Conte punge Capello: La sua Juve? Ricca di campioni, però servono gioco e mentalità.

News, 6 gennaio 2012.

Conte convoca 20 giocatori: mancano gli infortunati Bendtner, Chiellini, Pepe e Rubinho e lo squalificato Lichtsteiner. Conte punzecchia Capello: Quella Juve, nonostante tanti campioni, in Europa stentava, perché servono anche mentalità e organizzazione di gioco. Conte: Drogba non rientra nei nostri parametri economici; Llorente è un giocatore del Bilbao ma a parametro zero è un giocatore sicuramente appetibile. Conte spiega la situazione della caviglia di Vucinic. Lo Juventus Stadium incute timore e rispetto, più dell'Estadio do Dragao, più del Camp Nou e dell'Old Trafford. Cambiasso: In passato la Juve fu favorita dagli arbitri, una brutta pagina del calcio italiano. Nella Carrarese di Buffon cresce una speranza bianconera.

I convocati per Juve-Samp - Sono 20 i giocatori convocati da Antonio Conte per la sfida contro la Sampdoria che concluderà il girono di andata. Fuori lo squalificato Lichtsteiner, fuori i lungodegenti Chiellini, Pepe e Bendtner, fuori l'infortunato dell'ultima ora, il terzo portiere Rubinho (vittima di un ri,sentimento muscolare all'adduttore sinistro), dentro la new entry Peluso e il portiere 'Primavera' Branescu. Questo l'elenco: Buffon, Caceres, Pogba, Marchisio, Vucinic, De Ceglie, Giovinco, Peluso, Barzagli, Bonucci, Padoin, Pirlo, Vidal, Giaccherini, Quagliarella, Storari, Branescu, Matri, Isla, Marrone.

Conte: Il confronto tra la Juve di Capello e questa dimostra che non bastano i grandissimi giocatori - Nemmeno una settimana fa Capello, istituendo un confronto fra la sua Juve e quella attuale, aveva osservato che la sua Juve vinceva contro avversari molto forti, ora qualitativamente scaduti. ma ieri Antonio Conte, in conferenza stampa, ha fatto le pulci a questa affermazione, tirando una bella stoccata al predecessore: "Quando due squadre vincono e vincono come ha fatto la Juventus di Capello e come abbiamo fatto noi l'anno scorso, sicuramente ci devono essere grandi elogi e grandi plausi. E' inevitabile che se io vado a vedere i momenti storici da parte delle due squadre, dico che la Juventus di quei due anni era una Juventus stratosferica. Dico che forse era la Juventus più forte in assoluto di tutti i tempi, perché c'erano nove giocatori che hanno partecipato all'ultima finale mondiale, c'erano due Palloni d'Oro, Cannavaro e Nedved, in panchina spesso ci finiva Del Piero insieme a Mutu, perché giocavano Trezeguet e Ibrahimovic. C'era Ferrara, c'era Montero, in panchina, quindi stiamo parlando di una Juve che era già forte, che ha deciso di prendere un allenatore vincente come Capello e in cui è sono stati innestati anche Emerson, Vieira, Ibrahimovic, cioè era una Juve straordinaria. E ha vinto lo Scudetto. Però dico anche che nonostante la straordinarietà della squadra, in Champions ha fatto veramente molto poco quella squadra, quindi è la dimostrazione che oltre ai grandissimi giocatori ci vuole anche organizzazione di gioco, ci vuole mentalità, ci vogliono sicuramente non solo i grandi giocatori". E delinea il percorso di questa Juve: "Io parto dal presupposto che vincere è sempre difficile. Rivincere è ancora più difficile. Per quello che riguarda lo Scudetto, rivincere quest'anno sarebbe una grandissima soddisfazione, perché come dico sempre vincere una volta può capitare a tutti, rivincere significa che ci sono delle basi solide, ci sono dei calciatori che sono cresciuti e da bravi giocatori stanno diventando dei campioni. Questo per noi è importante, per questo motivo noi dobbiamo cercare di riconfermarci in Italia. Perchè rivincere per la seconda volta significa che ci sono delle basi solide e si sta costruendo qualcosa di veramente importante. La Champions deve essere un bellissimo sogno, da coltivare, senza grandi assilli, senza grandi patemi, cercando di fare il massimo. Il massimo cosa sarà? Arrivare agli ottavi, arrivare ai quarti, arrivare in semifinale, arrivare alla finale, vincere, questo lo sapremo solo con il tempo. Ma è un bellissimo sogno che deve essere coltivato senza assilli, senza ansie da parte soprattutto dei nostri tifosi, perché devono capire che questa è una squadra che sta crescendo e c'è un progetto che poi porterà ad essere importanti protagonisti anche a livello europeo. Però bisogna avere pazienza, non si può avere tutto subito. Poi se arriverà il tutto subito come è successo l'anno scorso, il miracolo, io, la società, i ragazzi, saremmo i primi ad essere contenti".

