Zeman: Il vento del nord c'è ancora. Lippi: Questa Juve ha cuore e gioco. Continassa al via

News, 23 dicembre 2012.


I giocatori bianconeri in vacanza sino al 28 dicembre. Lippi: Le vittorie di questa Juve non sono solo frutto delle grandissime motivazioni, ma anche dell'organizzazione di gioco portata da Conte, che dimostra di avere una preparazione tecnico-tattica importante. Zeman: In Lega e in Federazione hanno più voce in capitolo certe squadre, e qualche vantaggio lo hanno avuto, serve più attenzione per tutte. Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato la proposta di riqualificazione dell'Area Continassa: ora la Juventus può dare il via al 'Progetto Continassa'. La Juventus prova a dare l'assalto a Peluso: a Conte serve subito. Le cifre di Cagliari-Juventus danno la misura di quanto il successo bianconero sia stato meritato. Beretta: Nella polemica tra Juve e Cagliari hanno ragione entrambe.


Rompete le righe - Il 2012 sul campo della Juve si è chiuso a Parma, con l'ennesimo successo. E per i giocatori ora ci sono sei giorni di riposo e vacanza: l'appuntamento è per il 28 dicembre a Vinovo, dove inizierà la preparazione per gli impegni che attendono i bianconeri nel 2013: il primo è già domenica 5 gennaio, alle ore 15, con l'ultima del girone di andata, Juventus-Sampdoria.

Lippi: Questa Juve non è solo cuore - L'impresa della Juve di Conte (e il 'di Conte' non un dettaglio, perché questa squadra porta la sua impronta in modo evidentissimo) ha impressionato anche qualcuno che di imprese alla Juve più di qualcuna ne ha compiuta, Marcello Lippi (5 scudetti, una Coppa Italia, 4 Supercoppe italiane, una Coppa Campioni, una Supercoppa europea e una Coppa Intercontinentale); ma forse neanche lui rappresentava per la Juve un valore aggiunto pari a quello di Conte. E Lippi, che non ha perso il vizio di vincere e lo fa a meraviglia in Cina allo Guangzhou Evergrande, così parla di questa Juventus dei record: "E' la solita Juve, è tornata la squadra con grandissime motivazioni, con grandissima determinazione e grande fame di vittorie, che è un po' il dna delle Juve vincenti. Bravo Conte: ha dimostrato di avere una preparazione tecnico-tattica importante, di ottimo livello, ma soprattutto di avere una juventinità, questa voglia di riappropriarsi di una juventinità che è quello che voleva l'ambiente". Ma se la determinazione e la fame sono state una spinta importante per proiettare in alto questa Juve, per mantenerla lassù per un intero anno e farle conquistare 94 punti, passando anche attraverso momenti non semplici come la squalifica di Conte, queste componenti non bastano, in questa Juve c'è tanto di più: "La Juventus non è solo cuore, determinazione e grinta - ha riconosciuto Lippi - ma anche organizzazione di gioco, sia in fase difensiva che di costruzione, e poi c'è stata l'esplosione definitiva di giocatori come Marchisio, oggi tra i centrocampisti più forti al mondo, e che sta per diventare un punto di riferimento importante come lo è stato Del Piero".
E questa Juve ha così battuto il record della Juve di Fabio Capello, che di punti era riuscita a farne 93: era la Juve di Ibra, Cannavaro, Del Piero e Nedved, la Juve degli scudetti numero 28 e 29, una squadra che era un mix tra la concretezza e il pragmatismo di don Fabio e la classe dei suoi campioni. Questa è una Juve diversa, costruita da Antonio Conte non solo con la grinta e la juventinità di cui l'ha permeata, ma anche con l'organizzazione di gioco che le dato, come ha ben rilevato Lippi. Appoggiandosi su due mostri di classe e di esperienza come Buffon e Pirlo, ha messo insieme un gruppo in cui anche chi sinora non aveva vinto, come Marchisio e Vidal, due pilastri di questa formazione, sta imparando a farlo alla svelta. E nel 2012 in Europa nessuno ha fatto più punti di questa squadra.

Zeman sente spirare il vento del Nord -Così Zeman nel dopogara: "Il calcio si è sempre giocato fra Milano e Torino, e credo che anche in Lega e in federazione abbiano più voce in capitolo un certo tipo di squadre. Ogni tanto si vede qualche goal non regolare, a qualcuno si dà, a qualcuno no. Le considerazioni sono quelle, se vedete il campionato si vede che qualcuno qualche vantaggio l'ha avuto. Soffia il vento del Nord? E' normale, se noi vinciamo tutte le partite o la maggior parte delle partite anche noi conquistiamo rispetto, purtroppo non le stiamo vincendo tutte, quindi siamo trattati normalmente senza tanta attenzione. Ci vuole più attenzione". Difficile per il boemo persuadersi che quei 10-15 punti che sostiene gli manchino siano stati gettati al vento dalla sua squadra e non spazzati via da un presunto vento del Nord: certo, se la Roma avesse vinto tutte o quasi le partite avrebbe 10 o 15 punti in più; ma non sarebbe la Roma di Zeman, bensì la Juve di Conte, con la sua organizzazione di gioco e la sua difesa che non balla. Altro che attenzioni e vento del Nord...

