uruguay (1-3) era impegnato Caceres, che ha giocato tutti i 90'.
Bendtner ha giocato 78' in Turchia-Danimarca (1-1) e ha segnato, su rigore.

Filippo Boniperti torna a casa? - Potrebbe finire prima del previsto l'avventura di Filippo Boniperti ad Empoli, dove ers stato spedito per fare esperienza. Il ragazzo praticamente non ha praticamente mai giocato, per via di un infortunio apparentemente non grave ma latore di continue ricadute, che sembrano aver generato frizioni tra i due club. Ecco quanto scrive il sito pianetaempoli.it :"Abbiamo avuto già modo di parlare della situazione di Filippo Boniperti, una situazione che su tutto vede il giocatore non riuscire a venir fuori da un infortunio che doveva smaltirsi in 20 giorni e che invece, dopo una prima fase terminata a metà settembre, ha visto una ricaduta. In mezzo a tutto a questo, il giocatore ad Empoli lo si è visto per meno di un mese, dato che la Juventus lo ha sempre richiamato alla base per le cure. Ci eravamo già espressi anche sulla situazione, sicuramente ambigua, di come la società bianconera si sia sempre messa di traverso, specificando che il giocatore è suo e volendolo a tutti i costi a Vinovo e non a Empoli. In un primo momento (non vogliamo certo mettere cose in bocca ad altri ma è cosi) anche la società azzurra aveva fatto trapelare il proprio malcontento, rientrato poi visto che Filippo sembrava ristabilito e quindi alla fine arrivato ad Empoli. Adesso però, risiamo punto e da capo. Il ginocchio è nuovamente infiammato e la storia recente lo sta rivedendo nel capoluogo piemontese per le cure del caso. La storia recente vede però la società azzurra nuovamente ad un bivio, che potrebbe essere quello di andare verso la rinuncia al calciatore, un calciatore mai inserito nel progetto tattico di Sarri e che (certo non per colpe sue) non dimostra nessun attaccamento alla maglia. Se in più mettiamo che la rosa dell’Empoli è fin troppo ampia ed uno snellimento sarà cosa naturale, il gioco è fatto. Certo, prima di gennaio non si muoverà una foglia, ma di quei a quel periodo, quello che riaprirà il mercato e di conseguenza gli scambi dei giocatori, la società empolese e quella bianconera si incontreranno e parleranno di Boniperti che, salvo particolari novità, tornerà del tutto in seno alla Juventus, facendo dell’esperienza azzurra un flebile ricordo per tutti".


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