Conte: Llorente arriverà, ma a parametro zero, Drogba no - Conte in conferenza stampa è stato chiaro e ha messo i puntini sulle 'i', per chiunque. Senza risparmiare frecciate, Il mister è tornato, più tonico che mai. Nonostante il tambureggianti messaggi dei media su un Drogba in trattativa con la Juve, l'ivoriano non arriverà a Torino, quello della Juve sarà un mercato intelligente: "Drogba è un'operazione che io continuo a leggere sui giornali e che la società non mi ha mai proposto, né io ho mai proposto alla società, quindi... ci sono dei parametri economici che non prevedono questo tipo di operazioni. Giocoforza la dovrete accettare questa situazione, perché io l'ho accettata; forse tra voi e me, chi, tra virgolette, potrebbe risentirne di più sono io. Però ci sono dei parametri, sappiamo che saranno fatte delle operazioni intelligenti, saranno colte delle opportunità, se capiteranno, avendo grandissima fiducia in questo gruppo che, ripeto, mi sta dando grandissime soddisfazioni e sta facendo delle cose straordinarie. Se capiterà l'opportunità e potremo cogliere qualche occasione, qualche situazione vantaggiosa, la prenderemo. Sarà sempre un'operazione low cost, visto che si usa un po' adesso parlare in termini.... a basso costo, parliamo in italiano. Questo è il momento economico dell'Italia. Ma non è solo adesso, è da un anno e mezzo che la Juventus fa operazioni intelligenti. A volte leggo che la Juventus è intervenuta sul mercato in maniera spropositata: non con me, che sia chiara questa cosa. Da un anno e mezzo abbiamo fatto solo operazioni intelligenti, ci sono altre squadre che hanno ingaggi nettamente superiori alla Juventus, eppure continuo a leggere che siamo noi ad avere deficit. Mah... qualcuno a volte sbaglia, non si fa bene i conti e non vede proprio in casa sua". La frecciata è per Allegri che, interpretando come diretta a se stesso una frase di Conte ('vincere una volta può succedere a tutti') aveva commentato: "La Juve in estate ha fatto una campagna acquisti spendendo un bel po' di milioncini ed è normale che sia in testa al campionato, mentre noi per questioni di bilancio abbiamo ricostruito".
Diverso da quello di Drogba il discorso fatto da Conte per Llorente, un'occasione sicuramente da cogliere, ma quando sarà matura: "Llorente è un calciatore, un Nazionale spagnolo, è un giocatore che ha fatto benissimo nell'Athletic Bilbao, un giocatore sicuramente appetibile perchè è un calciatore che non ha rinnovato e sta andando a svincolarsi. E' inevitabile che la Juventus deve tenere le antenne dritte e monitorare tutte queste situazioni, soprattutto in un momento economico in cui se c'è la possibilità di prendere un grande giocatore a parametro zero e se il giocatore sceglie la Juventus, siamo contenti. Vedo l'aspetto positivo, penso ad un anno e mezzo fa: sicuramente Llorente non ci avrebbe preso in considerazione. Dopo un anno e mezzo la Juventus è tornata comunque ad avere appeal, ad avere grande interesse da parte dei campioni stranieri che comunque ci prendono in considerazione. Poi se arriva o non arriva, questo non è secondario, è primario. Però già il fatto di essere presi in considerazione fa capire che siamo tornati ad essere una squadra che ha appeal anche nei confronti dei grandi calciatori".
Per intanto conta sui suoi ragazzi, che resteranno con lui, anche quelli, come il richiestissimo Marrone, che sono stati meno impegnati: "in questo mese di gennaio leggo che finiscono alcuni miei giocatori su alcune notizie, perché ho visto che ieri c'era De Ceglie che veniva dato a destra e a sinistra: De Ceglie non si muove da nessuna parte, De Ceglie rimane. Ieri leggevo di Isla alla Sampdoria, cioè... cose assurde. Dal gruppo che ho non si muove nessuno. Non siamo neanche tanti, perché se vado a contare l'infortunio di Bendtner, di Pepe, di Chiellini... non dimentichiamo che questo è un gruppo che deve competere per tre competizioni. In questo gruppo ho massima fiducia in tutti e quindi non andrà via nessuno. Per quanto riguarda Marrone, questo è il terzo anno di lavoro che iniziamo insieme, perché lo volli a Siena, in cui abbiamo fatto la promozione, poi arrivando alla Juventus ho voluto che rimanesse. Io dico che il ragazzo è cresciuto e sta crescendo molto, sotto tutti i punti di vista. Per ragazzi come Marrone, come Pogba, che sono ragazzi molto giovani, allenarsi quotidianamente con giocatori di assoluto valore come Pirlo, Chiellini e tutti quelli che stanno crescendo, non può far altro che aumentare la loro forza. Poi non dimentichiamo che Marrone è la prima alternativa seria e valida a Bonucci. Quando è mancato Bonucci ha giocato sempre lui, non mi sono inventato alcuna alchimia per spostare, per non far giocare Marrone. Questo dimostra la grande fiducia che io ho nei confronti del ragazzo. In più Marrone è un calciatore che può anche fare il vice-Pirlo. E' un calciatore che sta crescendo, rappresenta il presente e rappresenterà il futuro della Juventus, questo è fuori dubbio".
I nuovi arrivi, per quanto rigurarda gennaio, dovranno essere 'occasioni': "Stiamo attenti su tutto e monitoriamo tutte le situazioni, sapendo quello che c'è da fare, sapendo che non ci sono soldi da spendere. Quindi siamo lì a monitorare, pronti a cogliere l'occasione migliore che può capitare. Magari capiterà, magari non capiterà e andremo avanti aggregando un ragazzo della Primavera. In questo momento, quindi, abbiamo aggregato Beltrame, questa è una notizia. Siamo quattro attaccanti, abbiamo bisogno del quinto e abbiamo aggregato Beltrame che è un ragazzo assieme ad altri della Primavera che possono rappresentare il futuro della Juventus". Una gran bella soddisfazione per Stefano Beltrame, il 19nne biellese che nella sgambata infrasettimanale col Chieri ha colto al volo l'occasione di farsi apprezzare, buttandone dentro quattro.