Progetto Continassa finalmente al via - "Juventus rende noto che il Consiglio Comunale della Città di Torino ha approvato la Variante Parziale n. 277 al vigente P.R.G. e la proposta per la riqualificazione dell'Area Continassa, contigua allo Juventus Stadium, attualmente in grave stato di abbandono e degrado. Pertanto, Juventus acquisirà dalla Città di Torino per un periodo di 99 anni, rinnovabile, il diritto di superficie su una parte dell'Area Continassa, pari a 180.000 metri quadrati, e la relativa SLP (Superficie Lorda di Pavimento) di 33.000 metri quadrati, destinati ad accogliere il nuovo Centro Allenamento e Media della Prima Squadra, attività turistico-ricettive, attività per lo spettacolo, residenze private, nonché attività commerciali, di ristorazione e pubblici esercizi di supporto ("Area Juventus"). Il corrispettivo, così come individuato dalla perizia redatta su incarico della Città di Torino, è stato fissato in € 11,7 milioni, che valorizza in € 355 circa al metro quadrato la SLP (in totale 33.000 metri quadrati) e in € 65 al metro quadrato il diritto di superficie (in totale 180.000 metri quadrati). Sull'Area Juventus sarà inoltre trasferita una SLP di 5.000 metri quadrati già acquisita da Juventus e destinata alla realizzazione di uffici che ospiteranno la nuova sede sociale".
Con questo comunicato sul sito ufficiale la Juventus informa del via libera ottenuto dal Consiglio Comunale per il Progetto di riqualificazione dell'Area Continassa. Il protocollo d'intesa tra Juventus e Città di Torino prevede che dei 33.00 metri quadrati 4000 siano destinati al centro di allenamento della prima squadra, 4000 ad attività per il tempo libero, 7.00 per attività turistico-ricettiva, 6.000 per attività di spettacolo, commercio e istruzione e 12.000 per residenze.
Per ottenere il diritto di superficie la Juventus ha già versato un acconto di un milione e 500.000 euro; entro il 28 dicembre 2012 dovrà versare 6 milioni di euro; i restanti 4 milioni e 200.000 euro (a saldo degli € 11,7 milioni previsti dalla perizia) dovranno essere corrisposti entro il 31 dicembre 2013. La Città di Torino, a sua volta, dovrà consegnare alla Juventus l'intera area, libera da persone e/o cose) entro il 31 luglio 2013.
Nella zona a sud dell’Area Juventus, la società bianconera utilizzerà le somme corrispondenti agli oneri di urbanizzazione a favore della nuova viabilità destinata a collegare via Traves e corso Gaetano Scirea. Le somme rimanenti saranno messe a disposizione della Città per la riqualificazione degli 81.600 metri quadri destinati a parco.
La delibera ha ottenuto 26 voti a favore, 4 contrari e 3 astenuti.


La Juve su Peluso? - Uno dei punti di forza di questa Juventus è stata la sua difesa quasi impenetrabile: basti pensare che, dopo Pescara, nelle ultime 9 gare, tra campionato e coppe, la squadra di Conte non ha subito alcun goal su azione (solo i due rigori da Milan e Cagliari): ma adesso questa Juventus ha perso per tre mesi uno dei suoi punti di forza (e anche il rincalzo Lucio ha lasciato Torino per risoluzione consensuale del contratto) e dunque Marotta e Paratici devono intervenire nel mercato di riparazione per trovare un difensore affidabile: parecchi i nomi che sono stati fatti, ma alla fine, stando alle voci di mercato, sembra l'abbia spuntata Federico Peluso, ventottenne difensore dell'Atalanta, che si è fatto preferire ad altri candidati (tra cui il portoghese del Siena Neto) per tutta una serie di motivi, tra cui il fatto che per Conte non è un giocatore da scoprire: lo ha infatti avuto con sé, come già accaduto per Padoin, nella sua breve esperienza all'Atalanta e ne conosce le caratteristiche, in primis la sua duttilità; è un esterno sinistro, che ha già una discreta esperienza e ha il pregio di saper ricoprire qualsiasi ruolo sia nella difesa a tre che in quella a quattro; a Conte resterebbe solo da inserirlo nel collaudato meccanismo bianconero (impresa che non è riuscita con Lucio). Rispetto ad altri (per Neto, su cui c'è la concorrenza del Napoli, sembrava che il Siena chiedesse otto milioni) Marotta, visti i buoni rapporti con la società orobica (con la quale in estate ha concluso anche l'affare Gabbiadini) Marotta potrebbe ottenere di concludere l'affare con la sua formula preferita, quella del prestito con diritto di riscatto: stando a Sky Sport 24, la soluzione potrebbe essere un prestito oneroso a 1,5 milioni di euro, con riscatto a 3,5 milioni. Marotta e Paratici tra ora e la fine d'anno intensificheranno dunque le trattative, per riuscire a mettere a disposizione di Conte il nuovo difensore il più presto possibile.