Conte: Quella di Vucinic è una situazione da monitorare - Nel corso della conferenza stampa Conte ha fatto chiarezza sulle condizioni di Mirko Vucinic: "Sicuramente sta molto meglio rispetto all'ultima partita giocata contro il Cagliari, dove per tutta la settimana praticamente non si era allenato. Aveva un problema alla caviglia, l'avevo portato in panchina per fare numero, poi c'è stato bisogno di lui, il ragazzo se l'è sentita ed è entrato in campo. Ha avuto questo periodo per curarsi, stiamo gestendo i suoi allenamenti, stiamo gestendo la ripresa, adesso sta molto meglio, è a disposizione. Inevitabilmente è una situazione che deve essere monitorata e deve essere gestita, questo è fuori dubbio". Ragion per cui anche domani potrebbe partire dalla panchina, lasciando a Matri (che sembra favorito su Quagliarella) il compito di affiancare Giovinco.
Non chiarisce, ma nemmeno esclude, che Peluso, nonostante il freschissimo inserimento in rosa, già da oggi possa scendere in campo nell'undici di partenza, in fondo lui lo conosce bene e lo avrebbe già voluto in estate: "Peluso era un obiettivo che avevamo mirato, un giocatore che ci dà sicuramente la possibilità di sopperire ad una carenza di organico che c'era già da questa estate, perché alla fine un vice Chiellini non c'era, c'era sempre uno che si doveva adattare quando mancava Giorgio e giocare da centrale di sinistra. A volte abbiamo adattato Caceres, a volte abbiamo adattato Barzagli, Lucio non poteva giocare in quella posizione, quindi eravamo tanti centrali destri e nessun centrale di sinistra. Dunque abbiamo optato per questo giocatore che io comunque conosco, perché l'ho avuto all'Atalanta: è un giocatore che ci può fare sia il ruolo di centrale di sinistra che l'esterno. Quindi quando parlo di mercato di riparazione intelligente, mi riferisco a questo: e questa è un'ottima operazione. Sono convinto che Peluso ci darà un grosso contributo. Se da domani o fra quattro giorni... dovete aspettare di leggere le formazioni". E c'è un altro giocatore su cui Conte fa grande affidamento, il pubblico dello Juventus Stadium: "Ci siamo viziati, quindi ce lo aspettiamo e non c'è bisogno di fare proclami particolari: per noi il tifo allo Juventus Stadium rappresenta davvero il dodicesimo uomo in campo, l'ha dimostrato nel campionato dell'anno scorso e lo dimostreranno anche quest'anno. Il nostro tifoso si sente molto allo Juventus Stadium, per cui mi aspetto in ogni gara casalinga grandissima spinta emotiva da parte dei nostri tifosi".

Juve sempre sugli scudi - Il bel 2012 della Juve, con la conquista di scudetto e Supercoppa e il buon comportamento nel girone premliminare di Champions League (chiuso al primo posto eliminando nientepopodimeno che i campioni in carica), ha messo la Juve sotto i riflettori non solo nazionali ma anche internazionali.
Come ha riconosciuto anche Conte in conferenza stampa, una delle componenti dello straordinario anno bianconero, e uno dei suoi fiori all'occhiello, è stato lo Juventus Stadium, col calore della gente della Juve ad avvolgere e sostenere la squadra. E anche lo Juventus Stadium ha avuto il suo bel premio, essendo finito al Primo posto della classifica degli stadi che incutono maggior timore alla rivali. Timore, ma anche rispetto, perché la graduatoria, stilata da un sito specializzato, 'Football Club Rankings' ha preso in considerazioni non solo il calore dei tifosi, ma anche la media punti che ha portato. Primo, davanti all'Estadio do Dragao (dove gioca il Porto) e al maestoso Camp Nou del Barça. E, a seguire la Turk Telekom Arena del Galatasaray, Stamford Bridge (la tana del Chelsea), la Donbass Arena dello Shakhtar Donetsk (dove la Juve ha ottenuto il lasciapassare per gli ottavi di Champions League), il Signa Iduna Park di Dortmund, l'Etihad Stadium del Manchester City, il Santiago Bernabeu, la casa madridista, e infine, al decimo posto, il famosissimo Old Trafford, dove gioca il Manchester United.
E anche nella classifica dei club stilata dal medesimo sito, la Juventus brilla, finendo l'anno al secondo posto, subito dietro il Barça, e davanti a squadre come il Bayern, il Borussia Dortmund, il Manchester United, il Paris Saint-Germain, lo Shakhtar Donetsk, il Real Madrid, il Malaga e il Manchester City.
Infine per l'IFFHS Gigi Buffon, anche se preceduto da Iker Casillas nella graduatoria annuale, mantiene la testa della classifica dei portieri del XXI secolo, grazie al fieno messo in cascina in anni passati (segnatamente negli anni 2003-2004-2006-2007, nei quali ha chiuso primo). Ora precede di un solo punto (218 a 217) Casillas; molto più indietro Cech (172) e poi Van der Sar, Kahn, Valdés, Dida, Julio César, Lehmann, Abbondanzieri.