Le cifre di Cagliari-Juventus - Impietose le cifre di Cagliari-Juve, in grado di chiudere all'istante la bocca a chi osasse mettere in dubbio la legittimità della vittoria bianconera.
Possesso palla: 64% Juventus, 36% Cagliari.
La Juventus ha tirato in porta 22 volte, 11 delle quali nello specchio; per i sardi solo 4 tiri, due dei quali nello specchio. 72% la percentuale dei passaggi riusciti dei bianconeri, contro il 53,4% degli avversari.
Percentuale di attacco alla porta: Juventus 52,1%, Cagliari 39,3%; percentuale protezione area: Juventus 60.7%, Cagliari 47,9%; indice di pericolosità: 96,4 per la Juventus, 28% per il Cagliari, che ha commesso ben 21 falli, contro i 14 dei bianconeri.
Leonardo Bonucci è intesta alla classifica dei passaggi riusciti (74), seguito da Barzagli (73), Pirlo (69), Asamoah (47), Marchisio (46) e Caceres (39). Il cagliaritano Nainngolan è in testa alla graduatoria delle palle recuperate a quota 29, seguito da Barzagli con 26.

Beretta: Nella polemica tra Juve e Cagliari hanno ragione entrambe - Intervenuto a Rai Sport, il presidente uscente della Lega di serie A Maurizio Beretta ha detto la sua sulle polemiche esplose tra Cagliari e Juve per lo spostamento della partita da Is Arenas a Parma: "Di fatto hanno ahimè ragione entrambe, ed è difficile in queste vicende intervenire senza rinfocolare polemiche. La cronaca purtroppo di questa vicenda è molto semplice: noi fino a mercoledì abbiamo cercato di avere, sia dal Comune, dal sindaco, sia dalle autorità, risposta positiva all'utilizzo dello stadio di Quartu e la risposta è stata fino a quel momento negativa, in maniera anche formale. A quel punto, poiché si doveva giocare venerdì, e stiamo parlando di mercoledì mattina, a metà della giornata abbiamo definito come si fa di prassi un campo alternativo che è quello della città di Parma. A quel punto, successivamente, il sindaco di Quartu ha autorizzato l'utilizzo dello stadio; non c'era però a quel momento l'autorizzazione del prefetto. Il giorno successivo è stata fatta come di prassi una verifica se fosse possibile eventualmente ripristinare la partita a Cagliari, ma trattandosi della mattinata di giovedì, credo che tutta la logistica fosse già stata da parte della Juventus spostata su Parma. Questa è stata la risposta e questa è stata la cronaca. Quindi mi pare che non ci siano elementi pesanti di polemica". In realtà, se l'esordio è un po' cerchiobottista, dalla spiegazione poi si evince che la Juve non aveva altra scelta che seguire l'indicazione della Lega stessa e che la responsabilità è tutta di chi non ha saputo dotarsi di un impianto a norma per la dispiua del proprio campionato (e anche di chi accetta che si vada di deroga in deroga, pratica che dovrebbe essere 'eccezionale' e non una routine). Ma a questo punto Beretta preferisce dirottare responsabilità e polemiche sulla questione della mancata approvazione della legge sugli stadi: "Io credo che sia anche una sconfitta grave il fatto che si sia abbandonata nei giorni scorsi al Senato la possibilità di approvare la legge sugli stadi ed è anche una grande sconfitta vedere contro quali difficoltà si batte il Cagliari del presidente Cellino che ha deciso di tentare con le proprie forze di costruire un impianto nuovo. Io credo che sia proprio questa vicenda la leva che noi dobbiamo usare nei prossimi giorni, e io credo che la Lega sarà molto determinata da questo punto di vista, perché si esca da questa situazione oggettivamente incomprensibile e imbarazzante delle autorizzazioni provvisorie date poche ore, poche giornate prima della partita, lasciando tutti nel dubbio, si può giocare, non si può giocare. Il presidente Cellino e la società Cagliari ci dicono che ormai tutti i meccanismi sono a posto, le prescrizioni sono state sostanzialmente tutte adempiute, io mi auguro che si possa ripartire nel 2013 con un'autorizzazione definitiva per il nuovo stadio del Cagliari che sarebbe una vittoria per tutto il calcio italiano e anche una strada indicata per chi sta cercando di fare quello che altrove, in Germania, in Inghilterra e Spagna, si è potuto fare, però con legge quadro di sostegno e aiuti pubblici. In Italia le società purtroppo si muovono da sole, con grandi difficoltà proprio perché non si è voluta approvare una legge quadro di riferimento". Qualcuno ci è riuscito anche in Italia, senza bisogno di alcuna legge, e nonostante lo tsunami di Calciopoli che l'aveva ridotta ai minimi termini; per poi doversi confrontare in troppi casi con le inadempienze e/o l'immobilismo altrui.


Foto Gallery