Cambiasso: Quella pagina terribile del calcio italiano - Esteban Cambiasso, in una lunga intervista alla rivista argentina ''El Grafico', dopo aver ampiamente tessuto le lodi del suo presidente, da lui apprezzato per la sua umiltà, che lo porta a non abusare mai della sua autorità e a non mancare mai di rispetto ad alcuno, non si è fatto sfuggire l'occasione di allinearsi alla linea morattiana declinata dal patron nerazzurro quando, dopo la bufera seguita ai fatti di Catania, all'assemblea dei soci nerazzurri così aveva declamato: "Noi abbiamo avuto tutti una terrificante esperienza, che poi ha avuto anche i suoi risvolti e i suoi risultati sia dal punto di vista processuale sia dal punto di vista civile sia dal punto di vista sportivo, fino al 2006. Qualcuno lo dimentica ma è bene ricordarselo, perché una macchia spaventosa".
E Cambiasso così ripete la lezioncina: "Se la Juve è favorita dagli arbitri? In passato è capitato, lo ha dimostrato anche la giustizia, è stata una pagina terribile nella storia del calcio italiano, pagina che per fortuna si è chiusa".
Evidentemente in casa Inter non si leggono le sentenze, che hanno dimostrato l'esatto contrario, che nessun campionato è stato alterato; né si è letto il documento di Palazzi, che mostra come a rendersi colpevole di illecito fosse stata proprio l'Inter, salvata solo da una prescrizione temporizzata e omaggiata di uno scudetto di cartone da un suo ardente tifoso.

La Carrarese di Buffon alleva un futuro bianconero - Questa storia ce la presenta il sito di Gianluca Di Marzio, l'esperto in calciomercato, in un pezzo dove Ciro Troise racconta la storia di un ragazzino, classe 1998, Tiziano Andrei, da Bonascola, provincia di Carrara. Il ragazzino, nato e cresciuto con il calcio nel sangue, un 'vizio' ereditato dal padre, si era distinto sin dai primi approcci col pallone e prestissimo gli osservatori della Fiorentina lo aveva vestito con la maglia viola; nel vivaio viola resta tre anni, impiegato, negli Esordienti, nel ruolo di esterno destro basso; poi l'eccessivo affollamento del settore giovanile della Fiorentina, che non ne agevolava un impiego continuo porta il padre a chiedere lo svincolo del ragazzo che viene tesserato dalla Lucchese, dove l'allenatore Tempesti gli trova un nuovo ruolo, quello di difensore centrale; resta un anno solo alla Lucchese, perché la società fallisce; ma è sufficiente perché nel corso di uno stage lo notino gli osservatori della Juventus, Gianluca Pessotto e Giovanni Rossi, che intravedono per lui un futuro in bianconero, ripetendo quanto già fatto con la stessa Lucchese con il portierino Citti. Ma per il tredicenne Tiziano non è opportuno un distacco così drastico da casa e allora trova ospitalità nella Carrarese di Gigi Buffon, con la cui maglia sta disputando il campionato della categoria 'Giovanissimi Nazionali'; intanto conquista la Nazionale Under 15, assaggia di tanto in tanto Vinovo e coi pari categoria della Juve partecipa, a dicembre, ad un torneo in Qatar. Per l'anno prossimo per lui si aprirà la possibilità di alloggiare nello Juventus College e nel contempo coltivare la sua passione per il calcio e le sue aspirazioni di carriera negli Allievi bianconeri.


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